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Charlie Woods, appena 11 anni: show in coppia col papà Tiger

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Il golf scopre un nuovo baby fenomeno: e’ Charlie Woods, figlio undicenne del campionissimo Tiger che, ad Orlando, ruba la scena al papa’ scomodando la stampa di tutto il mondo. “E’ un predestinato”, uno dei tanti titoli riservati dai giornalisti Usa del settore dopo il primo round del PNC Championship, torneo a coppie che vede in Florida, tra i protagonisti, 20 fuoriclasse, vincitori di un Major o di un torneo importante, insieme a un parente. Al termine della manche d’apertura a guidare il leaderboard, con un parziale di 58 (-14) colpi, e’ il team Kuchar, guidato dal 42enne Matt, medaglia di bronzo ai Giochi di Rio de Janeiro 2016. Ma a sorprendere e a distogliere l’attenzione da qualsiasi altro risultato, e’ stato il duo composto da Tiger e Charlie Woods, al 6/o posto con 62 (-10). Che esordio per Charlie, piu’ giovane debuttante nella storia della competizione.

“Mi ha reso orgoglioso e voglio solo vederlo felice”, il pensiero del papa’ Tiger alla fine del primo round. Pantaloni neri e maglietta viola per entrambi, cappello nero e scarpe bianche per Tiger, mentre Charlie sceglie il blu e, ancora, il nero. Stessa postura ed eleganza sul green, pollice in su dopo ogni colpo giocato, risate, intesa e prodezze. Come quella realizzata alla buca 3 (par 5) del Ritz-Carlton GC, quando Charlie Woods con un secondo colpo show ha spedito la palla a 4 piedi dalla buca, salvo poi realizzare l’eagle con un putt imbucato dalla corta distanza. “What a shot”, il commento dei telecronisti del PGA Tour, con la giocata che spopola sui social network. E’ solo il coronamento di una prestazione da incorniciare, sorprendente, per un ragazzo che sogna di emulare il papa’. Buon sangue non mente e in Florida quella di Charlie Woods e’ una favola che diventa realta’.

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Neres ko, per il Napoli è ormai ‘maledizione’ su fascia sinistra

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David Neres out per lesione muscolare, probabilmente per un mese. Un’altra mattonata arriva sul Napoli che vive la forte ‘maledizione’ della fascia sinistra, quel luogo che era il feudo di Kvaratskhelia e che ora, un infortunato alla volta, si trova deserto. La pessima notizia è arrivata oggi quando l’esterno brasiliano si è sottoposto, dopo una giornata di riposo, ad analisi cliniche che hanno rivelato che nel finale del match di domenica contro l’Udinese ha riportato un risentimento muscolare: “Il calciatore azzurro – spiega il Napoli in una nota – si è sottoposto oggi a esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital che hanno evidenziato una lesione distrattiva del semimembranoso della coscia sinistra”.

Tempo di recupero che dovrebbe allungarsi almeno a un mese, privando Conte di Neres in match fondamentali a cominciare dalla sfida di sabato a Roma contro la Lazio, ma probabilmente anche nel match con il Como, nello scontro diretto con l’Inter e nella sfida contro la Fiorentina. Il 27enne brasiliano di San Paolo aveva preso con forte responsabilità l’eredità della fascia che era di Kvaratskhelia, confermando le sue qualità a Napoli, segnando due gol, provocando anche un autogol, e fornendo sei assist da gol. Dal match di andata contro l’Udinese il 14 dicembre, con l’addio in arrivo per il georgiano, Neres aveva preso la completa fiducia di Conte che ha atteso invano un nome di primo piano dal mercato invernale per dare cambi sulla sinistra e ora dovrà fare i conti con l’intera fascia in difficoltà. Olivera, infatti, resta infortunato e non entrerà tra i convocati prima della sfida con l’Inter, con i tempi che restano lunghi anche per Spinazzola.

Come esterno di difesa, c’è Mazzocchi, deludente contro l’Udinese, ma Conte ha anche un’altra chance: sabato può infatti tornare titolare Buongiorno al centro della difesa e Juan Jesus potrebbe spostarsi a sinistra. Resta il problema in avanti sulla fascia sinistra, dove al posto di Neres, Conte proverà ad accelerare i tempi di Okafor di ritrovare la forma giusta per poter partecipare alla manovra azzurra, oppure provare Ngonge, lanciandolo però su una fascia nuova, oppure cambiare modulo trovando posto per Raspadori. L’emergenza però c’è e Conte deve farci i conti in un periodo difficile, dopo due pareggi e verso il big match contro una Lazio tornata in piena forma e con l’Inter che si è avvicinato a un solo punto di distanza. L’obiettivo, ha sottolineato il tecnico, resta l’Europa, il resto è un sogno su cui il gruppo azzurro resta però concentrato.

