Collegati con noi

Politica

Enrico Trantino, l’avvocato penalista che diventa sindaco di Catania

Pubblicato

del

Enrico Trantino, un avvocato con una lunga carriera nel campo della giustizia, ha dimostrato la sua passione anche per la politica, diventando il nuovo sindaco di Catania. Sostenuto da un’ampia coalizione di centrodestra composta da sette liste, Trantino è riuscito a ottenere la vittoria già al primo turno delle elezioni.

Esponente di Fratelli d’Italia, Trantino ha 59 anni, è sposato ed è padre di tre figli. La sua carriera legale si è concentrata principalmente nell’ambito del diritto penale e della cassazione. Ha ricoperto la carica di presidente della Camera penale ‘Serafino Famà’ di Catania dal 2014 al 2018 ed è il titolare di uno dei più rinomati studi legali associati della Sicilia orientale. Tra i suoi collaboratori vi è anche l’ex assessore regionale alla Salute, l’avvocato Ruggero Razza.

La passione di Trantino per la politica e la professione legale è stata inculcata fin da giovane, grazie all’influenza del padre, Enzo Trantino, un noto esponente monarchico della Destra che ha ricoperto ruoli importanti in Parlamento. Enrico ha ereditato dalla sua famiglia la passione per la politica e la capacità di oratoria, sia nelle requisitorie che nei comizi e nei confronti elettorali.

Oltre alla politica e all’avvocatura, Trantino ha un altro grande amore: il rugby, uno sport che ha praticato per molti anni. Fin dall’età di 14 anni, ha iniziato a frequentare il Fronte della Gioventù e ha sviluppato un forte impegno politico fin da giovane.

Dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo Classico Leonardo da Vinci nel luglio del 1981, Trantino si è laureato in Giurisprudenza quattro anni dopo. Nel 1989, è stato insignito della “toga d’oro” come il più giovane procuratore legale dell’anno dal consiglio dell’Ordine degli avvocati.

Nel corso della sua carriera politica, Trantino è stato membro del Movimento Sociale Italiano fino al 1994, anno in cui il partito si è sciolto e ha dato vita ad Alleanza Nazionale. Ha fatto parte di Alleanza Nazionale fino alla fusione con il Pdl nel 2008. Successivamente, ha aderito a La Destra di Storace e, dopo lo scioglimento di quest’ultima nel 2014, si è unito a Fratelli d’Italia.

Trantino ha avuto diverse esperienze politiche a livello locale, essendo stato consigliere della Facoltà di Giurisprudenza, consigliere di circoscrizione e consigliere comunale di Catania. Ha inoltre ricoperto la carica di assessore comunale con delega all’Urbanistica, Lavori Pubblici e Rapporti con l’università dal 2019 al 2022.

Con la sua elezione a sindaco di Catania, Enrico Trantino si trova ora di fronte alla responsabilità di guidare la città e affrontare le sfide che essa presenta. La sua vasta esperienza nel campo legale e la sua passione per la politica potrebbero essere elementi chiave per il suo mandato e per portare avanti il progresso e lo sviluppo di Catania.

Advertisement

Politica

Rai: giornalisti precari, siamo maggioranza informazione reti

Pubblicato

del

”L’Assemblea dei giornalisti precari e programmisti multimediali delle Reti Rai all’indomani dello sciopero del 6 maggio indetto da Usigrai dichiara – in una nota – quanto segue:

1) Lo sciopero è una delle prerogative più importanti in mano ai lavoratori in un sistema democratico. Nelle reti Rai esistono circa 250 giornalisti a cui questo strumento è negato: siamo infatti giornalisti partite Iva, dunque senza diritto di sciopero, o giornalisti inquadrati come “programmisti multimediali” dunque non rappresentati dalle sigle sindacali dei giornalisti

2) La giornata di sciopero proclamata da Usigrai ha aiutato a evidenziare che nei programmi di informazione delle Reti Rai una buona parte dei giornalisti non ha un contratto giornalistico. Anzi, nella maggior parte dei programmi, soprattutto quelli quotidiani, noi siamo la maggioranza. Non si può andare avanti così, è necessario trovare una soluzione

3) Abbiamo apprezzato che durante la conferenza stampa indetta in occasione dello sciopero il segretario della Fnsi, Vittorio Di Trapani e il segretario di Usigrai, Daniele Macheda, abbiano dichiarato con nettezza che si tratta di una situazione da sanare al più presto. Abbiamo altresì apprezzato che il segretario di Unirai, Francesco Palese abbia dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera di avere un punto in comune con la piattaforma di Usigrai: il giusto contratto per chi lavora nei programmi come giornalista. È lo spirito giusto: nessuno che abbia legittimità sindacale all’interno dell’azienda può esimersi dal farsi carico della nostra condizione. Lavoriamo da anni nel servizio pubblico contribuendo a realizzare con il nostro lavoro e le nostre competenze l’informazione delle tre Reti Rai, chiediamo di avere un contratto giornalistico che ci tuteli dal punto di vista previdenziale, salariale e sindacale

4) In conclusione: non ci interessa essere “tirati per la giacchetta”. Se ne avessimo avuto la possibilità qualcuno di noi avrebbe aderito allo sciopero, altri no, altri hanno comunque voluto partecipare prendendo giorni liberi e permessi che, però, non hanno nulla della dignità dell’astensione dal lavoro organizzata. Quindi chiediamo: quanto dobbiamo aspettare ancora? Ci saranno nuove priorità? Davvero il più grande editore italiano non può applicare il contratto previsto per legge a chi informa il pubblico per “questioni economiche”? Attendiamo da cinque anni un tavolo sindacale che affronti seriamente la questione. Ci aspettiamo che, subito dopo l’insediamento del nuovo cda, tutti lavorino per giungere a un accordo e che questo sia uno dei primi punti posti all’attenzione della nuova governance”.

Continua a leggere

Politica

Tajani, su Toti si poteva intervenire in un altro momento

Pubblicato

del

“Il ministro Nordio ha un ruolo e può dire ciò che pensa. Fa bene e condivido le sue parole”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dell’assemblea nazionale di Confcooperative, a Roma. Per Tajani si tratta di una “vicenda giudiziaria che risale a vicende di parecchi anni fa, forse si poteva intervenire due mesi fa, il giorno dopo le elezioni… Però questo non ci turba, non ci preoccupa nulla”. Alla domanda sulle dimissioni per Michele Emiliano chieste dal centrodestra, Tajani ha affermato che “le vicende giudiziarie sono diverse. Emiliano ha detto due volte di essere andato dalla sorella del boss”.

“Io sono garantista – ha ribadito Tajani – anche per le vicende di Bari, per quella di Genova e anche per persone che non sono di Forza Italia”. In merito all’opportunità della richiesta di dimissioni, Tajani ha chiesto di “non strumentalizzare le vicende giudiziarie” .

Continua a leggere

Politica

Meloni a Stoltenberg: la Nato affronti le sfide sul fianco Sud

Pubblicato

del

“Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg. Al centro del colloquio i temi di attualità dell’agenda atlantica nel contesto della preparazione del Vertice NATO di Washington in luglio”. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi, spiegando che la premier “in particolare ha ribadito l’aspettativa italiana che a Washington possano essere adottate decisioni concrete in risposta alle sfide caratterizzanti il fianco Sud, in coerenza con l’approccio a 360 gradi alla sicurezza euroatlantica previsto dal Concetto Strategico della Nato”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto