Nel 2007 Aurino, quanto era campione europeo e sfidante mondiale nei massimi leggeri, fu arrestato per concorso esterno in associazione camorristica, spaccio e traffico d’ armi. Prese otto anni di carcere. Per i giudici è uno dei referenti dello spaccio gestito dal clan Gionta alla Provolera. Finisce di scontare la pena nel 2016, pochi mesi dopo torna a combattere. Ma non è finita. L’ex pugile, ora 44enne, due giorni fa è stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti insieme al fratello Salvatore e alla cognata Marianeve Longobardi. Nella loro casa alla Provolera avevano sistemato una sorta di laboratorio per confezionare e poi spacciare coca, marijuana e crack.
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