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Ancora il saluto militare dei giocatori della Turchia: da Parigi la richiesta di un intervento Uefa

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Lo hanno rifatto. Incuranti degli occhi del mondo puntati su di loro i calciatori della nazionale della Turchia hanno reiterato il saluto militare dopo la partita con la Francia nello Stade de France rivolto ai loro tifosi.

Una vicenda che ha indignato il ministro dello Sport Roxana Maracineanu tanto da farle scrivere su Twitter:”I giocatori turchi hanno rovinato gli sforzi fatti per garantire il corretto svolgimento della gara con quel gesto contrario allo spirito sportivo”. L’ex campionessa di nuoto oggi ministro ha aggiunto: “Che l’Uefa sanzioni in modo esemplare”. Alla partita il presidente Macron ha preferito non andare.
Per i calciatori della Turchia si è trattato di un modo per solidarizzare con il loro esercito come avevano fatto già dopo la partita con l’Albania. Uno per tutti il milanista Calhanoglu: “Siamo al 100 per cento con la nostra gente”.

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Juve: contro il Milan ritenta l’assalto al 2/o posto

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L’euforia per la conquista della finalissima di coppa Italia è già stata messa da parte, alla Continassa si torna a pensare al campionato e a lavorare per l’altro obiettivo stagionale. Manca ancora una manciata di punti per prendersi un posto in Champions League, ma anche arrivare alle spalle dell’Inter rappresenta uno stimolo in più per la Juventus. Ecco perché Massimiliano Allegri chiede attenzione massima in vista del prossimo appuntamento, il big-match di sabato pomeriggio alle 18 all’Allianz Stadium contro il Milan.

Per i bianconeri sarà anche una delle ultime occasioni per tentare l’assalto al secondo posto: i rossoneri sono distanti cinque lunghezze, batterli nello scontro diretto bissando il successo di San Siro darebbe la spinta per un buon finale di stagione. Anche perché bisogna migliorare i numeri terribili dell’ultimo periodo, con Danilo e compagni che dal 27 gennaio ad oggi hanno vinto soltanto tre partite su 14 e ne hanno perse addirittura cinque, considerando anche le due sfide di coppa Italia contro la Lazio. E poi si vuole superare questo tabù Milan allo Stadium, dal momento che i bianconeri sono reduci da due tonfi e da un pareggio interni contro i rossoneri: è dal triennio 1991-1994 che la Juve non arriva a 4 partite casalinghe senza vittorie contro il Diavolo.

Allegri dovrebbe affidarsi ancora una volta a Chiesa, capace di realizzare tre gol e confezionare tre assist nei precedenti personali contro il Milan, anche se adesso è reduce da quattro confronti di fila senza squilli. E se Yildiz e Milik saranno le carte da giocare a gara in corso, oltre a Kean che viaggia verso la convocazione dopo essersi riaggregato al resto dei compagni, l’altro intoccabile della Juve sarà ovviamente Vlahovic, reduce dalla rete di Cagliari che lo ha portato a toccare quota 17 marcature stagionali.

Senza indisponibili e senza squalificati, Allegri può lavorare con tutta la rosa al gran completo e studiare la miglior Juve possibile, con Cambiaso e Kostic sulle corsie, Locatelli in regia insieme a McKennie e Rabiot e il terzetto davanti a Szczesny formato da Gatti, Bremer e Danilo. In più, c’è uno Stadium che ribolle: la casa bianconera è vicinissima a far registrare un altro sold out, un bell’attestato di stima verso la squadra nonostante un lungo periodo di risultati altalenanti. Ma c’è ancora la possibilità di chiudere bene la stagione, la rincorsa al secondo posto occupato dal Milan comincia proprio sabato dallo scontro diretto contro la formazione di Stefano Pioli.

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L’Inter torna al lavoro e prepara la grande festa

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I campioni d’Italia tornano in campo. Dopo due giorni di riposo concessi da Simone Inzaghi e dal suo staff, l’Inter infatti si è ritrovata ad Appiano Gentile per avvicinarsi alla sfida di domenica contro il Torino. La festa di lunedì notte dopo il trionfo nel derby è alle spalle, anche perché per Lautaro e compagni non mancheranno occasioni per festeggiare ancora la conquista del ventesimo scudetto della storia interista. Intanto oggi ad Appiano si sono viste facce serene e sorridenti, con i giocatori accolti fuori dalla Pinetina da tanti tifosi. Dentro il centro sportivo, poi, non è mancata l’ironia, da Lautaro che ha continuano una gag legata a un cane cominciata durante i festeggiamenti, mentre Frattesi (arrivato ad Appiano in macchina con Asllani cantando Pazza Inter) ci ha tenuto a ricordare che il numero corretto degli scudetti è 20. Il primo appuntamento per tornare a celebrare il tricolore sarà domenica, dopo la gara contro i granata.

