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Plusvalenze Roma, Pallotta rischia rinvio a giudizio

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Rischio processo per gli ex amministratori della As Roma, tra cui James Pallotta, e richiesta di archiviazione per l’attuale dirigenza giallorosa tra cui il presidente e il vicepresidente del club, Dan e Ryan Friedkin. E’ questa, in sintesi, la conclusione a cui è giunta la Procura capitolina nell’indagine legata alle plusvalenze nella compravendita di 12 calciatori. Una vicenda che copre il periodo compreso tra il 2017 e il 2021. L’atto di chiusura degli accertamenti, che precede la richiesta di rinvio a giudizio, è stata notificata a sei persone.

Oltre Pallotta, i magistrati di piazzale Clodio potrebbero chiedere il giudizio per Mauro Baldissoni, Guido Fienga, Giorgio Francia, Umberto Maria Ghandini, Francesco Malknecht oltre che per la società. I reati ipotizzati, a seconda delle posizioni, sono di falso in bilancio e aggiotaggio informativo e riguardano una serie di trattive per la compravendita di alcuni giocatori tra cui Defrel, Marchizza e Frattesi. Sotto la lente degli inquirenti anche le operazioni Zaniolo, Santon e Nainggolan oltre quelli di Cristante, Tumminello, Spinazzola e Luca Pellegrini. Nell’atto di chiusura indagine è citata anche l’operazione Manolas e Diawara. Si tratta complessivamente di dodici operazioni che hanno portato alla realizzazione di plusvalenze, spiega la Procura della Capitale, per un totale di 179 milioni di euro.

Secondo l’impianto accusatorio gli ex amministratori della società giallorossa avrebbero realizzato, nel corso degli anni analizzati dagli inquirenti, “una serie di plusvalenze fittizie mediante operazioni di scambio di giocatori che venivano apparentemente realizzate come separate operazioni di acquisto e vendita e quindi contabilizzate, in violazione del principio contabile”. Dall’indagine “esce” l’attuale dirigenza che nell’aprile del 2023 era stata oggetto anche di una perquisizione da parte della Guardia di Finanza.

La Procura spiega che è stata sollecitata “la richiesta di archiviazione nei confronti degli attuali amministratori, tra cui i Friedkin, dal momento “che nel periodo successivo al 2021, anno di acquisizione della società da parte degli attuali proprietari, non risultano più effettuate operazioni del tipo di quelle oggetto di contestazione, mentre le ricadute delle operazioni precedenti sui bilanci successivi non hanno determinato conseguenze rilevanti sulla attendibilità dei risultati di bilancio e della situazione patrimoniale della società”.

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Udinese-Empoli: pari da infarto al 104′,ora tutto in 90′

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Tutto come prima, ma con le coronarie seriamente a rischio. A Udine succede il finimondo nel recupero del secondo tempo dopo una gara brutta, sia tecnicamente sia agonisticamente. Poi accade che Samardzic regali un rigore per un intervento ingenuo su Cambiaghi praticamente al 90′. Niang dal dischetto non perdona anche se Okoye intuisce. Udinese, con un piede e mezzo in serie B, si getta in avanti e sull’ultimo corner accade di tutto. Bijol ciabatta da mezzo metro e invece di insaccare comodamente consente a Caprile il colpo di reni: sulla respinta si avventa Payero che viene strattonato da Fazzini. Dopo quasi 4 minuti di discussioni, Guida viene richiamato al monitor e assegna la massima punizione.

Quello del minuto n.104 di questa partita è l’ultimo tiro della gara: lo stesso Samardzic che la squadra in B la stava spedendo, insacca e acquista il biglietto per il ritorno dall’inferno per i bianconeri. Tutto rinviato di una settimana, quando l’Udinese andrà a fare visita al Frosinone, mentre l’Empoli riceverà la visita della Roma. In avvio, Cannavaro ripropone la medesima formazione corsara a Lecce, con capitan Pereyra pronto a subentrare nei momenti chiave del match. Nicola rinuncia a Marin e a bomber Caputo, preferendo Grassi e Cancellieri. In uno stadio tutto esaurito ci sono anche mille tifosi toscani. Nemmeno il tempo di iniziare e già Success dà forfait per i soliti problemi muscolari che ne hanno pregiudicato la stagione: al 6′ il suo posto viene preso dal brasiliano Brenner.

La prima conclusione verso la porta è di Walace al 24′: Caprile alza sopra la traversa. Anche Cerri al 30′ alza bandiera bianca per problemi a una coscia: dentro Niang. Il primo vero brivido della gara arriva al 37′: l’Empoli passa in vantaggio con una staffilata di Maleh dal limite, ma l’azione è viziata da una gomitata di Niang sul volto di Kristensen: dopo un conciliabolo di un paio di minuti e la review al Var, Guida annulla. Si va all’intervallo dopo una prima frazione in cui le discussioni e i litigi hanno prevalso su gioco ed emozioni. Il numero di errori tecnici è stato impressionante.

