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I Sentieri del Bello

Cocktail, giovani e cambiamenti

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Cocktails che hanno cambiato lo scenario nell’era in cui i giovani ci hanno dato un taglio. Che voi siate generazione X, Y oppure  Z mai nessun sabato sera degno di essere ricordato è iniziato con una camomilla o una tisana calda. Sono un grande sostenitore del bere responsabile e a maggior ragione in tema di giovani e prime esperienze, ci tengo a precisare quanto sia importante imparare da subito il modo intelligente di bere, senza eccedere o mettersi in situazioni spiacevoli per sé stessi o per gli altri. In particolar modo mi appello al buon senso dei ragazzi che oggi sono molto più consapevoli, responsabili e impegnati nel sociale e faccio la richiesta più semplice ma importante, se bevete non mettetevi alla guida.

Una volta chiarito che senza un guidatore designato non si va da nessuna parte, ciascuno di noi ricorderà il suo primo cicchetto goliardico o il primo drink diviso in discoteca insieme ad altri tre amici. Il modo di bere negli ultimi 50 anni è cambiato notevolmente, passando dalla consolle dove la bisnonna conservava, liquori, rosoli, ciliegie sotto spirito e magari un cognac importante da offrire a chiunque entrasse in casa, alla generazione successiva dove la maggior parte delle persone si imbarazzava davanti all’invito di bere un drink.
Dopo questo gap generazionale, è arrivata l’era della disco music (forse in Italia leggermente in ritardo) che ha evocato le atmosfere della night life newyorkese e dello studio 54. Il nuovo trend aveva spostato l’attenzione dei giovani verso la musica e i nuovi club di aggregazione, di conseguenza anche i cocktail hanno cambiato forma, i drink  sofisticati bevuti al tavolino di un cafè all’ora di apertivivo e nightcaps da consumare come i più incalliti barflies sugli sgabelli del bancone di un american bar hanno ceduto il posto ai cocktails che negli anni ’70 e ’80 accompagnavano i più accaniti fan di Tony Manero in tutti i loro febbrili sabato sera.

Durante questo decennio inebriante, la tendenza era quella di concedersi cocktail dai colori sgargianti solitamente guarniti con oltraggiosi ornamenti tropicali e con abbondanti ingredienti dolci che avevano il compito di mascherare il sapore dell’alchol.  Di questi drink dagli ingredienti zuccherati e cremosi e dai nomi improbabili, alcuni sono romai stati dimenticati  mentre altri hanno finito per essere annoverati tra le ricette dell’International Bartenders Assosiation.

Come breve panoramica, i Disco Drinks sono essenzialmente cocktail per feste. Sono divertenti, vivaci, un po’ stravaganti e, sebbene alcuni gruppi di persone li amino ancora, sono principalmente disprezzati dalla maggior parte dei mixologist dei nostri giorni.

Long Island Iced Tea

I Disco Drinks, pur non essendo alla moda in termini di ingredienti, rappresentano un momento in cui è stato accettato che puoi dimenticare i problemi del mondo e ballare letteralmente tutta la notte, a dispetto dei più impettiti sostenitori dei drink classici, dopo il 2020, non sorprende quindi che le persone trovino rilevanza in ricette vistose e vivaci come un Midori Sour che rappresentano tempi più felici.

Le serate invernali invogliano spesso una bevuta calma e magari più “posh” nei migliori cocktail bar che in virtù delle aspettative più hipster servono cocktail classici e signature cocktails d’autore. Ma la bella stagione rompe tutti gli schemi e rievoca le più cremose pina coladas, i rinfrescanti long islands e quel famoso tequila sunrise che 3 baristi su 4 sono pronti a rovinare eccedendo con lo sciroppo di granatina.

                                                                                       

Pina Colada

Prima del ritorno di moda di gin e whiskey tra i bevitori di questi ultimi 10 anni, il distillato che spopolava tra i giovani in particolar modo era la vodka, qui vi riporto la ricetta del Sea Breeze, un drink dalla realizzazione molto semplice che incarna lo stile delle bevute anni 80-90.

Sea Breeze

50 ml di Vodka

75 ml di Succo di Cranberry

30 ml Succo fresco di pompelmo rosa.

Versare tutti gli ingredienti in uno shaker e agitare per 12 secondi (ma se non avete uno shaker potere anche versare la vodka, cranberry ed il succo di pompelmo direttamente in un bicchiere con ghiaccio). Filtrare il cocktail in un bicchiere collins alto colmo di ghiaccio e decorare con uno spicchio di lime.

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Brand Ischia e sana comunicazione, le sfide del sindaco di Serrara Fontana Irene Iacono per l’isola

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Scenari diversi denotano caratteristiche differenti con le proprie sfide e le proprie peculiarità. Il comune di Serrara Fontana è viva espressione di questa territorialità eterogenea e il suo Sindaco ne coordina le vicende con intenzioni unitarie. “Occorre un brand Ischia”, una sana comunicazione ed un tavolo di intenti. Sono queste alcune delle ricette nella visione di rilancio della prima cittadina, Irene Iacono. Ascoltiamola.

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Programmazione turistica e rilancio dell’isola: le idee del sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale

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“La vicinanza del Governo la si sente al di là dei numeri” questa la dichiarazione del Sindaco Pascale al netto degli interventi post alluvione. “Era mio desiderio la creazione di una Ctl (Consulta turistica locale) con intervento di enti sovracomunali”: questo l’organismo che il Sindaco auspica e che potrebbe favorire una nuova organizzazione del comparto turistico e della sua riqualificazione su scenari più ampi. 

Dall’inverno difficile alla riprogrammazione turistica toccando l’occupazione giovani e la necessita’ di fare impresa cosciente: ascoltiamo le lucide parole di Pascale nell’intervista che segue.

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Le sfide che aspettano Ischia: l’analisi del commercialista Antonio Tuccillo

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L’Italia, la Campania e Ischia devono dimostrarsi al passo con i tempi per esserne protagonisti. Le sfide sono ardue e le possibilità da cogliere tante. Ma le si devono affrontare con dignità e cognizione di causa. I giovani devono essere consapevoli dell’impegno richiesto e messi in condizione di poterlo espletare. Ce ne parla il Dottor Antonio Tuccillo, Presidente della Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti italiani.

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