Collegati con noi

In Evidenza

MotoGp: in Catalogna Bagnaia vince e sfata il tabù podio

Pubblicato

del

Nella gara Sprint di sabato alla curva 5 era caduto, mentre era al comando. Alla stessa curva, nella gara lunga della domenica, Francesco Bagnaia ha passato Jorge Martin quando mancavano sei tornate al traguardo e si è preso di prepotenza la vittoria del Gp della Catalogna, sfatando il tabù di una pista dove il campione della MotoGp non aveva mai vinto né era mai salito sul podio. La 21/a vittoria in top-class è per Bagnaia il migliore avvicinamento al prossimo appuntamento, sulla pista casalinga del Mugello.

Il Montmelò ha salutato una tripletta Ducati sul podio: dietro la moto ufficiale di Pecco si sono piazzate le Desmosedici di Martin (Prima Pramac) e Marc Marquez (Gresini Racing). Splendida la gara dell’otto volte campione iridato: partito 14/o, ha azzardato la gomma soft al posteriore per tentare di risalire rapidamente lo schieramento ed ha saputo sfruttarla al meglio, recuperando undici posizioni. L’ultimo sorpasso ai danni dell’Aprilia di Aleix Espargaro, vincitore della Sprint e oggi quarto al traguardo. Quinto Fabio Di Giannantonio, 14/o Pedro Acosta, caduto mentre era secondo, anche lui con la soft al posteriore. Solo 18mo Enea Bastianini, che non ha scontato un long lap penalty. Per una classifica iridata che vede Martin sempre in testa con 155 punti, seguito da Bagnaia a 116 e Marquez a 114.

“Ero arrabbiato per come era andata ieri, ma sapevo che avevo il potenziale per vincere. Quando ho visto che Martin stava avendo dei problemi all’anteriore ho spinto ed è andata bene”. Bagnaia ha commentato così la sua prima vittoria in Catalogna. “Ieri mi sono steso per averla fatta piano, ho deciso di rischiare proprio lì” ha aggiunto, parlando della curva 5, dove nella sprint era caduto ed oggi ha compiuto il sorpasso decisivo su Martin. “Sapevo che meno stavo dietro a Jorge e meglio era per la gomma davanti. E poi volevo sfatare il mito che qui non riuscivo a finire le gare – ha aggiunto -. Vincere oggi mi dà proprio gusto, pensando a quello che era successo l’anno scorso”, quando era caduto al via, venendo poi investito da Binder. “Quando Jorge e Acosta mi hanno superato ho cercato di inseguirli, ma mi sono reso conto che il ritmo era eccessivo per le gomme. Quindi mi sono messo dietro ed ho aspettato, finché ho visto che cominciavo a recuperare” ha spiegato ancora Bagnaia.

“Sono felicissimo della gara, era difficile partendo settimo, è un secondo posto che vale oro – ha commentato Martin -. Mi sono sentito a mio agio in moto. Ho dato tutto, ho cercato di resistere, ma alla fine Pecco ne aveva di più. E poi non mi aspettavo che passasse proprio lì, dove ieri era caduto”. “Ho scelto la soft sapendo che correvo un rischio, ma era l’unico modo per attaccare subito, partendo così indietro”. Marquez ha spiegato così la sua strategia, dimostratasi vincente. “Sono partito non al massimo, ma un po’ alla volta ho recuperato ed il terzo posto era davvero insperato. Mi spiace aver escluso Espargaro dal podio nella gara di casa sua, ma il terzo posto in un circuito così difficile mi riempie di gioia” ha concluso Marquez.

Advertisement

Cronache

Barca migranti si capovolge al largo Calabria, 50 dispersi

Pubblicato

del

Una cinquantina di migranti risultano dispersi a causa del ribaltamento, a circa cento miglia dalla costa della Calabria, della barca a vela sulla quale viaggiavano. In soccorso dell’imbarcazione é giunto un mercantile che ha trasferito successivamente i 12 migranti superstiti su un’unità della Guardia costiera che è poi approdata a Roccella Ionica. In porto é arrivato anche il cadavere di una donna morta dopo essere finita in mare. Sono state attivate adesso le ricerche delle persone disperse, ma, al momento, non ne é stata recuperata nessuna.

