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Strada in salita per nuovi interventi sul superbonus

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Un primo confronto tra le forze di maggioranza e il ministero dell’Economia sugli emendamenti al decreto superbonus non ha, per il momento, aperto spiragli per una proroga, seppur mini, dell’agevolazione o una riapertura dei termini. In Parlamento erano arrivate diverse proposte in questa direzione, anche bipartisan, ma la strada è subito apparsa in salita. Già sabato il gruppo di Fratelli d’Italia aveva fatto sapere di aver ritirato il proprio emendamento – analogo ad altri presentati da Pd e gruppo Misto – per una proroga di due mesi per i condomini che avessero completato almeno il 70% dei lavori.

A pesare sarebbero state proprio le perplessità del Tesoro. “A seguito di tutte le vicende delle truffe e del grande impatto finanziario della misura, da parte del governo c’è molta cautela”, ha dichiarato il relatore alla commissione Finanze, Guerino Testa (Fdi), spiegando che devono ancora arrivare i pareri ufficiali del Mef sugli emendamenti e che sono attesi per domani. Su 123 emendamenti presentati alla commissione Finanze, solo quattro sono stati dichiarati inammissibili. Tra quelli che sono stati ammessi, il deputato Virginio Merola (Pd) ha segnalato che ce n’è uno di Fratelli d’Italia che introdurrebbe un condono edilizio.

“Non comprendiamo i criteri di ammissibilità degli emendamenti – ha detto Merola – molte nostre proposte a favore di soluzioni green sono state bocciate”. Da Forza Italia, il capogruppo alla Camera Paolo Barelli ha fatto sapere, invece che, nonostante il partito vorrebbe un’altra proroga all’agevolazione, non ne farà “un caso”.

“Vorremmo magari che ci fossero delle modifiche interpretative per quanto riguarda alcune categorie piu’ disagiate”, ha aggiunto. Su interventi tecnici e non onerosi, per esempio sulle barriere architettoniche, il confronto sarebbe aperto alla ricerca di una mediazione. In generale, però, resta l’opposizione della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al superbonus 110% che lunedì in un’intervista a Quarta Repubblica ha definito “la più grande truffa ai danni dello Stato italiano della storia”.

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Champions, il Real Madrid batte il Bayern e va in finale: Ancelotti re di coppe

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Il Real Madrid ha compiuto un’impresa pazzesca al Santiago Bernabeu, ribaltando le sorti della semifinale di Champions League contro il Bayern Monaco e guadagnandosi un posto nella finale di Londra. La partita sembrava ormai indirizzata verso la vittoria del Bayern, che era in vantaggio grazie alla rete di Davies, ma Joselu ha cambiato il destino del match con una doppietta nei minuti finali.

Carlo Ancelotti, l’architetto di questa incredibile vittoria, ha dimostrato ancora una volta di essere il “re di coppe”. I suoi ragazzi hanno indossato una maglietta con la scritta “a por la 15′”, a testimonianza del desiderio di conquistare la quindicesima Coppa dei Campioni. Ancelotti ha saputo leggere la partita e ha effettuato le sostituzioni giuste al momento giusto, in particolare l’ingresso di Joselu si è rivelato decisivo per il successo del Real Madrid.

Il Bayern Monaco ha offerto una resistenza tenace, ma l’errore di Neuer ha aperto la porta al Real Madrid. La squadra spagnola ha preso l’iniziativa, sostenuta da un tifo assordante, e ha continuato a creare occasioni da gol. Vinicius è stato particolarmente pericoloso sulla fascia sinistra, ma è stata la determinazione di Joselu a fare la differenza.

Ancelotti ha elogiato l’apporto del suo staff e dei suoi giocatori, sottolineando l’importanza di delegare e di avere un gruppo di alto livello. La vittoria del Real Madrid è stata una dimostrazione di carattere e determinazione, e ora la squadra si prepara per affrontare il Borussia Dortmund nella finale di Champions League a Londra.

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Conference League, la Fiorentina pareggia con il Brugge e va in finale

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La Fiorentina conquista la finale di Conference League  contro il Club Brugge. Il pareggio 1-1 in Belgio è stato sufficiente per garantire agli uomini di Italiano la loro seconda finale consecutiva in questa competizione, dopo la delusione dello scorso anno contro il West Ham United. Il match è stato inizialmente tattico, con entrambe le squadre che hanno impiegato venti minuti per calibrare i propri movimenti. Il primo vero sussulto è arrivato con un mancino alto di Mandragora, ma è stato il Bruges a trovare il gol con De Cuyper, che ha sfruttato un’occasione su un errore difensivo della Viola. La squadra italiana ha risposto con determinazione, creando diverse occasioni ma senza riuscire a concretizzare. Tuttavia, il rigore trasformato da Beltran ha ribaltato le sorti del match, portando la Fiorentina in finale. La ripresa è stata un vero e proprio assedio viola, con Kouamé che ha colpito la traversa e Mignolet che ha salvato il Bruges su una punizione magistrale del capitano viola. Ma è stato Beltran a scrivere la storia, con il suo gol che ha garantito alla Fiorentina un posto nella finale. Non sono mancati momenti di tensione, come la parata di Terracciano che ha tenuto la porta inviolata. Ora gli occhi sono tutti puntati sulla finale del 29 maggio allo Stadio Agia Sophia di Atene, dove la Fiorentina cercherà di conquistare il trofeo.

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Taxi, Urso non rassicura: sciopero nazionale il 21 maggio

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Nessuna rassicurazione dal ministro Urso dopo l’incontro odierno sull’emanazione dei decreti attuativi, tra cui la regolametazione delle piattaforme digitali. Per questo i tassisti hanno indetto uno sciopero nazionale per il 21 maggio e una grande manifestazione a Roma. Lo annunciano Unica Cgil, Fast, Ugl, Uti, Tam, Claai Unione artigiani, Satam, Or.s.a. taxi, Uritaxi, Atlt, Ati taxi, Sitan/Atn, Usb taxi, Unimpresa, Federtaxi cisal.

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