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Pasquale Damiano, dalla laurea in Economia Aziendale alla passione per la pizza che l’ha portato al Festival di Sanremo

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Partendo da una precisa scelta animata dalla passione e dal Dna di una famiglia da sempre votata all’alta cucina e alla ristorazione, Pasquale Damiano (nella foto), lasciando alla parete una Laurea in Economia Aziendale ed un Master in Management, ha presto deciso di voler seguire la strada del maestro pizzaiolo e dell’arte dell’impasto. E ciò avviandosi da solo verso una nuova avventura cominciata nel luglio del 2023 con l’apertura della sua pizzeria a Portici chiamata “I Damiano Pizza Concept”. 

Un locale di grande prestigio ed impatto sulla clientela, con 190 coperti 2 megaforni ed un altro forno riservato al senza glutine, grazie al quale propone con successo un tipo di pizza che pur rimanendo legato alla tradizione ed alle antiche regole, strizza l’occhio ai gusti di oggi e all’innovazione. Così, partendo dagli insegnamenti familiari che già quarant’anni fa prevedevano un complesso impasto realizzato con la cosiddetta “mamma d’’o mpasto” tra lievito madre e pasta di riporto, il trentenne Pasquale, oggi, riesce a proporre una pizza che per la sua raffinatezza addirittura, come lui stesso afferma, “procura dipendenza”. 

Partendo da un impasto capace di stimolare le papille gustative fino ad indurre a non potere fare più a meno di quanto assaggiato, le creazioni di patron Damiano, nascono da un blend di farine non raffinate che dal tipo “zero” s’inoltrano fino al tipo “1”. Amante dei topping armonici e ben studiati, il giovane pizzaiolo ha anche portato al successo una pizza fritta tipo “battilocchio” chiamata “Sciò Sciò” nata dalla collaborazione con lo chef stella Michelin, Peppe Guida. 

La stessa prevede una farcitura di babà al limoncello, crema pasticcera e una volta servita con un taglio centrale su di una lastra di pietra, l’aggiunta di una dose di limoncello ed una zesta di limone. Infine,  con un tocco di genialità, viene aggiunto, a parte, un biglietto della lotteria in corso di validità per donare a chi mangia, oltre al gusto, l’emozione della possibile vincita. Ed è proprio con queste premesse che Pasquale Damiano nella sua pizzeria professa quello che lui chiama “il concetto della felicità”. «Uno stato – come spiega lo stesso pizzaiolo – che, nel segno del motto la felicità sa di pizza, deriva dall’esperienza nel proporre tante qualità di pizza capaci di far stare spiritualmente bene chi le assaggia».

E sono davvero tante le pizze de “I Damiano” in via Poli a Portici, tra queste, quelle nel ruoto a doppia e tripla cottura e il “cono fritto” con mozzarella di bufala, fonduta di grana e l’aggiunta di pomodori confit che, come sostiene patron Pasquale, ricorda il cono gelato dell’infanzia. Pronto a stimolare tra i ragazzi la scelta della pizza fritta, spesso in calo e trascurata, il noto pizzaiolo propone anche la famosa “ruota di carro” ed una “Margherita” che ha conquistato il titolo di campione del mondo al “Campionato Mondiale Pizza Doc” di Paestum. Esperto nelle varie tecniche di lievitazione, Damiano è anche sostenitore di tante iniziative di solidarietà come nel caso del progetto dedicato ai ragazzi con disabilità e agli alunni dell’Istituto Comprensivo 2 “Alfredo Panzini” di Castellammare di Stabia, nato in collaborazione con la dirigente scolastica Donatella Ambrosio e con  Emanuele “Manu Food” Cuomo. Ancora, Pasquale Damiano sarà ambasciatore di felicità anche durante il prossimo  74° Festival della Canzone Italiana, in programma a Sanremo dal 6 al 10 febbraio 2024 con l’importante ruolo di pizzaiolo ufficiale dell’Arena del Gusto di “Casa Sanremo”.

