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Stagione calcistica falsata, niente Pallone d’Oro 2020

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 Il Pallone d’Oro 2020 non verra’ assegnato. Lo fa sapere la rivista ‘France Football’, che lo assegna ogni anno tramite votazione, spiegando in una nota sul proprio sito che la decisione e’ stata presa a causa di una stagione troppo condizionata, non in positivo, dalla pandemia. “A circostanze eccezionali, decisione eccezionali. Per la prima volta nella sua storia, nel 2020 il Pallone d’Oro di France Football non verra’ assegnato.Non ci sono le sufficienti condizioni di equita’”.

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MotoGp: in Catalogna Bagnaia vince e sfata il tabù podio

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Nella gara Sprint di sabato alla curva 5 era caduto, mentre era al comando. Alla stessa curva, nella gara lunga della domenica, Francesco Bagnaia ha passato Jorge Martin quando mancavano sei tornate al traguardo e si è preso di prepotenza la vittoria del Gp della Catalogna, sfatando il tabù di una pista dove il campione della MotoGp non aveva mai vinto né era mai salito sul podio. La 21/a vittoria in top-class è per Bagnaia il migliore avvicinamento al prossimo appuntamento, sulla pista casalinga del Mugello.

Il Montmelò ha salutato una tripletta Ducati sul podio: dietro la moto ufficiale di Pecco si sono piazzate le Desmosedici di Martin (Prima Pramac) e Marc Marquez (Gresini Racing). Splendida la gara dell’otto volte campione iridato: partito 14/o, ha azzardato la gomma soft al posteriore per tentare di risalire rapidamente lo schieramento ed ha saputo sfruttarla al meglio, recuperando undici posizioni. L’ultimo sorpasso ai danni dell’Aprilia di Aleix Espargaro, vincitore della Sprint e oggi quarto al traguardo. Quinto Fabio Di Giannantonio, 14/o Pedro Acosta, caduto mentre era secondo, anche lui con la soft al posteriore. Solo 18mo Enea Bastianini, che non ha scontato un long lap penalty. Per una classifica iridata che vede Martin sempre in testa con 155 punti, seguito da Bagnaia a 116 e Marquez a 114.

“Ero arrabbiato per come era andata ieri, ma sapevo che avevo il potenziale per vincere. Quando ho visto che Martin stava avendo dei problemi all’anteriore ho spinto ed è andata bene”. Bagnaia ha commentato così la sua prima vittoria in Catalogna. “Ieri mi sono steso per averla fatta piano, ho deciso di rischiare proprio lì” ha aggiunto, parlando della curva 5, dove nella sprint era caduto ed oggi ha compiuto il sorpasso decisivo su Martin. “Sapevo che meno stavo dietro a Jorge e meglio era per la gomma davanti. E poi volevo sfatare il mito che qui non riuscivo a finire le gare – ha aggiunto -. Vincere oggi mi dà proprio gusto, pensando a quello che era successo l’anno scorso”, quando era caduto al via, venendo poi investito da Binder. “Quando Jorge e Acosta mi hanno superato ho cercato di inseguirli, ma mi sono reso conto che il ritmo era eccessivo per le gomme. Quindi mi sono messo dietro ed ho aspettato, finché ho visto che cominciavo a recuperare” ha spiegato ancora Bagnaia.

“Sono felicissimo della gara, era difficile partendo settimo, è un secondo posto che vale oro – ha commentato Martin -. Mi sono sentito a mio agio in moto. Ho dato tutto, ho cercato di resistere, ma alla fine Pecco ne aveva di più. E poi non mi aspettavo che passasse proprio lì, dove ieri era caduto”. “Ho scelto la soft sapendo che correvo un rischio, ma era l’unico modo per attaccare subito, partendo così indietro”. Marquez ha spiegato così la sua strategia, dimostratasi vincente. “Sono partito non al massimo, ma un po’ alla volta ho recuperato ed il terzo posto era davvero insperato. Mi spiace aver escluso Espargaro dal podio nella gara di casa sua, ma il terzo posto in un circuito così difficile mi riempie di gioia” ha concluso Marquez.

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Calafiori, Koopmeiners, Lautaro: i top della stagione

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Da Calafiori a Koopmeiners, da Calhanoglu a Gudmundsoon, sono alcuni dei giocatori promossi a pieni voti in Serie A. E c’è tanta Inter, naturalmente, e poi le protagoniste Atalanta e Bologna, che hanno messo in luce talenti top della stagione. Tra quelli che si sono conquistati gli applausi ci sono anche Di Gregorio, Bellanova, Bremer, Di Marco, Zierkzee, De Ketelaere e il solito Lautaro, grande protagonista della seconda stella nerazzurra.

