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Sinner domina Tsitsipas all’esordio del Six Kings Slam di Riad

Esordio perfetto per Jannik Sinner al Six Kings Slam di Riad: l’azzurro travolge Stefanos Tsitsipas 6-2, 6-3 e vola in semifinale. Ottimo rientro dopo lo stop di Shanghai.

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Tutto facile per Jannik Sinner all’esordio nel Six Kings Slam di Riad. L’azzurro, campione in carica, ha liquidato Stefanos Tsitsipas con un netto 6-2, 6-3 in poco più di un’ora di gioco, confermando la sua superiorità in ogni fase del match. Sul cemento saudita, Sinner ha mostrato una condizione brillante e un tennis preciso, nonostante fosse al rientro dopo dieci giorni di pausa per i crampi accusati a Shanghai.

Il dominio dell’altoatesino è stato evidente fin dall’inizio: sei break su nove turni di battuta del greco, ritmo alto e colpi profondi che hanno tolto spazio e fiducia al rivale. Dopo un avvio sprint e un parziale di 5-0, Sinner ha concesso un solo break prima di chiudere il primo set in 35 minuti. Il secondo parziale ha seguito lo stesso copione: break immediato, gestione impeccabile e vittoria finale per 6-3, senza mai perdere la concentrazione nemmeno quando Tsitsipas ha chiesto l’intervento del fisioterapista per un problema alla schiena.

Gli altri risultati e le parole di Alcaraz

Nel primo quarto di finale del torneo, Taylor Fritz ha battuto Alexander Zverev 6-3, 6-4 in un’ora esatta di gioco, guadagnandosi la semifinale contro Carlos Alcaraz. Lo spagnolo, testa di serie numero uno, ha difeso la sua scelta di partecipare al torneo-esibizione nonostante il calendario fitto e le critiche di molti addetti ai lavori.

Giocare le esibizioni è mentalmente meno impegnativo dei tornei ufficiali — ha spiegato Alcaraz — qui si gioca per uno o due giorni di divertimento, mentre nei tornei devi mantenere alta la concentrazione per settimane. È fantastico poter giocare in un contesto così diverso”.

Alcaraz ha ammesso di non essere ancora al meglio dopo l’infortunio alla caviglia, ma ha garantito: “Mi sento migliorato e voglio competere al massimo”.

Sinner già in forma da re

Con la prestazione contro Tsitsipas, Sinner ha confermato di essere pronto a difendere il titolo conquistato lo scorso anno e di voler chiudere al meglio il 2025 tennistico. Sul cemento di Riad, almeno per ora, c’è un solo re: Jannik Sinner.

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Torino, Baroni pensa al 3-5-2 contro il Napoli: Simeone emozionato per la sfida con il suo passato

Baroni valuta il 3-5-2 per affrontare il Napoli. Simeone si prepara a una sfida dal sapore speciale contro il suo passato azzurro, tra emozioni e ricordi di Napoli.

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Contro il Napoli, il Torino potrebbe scendere in campo con un nuovo assetto tattico. Marco Baroni ha aperto alla possibilità di schierare la squadra con il 3-5-2, modulo che darebbe maggiore equilibrio e densità in mezzo al campo:

Non lo escludo, è un’opzione”, ha spiegato il tecnico granata nella conferenza stampa della vigilia.

La scelta finale arriverà solo a ridosso della partita, ma il dubbio principale riguarda il reparto offensivo. “Simeone è un valore aggiunto ed è un piacere poterlo allenare – ha detto Baroni –. Adams sta benissimo, Ngonge può fare la seconda punta e Vlasic sa esaltarsi come mezzala”.
Il tecnico ha però già chiaro l’atteggiamento che vorrà vedere: “Affrontiamo i più forti ed è una grande occasione per noi. Servirà intensità mentale e fisica, dobbiamo eliminare gli errori che ci stanno penalizzando”.


Simeone, emozioni e ricordi prima del ritorno contro il Napoli

Per Giovanni Simeone sarà una partita dal significato particolare.
Sono felice di affrontare dei compagni e un passato che mi fa sentire bene – ha raccontato l’attaccante argentino –. Ho pianto tanto durante il viaggio di cinque ore da Napoli a Torino, ma ora mi sento in sintonia con il mondo granata e con il concetto di dare tutto**”.

