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Volata Champions, Lukaku e Leao rilanciano Inter e Milan

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Inter a raffica, Milan con sicurezza. In attesa del doppio derby di Champions le due milanesi non mancano l’appuntamento con la vittoria per tenere nel mirino la soluzione di scorta per il 2023-2024, il quarto posto. Per grazia ricevuta Lukaku giochera’ in Coppa Italia, ma comincia a festeggiare anche in serie A: e’ il primo gol dopo agosto, la prima doppietta dopo oltre due anni, un’iniezione di fiducia corroborante per il finale di stagione saturo di impegni. Al belga risponde Leao con una doppietta d’autore, che riporta al successo i rossoneri dopo due pareggi. Le fatiche di Champions per ora non pesano. C’e’ la regola del tre nelle prime tre gare del pomeriggio. Oltre all’Inter anche l’Udinese vince con tre gol di scarto (su una Cremonese avviata al ritorno in B) raggiungendo al nono posto Torino e Fiorentina, uno piu’ del Monza.

I brianzoli infatti si impongono ai viola rimontando due gol con il sorpasso firmato su rigore da Pessina. Il Milanarpiona momentaneamente la Roma al quarto posto, in attesa del posticipo di domani con l’Atalanta. Non e’ una passeggiata di salute perche’ il Lecce, dopo un rigore prima concesso e poi negato a Theo Hernandez (fosforescente con inguardabili capelli color fucsia), si mangia il vantaggio con un palo di testa di Bamba a porta spalancata. Tonali pero’ inventa un assist al bacio per Leo che di testa spiana la strada a Pioli. Nella ripresa il portoghese prima si divora il raddoppio poi lo trova con un diagonale e Pioli lo sostituisce regalandogli una standing ovation. Per il Lecce di Baroni uno stop previsto ma non indolore perche’ nella lotta salvezza il Verona e’ appena a due punti.

Romelu Lukaku si risveglia da un lungo torpore, dopo una stagione sporcata dal disastro mondiale, segna una doppietta che riporta all’Inter al successo dopo cinque giornate (il primo in trasferta dopo due mesi) e rilancia le ambizioni dei nerazzurri. Un’altra boccata di ossigeno per Inzaghi, dopo la magnifica conquista della semifinale di Champions, che consente all’Inter di partire all’inseguimento del quarto posto in classifica. L’Empoli tiene il campo dignitosamente per un tempo, ma poi cede progressivamente. Il belga porta in vantaggio i suoi con un diagonale, De Vrij colpisce una traversa, poi Lukaku raddoppia e alla fine regala un assist per Lautaro per il 3-0 finale. L’Empoli, vista l’avanzata del Verona, comincia a pensare che la salvezza, che credeva gia’ in cassaforte, deve essere conquistata giocando con meno sufficienza. Harakiri della Fiorentina, che comincia a pagare un aprile con tre impegni fissi a settimana. Dopo avere rischiato di dilapidare tre gol di vantaggio in Conference i viola partono con il turbo a casa del Monza. Due gol in 13′ con Kouame’ e Saponara sembrano mettere in cassaforte i tre punti. Ma il Monza di Palladino e’ una cosa seria: dopo avere liquidato l’Inter, cucina a fuoco lento anche la Fiorentina, con il suo made in Italy costruito da Galliani con i soldi di Berlusconi.

Il primo gol e’ fortunoso, con un tiro di Caprari deviato casualmente da Biraghi, ma il secondo e’ sulla coscienza di Martinez Quarta che si fa giocare da Mota. Il 3-2 di Pessina viene vanificato dal var, ma nella ripresa l’ex atalantino segna su rigore e sono tre punti pesanti. Dopo la Samp anche per la Cremonese la sconfitta alla 31/a giornata ha il sapore dell’addio alla serie A. Dopo le buone prove nelle due ultime gare vinte la squadra di Ballardini fa un tonfo pesante alla Dacia Arena. L’Udinese segna tre gol nel primo tempo e scala alcune posizioni. Indirizza la partita un gran tiro di Samardzic, che potra’ procurare una sostanziosa plusvalenza nel prossimo mercato (4 gol e 4 assist finora) e la Cremonese rischia l’imbarcata. Raddoppia Perez di testa, triplica Success che non ha tempo di festeggiare il suo primo gol perche’ esce per infortunio. Entra Beto che sfiora piu’ volte il poker.

