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Cronache

Due incidenti sull’A1, tre morti e tre feriti gravi

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Giornata di sangue sull’autostrada A1 con due gravi incidenti stradali a causa dei quali tre persone hanno perso la vita e altre tre sono rimaste gravemente ferite. Il primo incidente è avvenuto sull’autostrada del Sole in territorio fiorentino, poco dopo l’area di servizio Chianti. Due le persone morte e due i feriti in gravi condizioni. Uno dei veicoli coinvolti, in viaggio verso sud, ha fatto un salto di carreggiata piombando su un altro veicolo che procedeva in direzione nord. Per l’incidente è stata chiusa per buona parte della giornata l’A1 tra Incisa e Firenze sud e sono intervenuti i Vigili del fuoco, la Polstrada e il personale di Aspi. Si sono formati fino a 14 km di coda con il personale di soccorso che ha distribuito bottigliette d’acqua agli automobilisti rimasti bloccati sotto il sole.

Le vittime sono i conducenti dei due veicoli mentre i due feriti gravi sono i passeggeri del mezzo che ha fatto il salto di carreggiata: sono stati trasportati in codice rosso all’ospedale di Careggi, a Firenze. Coinvolti nell’incidente un furgone e un’auto: quest’ultima avrebbe viaggiato in direzione nord venendo poi investita dal veicolo che ha fatto il salto di carreggiata. L’altro grave incidente è avvenuto invece in mattinata sempre sull’autostrada A1 all’altezza del chilometro 82, vicino ad Alseno nel Parmense, in direzione di Milano. Il bilancio è di un morto e un ferito grave, ricoverato in Rianimazione all’Ospedale ‘Maggiore’ di Parma. Nell’incidente sono rimasti coinvolti un autoarticolato, un autocarro e un pullman.

L’Autostrada del Sole è stata chiusa in entrambe le direzioni, fra Fiorenzuola e Fidenza, per permettere i soccorsi: sono intervenuti i Vigili del Fuoco del comando di Parma, la Polizia Stradale e i sanitari del 118 con ambulanze, automediche e l’elisoccorso decollato da Parma e Brescia. Il traffico è stato per tutta la mattinata molto intenso e pesanti ripercussioni si sono create anche agli altri caselli nord-emiliani dell’A1. A Sestri Levante (Genova), invece, un pedone è rimasto ferito in modo grave dopo essere stato colpito dal portellone in ferro di un camion della nettezza urbana che era fermo nei pressi di una ditta meccanica, per essere sottoposto a una riparazione. L’uomo ferito, 63 anni, è stato subito soccorso dai medici del 118: stava andando in un capannone di sua proprietà quando è stato colpito al capo dal pezzo staccatosi dal camion. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. Anche un bambino di soli tre anni è stato vittima di un incidente. É accaduto ad Arco, in provincia di Trento: è stato trasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento in codice rosso, dopo essere stato investito da un’auto. Sempre a Trento sono morti due giovanissimi, di 16 e 22 anni, a bordo, rispettivamente, di un monopattino e di una moto.

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Donna di 90 anni uccisa nel Palermitano, arrestato il figlio

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È stato arrestato e portato in carcere con l’accusa di omicidio Maurizio Amoroso, 59 anni, il figlio di Maria Benfante, 90 anni, uccisa a colpi di martello. L’uomo è stato portato in caserma e interrogato. Poi è stato emesso il provvedimento di arresto.

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Neonata trovata morta tra scogli, si indaga su cause decesso

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Gli investigatori, al lavoro dopo che a Villa San Giovanni è stato trovato il corpo senza vita di una neonata, stanno concentrando la loro attenzione sull’accertamento delle cause della morte della piccola. La Procura e la polizia, infatti, dovranno capire se la bambina è deceduta durante il parto ed è stata abbandonata già esanime o se la morte sia avvenuta per soffocamento a causa delle modalità in cui è stata abbandonata. Da qui la decisione se aprire un’inchiesta per occultamento di cadavere o per omicidio. Una risposta, in questo senso, la potrebbe dare l’autopsia che verrà disposta dal pubblico ministero. In queste ore, infine, la squadra mobile di Reggio Calabria sta verificando se nella zona ci sono telecamere che abbiano potuto riprendere qualcosa che possa rivelarsi utile per le indagini.

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Cronache

L’Italia è nella top ten del turismo globale

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Il settore dei viaggi e del turismo è in miglioramento su scala globale e e grazie all’esplosione di una domanda “compressa” durante la pandemia, quest’anno sia gli arrivi che il contributo al Pil globale torneranno ai livelli pre-pandemici. Tuttavia le infrastrutture aeree e quelle turistiche, assieme ai servizi, restano al di sotto dei livelli pre-Covid. Un quadro nel quale l’Italia migliora ed è nella top ten delle destinazioni, anche se indietro rispetto a Usa, Giappone, Cina e diversi Paesi europei.

E’ quello che emerge dalla classifica del Travel & Tourism Development Index 2024 pubblicata dal Forum economico mondiale (Wef), un indice globale che “misura l’insieme di fattori e politiche volti allo sviluppo sostenibile e resiliente del settore viaggi e turismo, che a sua volta contribuisce allo sviluppo di un Paese”. Il turismo internazionale e il contributo del settore viaggi e turismo al Pil globale dovrebbero tornare ai livelli pre-pandemici quest’anno, spiega il rapporto biennale Wef. Aiuta l’aver rimosso gran parte delle restrizioni ai viaggi legate al Covid-19 e una “forte domanda compressa” negli anni pandemici, che ora sta rimbalzando. In cima alla classifica dei Paesi stilata dall’organizzazione ginevrina ci sono nell’ordine Stati Uniti, Spagna, Giappone, Francia, Australia, Germania, Gran Bretagna, Cina, Italia, Svizzera.

L’Italia è dunque nona e guadagna tre posizioni rispetto al rapporto precedente, in una classifica che rispecchia, al di là del numero degli arrivi, una serie di fattori in cui la Penisola ha il punteggio più alto (6,74) per risorse culturali, fa bene (sopra 5) su servizi sanitari e igiene, sostenibilità ambientale e infrastrutture aeroportuali, sicurezza, non brilla invece quanto a competitività di prezzo (3,15) dove il primato negativo va a Islanda e Svizzera e ‘impatto socio-economico dei viaggi e turismo’, ossia il contributo del settore all’economia, ai salari e alla parità salariale di genere.

“Quest’anno – si legge nel rapporto – segna un punto di svolta per i viaggi e il turismo”, dice Francisco Betti, capo del team ‘Global Industries’ del Wef. tuttavia il settore, che pure sta superando l’impatto pandemico, continua a misurarsi con una serie di “sfide esterne”: dai rischi crescenti sul piano macroeconomico, geopolitico ed ambientale, alla crescente attenzione per la sua sostenibilità e all’applicazione delle nuove tecnologie digitali, come big data e intelligenza artificiale. “Dato che il settore viaggi e turismo storicamente vale un decimo del Pil e dell’occupazione globale – conclude il Rapporto – i decisori politici devono riconoscere la necessità di approcci strategici e olistici” per sbloccare il suo potenziale.

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