Il Cholito si sta ambientando anche nella città della Mole: “Non sono ancora stato al Museo Egizio, ma sono già salito tre volte a Superga per conto mio. Mi avevano raccontato la storia del Grande Torino, ma volevo viverla in prima persona. È un luogo che trasmette un’energia speciale e una grande pace”.


La colonna sonora del Cholito

Simeone ha anche svelato la sua playlist pre-partita: “Ascolto molte canzoni legate ai film, come Il Gladiatore o Il Re Leone. Ma anche La terra degli uomini di Jovanotti, perché mi ricorda Davide Astori, un compagno e un amico che porto nel cuore”.
Sul telefono, come suoneria, ha scelto l’inno della Champions League, ricordo delle notti europee vissute con il Napoli: “Sembra una vita fa, ma sono passati solo pochi mesi”, ha aggiunto con un sorriso.

Ora il Cholito guarda avanti, deciso a ritrovare il gol e a trascinare il Toro fuori dalle zone basse della classifica, in una serata che per lui profumerà di passato e di emozione.

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Sinner-Alcaraz, sfida da sei milioni a Riad: la finale del “Six Kings Slam” vale la storia

Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si affrontano a Riad nella finale del “Six Kings Slam”, torneo-esibizione da sei milioni di dollari. In palio prestigio, record e un anticipo di Atp Finals.

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Tutto pronto a Riad per una delle sfide più attese del tennis mondiale: Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz, atto finale del “Six Kings Slam”, il torneo-esibizione più ricco della storia con un montepremi da sei milioni di dollari.
Un evento spettacolare, più simbolico che competitivo — senza punti Atp in palio — ma capace di catturare l’attenzione di appassionati e media di tutto il mondo.

Lo scorso anno a imporsi era stato l’azzurro, ma questa volta i pronostici favoriscono lo spagnolo. Il duello di Riad sarà la sesta sfida stagionale tra i due: Alcaraz è avanti 4-1 e ha vinto nettamente l’ultima, nella finale degli Us Open.

Sulla veloce superficie araba, Sinner cerca la rivincita e la conferma dei progressi tecnici annunciati dopo la sconfitta americana. “Ho cambiato alcune cose nel mio gioco”, aveva detto l’altoatesino, pronto a dimostrarlo per la prima volta proprio in Arabia Saudita.

Sei milioni in palio e il fascino di una rivalità totale

Entrambi i campioni arrivano da un finale di stagione intenso, tra le tappe asiatiche di Giappone e Cina, dove hanno alternato vittorie e ritiri.
A Riad, la sfida vale il montepremi più alto della storia del tennis, superiore persino a quello degli Us Open: 5,19 milioni di euro andranno al vincitore.

Sinner ha superato Stefanos Tsitsipas e Novak Djokovic con due prestazioni maiuscole, chiudendo il match col serbo 6-4, 6-2.
Alcaraz, dal canto suo, ha liquidato Taylor Fritz con lo stesso punteggio.
Sulla carta, la finale è apertissima. Per entrambi, però, il vero traguardo di fine stagione restano le Atp Finals di Torino(9-16 novembre), prima dell’ultima pausa agonistica del 2026.

Will Smith “interprete” di Sinner

A rendere il clima ancora più curioso ci ha pensato Will Smith.
L’attore americano ha risposto con ironia alla battuta di Sinner, che pochi giorni fa aveva detto di voler essere interpretato proprio da lui in un ipotetico film sulla sua vita.
Smith ha pubblicato un fotomontaggio sui social con il suo volto al posto di quello di Jannik, ma lasciando gli inconfondibili capelli rossi dell’altoatesino mentre solleva il trofeo di Wimbledon. “Io ci sto”, ha scritto l’attore.

Paolini e Musetti: Italia protagonista anche fuori da Riad

Nel circuito femminile, Jasmine Paolini è pronta a sbarcare a Riad per le Wta Finals (1-8 novembre).
Già qualificata nel doppio con Sara Errani, la toscana è a un passo dall’ingresso anche nel singolare: il successo su Belinda Bencic a Ningbo le ha spalancato la semifinale contro Elena Rybakina, da cui dipende la qualificazione matematica.

