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Dybala salva la Juve all’89’ con un rigore, è 1-1 con l’Inter

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Il derby d’Italia tra Inter e Juventus termina in parita’: 1-1 il punteggio di San Siro con i bianconeri e il Var che beffano i nerazzurri proprio nel finale di gara. Un rigore di Dybala all’89’ cancella l’iniziale vantaggio di Dzeko, permettendo ai suoi di tornare a casa con un punto tutto sommato prezioso. Amaro in bocca invece per la squadra di Inzaghi, che dopo il discusso ko con la Lazio non riesce a tornare al successo, perdendo la chance di avvicinare Napoli e Milan in vetta alla classifica. Dopo sette giri di lancette i primi a farsi vedere sono i bianconeri con Morata, che calcia forte trovando la respinta di Handanovic, su cui pero’ nessun juventino riesce a fiondarsi.

Al 17′ invece, alla prima vera occasione, sono i nerazzurri che la sbloccano: Calhanoglu calcia da fuori trovando prima la deviazione di Locatelli poi la respinta del palo, che favorisce il tap-in a porta vuota di Dzeko. Il bosniaco segna il suo settimo gol in campionato facendo esplodere San Siro. La reazione ospite e’ troppo timida e prima dell’intervallo non succede praticamente piu’ nulla. Nella ripresa al 63′

Perisic getta al vento un’ottima chance in contropiede, mentre dall’altra parte Morata tenta un pallonetto di testa con Handanovic in uscita, ma lo spagnolo non inquadra lo specchio. Allegri getta nella mischia Dybala e Chiesa e la Juventus sembra cambiare subito ritmo, con l’argentino che si rende pericoloso con una punizione velenosa respinta in qualche modo dal portiere nerazzurro. Sara’ proprio Dybala, a tempo quasi scaduto, a realizzare il calcio di rigore che regala l’1-1 ai bianconeri. Decisivo un intervento del Var sul contatto tra Dumfries ed Alex Sandro, avvenuto proprio sulla linea d’area di rigore.

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Conference League, la Fiorentina pareggia con il Brugge e va in finale

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La Fiorentina conquista la finale di Conference League  contro il Club Brugge. Il pareggio 1-1 in Belgio è stato sufficiente per garantire agli uomini di Italiano la loro seconda finale consecutiva in questa competizione, dopo la delusione dello scorso anno contro il West Ham United. Il match è stato inizialmente tattico, con entrambe le squadre che hanno impiegato venti minuti per calibrare i propri movimenti. Il primo vero sussulto è arrivato con un mancino alto di Mandragora, ma è stato il Bruges a trovare il gol con De Cuyper, che ha sfruttato un’occasione su un errore difensivo della Viola. La squadra italiana ha risposto con determinazione, creando diverse occasioni ma senza riuscire a concretizzare. Tuttavia, il rigore trasformato da Beltran ha ribaltato le sorti del match, portando la Fiorentina in finale. La ripresa è stata un vero e proprio assedio viola, con Kouamé che ha colpito la traversa e Mignolet che ha salvato il Bruges su una punizione magistrale del capitano viola. Ma è stato Beltran a scrivere la storia, con il suo gol che ha garantito alla Fiorentina un posto nella finale. Non sono mancati momenti di tensione, come la parata di Terracciano che ha tenuto la porta inviolata. Ora gli occhi sono tutti puntati sulla finale del 29 maggio allo Stadio Agia Sophia di Atene, dove la Fiorentina cercherà di conquistare il trofeo.

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Internazionali di Roma, Djokovic: sarò al top della forma per Roland Garros

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“Penso di essere sulla buona strada per raggiungere il picco della mia forma al Roland Garros di Parigi”. Lo ha detto Novak Djokovic nella conferenza stampa agli Intenzionali d’Italia. “Spero che qui a Roma possa giocare meglio di quanto ho fatto a Montecarlo – ha proseguito – Il desiderio, ovviamente, è sempre quello di arrivare lontano. Ma vediamo. Adesso è un concetto diverso. È la prima volta che Roma e Madrid durano quasi due settimane, come Indian Wells e Miami. E questo ti da più tempo per recuperare tra una partita e l’altra se continui nel torneo, il che penso sia utile per me”. L’obiettivo, oggi, però non è Roma.

“In termini di preparazione guardo oltre – ha spiegato – Punto al Roland Garros, a Wimbledon e alle Olimpiadi. Questo è il blocco per il quale ci stiamo preparando di più e sono soddisfatto di come sono andati gli ultimi 10-14 giorni di allenamento”.

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Internazionali di Roma, dopo Sinner e Alcaraz anche Berrettini si ritira: non sono pronto

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Dopo Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, si ritira anche Matteo Berrettini dagli Internazionali di Roma. “Non riuscirò a giocare, ho provato a fare di tutto, ma non sono pronto per competere. Rischio di farmi male e stare fermo”, lo ha annunciato il tennista in conferenza stampa.

“Non c’è un infortunio o qualcosa di rotto, c’è solo la tristezza perché con questo sono tre anni che qualcuno mi porta via questo torneo. Semplicemente non sono pronto a giocare – ha continuato Berrettini spiegando il perché del suo forfait a Roma – E’ una sensazione difficile da spiegare, ma è come se sento che potrebbe succedere qualcosa”.

Da Madrid si era ritirato per via di una forte tonsillite e febbre e il tennista romano spiega così la sua decisione di oggi: “Nelle ultime settimane ho preso dei medicinali per curarmi che mi hanno debilitato tantissimo, al punto da non farmi sentire pronto a giocare. Io questo torneo lo voglio giocare se sono competitivo e se non lo sono è giusto che non partecipi”. Sui tempi di recupero ha concluso: “Difficile dirlo, spero prima di Parigi o per il Roland Garros”.

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