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Mondiali sci: Shiffrin d’oro, nuova combinata promossa

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Il trionfo di Mikaela Shiffrin, oro nella combinata a squadre donne con la fresca campionessa mondiale di discesa Breezy Johnson, vale una promozione a pieni voti per la nuova disciplina che ha esordito ai mondiali di Saalbach, unendo una prova di discesa e una di speciale con due protagoniste diverse. Ci ha visto benissimo la fuoriclasse Usa a scegliere Breezy come compagna velocista e a dire ‘no’ ad una comprensibilmente irritata Lindsey Vonn che voleva gareggiare con lei nella nuova competizione. La 40enne è finita solo 16/a insieme alla giovane e sconosciuta AJ Hurt, ben lontana da un podio dove sono salite le elvetiche Lara Gut-Behrami e Wendy Holdener, argento grazie ad una eccellente prova di slalom della seconda, e le austriache Stephanie Venier e Katharina Truppe, medaglia di bronzo.

Lo slalom speciale, su una pista con tracciato non facile e fondo scivoloso, ha deciso ovviamente tutto e l’oro, recuperando tre posizioni rispetto alla classifica della libera, è andato alla squadra con Shiffrin, anche se la sua manche pur buona non è stata stratosferica come in altre occasioni. Per la stella Usa, quella odierna è la 15/a medaglia iridata, con otto ori, quattro argenti e tre bronzi. Per questo Shiffrin, non è così neppure pentita di aver già detto ‘no’ anche al gigante di giovedì prossimo – disciplina che le fa ancora paura dopo l’infortunio di fine novembre a Killington – per puntare solo sulla combinata e sullo slalom individuale di sabato prossimo. Gioisce Breezy Johnson, che col secondo oro dopo quello in discesa diventa l’atleta sinora più vincente di questi mondiali.

“Ci conosciamo da quando avevamo 11 anni, quante cose sono successe fino ad arrivare a questo – ha commentato Shiffrin parlando della connazionale e coetanea -. Per gioire insieme avevamo bisogno di un nuovo evento come questo”. Per le azzurre – con sole 22 squadre al via nella decisiva manche di slalom – è andata come previsto non avendo in gara ne’ grandi discesiste ne’ grandi slalomiste. Questa nuova disciplina – contrariamente alla combinata individuale dove si possono vedere ragazze jet trasformate in modeste slalomiste e viceversa – ha il pregio di offrire il meglio in entrambe le discipline. Il miglior risultato italiano è così quello di Nicol Delago e Marta Rossetti, ottave con la squadra di Italia 3.

Poi c’e’ la coppia Martina Peterlini ed Elena Curtoni di Italia 2 finite 14/e mentre, dopo vari errori, è finita fuori nello slalom Giorgia Collomb che con Laura Pirovano in Italia 1 erano 14/a dopo la libera. “Sono scesa in pista per cercare di prendere una medaglia – ha detto Rossetti – e questa manche mi serviva per avere dimostrazione che sto sciando bene. E’ un buon lancio verso lo slalom di sabato”. “Qualche piccolo errore l’ho fatto e mi dispiace – ha detto Delago -, mentre Marta ha fatto bene. Sono comunque contenta delle mie prestazioni, considerato da dove venivo”. Domani tocca alla combinata a squadre uomini. L’Italia schiera quattro formazioni con un buon potenziale: Dominik Paris e Alex Vinatzer, Florian Schieder e Tobias Kastlunger, Mattia Casse e Stefano Gross, Christof Innerhofer e Filippo Della Vite.

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Napoli, infortunio per David Neres: lesione muscolare alla coscia sinistra, i tempi di recupero

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Brutte notizie per il Napoli: David Neres si è fermato per un infortunio muscolare accusato nel finale del match contro l’Udinese. L’attaccante brasiliano, arrivato a gennaio per rinforzare il reparto offensivo di Antonio Conte, si è sottoposto oggi agli esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital, che hanno evidenziato una lesione distrattiva del semimembranoso della coscia sinistra. Lo ha reso noto il club azzurro con un comunicato ufficiale.

Ipotesi sui tempi di recupero

Le lesioni distrattive del muscolo semimembranoso (uno dei tre muscoli posteriori della coscia) possono variare in gravità, a seconda del grado dello stiramento:

  • Lesione di primo grado (lieve): recupero in 10-15 giorni.
  • Lesione di secondo grado (moderata): stop di 3-4 settimane.
  • Lesione di terzo grado (grave, con possibile rottura delle fibre muscolari): tempi di recupero fino a 6-8 settimane.

Se la lesione di Neres dovesse rientrare in una casistica di media entità, il brasiliano potrebbe tornare disponibile tra metà e fine marzo, saltando alcune partite cruciali del Napoli, tra cui la sfida contro il Barcellona in Champions League.

Conte perde un’altra pedina in attacco

L’assenza di Neres si aggiunge ai problemi offensivi già riscontrati da Conte, che dovrà gestire la rosa con soluzioni alternative sulle fasce. Al momento, l’allenatore potrebbe puntare su Ngonge e Raspadori come titolari, con poche opzioni di ricambio disponibili.

Il Napoli attende i prossimi controlli per stabilire con maggiore precisione i tempi di recupero del brasiliano, che potrebbe rientrare solo dopo la sosta per le nazionali di fine marzo.

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