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Meloni chiede un nuovo contributo alle banche: “Non punitivo, ma necessario per mettere in sicurezza gli italiani”

In vista della manovra 2025, Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti chiedono un nuovo contributo alle banche per sostenere il ceto medio. Confindustria e Corte dei Conti avvertono: servono investimenti, non tagli.

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Alla vigilia della manovra economica, le banche tornano al centro del dibattito politico ed economico. La premier Giorgia Meloni (foto Imagoeconomica) e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti convergono su un punto: è tempo di chiedere agli istituti di credito un nuovo contributo, “non punitivo ma necessario”, per sostenere le famiglie e “mettere in sicurezza gli italiani”.

“Anche grazie alla politica economica del governo – ha dichiarato Meloni – c’è chi ha potuto contare su uno scenario migliore. Ora possiamo chiedere una mano a chi può permetterselo, come già fatto lo scorso anno”.

Il nuovo intervento dovrebbe alimentare le risorse destinate al taglio dell’Irpef per i redditi fino a 50.000 euro, fascia che la premier definisce come il vero ceto medio italiano.


Confindustria in pressing: “Servono investimenti, non solo tagli”

Prima del confronto ufficiale a Palazzo Chigi – previsto per domani – il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha lanciato un messaggio diretto alla premier e al ministro dell’Economia: “Non usiamo le risorse per abbassare il debito dello Stato, servono investimenti per il Paese”.

Orsini chiede di mantenere le promesse fatte alle imprese e sollecita una manovra espansiva, centrata sulla crescita e non solo sulla stabilità dei conti.


Giorgetti: “Il mio compito è difendere l’Italia dai golpe finanziari”

Dal canto suo, Giancarlo Giorgetti ha ribadito la linea della prudenza, sostenendo che la riduzione del debito resta la priorità assoluta per evitare “golpe giuridici e finanziari” come quelli che, secondo il ministro, “hanno portato la sinistra al governo senza passare per le urne”.

Io sono un portiere – ha detto – il mio compito è difendere la squadra. L’obiettivo è proteggere il Paese dal rischio di crisi finanziarie”.

Il ministro ha difeso la solidità dei conti pubblici, sottolineando che la tenuta finanziaria permetterà di finanziare il taglio dell’Irpef e la pace fiscale, misure che – ha precisato – “sono sostenibili e spalmate nel tempo”.


Corte dei Conti e Istat: “Spazi stretti, priorità alla crescita”

I rilievi più critici arrivano dalla Corte dei Conti, che pur riconoscendo la solidità dei conti, avverte: “Gli spazi per misure espansive restano molto stretti”.

Secondo i magistrati contabili, sarà difficile conciliare la riduzione del debito con le esigenze di sostegno al ceto medio, agli investimenti e alla sanità. L’Istat aggiunge che per centrare l’obiettivo di crescita dello 0,5%, servirà “una spinta aggiuntiva di almeno 0,2 punti percentuali nel secondo semestre”.

Il nodo resta sempre lo stesso: far ripartire la produttività, puntando su giovani e salari. “Vanno trattati con i guanti bianchi – si legge nel rapporto – perché sono la vera chiave per la crescita del Paese”.


Verso la manovra: confermato il congedo parentale all’80%

Un piccolo margine di manovra sembra esserci invece per le politiche familiari. La maggioranza punta a confermare il congedo parentale retribuito all’80% per tre mesi, misura già introdotta lo scorso anno.

Il governo valuta inoltre la possibilità di estenderne ulteriormente la durata, compatibilmente con le coperture finanziarie.

Domani a Palazzo Chigi si terrà il vertice decisivo sulla manovra 2025, prima del confronto con le parti sociali previsto tra venerdì e lunedì: sul tavolo, il difficile equilibrio tra rigore e crescita.

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Francesca da Adrano trionfa ad Affari Tuoi: accetta l’offerta da 65mila euro e conquista il pubblico

Francesca, titolare di una posta privata di Adrano, ha vinto 65mila euro ad Affari Tuoi dopo una partita avvincente con Stefano De Martino. “La Rai si sta svenando”, ironizza il conduttore.

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Serata di emozioni a Affari Tuoi, il celebre gioco dei pacchi condotto da Stefano De Martino su Rai 1.
A rappresentare la Sicilia è arrivata Francesca, titolare di una posta privata di Adrano, in provincia di Catania.
La sua vita, ha raccontato con un sorriso, “gira intorno ai pacchi”, visto che si occupa ogni giorno di spedizioni — un destino che sembra averla portata fino al palco del programma più fortunato del momento.