I migranti che viaggiavano a bordo dell’imbarcazione erano partiti nei giorni scorsi da un porto della Turchia. Tra le 12 persone giunte a Roccella Ionica c’é anche una donna in stato di gravidanza. Di quanto é accaduto è stata informata la Procura della Repubblica di Locri, che sta coordinando l’attività investigativa.

Continua a leggere

Cultura

Premio Demetra, ecco autori ed editori indipendenti su tematiche ambientali e innovazione tecnologica

Pubblicato

del

Entra nel vivo la quarta edizione del Premio Demetra, il riconoscimento nazionale dedicato ad autori e editori indipendenti che trattano e approfondiscono nelle proprie opere temi legati a ecologia, ambiente, cambiamento climatico, ricerca scientifica, transizione ecologica, e anche alla scoperta e all’impiego di nuove tecnologie. Cinque le sezioni in concorso: saggistica, saggistica straniera tradotta in italiano, narrativa, libri per ragazzi e graphic novel, sulla linea degli obiettivi del Premio Demetra che si è costantemente impegnato anche a valorizzare tutte quelle opere che intendono incontrare anche il pubblico dei più giovani. Registrando la spiccata sensibilità per le tematiche ambientali delle nuove generazioni, la sezione Libri per ragazzi vede la partecipazione diretta degli studenti di alcune sezioni della scuola superiore ITCG Cerboni di Portoferraio, che affiancheranno la giuria con una commissione esterna. Negli ultimi quattro anni il Premio ha rivolto la sua attenzione sulle tematiche più importanti che stanno attraversando il nostro presente, andando alla ricerca delle opere più innovative e maggiormente capaci di intercettare un pubblico sempre più sensibile alla questione ambientale. L’obiettivo è capire come contrapporre alla crisi sistemica del nostro ambiente un approccio altrettanto sistemico, integrando l’innovazione tecnologica alla dimensione umana, locale e sociale, guardando con la stessa attenzione alle specie viventi vegetali e a quelle animali. Per garantire un futuro sostenibile è infatti necessario reinventare la nostra attuale modalità di abitare il mondo. 

La Giuria, composta da Ermete Realacci (Presidente), Duccio Bianchi (Responsabile scientifico), Ilaria Catastini (Editore), Giorgio Rizzoni (Elba Book) e Paolo Barcucci (Curatore di mostre), ha selezionato le 18 opere finaliste tra più di 70 opere in concorso. 

Ecco i finalisti:

per la categoria Saggistica:

  • Danilo Selvaggi, Rachel dei pettirossi, Pandion
  • Rudi Bressa, Trafficanti di natura, Codice Edizioni
  • Marco Panara, La rivoluzione dell’hamburger, Posteditori
  • Alex Giordano, Foodssystem 5.0, Edizioni ambiente
  • Annalisa Corrado, Rossella Muroni, Nessi e connessi, Il Saggiatore
  • Giuseppe Caporale, Ecoshock, Rubbettino

Per Saggistica straniera tradotta in italiano: 

  • Roman Krznaric, Come essere un buon antenato, traduzione di Laura Coppo e Diego Tavazzi, Edizioni ambiente
  • Henry Sanderson, Il prezzo della sostenibilità, traduzione di Antonio Maconi, Posteditori
  • Stephen Buchmann, La personalità dell’ape, traduzione di Laura Coppo e Lucrezia Lenardon, Edizioni Ambiente

Per Narrativa: 

  • Michele Turazzi, Prima della rivolta, Nottetempo 
  • Franco Faggiani, La compagnia del gelso, Aboca 
  • Rosaura Galbiati, Crescere tra oceani, Luoghi interiori 

Per Libri per ragazzi: 

