Collegati con noi

Sport

Calcio e critpovalute, anche Fifa annuncia sponsor

Pubblicato

del

L’ultima in ordine di tempo e’ la Fifa che ha annunciato che la piattaforma di scambio di criptovalute Crypto.com sara’ uno degli sponsor ufficiali della sua prossima Coppa del Mondo in Qatar. Il marchio apparira’ all’interno e all’esterno degli stadi del Mondiale che iniziera’ a novembre. Il calcio si adegua al boom di criptovalute e blockchain, anche se i dubbi non mancano. Da Socios a Crypto passando per Binance, quasi quotidianamente arrivano notizie di accordi tra le nuove piattaforme tecnologiche e i club calcistici, in un rapporto sempre piu’ stretto in cui, tuttavia, si nasconde piu’ di qualche rischio. Una partnership che ha fatto rumore e’ stata quella che ha visto la piattaforma Crypto acquisire i diritti di denominazione dello Staples Center, casa tra gli altri dei Los Angeles Lakers, che si chiamera’ Crypto.com Arena fino al 2041 per un ritorno di circa 700 milioni di dollari. Una cascata di soldi, che sta riguardando anche il calcio italiano. Tutto nasce dalla blockchain, tecnologia che consente, tramite una rete di nodi informatici, di certificare dati e informazioni (come transazioni) senza la necessita’ di un’ente di controllo: in sostanza, una alternativa digitale alle banche dati e registri gestiti da autorita’ classiche (pubbliche amministrazioni o banche), che ha portato alla creazione dei Bitcoin. Nel calcio, dalla blockchain sono nati invece i token, “asset” virtuali che permettono ai tifosi di diventare protagonisti in alcune scelte delle societa’, dal colore della livrea dell’autobus alle canzoni da far ascoltare allo stadio. Un modo per avvicinare la tifoseria alle squadre e aumentare il fan engagement. Senza dimenticare gli NFT (Non-fungible token), certificati di autenticita’ digitali che hanno esordito nell’arte e ora sono sbarcate nel calcio, in una sorta di raccolta figurine digitali: una NFT di Cristiano Ronaldo e’ stata venduta a 400mila dollari. Soprattutto, i club stanno sfruttando queste tecnologie dal punto di vista economico. Nella crisi, le nuove piattaforme sono sembrate essere le uniche disposte ad investire nel calcio. Socios, principale piattaforma di Fan Token, nell’ultimo anno ha stretto accordi nello sport da oltre 175 milioni, tra cui quello con l’Inter (16 milioni per lo sponsor di maglia) e ultimi quelli con Napoli e Figc. Zytara, tramite il brand Digitalbits, versera’ 85 milioni nei prossimi quattro anni all’Inter per comparire sulla manica e 12 milioni annui alla Roma per essere sulla divisa giallorossa, poco piu’ di quelli che Binance versera’ alla Lazio (10 milioni), mentre sulle maniche di Milan e Juventus compaiono BitMEX (circa 4 milioni) e Bitget (circa 10 milioni per KPMG). Soldi fondamentali per far respirare le casse dei club, ma anche quelle della Lega Serie A (Crypto.com e’ sponsor infatti di Var e Glt), di diversi club stranieri e anche di calciatori: Lionel Messi e’ stato il primo calciatore ad essere pagato in Fan Token e, secondo l’Equipe, riceve in valuta digitale uno dei 30 milioni netti del suo stipendio. Non mancano, tuttavia, i punti oscuri. Socios nel 2020 ha avuto ricavi per 36,5 milioni e ora punta sull’esplosione di partnership e utenti per coprire gli investimenti. Un fattore importante e’ rappresentato anche dalla possibilita’ di profilazione degli utenti, tema fondamentale per il marketing digitale odierno. Diverse societa’ , poi sfruttano strutture offshore e alcune sono addirittura fantasma (come 3KEY, nuovo partner del Manchester City, di cui non esiste alcun tipo di informazione), oltre alle segnalazioni degli enti regolatori (Sec e Consob hanno acceso un faro su Binance). D’altronde, le piattaforme si muovono in un settore non regolamentato e molto volatile, in cui non mancano i rischi: il Fan Token del Psg, lanciato a due euro, valeva 42,5 euro il 9 agosto alla firma di Messi e oggi ne vale 12. Anche se i club piu’ che al trading e ai suoi rischi sembrano essere interessati all’aspetto del fan engagement, oltre che a quello economico per le proprie casse.