L’offerta del “Dottore”: 65mila euro e una scelta difficile

Accompagnata dal marito Salvo, Francesca ha giocato una partita impeccabile, tra scelte ponderate e una buona dose di fortuna.
È arrivata fino alla fine con due soli pacchi rimasti: Gennarino e quello da 200mila euro.

L’ultima offerta del Dottore, 65mila euro, l’ha messa davanti a una decisione cruciale. Dopo un momento di esitazione e gli incoraggiamenti del marito, ha deciso di accettare.
Una scelta vincente, che ha scatenato gli applausi dello studio e del pubblico a casa. Purtroppo nel pacco di Francesca c’erano 200mila euro. Ma la concorrente siciliana è stata contenta lo stesso perché 65mila euro è una cifra considerevole.


De Martino ironizza: “La Rai si sta svenando”

Con la sua ironia ormai inconfondibile, Stefano De Martino ha commentato la nuova vincita con una battuta:
Prima o poi con tutte queste vincite la Rai mi mette in ferie e chiude il programma perché abbiamo sbancato!”.

Affari Tuoi, infatti, continua a regalare vittorie importanti in queste prime giornate di ottobre, confermandosi il programma di punta della prima serata Rai.


Francesca, simbolo di fortuna e leggerezza

Con la sua spontaneità e il suo sorriso contagioso, Francesca da Adrano è entrata nel cuore del pubblico.
Ha dimostrato che anche chi vive tra pacchi e spedizioni può, una sera, ricevere un pacco pieno di fortuna.
Un’altra storia da ricordare nel lungo elenco di successi del programma che continua, sera dopo sera, a unire l’Italia tra emozione, gioco e leggerezza.

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Centrodestra verso la sfida in Campania: Fratelli d’Italia ufficializza Edmondo Cirielli, ma Forza Italia resta fredda

Fratelli d’Italia ufficializza la candidatura del viceministro Edmondo Cirielli alla presidenza della Regione Campania. Lega e Noi Moderati si schierano compatti, ma Forza Italia frena e chiede tempo.

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Il candidato che Fratelli d’Italia sosterrà per la presidenza della Regione Campania è il viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli(foto Imagoeconomica).
Con queste parole, in una nota ufficiale, Fratelli d’Italia ha sciolto le riserve, indicando il nome che guiderà la coalizione del centrodestra nella sfida elettorale per la Regione Campania.

Il partito della premier Giorgia Meloni parla di una figura “profondamente radicata sul territorio”, con “esperienza e capacità necessarie per ridare alla Campania il buongoverno che Giorgia Meloni sta dando alla nazione insieme agli alleati del centrodestra”.


L’adesione compatta della Lega e dei Moderati

Dopo l’annuncio, è arrivato l’appoggio immediato della Lega, che ha salutato con soddisfazione la candidatura:
Avanti determinati e compatti: bene la scelta di Edmondo Cirielli. Abbiamo la possibilità di cambiare dopo decenni di malgoverno della sinistra”, ha dichiarato il partito di Matteo Salvini.

Il vicesegretario leghista Claudio Durigon ha confermato la linea: “Come già annunciato, la Lega è pronta a sostenere Cirielli per replicare in Campania il successo del centrodestra dopo le Marche e la Calabria”.

Anche Noi Moderati ha espresso il proprio consenso: “Sosteniamo la candidatura di un politico di grande spessore, capace di rappresentare la richiesta di cambiamento e di raccogliere il consenso dei territori”.

Sulla stessa linea, Gianfranco Rotondi, presidente della Democrazia Cristiana e deputato di FdI, ha aggiunto: “La Dc sosterrà Cirielli con la sua lista, il viceministro è ormai in campo e deve avere mani libere su candidati e coalizione”.


Le parole di Cirielli: “Orgoglioso di questa sfida, ma voglio l’unità del centrodestra”

Io voglio essere il candidato della coalizione, non ho mai chiesto questa candidatura. Lo faccio con orgoglio per la mia terra, perché sono convinto che il centrodestra possa dare una diversa possibilità alla Campania”.

Con queste parole Edmondo Cirielli ha commentato la sua designazione, ringraziando la premier Meloni “per la fiducia e per l’impegno a favore del Sud e dell’Italia”.