  • Debora Fabietti, Lagnese, Libri per la Terra 
  • Beatrice Peruffo, Terre Avvelenate Spa, LINEA edizioni
  • Nancy Castaldo e Ginnie Hsu, Il mondo che ci nutre: alla scoperta del cibo sostenibile, Slow Food Editore

Per Graphic novel: 

  • Hugo Pratt, Martin Quenehen, Bastien Vives, Corto Maltese  ̶  Oceano Nero, Cong Edizioni
  • Sonno, In un soffio, Oblomov
  • Alessandro Lise e Alberto Talami, Jungle Justice, Coconino

La cerimonia di premiazione e l’annuncio delle opere vincitrici di ogni sezione avrà luogo in occasione di Elba book Festival a Rio nell’Elba il 19 luglio 2024. Al vincitore di ogni sezione sarà riconosciuto un premio in denaro di 2.000 euro.

Continua a leggere

Esteri

Inchiesta della BBC, Guardia costiera greca accusata di buttare in mare i migranti

Pubblicato

del

Un’inchiesta della BBC ha portato alla luce accuse gravi contro la guardia costiera greca, responsabile della morte di decine di migranti nel Mediterraneo nel corso degli ultimi tre anni. L’indagine rivela casi scioccanti di migranti deliberatamente gettati in mare, con la conseguente morte di almeno 40 persone.

Secondo il rapporto della BBC, tra il maggio 2020 e il 2023, sono stati documentati 15 incidenti, utilizzando testimonianze, resoconti dei media locali, informazioni da ONG e dalla guardia costiera turca. La BBC ha raccolto prove in quattro di questi casi, confermando le testimonianze di testimoni oculari. Cinque incidenti hanno coinvolto migranti che affermano di essere stati gettati direttamente in mare dalle autorità greche. In altri casi, i migranti hanno raccontato di essere stati caricati su zattere gonfiabili prive di motore, che si sono poi sgonfiate o sono state perforate.

Uno degli episodi più drammatici riportati riguarda nove migranti che sono stati deliberatamente gettati in mare, provocandone la morte. Questi nove individui sono parte di un totale di oltre 40 persone che, secondo il rapporto, sono morte per essere state costrette a lasciare le acque territoriali greche o riportate in mare dopo aver raggiunto le isole greche.

Tra le testimonianze più sconvolgenti raccolte, c’è quella di un uomo camerunese che, dopo essere sbarcato sull’isola di Samos nel 2021, è stato catturato da “poliziotti vestiti di nero” con il volto coperto. L’uomo, assieme ad altri due migranti, è stato trasferito con la forza su una motovedetta della Guardia costiera greca. Dopo essere stato picchiato, l’uomo è stato gettato in mare senza giubbotto di salvataggio. Solo lui è riuscito a raggiungere la riva, mentre i corpi degli altri due migranti, Sidy Keita e Didier Martial Kouamou Nana, sono stati recuperati sulla costa turca.

Il governo greco è stato a lungo accusato di praticare rimpatri forzati verso la Turchia, una pratica illegale secondo il diritto internazionale. Tuttavia, questa inchiesta della BBC è la prima a quantificare gli incidenti che hanno portato alla morte di migranti a causa delle azioni della guardia costiera greca. Interpellata dalla BBC, la guardia costiera greca ha respinto fermamente tutte le accuse di attività illegali.

L’inchiesta della BBC, presentata nel documentario “Dead Calm: Killing in the Med?”, getta luce su una situazione critica e solleva interrogativi urgenti sulla condotta delle autorità greche nel trattare i migranti. Il documentario e le testimonianze raccolte pongono l’accento sulla necessità di un’indagine approfondita e indipendente per garantire il rispetto dei diritti umani e delle leggi internazionali nel trattamento dei migranti.

Questa situazione tragica sottolinea l’importanza di un’azione immediata e coordinata per prevenire ulteriori perdite di vite umane e per assicurare che i responsabili di tali atti siano chiamati a rispondere delle loro azioni.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto