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Economia

Per Fs ricavi trimestre in crescita di quasi il 20%

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Il gruppo Ferrovie dello Stato ha chiuso il primo trimestre con ricavi in crescita “di quasi il 20%”. Lo ha detto l’amministratore delegato Luigi Ferraris a margine della ‘Influence Relevance & Growth Confernce’ organizzata a Milano da NeWest Corp insieme a Sda Bocconi, Aspen e Cnbc. “Come investimenti – ha sottolineato il manager – siamo addirittura in crescita rispetto al 2023, che è stato un anno record”. “Nell’intero trimestre – ha spiegato Ferraris – abbiamo numeri positivi rispetto al 2023 soprattutto con i passeggeri, un po’ meno invece sulle merci a causa delle criticità legate ai valichi di frontiera che sono chiusi e al fatto che la Germania è ancora in sofferenza rispetto a dei cantieri che stanno portando avanti”. A tutt’oggi infatti la linea ferroviaria del Frejus è chiusa dallo scorso agosto sul versante francese a causa di una frana, con una perdita stimata dal gruppo di 8 milioni al mese, di cui 5 per il comparto merci e 3 per quello passeggeri. Quest’ultimo, legato all’Alta Velocità, è parzialmente in funzione grazie a un servizio automobilistico sostitutivo tra le stazioni di di Oulx (Torino) e Saint Jean de Maurienne (Francia).

Il problema sarà risolto entro l’anno, come annunciato al bilaterale tra il ministro francese dei trasporti Patrice Vergriete e l’italiano Matteo Salvini al G7 dei Trasporti a Milano lo scorso 12 aprile. Escluso invece un interesse delle Ferrovie italiane per il mercato Usa. “Abbiamo molto da fare in Italia prima di pensare agli Stati Uniti”, ha detto il manager rispondendo a una domanda e ricordando che “negli Usa siamo già presenti con la società di ingegneria Italferr, ci guardiamo intorno, siamo partner potenziali di progetti e dialoghiamo con Amtrack, ma non abbiamo nessun coinvolgimento diretto”. Le Fs operano già attraverso società controllate o partecipate in Germania, Regno Unito, Francia, Spagna, Grecia e Olanda, oltre che in Columbia, India, Qatar e Turchia. Ferraris ha parlato anche di Europa, sottolineando la necessità per il Vecchio Continente di dotarsi di una “rete integrata ad alta velocità” che unisca tuti i Paesi. Al momento infatti ne sono dotati soltanto “Spagna, Francia e Italia, in Germania ce n’è poca e nell’Europa Orientale è da costruire”. Poi c’è il tema del trasporto merci. Secondo Ferraris “L’Italia – è uno hub naturale logistico nel Mediterraneo, ma se non è ben connessa alla rete centro-europea è un problema”.

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Economia

Si lavora a nuova rottamazione, opportunità per quater

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Nuova chance per la rottamazione quater: chi è decaduto per il mancato pagamento di una rata potrà essere riammesso al beneficio. E’ la mano tesa che arriva con un emendamento dei relatori al decreto milleproroghe. Una mossa che manda su tutte le furie le opposizioni, pronte a bloccare i lavori sul provvedimento. E si concretizza proprio mentre è allo studio una possibile nuova rottamazione. Al Ministero dell’Economia ci stanno lavorando Giorgetti e la Ragioneria: lo scopo è trovare il metodo per andare incontro a chi non ha potuto pagare per necessità e non per scelta. Rottamazione su cui intanto la Lega intensifica il pressing, convocando un nuovo consiglio federale con al primo punto dell’ordine del giorno proprio la sanatoria delle cartelle e la pace fiscale, definita da Matteo Salvini una “emergenza nazionale”.

Dopo il fuoco di fila degli ultimi giorni, il leader leghista sferra dunque l’affondo e alza la posta nella partita anche con gli altri partiti del centrodestra, che non si dicono contrari alla rottamazione, ma puntano su altre priorità. La Lega riunirà mercoledì – quando il vicempremier sarà tornato a Roma dopo il viaggio in Israele – il consiglio federale, cui parteciperà come sempre anche il titolare del Mef Giorgetti. La discussione inizierà dalla rottamazione, su cui la Lega ha presentato una proposta di legge in Parlamento che prevede 120 rate tutte uguali in dieci anni, senza sanzioni e interessi. Il nodo restano le coperture, ma dal Mef arrivano segnali di apertura. “Vorrei sgombrare il campo da un equivoco: sono d’accordo su una nuova rottamazione”, dice il viceministro di FdI e padre della riforma fiscale Maurizio Leo, che però non abbandona la sua tradizionale prudenza: “Sono interventi da fare alla luce delle osservazioni della Ragioneria”, “poi ci sarà una sintesi politica”.

E a fugare i dubbi degli alleati di governo è il sottosegretario leghista Federico Freni: “Nessuna smania, la rottamazione non è un capriccio della Lega”, assicura, “la bussola è il programma del centrodestra, di cui era ed è parte integrante “una seria pace fiscale”. Sul tema Fratelli d’Italia non chiude, ma con la dovuta cautela. “Poiché pare che la rottamazione costi svariati miliardi”, a questo punto “è il ministro dell’Economia Giorgetti, che dovrebbe spiegarci come si può coprire il costo di questa rottamazione”, dice il responsabile economico Marco Osnato. Che comunque conferma come storicamente nel centrodestra nessuno sia contrario: per cui, “se ci fossero le condizioni saremmo tutti entusiasti di farla”. Favorevole è anche Forza Italia, che pure è al lavoro da tempo per una nuova rottamazione: ma per gli azzurri resta “prioritaria – ricorda Maurizio Gasparri – anche la riduzione dell’Irpef” al ceto medio. Intanto le prime novità sul fronte fiscale arrivano dal milleproroghe. Un emendamento dei relatori riapre la rottamazione quater per chi, non avendo pagato una rata, è decaduto dal beneficio: potrà essere riammesso presentando “entro il 30 aprile 2025” una nuova dichiarazione di adesione.