Sulla freddezza di Forza Italia, Cirielli ha chiarito:
I dubbi di Forza Italia sinceramente un po’ mi hanno sorpreso. Credo che siano questioni non importantissime e che si risolveranno a livello romano. Tajani, in riunione, ha espresso parole lusinghiere nei miei confronti”.

Poi ha lanciato un messaggio distensivo:
Spero che al più presto questa riflessione possa essere chiusa e si inizi la campagna elettorale insieme, perché mi sembra la cosa più logica”.

Cirielli ha anche respinto le polemiche sulle eventuali dimissioni da viceministro:
Il tema non si pone. È una polemica sterile che rischia di portare negatività o, come diremmo a Napoli, di portare iella. Il mio obiettivo è vincere e governare la Campania. È importante che la Regione mantenga un rappresentante di alto livello nel governo**”.


Il gelo di Forza Italia: “Nessun via libera ufficiale”

Nonostante l’entusiasmo degli alleati, Forza Italia mantiene una posizione prudente.
No, non c’è il nostro via libera al momento. Se ne sta occupando il segretario Tajani e deciderà lui insieme agli altri leader della coalizione”, ha chiarito il portavoce nazionale Raffaele Nevi, aggiungendo che “la questione è in mano al segretario e al tavolo dei leader”.

Un segnale di cautela che, secondo indiscrezioni interne, rifletterebbe un certo malumore azzurro per l’annuncio unilaterale di Fratelli d’Italia, giudicato prematuro.


Salvini: “Candidatura ottima, ora chiudere anche su Campania e Puglia”

Dal fronte leghista arriva un’ulteriore conferma politica.
Sono contento della candidatura di Cirielli in Campania, spero si chiuda presto anche in Campania e Puglia”, ha dichiarato Matteo Salvini, augurandosi un accordo definitivo nel centrodestra.


Un centrodestra quasi compatto, ma con qualche ombra

La candidatura di Edmondo Cirielli, dunque, segna una quasi unanimità nel centrodestra, con FdI, Lega, Noi Moderati e Dc schierati senza esitazioni.
Resta però il gelo di Forza Italia, che pur riconoscendo il profilo politico del viceministro, non ha ancora ufficializzato il sostegno, segnale di un equilibrio interno alla coalizione da ricomporre a livello nazionale.

Un nodo che Cirielli stesso ha invitato a sciogliere rapidamente:
Mi aspetto che si ricomponga qualunque controversia. Non credo che ce ne siano, ma serve compattezza per mandare a casa chi ha sfasciato la Campania”.

La corsa è appena iniziata, ma nel centrodestra la partita per la Campania ha già acceso il motore della campagna elettorale.

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Cronache

Arrestato a Foggia il latitante Leonardo Gesualdo, figura di spicco della “Società foggiana”

I Carabinieri del GIS hanno arrestato a Foggia Leonardo Gesualdo, 39 anni, esponente della Società foggiana ricercato dal 2020. Era condannato in primo grado per associazione mafiosa.

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Era ricercato dal 2020 e all’alba di oggi, i Carabinieri del GIS  lo hanno catturato : Leonardo Gesualdo, 39 anni, considerato un elemento di rilievo della “Società foggiana”, gruppo criminale di stampo mafioso radicato nel territorio e inserito nell’ elenco dei latitanti pericolosi. L’uomo era stato condannato in primo grado a 12 anni di reclusione per associazione mafiosa.

L’operazione, pianificata nei minimi dettagli, è stata condotta dai reparti speciali dell’Arma in un edificio alla periferia di Foggia, dove il latitante si nascondeva da tempo. Coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, guidata dal Procuratore Roberto Rossi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia erano riusciti, dopo mesi di indagini, a individuare il rifugio segreto dell’uomo.

Quando le teste di cuoio hanno fatto irruzione, Gesualdo dormiva. Sorprendentemente, non ha opposto resistenza, pur avendo con sé una pistola con matricola abrasa e caricatore inserito contenente sei colpi.

L’arresto rappresenta un duro colpo per la criminalità organizzata foggiana. La DDA di Bari, in collaborazione con i Carabinieri, ha lavorato per mesi alla localizzazione del latitante, utilizzando attività investigative mirate, controlli incrociati e monitoraggi ambientali per arrivare alla cattura.

Le autorità hanno precisato che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari. Nei prossimi giorni seguiranno l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa. Leonardo Gesualdo, come previsto dalla legge, è da considerarsi presunto innocente fino a sentenza definitiva, e la sua eventuale colpevolezza dovrà essere accertata in sede dibattimentale nel rispetto del contraddittorio.

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