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Dirottamento di una nave mercatile nel Mar Rosso, sono gli Houthi yemeniti legati all’Iran

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Una nave mercantile nel Mar Rosso è stata il teatro di un attacco senza precedenti da parte dei ribelli yemeniti Houthi, legati all’Iran. Secondo le fonti di Al Jazeera e il quotidiano saudita Al-Hadth, i ribelli hanno attaccato e dirottato la nave da trasporto Galaxy Leader, legata a un uomo d’affari israeliano. L’incidente ha sollevato preoccupazioni a livello mondiale e ha scatenato una serie di reazioni.

La Galaxy Leader, una nave da trasporto con 22 membri dell’equipaggio a bordo, è stata attaccata nel sud del Mar Rosso. Gli Houthi hanno preso il controllo della nave, annunciando di averla portata sulle coste dello Yemen. Nonostante il coinvolgimento di un uomo d’affari israeliano, sembra che non vi siano israeliani a bordo, come confermato dal portavoce militare israeliano.

Il dirottamento della nave mercantile ha scatenato reazioni a livello internazionale. Il portavoce militare israeliano ha definito l’evento “molto grave a livello mondiale”. Ha sottolineato che si trattava di una nave partita dalla Turchia e diretta verso l’India con un equipaggio internazionale.

In precedenza, gli stessi Houthi avevano minacciato di attaccare le navi israeliane in mare. Queste minacce, ora seguite da un attacco effettivo, indicano un’escalation delle tensioni nella regione. Il portavoce militare israeliano ha dichiarato che, nonostante il dirottamento, la nave non era di proprietà israeliana, sottolineando il carattere internazionale dell’equipaggio a bordo.

Un leader del gruppo degli Houthi ha dichiarato ad Al Jazeera che il dirottamento è stato effettuato per sostenere il popolo palestinese a Gaza. Questa dichiarazione solleva interrogativi sulle motivazioni dietro l’attacco e le implicazioni per il conflitto regionale.

L’attacco degli Houthi alla nave mercantile è un evento che ha destato preoccupazione a livello globale. Le tensioni nella regione e le minacce contro le navi israeliane sollevano serie preoccupazioni sulla sicurezza delle rotte marittime e sulla stabilità geopolitica. Mentre la comunità internazionale osserva attentamente gli sviluppi, rimane da vedere come questa situazione influenzerà le dinamiche regionali e le relazioni internazionali.

 

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Londra attacca Mosca: risposte inadeguate, stop ad attività maligne in casa nostra

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Il ministro dell’Interno britannico, James Cleverly, ha denunciato come “totalmente inadeguate” le spiegazioni offerte da Mosca alle denunce di un’intensificazione di “attività maligne” nel Regno Unito come in altri Paesi occidentali sullo sfondo della guerra in Ucraina. Di qui, ha rimarcato Cleverly, “la nostra risposta risoluta e ferma” annunciata oggi con la prevista espulsione dell’addetto militare russo (accusato d’essere “un ufficiale non dichiarato” dei servizi di spionaggio del Gru), la revoca dello status diplomatico ad alcune proprietà facenti capo all’ambasciata di Mosca nel Regno che sarebbero state usate come basi per operazioni “d’intelligence” e la riduzione della durata dei visti diplomatici. “Vogliamo rendere evidente alla Russia che noi non tollereremo una simile escalation”, ha insistito il titolare dell’Home Office, mettendo poi le mani avanti sulla reazione del Cremlino e alzando ulteriormente i toni della retorica: nelle sue parole, è prevedibile che Mosca risponda evocando accuse di russofobia contro il governo di Rishi Sunak e “teorie della cospirazione”, argomenti a cui i britannici “non intendono abboccare, facendosi prendere in giro da mosche cocchiere, troll e lacchè di (Vladimir) Putin”. “Il nostro messaggio alla Russia è chiaro: deve fermare la sua guerra illegale, ritirare le truppe dall’Ucraina e cessare queste attività maligne”, ha concluso Cleverly.

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Putin: non rifiutiamo il dialogo con i Paesi occidentali

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“La Russia non rifiuta il dialogo con i Paesi occidentali, la scelta spetta a loro”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti, nel suo discorso di insediamento per il quinto mandato. “Vogliono continuare a cercare di limitare lo sviluppo della Russia, continuare la politica di aggressione, pressione sul nostro Paese che non è cessata da anni, o guardare ad una via per la cooperazione e la pace?” si domanda Putin.

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Guterres: Italia pilastro fondamentale multilateralismo

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“L’Italia è un pilastro fondamentale del multilateralismo e un partner esemplare delle Nazioni Unite. In ogni area delle nostre attività l’Italia è sempre presente, nelle operazioni di peacekeeping, nello sviluppo sostenibile, nella protezione climatica, nei diritti umani. E’ molto importante dirlo nel momento in cui l’Italia assume la presidenza del G7” ha spiegato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres incontrando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita al Palazzo di vetro.

“Questo paese – ha proseguito Guterres – è sempre stato un ponte tra nord e sud, un ponte che ora è più necessario che mai, quando si vive in un mondo dove le divisioni geopolitiche hanno creato tante difficolta’ in tutte le aree”. “E’ molto importante avere l’Italia alla guida del G7 – ha continuato – ed essere in grado di raggiungere le riforme della nostra istituzione multilaterale che non rappresenta più la realtà del mondo moderno”.

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