La misura, si legge nella relazione tecnica, ha un impatto di oltre 126 milioni in 10 anni. Nella proposta spunta anche il rinvio di due mesi (dal 31 luglio al 30 settembre) del termine per aderire al secondo step del concordato biennale. Una doppia mossa contro la quale le opposizioni alzano le barricate, e chiedono il ritiro dell’emendamento. “Se non tolgono il fisco dal tavolo è impossibile procedere”, avverte il Pd. Un altolà che ritarda ancora l’avvio delle votazioni in commissione Affari costituzionali. Il nuovo rinvio è per domani alle 12. Intanto, visto l’intervento dei relatori sulla rottamazione, sembra a questo punto destinato a non sopravvivere l’unico emendamento leghista rimasto in piedi sulla rottamazione, per riaprire la quater fino a fine 2023, con il pagamento in massimo 18 rate.

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Economia

Vino: oltre 1.000 aziende italiane a Salone Wine Paris

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Si apre oggi l’edizione 2025 di Wine Paris, il grande salone francese dedicato al vino e ai distillati. La rassegna si terrà fino al 12 febbraio negli spazi di Paris Expo, alla Porte de Versailles. La partecipazione italiana, si legge in una nota diffusa dall’agenzia ICE, è anche quest’anno, molto significativa: in totale, le aziende rappresentative del Made in Italy al Wine Paris 2025 saranno oltre 1.000, occupando integralmente la Hall 6 del parco espositivo e posizionando l’Italia come seconda nazione più rappresentata subito dopo la Francia, con circa il 20% degli espositori presenti alla Fiera. L’Agenzia ICE conferma la sua partecipazione al salone con una delegazione di aziende italiane in significativa crescita rispetto allo scorso anno: 145 produttori italiani animeranno il Padiglione Italia, su un’area espositiva di circa 1.450 mq nelle Hall 6 e 5.

Nella giornata d’apertura, è atteso il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che insieme all’Ambasciatore d’Italia in Francia, Emanuela D’Alessandro, al Presidente dell’Agenzia ICE, Matteo Zoppas e al Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, on. Mirco Carloni, deve inaugurare il Padiglione Italia salutando tutte le aziende italiane espositrici. Il Salone Wine Paris, a cui sono attesi più di 5.300 espositori, provenienti da oltre 50 paesi, e 50.000 visitatori. è divenuto u riferimento europeo ed internazionale per i più importanti operatori del settore vinicolo, ben oltre i confini francesi.

L’Italia, con oltre 7.7 miliardi di euro nel 2023, é il secondo Paese al mondo, dopo la Francia, per esportazione di vini con una quota di mercato globale del 21,5% nel 2023. La Francia rappresenta per l’Italia il 6° mercato di sbocco per le esportazioni di vino italiano: nel 2023 l’Italia ha esportato vini in Francia per un valore di 307 milioni di euro: +7,05% rispetto al 2022 e ben +48,56% in 4 anni rispetto ai valori registrati nel 2019. Per quanto riguarda liquori e distillati, l’Italia é il settimo esportatore al mondo con una quota di mercato del 4,4%, dunque un valore complessivo di esportazioni pari a 1.671 miliardi nel 2023. La Francia rappresenta per l’Italia il 4° mercato per l’acquisto di liquori e distillati italiani, con un export italiano che ha raggiunto un valore pari a 112 milioni nel 2023, segnando una crescita di quasi il +19,1% rispetto al 2022.

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Economia

Accordo Tim e Apple sui contenuti musica e tv

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– Tim annuncia una partnership con Apple che consente ai clienti mobili di avere Apple Music incluso nelle offerte dedicate e ai clienti TimVision di accedere in promozione ai contenuti di intrattenimento di Apple TV+. “L’accordo con Apple ha una portata strategica. L’intesa aggiunge un ulteriore tassello nella costruzione della nostra strategia di ‘customer platform’, che sta già dando ottimi risultati e che offre nuove prospettive di sviluppo al gruppo nel settore consumer” ha commentato Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim.

In particolare, spiega una nota, Apple Music sarà incluso nelle nuove offerte Tim Young & Music, Tim Mobile & Music e Tim Giga & Music, mentre i clienti TimVision potranno usufruire di uno sconto del 30% per i primi sei mesi di abbonamento ad Apple TV+. “Con questa partnership andiamo ad arricchire la nostra proposta con i migliori contenuti musicali e di intrattenimento” sottolinea Labriola. Apple Music ha un catalogo di oltre 100 milioni di brani, playlist selezionate da un team di esperti, anteprime mondiali, interviste e conversazioni con esponenti di spicco della scena artistica con Apple Music Radio, contenuti originali. In vista del Festival di Sanremo, Apple Music già propone playlist e contenuti esclusivi dedicati alla canzone italiana. Apple TV+ offre un catalogo di serie pluripremiate e di successo tra cui ‘Ted Lasso’, ‘Scissione’, ‘Silo’, ‘The Morning Show’, ‘Slow Horses’, ‘Monarch: Legacy of Monsters’ e ‘Disclaimer’. Il catalogo include inoltre film come ‘Wolfs – Lupi solitari’, ‘Napoleone’ e ‘The Instigators’, oltre a documentari come ‘Real Madrid: ¡Hasta el final!’ e ‘Il mondiale di Messi: l’apice di una leggenda’.

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