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Cultura

Da “bombare” ad “accannare”, la nuova lingua giovanilese nel “piccolo glossario di una lingua sbalconata”

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Sono parole di uso comune nella comunità giovanile. Lo chiamano anche giovanilese. Non facciamo più nemmeno caso a quelle parole che, in molte situazioni, ci sembrano persino adeguate per meglio farci comprendere di che cosa stiamo parlando. Eppure, tutti questi nuovi termini, stanno storpiando la lingua italiana, già sotto attacco di inglesismi, francesismi, americanismi ed espressioni gergali o tecniche. Il rischio è perdere molti termini per desuetudine o peggio ancora perché sostituiti da quelli che inventano nel linguaggio giovanilese.

Da “scialla” (tranquillo) a “lovvare” (amare), ecco alcune delle parole più ricorrenti nel linguaggio giovanile riportate nel glossario “Bella ci! Piccolo glossario di una lingua sbalconata”: – ACCANNARE: lasciare, detto specialmente di un ragazzo e una ragazza che stanno insieme (“mi ha accannato per un altro”) – ACCHITTARSI: vestirsi in maniera elegante (“Chiara si è acchittata per te stasera!”) – APPICCIO: accendino (“Hai un appiccio? Devo fumare”) – BAITARE: fare da esca (“Baitalo che arriviamo”) – BOMBARE: avere un rapporto intimo con qualcuno (“Marco si è bombato una ragazza russa”) – CEPPA: Brutto (“Sei una ceppa”) – CHARMARE: Incantare, affascinare (“Sono stato charmato, non posso fare nulla”) – DRUM: tabacco (“Mi fai un drummino?”) – FAILARE: sbagliare (“Ho failato alla grande”) – FLAMMARE: litigare animosamente tramite messaggi (“Basta flammare”) – IMPANZARE: mettere incinta una ragazza “Quando ti decidi a impanzare la tua ragazza?” – NERDARE: giocare accanitamente ai videogiochi (“Stiamo nerdando da questa mattina”) – PEZZOTTO: contraffatto, fasullo (“Quel maglione e’ pezzotto”) – RINCO: imbecille (“Luca e’ un rinco”) – ROLLARE: girare una cartina con il drum (tabacco) per fare una sigaretta (“Rollami una sigaretta”) – SCHIOPPARE: scoppiare (“Basta, mi sta schioppando la testa”), ma anche percuotere qualcuno (“Ti schioppo, se non fai come dico io”) – SMELLA: cattivo odore, puzza (“Senti che smella in questa stanza”) – SVACCARE: Essere meno grassa (“Il nero svacca”) – WHATSAPPARE: Inviare un messaggio tramite WhatsApp Queste alcune locuzioni: – A PALLA DE FOCO: Velocemente (“Ho corso a palla de foco”) – FAR SALIRE IL CRIMINE: Arrabbiarsi moltissimo (“Guardare Favij mi fa salire i crimini”) – FARE LA BAVA: essere innamorato in modo irrefrenabile (“Stai a fa’ la bava dietro quella ragazza”) – MA CHE NE SANNO I 2000: espressione adottata per indicare l’ignoranza di coloro nati nel XXI secolo – STARE SOTTO: essere molto coinvolto sentimentalmente da una persona (“Mirko ci sta sotto per Gloria”) – STARE SOTTO UN TRENO: essere distrutto fisicamente e/o psicologicamente (“Da quando ti ha lasciato stai sotto un treno”) – TU NON SAI NIENTE JON SNOW: espressione utilizzata per sottolineare l’ingenuita’ o l’ignoranza di qualcuno (“No, non è così. Tu non sai niente di Jon Snow”).

La lingua italiana storpiata da foresterismi e dialetti o imbastardita dal giovanilese finisce in nel glossario “Bella ci” preparato dalla Lumsa, Facoltà di Scienze delle Comunicazioni

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Cultura

“I cioccolatini di Olga”, la regista Laura Angiulli si ispira a Roth

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Debutta in prima nazionale alla Galleria Toledo di Napoli, teatro stabile d’innovazione ai Quartieri Spagnoli, “I cioccolatini di Olga”, liberamente ispirato a ‘L’orgia di Praga’ di Philip Roth, drammaturgia e regia Laura Angiulli, con Alessandra d’Elia e Antonio Marfella, da giovedì 23 maggio alle 20.30 a domenica 26 maggio). La scena è di Rosario Squillace, il disegno luci del Premio Ubu Cesare Accetta.

“L’orgia di Praga, apparentemente un’operina, pulsa del desiderio d’appartenenza e condivisione – spiega Angiulli -. Se la formazione e i più generali caratteri culturali di Philip Roth fanno riferimento al Nord Est di quell’America della quale fin dall’infanzia lui assume in proprio i tratti, le consuetudini, le passioni giovanili proprie di certa popolazione immigrata di più o meno recente generazione, è anche vero che il richiamo delle radici resta forte, e insiste sulle scelte di vita e letterarie dell’autore e non di rado nell’ampio peregrinare della scrittura lo riporta indietro, in un andare a ritroso attraverso le generazioni”.

Il romanzo esce nel 1985, quarto e ultimo capitolo della tetralogia su Zuckerman, alter-ego dello scrittore questa volta alla ricerca delle novelle inedite del padre del collega Zdeněk Sisovskì in esilio in America. “C’è il riconoscimento di una distanza avvertita e sofferta dal soggetto scrivente – prosegue Angiulli – per caso portato dagli eventi in quella terra della sua antica origine, al tempo ancora oppressa dalla violenza della dominazione sovietica. Le figure faticosamente si aggirano sulla scena dell’opera, quasi fantasmi nella nebbia offuscante di un diritto di sopravvivenza tanto reclamato quanto negato, e pure si stagliano per la nettezza della rappresentazione e si fanno elementi di configurazione di un più ampio spaccato umano che può facilmente essere assunto a segno di una mortificante conduzione di vita, quasi negazione della vita stessa”. Dal racconto sulle conseguenze impreviste dell’arte Roth scrisse una sceneggiatura per un adattamento televisivo mai realizzato.