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Oscar Champagne, due giorni a Roma con 60 etichette

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Due giornate a tutto Champagne, suddivise in 4 sessioni per un totale di 60 etichette in degustazione: è quanto proposto a Roma, presso Hotel Rome Cavalieri, venerdì 10 e sabato 11 maggio. L’iniziativa di Fondazione italiana sommelier prevede che si alterneranno 20 produttori nel presentare le loro migliori etichette, tra le più blasonate e ricercate al mondo.

Ogni sessione prevede la degustazione di 5 aziende, per 15 etichette di Champagne, ovvero 3 etichette per ciascun produttore. Ogni azienda avrà un’ora di tempo per presentare i suoi Champagne in degustazione, per una durata complessiva a sessione di 5 ore durante le quali saranno consegnati gli Oscar Champagne. I produttori e gli chef de Cave saranno affiancati da un docente della Fondazione Italiana Sommelier. Per ogni sessione, la platea sarà composta da 300 partecipanti, tra sommelier professionisti e appassionati. (

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A Cibus in un libro ‘nozze’ tra 110 vini e mozzarella di bufala

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Saranno 110 vini in rappresentanza di tutti i grandi prodotti d’Italia ed avranno come comune denominatore quello di essere il perfetto abbinamento con la mozzarella di bufala campana Dop. Il Consorzio della regina dei latticini italiani ha deciso di creare, in collaborazione con l’Associazione italiana sommelier, proprio una guida ad hoc. “Bufala & Wine in love”, questo il titolo del volume, sarà presentato ufficialmente il 18 maggio a Caserta, ma una prima ricca anteprima è stata organizzata in occasione di Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione in corso a Parma, dove il Consorzio è presente con uno stand, uno spazio eventi e pure con decine di pannelli informativi lungo l’intero perimetro dell’area fieristica.

“Cibus è una vetrina unica a livello mondiale dei prodotti italiani d’eccellenza e noi abbiamo sempre creduto in questa manifestazione – sottolinea Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana dop – Per questo abbiamo anche deciso di presentare in anteprima questa nuova guida, nata quasi per gioco ma anche su sollecitazione dei tanti amanti delle nostre mozzarelle che ci chiedevano nuove idee per gustare i nostri prodotti”. Un lavoro iniziato un anno fa con tutte le realtà italiane dell’Ais, quasi 40mila iscritti, che hanno ricevuto i prodotti del Consorzio ed hanno iniziato la ricerca delle migliori denominazioni che potessero sposarsi con le due versioni di mozzarella. “Alla fine siamo arrivati così alle 110 denominazioni con un filo comune che è la territorialità, e cioè valorizzare l’idea della filiera come è per la mozzarella di bufala campana “, spiega Tommaso Luongo, presidente Ais Campania.

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Da Michelin riconoscimenti anche agli hotel, 146 premiati

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Qualità, autenticità ed eccellenza nell’architettura. Anche gli hotel ricevono un riconoscimento dalla guida Michelin, che ha evidenziato le esperienze e i soggiorni più straordinari in tutto il Paese. E’ stata svelata oggi a Milano la prima selezione dei 146 alberghi premiati in Italia che hanno ricevuto una, due o tre Chiavi, assegnate dal team di ispettori della Guida Michelin sulla base di soggiorni o visite anonime, con l’obiettivo di guidare i viaggiatori verso strutture ricettive che spiccano per ospitalità, carattere distintivo, accoglienza calorosa e altissimo livello di servizio.

Su oltre 500 hotel consigliati dalla Guida Michelin su tutto il territorio nazionale, otto hanno ricevuto tre Chiavi Michelin, 31 due e 107 una, attraverso una selezione che riunisce un’ampia gamma di concept e alloggi, dagli hotel in edifici storici ai boutique hotel urbani di tendenza, dagli agriturismi rilassanti e intimi agli spettacolari Grand Hotel di fama mondiale. Come per i ristoranti, anche gli hotel vengono selezionati attraverso l’applicazione di cinque criteri: eccellenza nell’architettura e nel design degli interni; individualità, personalità e autenticità; qualità e solidità del servizio, del comfort e della manutenzione; rilevanza della struttura nell’ambito della località in cui si trova; coerenza tra il prezzo e l’esperienza offerta.

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