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Napoli

Napoli, nasce il primo centro integrato per la prevenzione e il supporto contro l’Hiv e le malattie sessualmente trasmesse

A Napoli nasce il primo centro integrato per la prevenzione, diagnosi e supporto contro l’Hiv e le malattie sessualmente trasmesse. Il progetto è realizzato da Antinoo Arcigay Napoli e ospedale Cotugno con il sostegno di Gilead Sciences.

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A Napoli nasce un nuovo servizio integrato per la prevenzione e la gestione dell’Hiv e delle infezioni sessualmente trasmesse (IST), il primo del genere in Campania.
Si chiama “PrEP, Test e Peer Support: un servizio integrato dalla prevenzione alla gestione di HIV/IST”, ed è promosso da Antinoo Arcigay Napoli in collaborazione con l’ospedale Cotugno, centro di riferimento nazionale per le malattie infettive.

Il progetto è stato finanziato attraverso il Community Award Program 2025 della Gilead Sciences, dedicato alle associazioni di pazienti e agli enti del terzo settore.


L’emergenza Hiv in Campania

La Campania è tra le regioni italiane con la più alta incidenza di nuovi casi di Hiv, pari a 3,9 ogni 100mila residenti.
Preoccupa anche il numero elevato di diagnosi tardive, che rendono più difficile l’efficacia delle terapie.
La scarsità di punti di screening, la lentezza nell’accesso ai farmaci e lo stigma sociale sono le principali cause di questo ritardo.

“È evidente la necessità di interventi tempestivi e innovativi che favoriscano la prevenzione, la diagnosi precoce e il sostegno a chi vive con l’Hiv”, spiega Carlo Oneto, sociologo e responsabile del gruppo salute di Antinoo Arcigay Napoli.
“Da qui nasce l’idea di un modello che unisce le competenze del terzo settore con quelle della sanità pubblica”.


Come funziona il nuovo servizio

Il progetto prevede la creazione di un punto regionale integrato con tre aree di intervento principali:

  • PrEP Point community-based: accesso rapido e senza barriere alla profilassi pre-esposizione (PrEP) grazie alla consulenza di personale medico e di peer con Hiv. L’obiettivo è ridurre i tempi di attesa dagli attuali 30 giorni a non più di una settimana, portando parte dei servizi fuori dagli ospedali.

  • Check Point HIV/IST: test rapidi per Hiv, sifilide ed epatite C con counseling sanitario e peer support. Sono previsti anche eventi itineranti nelle comunità più vulnerabili per aumentare del 30% i test effettuati entro il 2026.

  • Peer Support (HIV Tutor Care): supporto medico, pratico ed emotivo per almeno 50 persone con nuova diagnosi, fornito da chi vive la stessa esperienza e ha ricevuto una formazione specifica.

Le attività si svolgeranno sia presso la sede di Antinoo Arcigay Napoli, nel centro della città, sia in uno spazio dedicato all’interno del Cotugno, favorendo un modello di “de-ospedalizzazione” che avvicina i servizi alla comunità.


Una collaborazione modello tra sanità e associazioni

“Questa collaborazione rappresenta un passo avanti verso una sanità più inclusiva e vicina ai bisogni delle persone”, afferma Viviana Rizzo, infettivologa e coordinatrice del progetto per l’ospedale Cotugno.
“Il coinvolgimento diretto dei peer supporter insieme al personale medico è un elemento innovativo che può fare davvero la differenza nella lotta all’Hiv”.

Al termine del progetto, previsto tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027, i risultati saranno divulgati in ambito scientifico per favorire la replicabilità del modello in altre regioni italiane.

“Combinando PrEP, Check Point e Peer Support – conclude Oneto – vogliamo proporre un modello efficace e sostenibile, che metta al centro la persona e l’integrazione tra comunità e sanità pubblica”.

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Addio a James Senese, l’anima del neapolitan power

È morto a Napoli James Senese, il padre del neapolitan power. Il sassofonista dei Napoli Centrale aveva 79 anni. La sua musica ha raccontato l’anima della città per oltre mezzo secolo.

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Addio a James Senese, l’anima del neapolitan power

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Meta description SEO: È morto a Napoli James Senese, il padre del neapolitan power. Il sassofonista dei Napoli Centrale aveva 79 anni. La sua musica ha raccontato l’anima della città per oltre mezzo secolo.

Suggerimento immagine: Un primo piano di James Senese con il suo sax durante un concerto, illuminato da luci calde.


L’ultimo respiro del padre del neapolitan power

È morto a Napoli James Senese, uno dei più grandi protagonisti della musica italiana e anima del neapolitan power, il movimento che ha fuso jazz, funk e tradizione partenopea creando un suono unico e riconoscibile in tutto il mondo.
Senese, 79 anni, è scomparso a causa di gravi complicazioni dovute a una polmonite, dopo settimane di ricovero. Da tempo si sottoponeva a dialisi periodiche per problemi di salute.


Una carriera lunga più di cinquant’anni

Con James Senese se ne va un pezzo fondamentale della storia dei Napoli Centrale, la band simbolo della rinascita musicale napoletana degli anni ’70. Con il suo sax tagliente e la voce ruvida, Senese ha saputo fondere il linguaggio del soul americano con la rabbia e la poesia di Napoli, raccontando le contraddizioni di una città viva e dolente.

La sua musica era intrisa di orgoglio popolare e impegno sociale, un suono che nasceva nei vicoli di Miano e parlava al mondo intero. Brani come Campagna, Pensione Floridiana, Ngazzate nire e O’ sanghe restano inni senza tempo.


Un’eredità che va oltre la musica

Senese non è stato solo un musicista, ma un simbolo di identità e resistenza culturale. La sua figura, con quel volto segnato e lo sguardo intenso, ha incarnato lo spirito autentico di Napoli.
Con la sua scomparsa, la città perde un maestro e un testimone della sua anima più profonda, un artista capace di portare il dialetto e il ritmo del Sud sui palchi di tutto il mondo.

Con James Senese se ne va una parte di Napoli, quella vera, viscerale, che parla al cuore e non si piega mai”, è il messaggio che in queste ore unisce fan e colleghi, tutti stretti nel dolore per l’addio a una leggenda.

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Napoli

Manfredi: “Napoli investe sul ciclo dei rifiuti e sulla lotta agli sversamenti abusivi”

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, annuncia nuovi investimenti per potenziare la raccolta differenziata e combattere gli sversamenti abusivi: “Dieci punti in più in quattro anni”.

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«Stiamo facendo un grande investimento e uno sforzo per migliorare la raccolta differenziata», ha dichiarato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a margine delle Giornate della Salute in corso oggi e domani in piazza Plebiscito.

Il primo cittadino ha sottolineato come negli ultimi quattro anni la raccolta differenziata in città sia cresciuta di oltre dieci punti percentuali, un risultato frutto di una strategia mirata alla modernizzazione del sistema e alla sensibilizzazione dei cittadini.


Nuovi impianti e ciclo integrato dei rifiuti

Manfredi ha evidenziato il lavoro in corso per la realizzazione di nuovi impianti e per lo sviluppo di un ciclo integrato dei rifiuti, capace di rendere Napoli più efficiente e sostenibile.
«Stiamo realizzando nuovi impianti e facendo in modo che ci sia una raccolta che guardi sempre più al ciclo integrato dei rifiuti», ha spiegato il sindaco, sottolineando la volontà di ridurre la dipendenza da smaltimenti esterni e di potenziare la filiera locale del riciclo.


La lotta agli sversamenti abusivi

Tra le priorità del Comune resta la lotta agli sversamenti abusivi, una delle piaghe ambientali più gravi del territorio.
«Stiamo combattendo contro gli sversamenti abusivi che sono un danno per l’ambiente e per la città», ha aggiunto Manfredi, ribadendo l’impegno dell’amministrazione per la tutela del territorio e per una gestione dei rifiuti più sicura e controllata.

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Napoli

Tutto Sposi 2025, il progetto 1523.it alla Mostra d’Oltremare per promuovere il rispetto uomo-donna e prevenire la violenza di genere

Alla Mostra d’Oltremare di Napoli, il progetto 1523.it di Angelo Pisani partecipa a Tutto Sposi 2025 per promuovere il rispetto tra uomo e donna e presentare i libri “Se questo è (ancora) un uomo” e “L’altra violenza”.

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Anche quest’anno il progetto 1523.it, servizio nazionale di pronto intervento contro ogni forma di violenza, sarà presente con un proprio stand a Tutto Sposi 2025, la Fiera del Wedding in programma alla Mostra d’Oltremare di Napoli da sabato 25 a domenica 26 ottobre.
L’iniziativa, promossa e fondata dall’avvocato Angelo Pisani, ha come obiettivo quello di “prevenire prima di curare”, promuovendo un decalogo del rispetto uomo-donna affinché il matrimonio resti “il giorno più bello della vita”.

Presentazione dei libri di Angelo Pisani e dialogo con il pubblico

Evento centrale dello stand sarà la presentazione dei due libri di Angelo Pisani, “Se questo è (ancora) un uomo” e “L’altra violenza”, opere che hanno suscitato grande attenzione per il loro approccio innovativo al tema della violenza di genere.
Durante le presentazioni, l’autore e gli esperti del 1523.it dialogheranno con il pubblico, offrendo spunti di riflessione e strumenti concreti per riconoscere e contrastare ogni forma di abuso. Seguirà un firmacopie e incontri con psicologi, giuristi e operatori del progetto.

Pisani: “Nel matrimonio serve prevenire la violenza in tutte le sue forme”

«Abbiamo scelto di essere presenti anche quest’anno al Salone del Wedding – spiega Angelo Pisani – perché è proprio nel contesto familiare e affettivo che bisogna mettere in campo ogni tipo di prevenzione, contro la violenza esercitata dagli uomini ma anche da quella, sempre più frequente, commessa dalle donne».
L’avvocato sottolinea inoltre come il 1523.it nasca per estendere la tutela a tutte le vittime, uomini e donne, bambini o anziani, anche in risposta ai casi segnalati di persone escluse dal servizio 1522.

Esperti, consulenze e appello alle istituzioni

Durante i due giorni di fiera, il team multidisciplinare del 1523.it – composto da avvocati, psicologi e operatori sanitari – offrirà consulenze legali e psicologiche gratuite, materiali informativi e momenti di confronto sul tema del rispetto e della prevenzione.
Contestualmente, dal palco dello stand partirà un appello alle istituzioni affinché si accendano i riflettori sull’escalation di violenza che interessa Napoli e tutto il Paese.

Educare al rispetto già dalle scuole

Pisani ha infine ribadito l’importanza della formazione nelle scuole, sottolineando che la cultura del rispetto e dell’educazione agli affetti «deve nascere fin dall’infanzia e proseguire nell’adolescenza per costruire una società più consapevole, equa e libera da ogni forma di violenza».

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