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Stangate al Napoli: out Koulibaly e Ruiz, Spalletti fuori 2 gare

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Il primato in classifica conservato con un punto di vantaggio sul Milan, e all’orizzonte la sfida contro l’Atalanta da affrontare senza Koulibaly, Fabian Ruiz. Osimhen, Anguissa e Spalletti. La gara di Sassuolo, dove gli azzurri si sono fatti rimontare dal 2-0 al 2-2 finale, oltre alla testa della classifica lascia diversi strascichi negativi: oltre all’espulsione del tecnico toscano, squalificato per due giornate, oggi e’ arrivata la conferma del ko di Koulibaly, che ha riportato una distrazione di secondo grado al bicipite femorale sinistro e sara’ fuori fino alla fine del 2021. L’esito delle analisi mediche e’ stato chiaro, e il tecnico azzurro dovra’ ricostruire la difesa per il match di sabato sera al Maradona contro l’Atalanta, pronta a sfidare la capolista per riaprire ancora la lotta al vertice. Una sfida difficile che Spalletti deve preparare ricostruendo la difesa con Rrhamani e Juan Jesus in rampa di lancia al centro, ma valutando anche il recupero di Manolas per il pacchetto arretrato. Dai controlli effettuati oggi esce male Fabian Ruiz che ha riportato una tendinopatia adduttoria e dell’ileopsoas destro e che sabato sara’ a riposo, per un centrocampo in cui Spalletti potra’ contare dall’inizio su Elmas, ma anche su Demme, recuperato insieme a Politano dal Covid. Una squadra, insomma, che Spalletti dovra’ ridisegnare cambiando i volti, senza rinunciare a trasmettere in campo la voglia di vincere, anche al tridente davanti che dovrebbe vedere il rientro di Insigne, rimasto negli spogliatoi ieri sera nell’intervallo per una contrattura al soleo sinistro: sospiro di sollievo per il capitano che ci sara’, in un attacco a tre con Mertens e Lozano. Per Spalletti la realta’ e’ chiara, come aveva detto ieri sera: “Come si tira su il morale? Io non tiro su nulla – ha affermato dopo il Sassuolo – si fanno delle valutazioni obiettive e basta, parliamo di professionisti. A noi fare compassione ci fa abbastanza arrabbiare, i giocatori sanno come reagire e si allenano le gambe e la testa”. Il tecnico toscano oggi ha subito la “stangata” del giudice sportivo che lo ha fermato per due giornate “per avere, al 47 del secondo tempo, contestato una decisione arbitrale indirizzando reiteratamente all’arbitro espressioni gravemente irriguardose; infrazione rilevata da un assistente; recidivo”, si legge. Stop contro Gasperini e contro l’Empoli il 12, quindi. Senza il tecnico in panchina la squadra dovra’ fare leva sui propri leader in campo: a partire da Insigne e Mertens, uomini simbolo della squadra, che probabilmente sono all’anno di addio ma hanno anche la forza fisica e mentale per guidare i compagni. Spalletti ne ha parlato oggi a Castel Volturno con la squadra riflettendo sul calo di ieri sera che l’ha portata a subire il pareggio e ad essere salvata dal Var dopo il gol del 3-2 del Sassuolo, annullato grazie alla moviola. Ci vuole intensita’ per tutto il match, Spalletti lo ha detto chiaro e lo pretende da chi sara’ in campo sabato prossimo.

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Conference League, la Fiorentina pareggia con il Brugge e va in finale

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La Fiorentina conquista la finale di Conference League  contro il Club Brugge. Il pareggio 1-1 in Belgio è stato sufficiente per garantire agli uomini di Italiano la loro seconda finale consecutiva in questa competizione, dopo la delusione dello scorso anno contro il West Ham United. Il match è stato inizialmente tattico, con entrambe le squadre che hanno impiegato venti minuti per calibrare i propri movimenti. Il primo vero sussulto è arrivato con un mancino alto di Mandragora, ma è stato il Bruges a trovare il gol con De Cuyper, che ha sfruttato un’occasione su un errore difensivo della Viola. La squadra italiana ha risposto con determinazione, creando diverse occasioni ma senza riuscire a concretizzare. Tuttavia, il rigore trasformato da Beltran ha ribaltato le sorti del match, portando la Fiorentina in finale. La ripresa è stata un vero e proprio assedio viola, con Kouamé che ha colpito la traversa e Mignolet che ha salvato il Bruges su una punizione magistrale del capitano viola. Ma è stato Beltran a scrivere la storia, con il suo gol che ha garantito alla Fiorentina un posto nella finale. Non sono mancati momenti di tensione, come la parata di Terracciano che ha tenuto la porta inviolata. Ora gli occhi sono tutti puntati sulla finale del 29 maggio allo Stadio Agia Sophia di Atene, dove la Fiorentina cercherà di conquistare il trofeo.

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Internazionali di Roma, Djokovic: sarò al top della forma per Roland Garros

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“Penso di essere sulla buona strada per raggiungere il picco della mia forma al Roland Garros di Parigi”. Lo ha detto Novak Djokovic nella conferenza stampa agli Intenzionali d’Italia. “Spero che qui a Roma possa giocare meglio di quanto ho fatto a Montecarlo – ha proseguito – Il desiderio, ovviamente, è sempre quello di arrivare lontano. Ma vediamo. Adesso è un concetto diverso. È la prima volta che Roma e Madrid durano quasi due settimane, come Indian Wells e Miami. E questo ti da più tempo per recuperare tra una partita e l’altra se continui nel torneo, il che penso sia utile per me”. L’obiettivo, oggi, però non è Roma.

“In termini di preparazione guardo oltre – ha spiegato – Punto al Roland Garros, a Wimbledon e alle Olimpiadi. Questo è il blocco per il quale ci stiamo preparando di più e sono soddisfatto di come sono andati gli ultimi 10-14 giorni di allenamento”.

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Internazionali di Roma, dopo Sinner e Alcaraz anche Berrettini si ritira: non sono pronto

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Dopo Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, si ritira anche Matteo Berrettini dagli Internazionali di Roma. “Non riuscirò a giocare, ho provato a fare di tutto, ma non sono pronto per competere. Rischio di farmi male e stare fermo”, lo ha annunciato il tennista in conferenza stampa.

“Non c’è un infortunio o qualcosa di rotto, c’è solo la tristezza perché con questo sono tre anni che qualcuno mi porta via questo torneo. Semplicemente non sono pronto a giocare – ha continuato Berrettini spiegando il perché del suo forfait a Roma – E’ una sensazione difficile da spiegare, ma è come se sento che potrebbe succedere qualcosa”.

Da Madrid si era ritirato per via di una forte tonsillite e febbre e il tennista romano spiega così la sua decisione di oggi: “Nelle ultime settimane ho preso dei medicinali per curarmi che mi hanno debilitato tantissimo, al punto da non farmi sentire pronto a giocare. Io questo torneo lo voglio giocare se sono competitivo e se non lo sono è giusto che non partecipi”. Sui tempi di recupero ha concluso: “Difficile dirlo, spero prima di Parigi o per il Roland Garros”.

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