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Ambiente

FestAmbiente Natura Vesuvio 2025 celebra trent’anni di tutela e futuro per il Parco Nazionale del Vesuvio

Dal 15 al 18 ottobre torna FestAmbiente Natura Vesuvio 2025, la rassegna promossa da Legambiente e dal Parco Nazionale del Vesuvio per celebrare i trent’anni del Parco e promuovere la tutela della biodiversità.

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Dal 15 al 18 ottobre 2025 torna FestAmbiente Natura Vesuvio, la storica rassegna promossa da Legambiente Campania e dal Parco Nazionale del Vesuvio in collaborazione con Legambiente Somma Vesuviana. Quest’anno l’appuntamento assume un valore speciale: si celebrano i trent’anni dell’istituzione del Parco, nato nel 1995 insieme a quello del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

L’evento sarà un’occasione per riflettere sui risultati raggiunti e sulle sfide future della tutela ambientale, con un programma di incontri, esperienze e percorsi enogastronomici dedicati alla biodiversità vesuviana e al legame tra uomo e natura.

“Puliamo il Mondo” inaugura la rassegna

La manifestazione si aprirà il 15 ottobre a San Giuseppe Vesuviano con la giornata di volontariato ambientale “Puliamo il Mondo – Edizione Vesuvio”. Scuole, cittadini e associazioni locali parteciperanno alla pulizia del sentiero n°7 “Il Vallone della Profica”, per riaffermare il valore della cura del territorio e del senso di appartenenza alla Montagna simbolo del Vesuvio.

Convegno “Ecosistema Vesuvio: tutela e partecipazione”

Il 17 ottobre al Palazzo Mediceo di Ottaviano si terrà il convegno “Ecosistema Vesuvio: tutela e partecipazione per un Parco che genera futuro”, un momento di confronto nazionale tra esperti, amministratori e rappresentanti dei Parchi italiani.

Tra i partecipanti:

  • Raffaele De Luca, presidente del Parco Nazionale del Vesuvio

  • Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania

  • Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente

  • Delegazioni dei Parchi del Cilento, Cinque Terre, Appennino Lucano, Val d’Agri-Lagonegrese e Matese

Il dibattito metterà al centro le strategie di conservazione, le nuove forme di governance ambientale e il ruolo delle aree protette come presidi contro la crisi climatica.

“Parchi a Tavola”: il gusto della biodiversità

Il 18 ottobre sarà la giornata dedicata all’incontro tra natura, agricoltura e cultura locale con l’edizione 2025 di “Parchi a Tavola – Nutrire il futuro con la biodiversità”, curata dal Circolo Legambiente di Somma Vesuviana.

Il programma prevede:

  • Ore 10:00 – Terzigno: visita al sentiero n°11 “La Pineta di Terzigno” per un’immersione nella natura vesuviana.

  • Ore 12:00 – Trecase: visita e degustazione all’azienda Casa Setaro, per scoprire il legame tra viticoltura e territorio.

  • Ore 17:00 – San Giuseppe Vesuviano: tavola rotonda “Nutrire il futuro con la biodiversità” alla fattoria didattica Le Prelibatezze di Nonno Luigi, con produttori, operatori e associazioni impegnati nel turismo sostenibile e nelle filiere locali.

Le parole del presidente Raffaele De Luca

FestAmbiente Natura Vesuvio rappresenta un momento di sintesi tra tutela ambientale, educazione e valorizzazione del territorio” – ha dichiarato Raffaele De Luca, presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio. – “In questi trent’anni il Parco ha dimostrato come la protezione della natura possa essere motore di sviluppo sostenibile, cultura e identità. Il confronto con Legambiente, con altri Parchi e con le comunità locali ci aiuta a guardare al futuro con consapevolezza: la biodiversità è la nostra vera ricchezza.”

FestAmbiente Natura Vesuvio 2025 si conferma così un appuntamento simbolo per la Campania e per l’Italia, capace di unire memoria, innovazione e impegno per un futuro più sostenibile ai piedi del vulcano più famoso del mondo.

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Scoperta in Australia una nuova specie di ape con le corna: si chiama “Lucifero”

Gli scienziati australiani hanno scoperto una nuova specie di ape con minuscole corna, chiamata “Lucifero”. Si trova solo nell’Australia Occidentale e rappresenta la prima scoperta del genere in 20 anni.

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Scoperta in Australia una nuova specie di ape con le corna: si chiama “Lucifero”

Una nuova specie di ape autoctona è stata scoperta in Australia e, per le sue caratteristiche uniche, gli scienziati le hanno dato un nome singolare: “Lucifero”.
Il nuovo insetto, denominato Megachile Lucifer, è stato individuato durante uno studio su un raro fiore selvatico dei Bremer Ranges, nella regione dei Goldfields, nell’Australia Occidentale, circa 470 chilometri a est di Perth.


L’ape con le corna

La particolarità di questa specie risiede nelle piccole corna prominenti, presenti solo nelle femmine.
Secondo i ricercatori, queste strutture potrebbero servire come meccanismo di difesa o come strumento per raccogliere polline, nettare o resine utilizzate nella costruzione dei nidi.


Il nome ispirato a una serie Netflix

La scienziata responsabile della scoperta ha spiegato che il nome Lucifer è stato scelto in modo ironico e ispirato dalla serie televisiva “Lucifer” di Netflix, che stava guardando durante il periodo della ricerca.
Il nome, però, risulta quanto mai appropriato per un insetto dalle caratteristiche tanto singolari e misteriose.