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Premio Elsa Morante, festa in Rai per i premiati da Avallone a Mannoia

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È stata dedicata a ‘La storia’, per i 50 anni del romanzo, la 38/a edizione del Premio Elsa Morante, celebrata all’Auditorium Rai di NAPOLI gremito da ragazzi. La giuria presieduta da Dacia Maraini e composta da Marco Cerbo, Enzo Colimoro, Lino Guanciale, David Morante, Tiuna Notarbartolo, Antonio Parlati, Fiorenza Sarzanini, Teresa Triscari, ha assegnato nove premi: Narrativa a Silvia Avallone (“Elsa Morante è la prima donna che ho letto e mi ha insegnato a lottare da tutti gli stereotipi. Anche il male è uno stereotipo e la letteratura funziona al contrario della cronaca”) per il romanzo “Cuore nero” (Rizzoli); Premio Morante Ragazzi -Prosa e Poesia a Gianluca Caporaso per “Il signor conchiglia” (Salani); Elsa Morante Ragazzi – Storia a Giordano Bruno Guerri per “Storia del mondo, dal bigbang a oggi” (La Nave di Teseo); Ragazzi-per il Sociale a Barbara Stefanelli per “Love harder, le ragazze iraniane camminano davanti a noi” (Solferino). Premi per la Musica sono stati assegnati a Fiorella Mannoia, Carlo Di Francesco ed Alfredo Rapetti Mogol, per Mariposa. “Mentre guardavamo la serie ‘Il grido delle farfalle’, ispirata alla vita delle sorelle Mirabal, Carlo ha iniziato a scrivere delle frasi – ha raccontato Mannoia, festeggiata con una ovazione dagli oltre mille ragazzi presenti – Questa canzone è nata da una tragedia: tre di queste sorelle furono terribilmente massacrate dal regime dominicano di Rafael Trujillo. Mariposa vuol dire farfalla in spagnolo. Poi abbiamo dato tutto ad Alfredo Rapetti Mogol e insieme abbiamo creato questo brano”.

Il premio Graphic Novel è andato a Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti e il Premio sezione Cinema a Marta Savina per il suo “Primadonna”. In vari paesi del mondo aderenti alla rete del Morante, grazie al patrocinio del ministero degli Esteri, molti ragazzi hanno seguito l’evento online. Conduttori sono stati Alessandro Incerto e Tiuna Notarbartolo. L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Premio Elsa Morante con il patrocinio della Rai Campania, ministero dell’Istruzione e del Merito e di quello per gli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale è coordinato da Iki Notarbartolo. Tra le attività collaterali domani alle 10 parte il nuovo format digitale Made in Culture: primo ospite, intervistato al teatrino di Corte di Palazzo Reale, è il cantante LDA.

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Cultura

Scala: la Filarmonica suona il cinema in piazza Duomo

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Schindler’s List, E.T, Il Gattopardo e anche Indiana Jones: per l’ormai tradizionale concerto alla città in piazza Duomo il prossimo 9 giugno la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly esplorerà il legame fra la musica sinfonica e il cinema. Solista d’eccezione, nella dodicesima edizione di questo concerto gratuito che sarà trasmesso su Rai 5, Rai Play e Radio3 e all’estero Artè e Wdr, sarà il violinista Emmanuel Tjeknavorian che a 29 anni da poco compiuti ha scelto di concentrarsi in particolare sulla carriera da direttore d’orchestra, ruolo in cui ha da poco preso la guida dell’orchestra Sinfonica di Milano. Quindi il concerto in piazza segna anche una “collaborazione fra enti” milanesi, ha spiegato Chailly, che spera si possa nel tempo allargare.

“Sarà un concerto irrinunciabile e un’occasione per vivere emozioni straordinarie” ha promesso l’assessore milanese Tommaso Sacchi. E sarà anche “divertente” ha aggiunto Chailly, con un programma che include brani come Lollapalooza di John Adams, la suite per violino e orchestra Le bouf sur le Toit di Darius Milhaud il cui sottotitolo è ‘cinema fantasia su arie sudamericane’, e ancora la suite e una selezione di ballabili da Il Gattopardo di Nino Rota (inclusa la sua orchestrazione del valzer di Verdi), Le avventure sulla terra da E.T e Scherzo per motocicletta e orchestra da Indiana Jones composti da John Williams. Al centro del concerto “un momento di spiritualità” tanto più significativo in questo momento di “tragici giorni di guerre parallele” ha aggiunto, ovvero il tema di Schindler’s List.

Il concerto “è la sintesi” dell’impegno della Filarmonica per aprirsi alla città e a un pubblico sempre più vasto, ha ricordato il presidente Maurizio Beretta. Ed è anche una occasione di collaborazione fra realtà diverse. L’appuntamento gratuito è infatti possibile grazie al contributo di Regione Lombardia, al patrocinio del Comune e al sostegno del main partner UniCredit, dallo sponsor Allianz (insieme alla fondazione Allianz Umana Mente) e Esselunga. E sempre con il cinema come filo conduttore, ha spiegato il coordinatore artistico Damiano Cottalasso, la Filarmonica sta pensando a un nuovo concerto con le musiche di John Williams (dopo quello diretto nel 2022 dallo stesso compositore, cinque volte vincitore dell’Oscar su 48 nomination, l’ultima quest’anno per il quinto capitolo della saga di Indiana Jones).

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