La partita è bloccata e allora Cannavaro si gioca la carta Davis, togliendo il subentrato Brenner, rimasto in campo poco più di 40′, senza praticamente toccare pallone. E’ proprio l’inglese al 13′ ad avere la più ghiotta occasione per il vantaggio: cross di Lucca e incornata in diagonale a porta vuota, che finisce incredibilmente a lato. Nicola toglie l’ammonito Bastoni per Fazzini e getta nella mischia Cambiaghi per Cancellieri. Tutto sembra procedere verso un finale senza emozioni, con uno 0-0 scialbo. Poi il finale da cardiopalmo che rischia di segnare la corsa alla salvezza.

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Il Cagliari vince e si salva, il Sassuolo saluta la A

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Il Cagliari vince al Mapei Stadium e si salva. Il Sassuolo perde e dopo 11 anni torna in serie B. Finisce con giocatori sardi che festeggiano sotto la curva dei tremila tifosi, mentre dall’altra parte, silenziosi, i calciatori del Sassuolo devono subire la contestazione dai pochi tifosi di casa rimasti in curva. E mentre i sostenitori isolani chiamano a gran voce Claudio Ranieri, protagonista dell’ennesima impresa professionale, sull’altro fronte Consigli, Ferrari, i giocatori più rappresentativi, discutono animatamente con i tifosi. Sono queste le due facce di un pomeriggio che ha emesso verdetti importanti. Con la favola del Sassuolo finita qualche ora più tardi perché a decretare la matematica retrocessione degli emiliani sono stati i risultati dei match successivi con le dirette concorrenti alla salvezza: il Frosinone vince, Udinese e Empoli pareggiano, il Sassuolo con 29 punti non ha più speranze.

Per il Sassuolo un addio alla A nel modo peggiore con una serie di sconfitte, tranne la discussa vittoria sull’Inter, specchio di una stagione travagliata e in costante calo dopo un paio di mesi. E la parentesi Ballardini è servita solo ad allungare l’agonia. Il Cagliari è invece arrivato alla fase più delicata con lo spirito giusto, aggressiva anche oggi, capace di annullare le timidi velleità di un Sassuolo quasi mai pericoloso. La pesante posta in palio per entrambe ha portato ad un primo tempo avaro di emozioni. Al 25′ un colpo di testa di Pinamonti, un diagonale insidioso di Lapadula al 37′ e poco altro. Così nel secondo tempo Ballardini ha provato ad aumentare il peso offensivo della sua squadra togliendo un difensore, Missori, per un attaccante, Defrel. Cambia anche Ranieri con Luvumbo, mantenendo l’assetto tattico.

Con il tridente il Sassuolo riesce ad attaccare con maggiore frequenza, ma apre spazi che permettono al Cagliari di organizzare pericolosi contropiedi. Al 5′ occasione per i sardi con Luvumbo che calcia debolmente in area. Dopo Erlic, il Sassuolo perde per infortunio anche Racic rilevato da Boloca. Altra opportunità per il Cagliari al 14′, con Lapadula che serve Zappa: conclusione insidiosa, blocca Consigli. Timida reazione del Sassuolo con la mezza girata di Pinamonti al 21′. Un minuto dopo l’ingresso di Prati, classe 2003, al posto di Deiola, il cui ingresso inciderà non poco sull’esito del match ma anche sulla stagione del Cagliari. Al 26′ mischia in area neroverde, dopo un batti e ribatti, la palla arriva a Prati che batte Consigli e porta in vantaggio il Cagliari. Gol segnato sotto la curva dei tifosi sardi e può iniziare la festa. Ammutolito il Mapei Stadium ormai rassegnato ad un epilogo scritto ormai da settimane. Non c’è più partita e nel recupero il raddoppio del Cagliari. Kumbulla commette fallo su Lapadula e dal dischetto lo stesso attaccante non sbaglia.

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Paolo Montero guiderà la Juventus fino a fine campionato

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Paolo Montero guiderà la Juventus fino a fine stagione: l’annuncio arriva direttamente dalla società.

“Le prossime due giornate di Serie A, le ultime del Campionato 2023/24, vedranno Paolo Montero sulla panchina della Prima Squadra Maschile: Montero – è scritto nella nota-è attualmente il tecnico dell’Under 19 che proprio ieri, 18 maggio, ha concluso il Campionato Primavera 1: questa mattina, domenica 19 maggio, dirigerà il suo primo allenamento con la squadra che poi guiderà nelle partite contro il Bologna (lunedì 20 ore 20.45 al “Dall’Ara”) e contro il Monza, all’Allianz Stadium, in data e orario ancora da definire, match che chiuderà la nostra stagione”.

“A Paolo, conclude il comunicato, prima leggenda bianconera in campo, poi portatore del DNA Juventus in panchina (come conferma l’Original “Plantar una Semilla”, prodotto da Juventus Creator Lab qualche settimana fa), auguri di buon lavoro per questo doppio impegno.

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