Una scoperta importante dopo 20 anni

Il Megachile Lucifer rappresenta il primo nuovo membro del suo gruppo tassonomico in 20 anni, un evento che sottolinea la ricchezza e la varietà della fauna australiana.
Gli studiosi sperano che questa scoperta contribuisca a sensibilizzare sulla tutela della biodiversità e sulla necessità di proteggere gli ecosistemi unici dell’Australia Occidentale.

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Bonifiche a Taranto, dal governo 97 milioni: “Riconoscimento storico per la città”

Il governo destina a Taranto oltre 97 milioni per la bonifica ambientale, pari al 35% delle risorse nazionali. Uricchio: “Riconoscimento storico delle criticità del territorio”.

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Una quota record delle risorse nazionali per la tutela ambientale sarà destinata a Taranto. Con la firma dell’Accordo per la Coesione, il governo ha assegnato al territorio jonico oltre 97 milioni di euro, pari al 34,66% dei fondi complessiviper la linea nazionale “Bonifiche”.

Il commissario per le bonifiche del SIN di Taranto, Vito Felice Uricchio, ha espresso “viva e profonda soddisfazione per la sottoscrizione di questa intesa di portata strategica”, firmata dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in concerto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri.


Il dettaglio degli interventi finanziati

Nel dettaglio, 89,9 milioni di euro saranno destinati alla bonifica dell’area Pip Statte-SIN Taranto, mentre 7,1 milioniandranno alla messa in sicurezza della falda nell’ex Yard Belleli, un’area da anni segnata da criticità ambientali.

“Per la prima volta questi interventi dispongono di una copertura finanziaria solida che consentirà di avviare e completare opere essenziali per la salute pubblica e per l’ambiente”, ha sottolineato Uricchio.


“Un riconoscimento storico per Taranto”

Il commissario ha definito l’accordo “un atto di riconoscimento storico delle complesse e decennali criticità ambientali del territorio”.
Ha poi rivolto “un sentito ringraziamento al governo, al ministro Pichetto e alla viceministra con delega alle bonifiche, Vannia Gava, per l’attenzione riservata a Taranto”.

Con i 97.041.212,30 euro stanziati, la città potrà contare su risorse senza precedenti per avviare un percorso di rigenerazione ambientale e sanitaria in un territorio che da decenni attende interventi strutturali.

L’Accordo per la Coesione rappresenta dunque un passo decisivo verso la messa in sicurezza del sito industriale di interesse nazionale di Taranto, segnando un nuovo capitolo nella politica ambientale italiana e nel risanamento di una delle aree più compromesse del Paese.

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Pac, accordo Ue per semplificare la Politica agricola: meno ispezioni e più sostegni ai piccoli agricoltori

Accordo tra Parlamento Ue e Stati membri per semplificare la Politica agricola comune: meno controlli, tetti più alti per gli aiuti ai piccoli agricoltori e nuove misure per gestire le crisi.

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Il Parlamento europeo e gli Stati membri hanno raggiunto in serata un accordo sulla semplificazione della Politica agricola comune (Pac), accogliendo la proposta avanzata a maggio dalla Commissione europea. Il nuovo pacchetto prevede meno ispezioni, tetti di aiuto più alti e una gestione più flessibile dei fondi, con risparmi stimati in 1,58 miliardi di euro all’anno per gli agricoltori e 240 milioni per le amministrazioni nazionali.

Aiuti forfettari e nuovi incentivi allo sviluppo

L’intesa innalza a 3.000 euro (rispetto ai 2.500 proposti inizialmente) il tetto massimo degli aiuti forfettari annuali che i governi potranno concedere ai piccoli agricoltori. È inoltre previsto un nuovo pagamento una tantum fino a 75mila euro per sostenere lo sviluppo aziendale.

Sul fronte dei controlli, le ispezioni in loco saranno limitate a un solo anno, alleggerendo il carico burocratico per le aziende agricole più piccole e favorendo una gestione più snella e mirata dei fondi comunitari.

Maggiore flessibilità sugli standard ambientali

L’accordo interviene anche sulle “buone condizioni agronomiche e ambientali” (Bcaa), gli standard necessari per ricevere i sussidi agricoli europei. I terreni che risulteranno coltivabili al 1° gennaio 2026 manterranno tale status anche se non arati o riseminati.

Un’ulteriore semplificazione riguarda gli agricoltori biologici, che saranno automaticamente considerati conformi ai criteri “green” della Pac. Gli Stati membri potranno inoltre stabilire in che misura anche le aziende parzialmente biologiche potranno beneficiare dello stesso riconoscimento.

Fondi di emergenza e nuove tutele contro le crisi

Le capitali europee avranno la possibilità di destinare fino al 3% dei propri fondi Pac all’anno per risarcire gli agricoltori colpiti da crisi, come quelle legate ai cambiamenti climatici o alla diffusione di malattie animali.

L’accordo dovrà ora essere ratificato dal Consiglio e dal Parlamento europeo prima di entrare in vigore ufficialmente.

Hansen: “Una vittoria per gli agricoltori europei”

Il commissario Ue all’Agricoltura Christophe Hansen ha accolto positivamente l’intesa: “È una grande vittoria per gli agricoltori e i produttori agroalimentari dell’Ue. Li aiuterà a concentrarsi sull’obiettivo principale: nutrire l’Europa con politiche più semplici e più giuste”.

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