Advertisement

In Evidenza

Conference League, la Fiorentina pareggia con il Brugge e va in finale

Pubblicato

del

La Fiorentina conquista la finale di Conference League  contro il Club Brugge. Il pareggio 1-1 in Belgio è stato sufficiente per garantire agli uomini di Italiano la loro seconda finale consecutiva in questa competizione, dopo la delusione dello scorso anno contro il West Ham United. Il match è stato inizialmente tattico, con entrambe le squadre che hanno impiegato venti minuti per calibrare i propri movimenti. Il primo vero sussulto è arrivato con un mancino alto di Mandragora, ma è stato il Bruges a trovare il gol con De Cuyper, che ha sfruttato un’occasione su un errore difensivo della Viola. La squadra italiana ha risposto con determinazione, creando diverse occasioni ma senza riuscire a concretizzare. Tuttavia, il rigore trasformato da Beltran ha ribaltato le sorti del match, portando la Fiorentina in finale. La ripresa è stata un vero e proprio assedio viola, con Kouamé che ha colpito la traversa e Mignolet che ha salvato il Bruges su una punizione magistrale del capitano viola. Ma è stato Beltran a scrivere la storia, con il suo gol che ha garantito alla Fiorentina un posto nella finale. Non sono mancati momenti di tensione, come la parata di Terracciano che ha tenuto la porta inviolata. Ora gli occhi sono tutti puntati sulla finale del 29 maggio allo Stadio Agia Sophia di Atene, dove la Fiorentina cercherà di conquistare il trofeo.

Continua a leggere

Sport

Internazionali di Roma, Djokovic: sarò al top della forma per Roland Garros

Pubblicato

del

“Penso di essere sulla buona strada per raggiungere il picco della mia forma al Roland Garros di Parigi”. Lo ha detto Novak Djokovic nella conferenza stampa agli Intenzionali d’Italia. “Spero che qui a Roma possa giocare meglio di quanto ho fatto a Montecarlo – ha proseguito – Il desiderio, ovviamente, è sempre quello di arrivare lontano. Ma vediamo. Adesso è un concetto diverso. È la prima volta che Roma e Madrid durano quasi due settimane, come Indian Wells e Miami. E questo ti da più tempo per recuperare tra una partita e l’altra se continui nel torneo, il che penso sia utile per me”. L’obiettivo, oggi, però non è Roma.

“In termini di preparazione guardo oltre – ha spiegato – Punto al Roland Garros, a Wimbledon e alle Olimpiadi. Questo è il blocco per il quale ci stiamo preparando di più e sono soddisfatto di come sono andati gli ultimi 10-14 giorni di allenamento”.

Continua a leggere

Sport

Internazionali di Roma, dopo Sinner e Alcaraz anche Berrettini si ritira: non sono pronto

Pubblicato

del

Dopo Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, si ritira anche Matteo Berrettini dagli Internazionali di Roma. “Non riuscirò a giocare, ho provato a fare di tutto, ma non sono pronto per competere. Rischio di farmi male e stare fermo”, lo ha annunciato il tennista in conferenza stampa.

“Non c’è un infortunio o qualcosa di rotto, c’è solo la tristezza perché con questo sono tre anni che qualcuno mi porta via questo torneo. Semplicemente non sono pronto a giocare – ha continuato Berrettini spiegando il perché del suo forfait a Roma – E’ una sensazione difficile da spiegare, ma è come se sento che potrebbe succedere qualcosa”.

Da Madrid si era ritirato per via di una forte tonsillite e febbre e il tennista romano spiega così la sua decisione di oggi: “Nelle ultime settimane ho preso dei medicinali per curarmi che mi hanno debilitato tantissimo, al punto da non farmi sentire pronto a giocare. Io questo torneo lo voglio giocare se sono competitivo e se non lo sono è giusto che non partecipi”. Sui tempi di recupero ha concluso: “Difficile dirlo, spero prima di Parigi o per il Roland Garros”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto