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Economia

Ecco tutti gli aiuti disposti dal Governo, a chi richiederli, come richiederli e come incassarli

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Per famiglie, lavoratori e imprese c’è una data precisa per richiedere gli aiuti previsti dal governo: il 1° aprile. E da quel che si capisce non è uno scherzo.
Da mercoledì prossimo sul sito dell’Inps potranno essere presentate le domande per richiedere congedi, bonus, indennità e permessi.
Da lunedì 30 marzo, invece, si possono già presentare le domande per la cassa integrazione anche se in queste ore le Regioni stanno finendo di sottoscrivere gli accordi quadro con sindacati e associazioni di categoria. Un maxi-pacchetto da 10 miliardi di euro che coinvolgerà 11 milioni di italiani e che mai come oggi metterà alla prova la nostra burocrazia. Sarà sicuramente un rompicapo per l’utente medio. Con commercialisti e Caf chiusi non sarà facile. Sarebbe il caso rimettere in pista i commercialisti. Le domande vanno inoltrate con una procedura telematica, che è stata semplificata: si può accedere al sito dell’Inps con un unico Pin. Chi non lo ha, si affrettasse a richiederlo all’Istituto di previdenza: si riceve subito sul cellulare la parte completa del codice. Il problema vero è che i fondi sono “ad esaurimento” e la platea è molto ampia: c’è il forte sospetto che non basteranno, anche se il governo ha promesso nuovi aiuti. Intanto vediamo chi e come può ottenere quelli già stanziati.
Cassa integrazione. I soldi entro il 15 aprile. Da domani, tutti i datori di lavoro di tutte le imprese – manifatturiere, trasporti, installazione, impianti elettrici e telefonici, cinematografiche, industriali e artigianali e gli enti pubblici – anche al di sotto dei 5 dipendenti (come bar, negozi o uffici) e che mai avevano utilizzato gli ammortizzatori sociali, potranno richiedere la cassa integrazione ordinaria con causale specifica “Covid-19”. In questo caso la domanda di Cassa Integrazione è retroattiva. Si può presentare fino al 31 agosto 2020 per una durata massima di 9 settimane. Non va allegata la relazione tecnica, come normalmente si fa, ma solo l’elenco dei lavoratori beneficiari.
Non è dovuto il pagamento del contributo addizionale e possono chiederla anche le aziende che hanno in corso un’altra domanda. Il bonifico arriverà direttamente sull’Iban del lavoratore e non in busta paga. I pagamenti saranno attivati entro il 15 aprile. Ma se l’ Associazione bancaria italiana e l’Inps troveranno un accordo nelle prossime ore, le banche potrebbero anticipare il versamento della cassa integrazione direttamente sui conti correnti dei lavoratori.  L’importo è più o meno pari all’80% dello stipendio. Varierà a seconda dei settori in cui si lavora. Ci sarà una perdita netta nell’ordine di 400 euro sullo stipendio.

Lavoratori.  Fabbrica di automobili FIAT “Giovanbattista Vico” a Pomigliano d’Arco, vicino a Napoli, nel sud Italia, mentre lavorano.

Cassa in deroga. Si richiede  alle Regioni. Rientrano in questo intervento tutti i datori di lavoro e i loro dipendenti per i quali non sono disponibili gli ammortizzatori sociali ordinari, come i lavoratori intermittenti, somministrati, gli apprendisti, i lavoratori agricoli, della pesca, del terzo settore, compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti. Anche in questo caso il periodo non deve superare 9 settimane e ai beneficiari viene riconosciuto il trattamento d’ integrazione salariale e la contribuzione figurativa. Ma per i datori di lavoro con più di 5 dipendenti è necessario l’ accordo sindacale. Le domande di accesso devono essere presentate esclusivamente alle Regioni e alle Province autonome interessate. Le domande saranno processate, vagliati e approvate in ordine cronologico di presentazione. Tra gli importi più rilevanti spiccano la Lombardia (198,3 milioni di euro), il Lazio (144,4 milioni) e l’Emilia-Romagna (110,9 milioni).
Partite Iva e autonomi. Dal primo aprile hanno diritto all’indennità da 600 euro una tantum partite Iva, autonomi e i lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa (attivi al 23 febbraio) iscritti alla gestione separata dell’Inps. La somma spetta anche ai dipendenti stagionali del settore del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il proprio rapporto di lavoro dal 1 gennaio 2019 al 17 marzo 2020, ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri versati nel 2019 e con un reddito non superiore ai 50mila euro. Sull’indennità non si pagheranno tasse. La domanda va sempre presentata all’Inps. Mentre gli autonomi e i professionisti iscritti alle casse di previdenza private per percepire i 600 euro devono fare richiesta alla propria cassa: potranno farne richiesta i lavoratori che hanno percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito complessivo non superiore a 35mila euro; chi, sempre nello stesso anno di imposta, ha percepito un reddito complessivo compreso tra 35mila e 50mila euro cessando, riducendo o sospendendo la propria attività autonoma o di libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 a causa dell’ emergenza sanitaria; chi ha chiuso la partita Iva va dal 23 febbraio al 31 marzo. Ad aprile, se saranno confermate le indiscrezioni sul nuovo decreto, l’ indennizzo salirà a 800 euro.
Agricoltori Ok solo con 50 giornate L’indennità di 600 euro spetterà anche agli operai agricoli a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo. L’ importo, come tutti gli altri, non è cumulabile con il reddito di cittadinanza. Sarà erogata dall’ Inps nel limite di spesa complessivo di 396 milioni di euro. Prorogato al 1° giugno 2020 il termine per la presentazione delle domande di disoccupazione agricola.
Congedi 15 giorni per ogni figlio. È la misura straordinaria di massimo 15 giorni complessivi che possono richiedere all’Inps tutti i genitori di figli fino a 12 anni dal 5 marzo al 3 aprile se sono dipendenti privati o autonomi. I dipendenti pubblici devono fare domanda alla propria amministrazione. Per il congedo sono riconosciute un’indennità del 50% della retribuzione e la contribuzione figurativa. Se invece si hanno figli dai 12 ai 16 anni ci si può assentare dal lavoro sempre per 15 giorni, ma senza alcuna indennità e senza copertura figurativa. I genitori che hanno già fatto richiesta e, alla data del 5 marzo hanno in corso un periodo di congedo parentale “ordinario”, non devono presentare una nuova domanda. I giorni di congedo parentale saranno direttamente convertiti d’ ufficio dall’ Inps.
Baby sitting. Fino a esaurimento soldi. Il bonus di 600 euro spetta ai genitori per ogni figlio di età inferiore a 12 anni alla data del 5 marzo 2020. Possono chiederlo sul sito dell’ Inps (dove non è ancora attiva la procedura) i lavoratori dipendenti pubblici, privati, iscritti alla gestione separata Inps e i lavoratori autonomi iscritti e non all’ Inps. verrà erogato “in ordine cronologico di presentazione”. Il voucher diventa di 1.000 euro per medici, infermieri, tecnici di laboratorio e radiologia, operatori sociosanitari e per le forze dell’ ordine. Il bonus non si può chiedere se l’ altro genitore è disoccupato/non lavoratore o con strumenti di sostegno al reddito e se è stato richiesto il congedo.
Ricercatori “Dis-coll” e sussidi Il decreto Cura Italia, al fine di agevolare la presentazione delle domande di Dis-coll, il sussidio di disoccupazione dei collaboratori come gli assegnisti di ricerca e i Co.co.co, ha previsto la proroga dei termini di presentazione della domanda che consente di ottenere l’ assegno di disoccupazione quando scade il contratto, ampliando il termine da 68 giorni a 128 dalla data di cessazione involontaria del rapporto di lavoro.
Disabilità Legge 104 e indennità Ai genitori di figli con handicap in situazione di gravità senza limiti di età, purché iscritti a scuole di ogni ordine e grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale, viene riconosciuta dall’ Inps un’ indennità pari al 50 per cento della retribuzione e la contribuzione figurativa. Inoltre è previsto un incremento dei giorni di permesso retribuiti: in aggiunta ai 3 giorni mensili già previsti dalla legge n. 104/92 (3 per il mese di marzo e 3 per il mese di aprile) è possibile fruire di ulteriori 12 giorni complessivi per i mesi di marzo e aprile.
Tali giorni, anche frazionabili in ore, possono essere usati consecutivamente nello stesso mese. I lavoratori dipendenti per i quali è previsto il pagamento diretto dell’ indennità da parte dell’ Inps (lavoratori agricoli e lavoratori dello spettacolo a tempo determinato) devono presentare una nuova domanda solo nel caso in cui non ne sia già stata presentata un’ altra relativa ai mesi per cui è previsto l’ incremento delle giornate.

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Giorgetti conferma il taglio del cuneo ai ‘redditi medio-bassi’

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Nel Def “noi abbiamo ribadito che sarà prioritario tra gli interventi del prossimo piano strutturale in base alle nuove regole esattamente garantire e confermare la riduzione del cuneo fiscale e abbattimento dell’imposizione per questi redditi medio-bassi”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti rispondendo in question time alla Camera. “Per quanto riguarda le coperture potranno essere definite esattamente in quella sede, che è quella che le regole contabili prevedono”, ha aggiunto. “Le stesse polemiche che lei porta qui oggi venivano additate l’anno scorso nei confronti del governo dicendo che non avremmo mai potuto fare le misure che poi abbiamo fatto. Io sono sono confidente, ho fiducia che riusciremo ad andare incontro, a favore di queste categorie che sono state oggettivamente aiutate”, ha detto il ministro.

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Faro imprese sull’intelligenza artificiale, in crescita del 30%

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Il mercato italiano dell’intelligenza artificiale è stimato per il 2023 a 570 milioni di euro con un tasso di crescita di oltre il 30%, che prosegue anche quest’anno e che nel 2026 arriverà a 1,2 miliardi di euro. Lo dice il Rapporto ‘Il Digitale in Italia 2023′ di Anitec-Assinform, al centro del convegno organizzato – presso l’Innovation Center di Intesa Sanpaolo a Torino – da Confindustria Piemonte con Anitec-Assinform, Digital Innovation Hub Piemonte e Fondazione Piemonte Innova. “E’ necessario stimolare un dibattito aperto con al centro un utilizzo consapevole e costruttivo dell’IA per migliorare la vita delle persone e far progredire economia e società. In questa prospettiva, dobbiamo valorizzare la collaborazione pubblico-privato anche in questo comparto.

La recente inaugurazione della Fondazione Ai4Industry – Centro Nazionale per l’Intelligenza Artificiale qui a Torino, è un eccellente segnale in questa direzione, così come il lavoro che svolgono ogni giorno imprese e talenti per una applicazione concreta di questa tecnologia” ha sottolineato Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte e di Anitec-Assinform. “È importante riconoscere come l’intelligenza artificiale sia già oggi una realtà imprescindibile per tutte le imprese che aspirano a competere a livello nazionale, europeo e globale. Ma è cruciale un utilizzo consapevole, etico e sicuro. Per questo è fondamentale la collaborazione pubblico-privata, una governance collaborativa e multistakeholder di soggetti abilitanti che garantiscano un approccio responsabile e costruttivo a questa tecnologia” ha affermato Massimiliano Cipolletta, presidente della Fondazione Piemonte Innova.

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Per Fs ricavi trimestre in crescita di quasi il 20%

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Il gruppo Ferrovie dello Stato ha chiuso il primo trimestre con ricavi in crescita “di quasi il 20%”. Lo ha detto l’amministratore delegato Luigi Ferraris a margine della ‘Influence Relevance & Growth Confernce’ organizzata a Milano da NeWest Corp insieme a Sda Bocconi, Aspen e Cnbc. “Come investimenti – ha sottolineato il manager – siamo addirittura in crescita rispetto al 2023, che è stato un anno record”. “Nell’intero trimestre – ha spiegato Ferraris – abbiamo numeri positivi rispetto al 2023 soprattutto con i passeggeri, un po’ meno invece sulle merci a causa delle criticità legate ai valichi di frontiera che sono chiusi e al fatto che la Germania è ancora in sofferenza rispetto a dei cantieri che stanno portando avanti”. A tutt’oggi infatti la linea ferroviaria del Frejus è chiusa dallo scorso agosto sul versante francese a causa di una frana, con una perdita stimata dal gruppo di 8 milioni al mese, di cui 5 per il comparto merci e 3 per quello passeggeri. Quest’ultimo, legato all’Alta Velocità, è parzialmente in funzione grazie a un servizio automobilistico sostitutivo tra le stazioni di di Oulx (Torino) e Saint Jean de Maurienne (Francia).

Il problema sarà risolto entro l’anno, come annunciato al bilaterale tra il ministro francese dei trasporti Patrice Vergriete e l’italiano Matteo Salvini al G7 dei Trasporti a Milano lo scorso 12 aprile. Escluso invece un interesse delle Ferrovie italiane per il mercato Usa. “Abbiamo molto da fare in Italia prima di pensare agli Stati Uniti”, ha detto il manager rispondendo a una domanda e ricordando che “negli Usa siamo già presenti con la società di ingegneria Italferr, ci guardiamo intorno, siamo partner potenziali di progetti e dialoghiamo con Amtrack, ma non abbiamo nessun coinvolgimento diretto”. Le Fs operano già attraverso società controllate o partecipate in Germania, Regno Unito, Francia, Spagna, Grecia e Olanda, oltre che in Columbia, India, Qatar e Turchia. Ferraris ha parlato anche di Europa, sottolineando la necessità per il Vecchio Continente di dotarsi di una “rete integrata ad alta velocità” che unisca tuti i Paesi. Al momento infatti ne sono dotati soltanto “Spagna, Francia e Italia, in Germania ce n’è poca e nell’Europa Orientale è da costruire”. Poi c’è il tema del trasporto merci. Secondo Ferraris “L’Italia – è uno hub naturale logistico nel Mediterraneo, ma se non è ben connessa alla rete centro-europea è un problema”.

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