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Milan ‘no’ al Chelsea su Maignan, a Napoli potrebbe allenare Sousa

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LUKAKU che viene lasciato in nerazzurro e KOULIBALY che torna in Italia per sistemarsi alla corte di Simone Inzaghi. E’ questa, secondo il ‘Sun, l’ultima offerta del Chelsea all’Inter per ONANA, portiere nel mirino dei Blues. Che avrebbero chiesto anche MAIGNAN al Milan, offrendo una cifra importante, ricevendo però risposta negativa. I rossoneri non vogliono cedere un elemento che considerano fondamentale per il futuro.

A Napoli tiene banco la questione allenatore che, di riflesso, sta provocando ‘mal di pancia’ anche a Salerno. Infatti PAULO SOUSA, durante la festa per la salvezza, aveva garantito che sarebbe rimasto alla Salernitana, invece adesso avrebbe cambiato idea dopo un contatto con il Napoli e ciò ha messo in subbuglio la tifoseria granata che, comunque vada a finire questa vicenda, non vuole più vedere il portoghese. Per sostituirlo girano i nomi di tre campioni del mondo del 2006: GATTUSO, che a Salerno è stato da calciatore, PIRLO e DE ROSSI, quest’ultimo proposto dal ds Morgan De Sanctis, suo ex compagno di squadra nella Roma. E a proposito: il club giallorosso continua la caccia agli svincolati, e avendo bisogno di un attaccante ha avuto contatti con l’entourage di ZAHA, che si svincola fine mese dal Crystal Palace.

Per l’ufficializzazione di N’DICKA, difensore in uscita dall’Eintracht Francoforte, è questione di giorni, mentre continua la trattativa con il Sassuolo per l’eventuale ritorno a Trigoria di FRATTESI e per alcuni giovani, come VOLPATO, MISSORI e TAHIROVIC (BOVE è incedibile) che interessano agli emiliani. Al Tottenham, piace IBANEZ ma finora non ci sono state richieste ufficiali. In casa Lazio, invece, il futuro di MILINKOVIC SAVIC continua a condizionare il mercato. Per l’attacco l’obiettivo è sempre BERARDI come esterno, mentre per il centravanti ‘di scorta’ sembrano esserci problemi per MILIK, perché ora la Juventus avrebbe deciso di provare a tenerlo. Al Milan, invece, per l’attacco piace molto Marcus THURAM, ma c’è la concorrenza di Paris SG e Bayern, quindi non sarà affatto facile prenderlo.

Intanto Alessandro Lucci, agente di DZEKO, è rimasto a Istanbul dove ha assistito alla finale di Champions, perché ha un discorso in piedi con il Fenerbahce. Il giocatore è tentato dalla proposta, ma la famiglia vorrebbe rimanere in Italia. In casa Juve è caldo l’argomento allenatore, perché dall’Arabia Saudita continuano ad arrivare offerte ad ALLEGRI: l’Al Hilal gli offre 60 milioni di euro per tre anni, più un bonus di altri dieci alla firma. Il tecnico ci sta riflettendo seriamente. Capitolo dirigenti: l’ex dg della Roma MONCHI, è sempre più vicino all’Aston Villa, convinto dall’insistenza del tecnico dei ‘Villans’, il suo connazionale Unai Emery.

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Conference League, la Fiorentina pareggia con il Brugge e va in finale

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La Fiorentina conquista la finale di Conference League  contro il Club Brugge. Il pareggio 1-1 in Belgio è stato sufficiente per garantire agli uomini di Italiano la loro seconda finale consecutiva in questa competizione, dopo la delusione dello scorso anno contro il West Ham United. Il match è stato inizialmente tattico, con entrambe le squadre che hanno impiegato venti minuti per calibrare i propri movimenti. Il primo vero sussulto è arrivato con un mancino alto di Mandragora, ma è stato il Bruges a trovare il gol con De Cuyper, che ha sfruttato un’occasione su un errore difensivo della Viola. La squadra italiana ha risposto con determinazione, creando diverse occasioni ma senza riuscire a concretizzare. Tuttavia, il rigore trasformato da Beltran ha ribaltato le sorti del match, portando la Fiorentina in finale. La ripresa è stata un vero e proprio assedio viola, con Kouamé che ha colpito la traversa e Mignolet che ha salvato il Bruges su una punizione magistrale del capitano viola. Ma è stato Beltran a scrivere la storia, con il suo gol che ha garantito alla Fiorentina un posto nella finale. Non sono mancati momenti di tensione, come la parata di Terracciano che ha tenuto la porta inviolata. Ora gli occhi sono tutti puntati sulla finale del 29 maggio allo Stadio Agia Sophia di Atene, dove la Fiorentina cercherà di conquistare il trofeo.

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Internazionali di Roma, Djokovic: sarò al top della forma per Roland Garros

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“Penso di essere sulla buona strada per raggiungere il picco della mia forma al Roland Garros di Parigi”. Lo ha detto Novak Djokovic nella conferenza stampa agli Intenzionali d’Italia. “Spero che qui a Roma possa giocare meglio di quanto ho fatto a Montecarlo – ha proseguito – Il desiderio, ovviamente, è sempre quello di arrivare lontano. Ma vediamo. Adesso è un concetto diverso. È la prima volta che Roma e Madrid durano quasi due settimane, come Indian Wells e Miami. E questo ti da più tempo per recuperare tra una partita e l’altra se continui nel torneo, il che penso sia utile per me”. L’obiettivo, oggi, però non è Roma.

“In termini di preparazione guardo oltre – ha spiegato – Punto al Roland Garros, a Wimbledon e alle Olimpiadi. Questo è il blocco per il quale ci stiamo preparando di più e sono soddisfatto di come sono andati gli ultimi 10-14 giorni di allenamento”.

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Internazionali di Roma, dopo Sinner e Alcaraz anche Berrettini si ritira: non sono pronto

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Dopo Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, si ritira anche Matteo Berrettini dagli Internazionali di Roma. “Non riuscirò a giocare, ho provato a fare di tutto, ma non sono pronto per competere. Rischio di farmi male e stare fermo”, lo ha annunciato il tennista in conferenza stampa.

“Non c’è un infortunio o qualcosa di rotto, c’è solo la tristezza perché con questo sono tre anni che qualcuno mi porta via questo torneo. Semplicemente non sono pronto a giocare – ha continuato Berrettini spiegando il perché del suo forfait a Roma – E’ una sensazione difficile da spiegare, ma è come se sento che potrebbe succedere qualcosa”.

Da Madrid si era ritirato per via di una forte tonsillite e febbre e il tennista romano spiega così la sua decisione di oggi: “Nelle ultime settimane ho preso dei medicinali per curarmi che mi hanno debilitato tantissimo, al punto da non farmi sentire pronto a giocare. Io questo torneo lo voglio giocare se sono competitivo e se non lo sono è giusto che non partecipi”. Sui tempi di recupero ha concluso: “Difficile dirlo, spero prima di Parigi o per il Roland Garros”.

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