Tra gli uomini, Lorenzo Musetti punta a difendere l’ottavo posto nella “Race to Turin”.
Dopo l’eliminazione ai quarti del torneo di Bruxelles contro il francese Mpetshi Perricard, il toscano deve ora resistere agli assalti di Felix Auger-Aliassime e degli altri inseguitori.
Se riuscisse a qualificarsi, l’Italia porterebbe due finalisti alle Atp Finals di Torino: Sinner e Musetti, simboli di un movimento in crescita.

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Juventus, Damien Comolli nuovo uomo forte del club: guiderà strategia sportiva e rotta finanziaria

La Juventus affida tutto a Damien Comolli, nuovo amministratore delegato e uomo solo al comando nella strategia sportiva e finanziaria del club. Nel CdA confermato Ferrero, in attesa dell’esito dell’indagine UEFA.

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Alla Juventus comincia l’era di Damien Comolli, 52 anni, manager francese e da 134 giorni nella galassia bianconera. Con la lista dei candidati al nuovo consiglio di amministrazione depositata da Exor, il braccio finanziario della famiglia Agnelli-Elkann, l’ex dirigente di Arsenal, Liverpool e Tolosa diventa di fatto l’uomo solo al comando: guiderà sia la strategia sportiva che la gestione finanziaria del club.

Monsieur Moneyball, come lo chiamano in Francia, prenderà il posto di Maurizio Scanavino, ringraziato per aver traghettato la società attraverso la crisi giudiziaria e contabile più complessa della sua storia. Attorno a Comolli si muoveranno interlocutori di grande peso — da Giorgio Chiellini al direttore tecnico Modesto, fino al futuro ds — ma fuori dalla stanza dei bottoni della società quotata.


L’eredità di una stagione complessa

La Juventus archivia così la stagione dei processi e delle inchieste, anche se la Uefa ha aperto un procedimento sui bilanci per un possibile sforamento dei criteri del Fair Play Finanziario nel triennio 2022-2025.
Il club, nei documenti di bilancio al 30 giugno, specifica che l’esito è atteso per la primavera 2026 e potrebbe portare a “una sanzione economica non rilevante o a restrizioni sportive, come limiti alle nuove iscrizioni Uefa”.
Un’eventualità che, al momento, sembra improbabile ma che Comolli dovrà gestire con prudenza.


Conferme e new entry nel consiglio di amministrazione

Resta al vertice Gianluca Ferrero, presidente in carica dal 2022, scelto da Elkann per guidare il club nel pieno della bufera sulle plusvalenze. Nonostante sia coinvolto in un’inchiesta sull’eredità Agnelli, Ferrero — commercialista di lungo corso — dovrebbe chiudere la vicenda con un patteggiamento.

Accanto a lui, Exor inserisce figure di primo piano:

  • Antonio Belloni, presidente di LVMH Italia e braccio destro di Bernard Arnault;

  • Guido de Boer, CFO di Exor;

  • Kerstin Andrea Lutz, dirigente esperta di marketing sportivo, già CEO della Billie Jean King Cup Limited;

  • Diva Moriani, presidente di KME Group Spa.

Confermati Laura Cappiello, Fioranna Vittoria Negri e Diego Pistone per continuità gestionale.

Anche Tether, colosso delle criptovalute e degli investimenti hi-tech, ha presentato una lista di minoranza con Francesco Garino e Zachary Lyons, che gestisce oltre 200 miliardi di dollari di asset.


Stipendi, buonuscite e premi

Dal bilancio emergono anche le cifre dei compensi dei dirigenti. Cristiano Giuntoli ha percepito 2,3 milioni di euro lordi, più una buonuscita da 850 mila euro e un possibile bonus da mezzo milione legato a futuri incarichi.
A Comolli spettano 950 mila euro alla firma e benefici non monetari per oltre un milione di euro. Una cifra importante ma che, come sottolineano in casa Juve, “dipenderà dai risultati e dal rilancio del club”.


La sfida del rilancio

Damien Comolli eredita una Juventus che ha voltato pagina, ma che resta sotto osservazione economica e sportiva. Il nuovo ad dovrà unire conti in ordine e ambizioni europee, in un equilibrio che sarà la vera sfida del suo mandato.
Un ritorno alla normalità, ma con un solo uomo al timone: la nuova Juventus parla francese.

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