Per gli uomini di Inzaghi c’è però anche da concludere il campionato, con cinque gare da disputare in cui probabilmente sarà dato spazio a chi ha giocato di meno in questa lunga stagione. L’unico certamente assente per la prossima gara è Dumfries, espulso dopo la rissa con Theo Hernandez nel derby, mentre Cuadrado era già in panchina nel derby ed è recuperato. Ma bisognerà attendere per capire quali saranno le scelte del tecnico per le prossime gare dopo aver già centrato l’obiettivo. Ai nerazzurri non mancano le motivazioni, visto che ci sono ancora tanti record potenzialmente raggiungibili dal numero di gol incassati alle partite senza subire reti.

Quella di domenica sarà comunque una gara storica, visto che sarà la prima del massimo campionato a essere diretta da una terna tutta al femminile: Maria Sole Ferrieri Caputi sarà infatti affiancata dalle assistenti Francesca Di Monte e Tiziana Trasciatti. Finita la partita, poi, per Lautaro e compagni partirà la festa. Intorno alle 16 l’Inter campione di Italia salirà sul pullman scoperto: il percorso, lungo 8 chilometri e della durata di circa 4 ore, porterà la squadra da San Siro fino in Piazza Duomo, passando anche davanti alla sede del club in viale della Liberazione. Vista la più che probabile andatura lenta, la parata potrebbe durare 4/5 ore, con la squadra che dovrebbe arrivare intorno alle 20 in Piazza Duomo, da dove si affacceranno per festeggiare con i tifosi.

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Calcio: Milan può solo vincere ma è emergenza difesa

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Sarà una sfida lontana dai fasti del passato, quando si decideva il titolo di Campioni d’Italia, quando in campo c’erano campioni apprezzati, quasi osannati. Questo Juventus-Milan ha i toni bassi delle deluse, due squadre che avevano obiettivi ben più importanti e si ritrovano a difendere una posizione in classifica attendendo l’epilogo della stagione. E’ quanto, per lo meno, faranno i rossoneri secondi in classifica a 69 punti, avanti di cinque lunghezze sulla Juve. Lo smacco del derby perso e di uno scudetto festeggiato dall’Inter nella propria casa avrà un’eco lunga che neppure il tempo spegnerà. Ora vincere allo Stadium è imprescindibile soprattutto per non permettere alla Juve di accorciare le distanze. Ma, ancora una volta in questa stagione, Stefano Pioli dovrà far fronte a un’emergenza a causa delle tante assenze.

Questa volta il problema non sono gli infortuni, o per lo meno non del tutto. I cartellini sventolati nel derby hanno escluso dalla gara contro la Juve sia Calabria (che sarà squalificato per due giornate), che Theo Hernandez e Tomori. A queste defezioni vanno aggiunti Kjaer e Kalulu che anche oggi a Milanello si sono allenati a parte rispetto al gruppo. Probabilmente quindi in difesa giocheranno centrali Gabbia e Thiaw con Musah e Florenzi terzini. Scelte obbligate o quasi come più volte capitato quest’anno, complicando inesorabilmente i piani del tecnico.

Pioli rimarrà sulla panchina rossonera fino a fine stagione, lo ha ribadito l’ad Furlani e mercoledì anche il presidente Scaroni, ma il suo destino è segnato e difficilmente si potrà accettare una disfatta contro la Juventus. Al momento però la vera sfida del club è capire quale può essere il giusto successore, l’uomo capace di far crescere i giovani, lavorare con un budget non illimitato e in grado di fare una programmazione a lungo termine. Il Milan sembrava orientato verso profili stranieri ma, tra i tanti nomi accostati, iniziano a dover essere cancellati i primi dalla lista. Nei giorni scorsi Unai Emery ha rinnovato con l’Aston Villa e oggi è stato il turno di Sergio Conceição che ha prolungato il proprio contratto fino al 2028 col Porto. Poi è stata annunciata anche la permanenza di Xavi sulla panchina del Barcellona, che è sostanzialmente tornato sui suoi passi. Insomma il Milan sta valutando cosa fare per la prossima stagione, mentre i tifosi invocano Antonio Conte. Ma le riflessioni non possono dilungarsi troppo. I club europei si stanno già muovendo.

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