  • -DI GREGORIO: terzo lo scorso anno, primo ora nelle classifiche di rendimento. Il portierone milanese del Monza, dopo avere scalzato Cragno, è diventato inamovibile e pronto per il grande salto. Si conferma para-rigori (due neutralizzati anche quest’anno). Tecnica, personalità, capacità di cominciare l’azione sono le altre sue peculiarità. La Juve lo ha già prenotato.
  • -BELLANOVA: esterno destro tambureggiante e incisivo, è una delle sorprese del campionato in chiaroscuro del Torino. Dopo il flop nell’Inter ha giganteggiato in serie A con 1 gol e 7 assist, è in corsa anche per gli Europei.
  • -BREMER: non è più la difesa super della Juve della BBC, ma il brasiliano, al secondo anno in bianconero, si è distinto ancora tra i migliori nel ruolo. Implacabile nell’anticipo, utile anche in fase di attacco con tre gol segnati.
  • -CALAFIORI: da anonimo esterno sinistro a stopper centrale straripante, con capacità di inserimento notevoli. Ha steccato solo col Cagliari a fronte di un super rendimento in un ruolo confezionato per lui da Thiago Motta.
  • -DI MARCO: già top nel 2023, è il signore della fascia sinistra. E’ autore di una stagione magistrale con 5 gol e 6 assist con una sorprendente continuità di rendimento. Spalletti si attende tanto da lui agli Europei.
  • -CALHANOGLU: baricentro dell’Inter campione d’Italia, nella sua stagione capolavoro. Costruttore, incursore, finalizzatore, implacabile dal dischetto in splendida compenetrazione con la classe di Mkhtaryan e il vigore di Barella: 13 gol (di cui 10 su rigore) e 3 assist.
  • -KOOPMEINERS: regista offensivo che può giocare ovunque dando scarsi riferimenti, in crescita esponenziale con l’Atalanta che ha deliziato anche con 12 gol e 5 assist. Una doppietta alla Juve, che lo insegue sul mercato
  • -GUDMUNDSSON: quarta generazione di calciatori islandesi, Albert è cresciuto tanto nei due anni e mezzo a Genoa. Svaria nei ruoli dell’attacco, crea superiorità numerica, imprendibile nel dribbling. Ha segnato 14 gol con 2 rigori (ne ha sbagliato uno), 3 assist, doppietta con l’Udinese. Dovrebbe passare all’Inter.
  • -ZIRKZEE: il funambolo olandese, che faceva la riserva di Arnautovic e non segnava mai, è venuto fuori con Thiago Motta da titolare, talentuoso terminale di un gruppo costruito per divertire e vincere. Per lui 11 gol e 4 assist, in predicato di passare a un top club.
  • -DE KETELAERE: resuscitato dalla cura Gasperini dopo il flop al Milan. Con 10 gol (due doppiette) e 6 assist pilastro della Dea, sarà riscattato ed è pronto per la Champions.
  • -LAUTARO: capitano dello scudetto e capocannoniere con 24 gol, da campione del mondo. Spietato e completo, da spalla di lusso per Lukaku a trascinatore implacabile: quattro doppiette e un poker alla Salernitana in 27′. Tra gli altri protagonisti della stagione spiccano: tra i portieri Svilar, Sommer e Carnesecchi; tra i difensori, Bongiorno, Bastoni e Ruggeri; tra i centrocampisti, Mkhitaryan, Barella, Ederson e Ferguson; in attacco Thuram, Dybala, Scamacca, Pulisic, Nico Gonzalez e Lookman, implacabile cecchino del Leverkusen nella finale di Dublino che ha consegnato l’Europa Legue all’Atalanta.

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Gran premio di Monaco targato Ferrari con Leclerc che trionfa e Sainz terzo

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Charles Leclerc ha vinto il gran premio di Monaco, ottava prova del mondiale di Formula 1. E’ il primo successo del monegasco sul circuito di casa, dove altre due volte era partito dalla pole position senza poi finire la gara. Sul podio sono saliti anche l’australiano Oscar Piastri (McLaren) e Carlos Sainz sull’altra Ferrari.

Al quarto posto si è classificato Lando Norris, su McLaren, davanti alla Mercedes di George Russell e alla Red Bull di Max Verstappen, sesto al traguardo come era partito. A punti sono andati anche Lewsi Hamilton (Mercedes), Yuki Tsunoda (RB), Alex Albon (Williams) e Pierre Gasly (Alpine).

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