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Champions, il Real Madrid batte il Bayern e va in finale: Ancelotti re di coppe

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Il Real Madrid ha compiuto un’impresa pazzesca al Santiago Bernabeu, ribaltando le sorti della semifinale di Champions League contro il Bayern Monaco e guadagnandosi un posto nella finale di Londra. La partita sembrava ormai indirizzata verso la vittoria del Bayern, che era in vantaggio grazie alla rete di Davies, ma Joselu ha cambiato il destino del match con una doppietta nei minuti finali.

Carlo Ancelotti, l’architetto di questa incredibile vittoria, ha dimostrato ancora una volta di essere il “re di coppe”. I suoi ragazzi hanno indossato una maglietta con la scritta “a por la 15′”, a testimonianza del desiderio di conquistare la quindicesima Coppa dei Campioni. Ancelotti ha saputo leggere la partita e ha effettuato le sostituzioni giuste al momento giusto, in particolare l’ingresso di Joselu si è rivelato decisivo per il successo del Real Madrid.

Il Bayern Monaco ha offerto una resistenza tenace, ma l’errore di Neuer ha aperto la porta al Real Madrid. La squadra spagnola ha preso l’iniziativa, sostenuta da un tifo assordante, e ha continuato a creare occasioni da gol. Vinicius è stato particolarmente pericoloso sulla fascia sinistra, ma è stata la determinazione di Joselu a fare la differenza.

Ancelotti ha elogiato l’apporto del suo staff e dei suoi giocatori, sottolineando l’importanza di delegare e di avere un gruppo di alto livello. La vittoria del Real Madrid è stata una dimostrazione di carattere e determinazione, e ora la squadra si prepara per affrontare il Borussia Dortmund nella finale di Champions League a Londra.

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Conference League, la Fiorentina pareggia con il Brugge e va in finale

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La Fiorentina conquista la finale di Conference League  contro il Club Brugge. Il pareggio 1-1 in Belgio è stato sufficiente per garantire agli uomini di Italiano la loro seconda finale consecutiva in questa competizione, dopo la delusione dello scorso anno contro il West Ham United. Il match è stato inizialmente tattico, con entrambe le squadre che hanno impiegato venti minuti per calibrare i propri movimenti. Il primo vero sussulto è arrivato con un mancino alto di Mandragora, ma è stato il Bruges a trovare il gol con De Cuyper, che ha sfruttato un’occasione su un errore difensivo della Viola. La squadra italiana ha risposto con determinazione, creando diverse occasioni ma senza riuscire a concretizzare. Tuttavia, il rigore trasformato da Beltran ha ribaltato le sorti del match, portando la Fiorentina in finale. La ripresa è stata un vero e proprio assedio viola, con Kouamé che ha colpito la traversa e Mignolet che ha salvato il Bruges su una punizione magistrale del capitano viola. Ma è stato Beltran a scrivere la storia, con il suo gol che ha garantito alla Fiorentina un posto nella finale. Non sono mancati momenti di tensione, come la parata di Terracciano che ha tenuto la porta inviolata. Ora gli occhi sono tutti puntati sulla finale del 29 maggio allo Stadio Agia Sophia di Atene, dove la Fiorentina cercherà di conquistare il trofeo.

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Internazionali di Roma, Djokovic: sarò al top della forma per Roland Garros

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“Penso di essere sulla buona strada per raggiungere il picco della mia forma al Roland Garros di Parigi”. Lo ha detto Novak Djokovic nella conferenza stampa agli Intenzionali d’Italia. “Spero che qui a Roma possa giocare meglio di quanto ho fatto a Montecarlo – ha proseguito – Il desiderio, ovviamente, è sempre quello di arrivare lontano. Ma vediamo. Adesso è un concetto diverso. È la prima volta che Roma e Madrid durano quasi due settimane, come Indian Wells e Miami. E questo ti da più tempo per recuperare tra una partita e l’altra se continui nel torneo, il che penso sia utile per me”. L’obiettivo, oggi, però non è Roma.

“In termini di preparazione guardo oltre – ha spiegato – Punto al Roland Garros, a Wimbledon e alle Olimpiadi. Questo è il blocco per il quale ci stiamo preparando di più e sono soddisfatto di come sono andati gli ultimi 10-14 giorni di allenamento”.

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