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Torna Ischia Global Fest, Pascal Vicedomini: l’isola è pronta ed è sicura per questo evento e per tutti i turisti che l’amano

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L’Ischia Global Film and Music Fest si farà: dal 12 al 19 luglio, in presenza, con tanti ospiti di livello internazionale. Lo ha annunciato il produttore Pascal Vicedomini, una volta incassato il via libera del presidente Vincenzo De Luca. Vicedomini, giornalista di arte, cinema e spettacolo, è anche un imprenditore di successo. Nel 1995 ha dato vita al Capri Hollywood Film Festival e nel 2003 all’Ischia Global Fest. Suo è anche il Los Angeles Italia Film Festival. Con i suoi festival Vicedomini ha saputo connettere l’Italia e il cinema di Hollywood, valorizzando nel contempo l’immagine della Campania nel mondo. A Juorno Live Interview ci ha raccontato il suo amore per Ischia e l’importanza del festival per la ripresa economica dell’isola.

Ischia Global Fest. Una immagine della edizione 2019

Vicedomini, parliamo di Ischia Global Fest: perché può rappresentare per questa Regione un momento di ripartenza importante?

Sono molto contento che Ischia Global Fest sia partito con la benedizione del presidente De Luca. A dirle la verità, io non ho mai pensato che si dovesse fermare, è un dovere nei confronti dell’isola. Ischia Global non poteva fermarsi: è diventato uno strumento fondamentale di comunicazione per Ischia, la Campania e il Mezzogiorno d’Italia intero. Adesso dovremo solo capire come far arrivare gli ospiti dagli Stati Uniti; con le dovute precauzioni ce la faremo. Al 12 luglio manca ancora tanto. Ci sono tanti artisti pronti a venire qui. Durante il momento più critico della quarantena, lo avevamo immaginato in una versione smart, ma sarà il solito Ischia Global Fest. 

E´ un atto di coraggio da un punto di vista imprenditoriale organizzare un festival  in un anno in cui hanno rimandato tutto…

E´ un dovere, non un atto di coraggio, perché il festival è un evento capace di apportare concreti benefici all’isola e ai suoi abitanti. Siamo finiti in prima pagina su Variety, un fatto di cui siamo molto contenti, non per la nostra vanità, ma perché significa che viene riconosciuta la bellezza dell’isola verde. La nostra attività è protesa a favorire le produzioni italiane ed internazionali sul territorio campano e ischitano nello specifico. Il presidente del festival dell’anno scorso, il premio Oscar Steven Zaillian, ha annunciato che avrebbe girato “Mr. Ripley” ad Ischia. E´ importante mandare un segnale anche agli americani; il festival ad Ischia si fa, è tutto a posto. Prima di annunciare la manifestazione, ho aspettato di ricevere il benestare del presidente De Luca. E´ partito tutto da lì. E´ nostro dovere muoverci con determinazione per attrarre persone sull’isola, dopo un momento così delicato.

Ci conferma le date del 12-19 luglio e la presidente, Carolina Rosi?

Sì, Carolina Rosi per me è motivo di grande vanto. Lei rappresenta la continuazione della storia artistica del suo leggendario papà, Francesco Rosi, e del suo compianto marito, Luca De Filippo, con cui venne al festival per la prima volta. Insieme a lui ci sarà uno squadrone di professionisti americani che ci seguono dall’inizio. 

C’è qualche aneddoto che può raccontarci legato al festival?

Ricordo che Banderas arrivò la prima volta con un fare un po’ altezzoso. Il giorno dopo mi chiamò a colazione e mi disse che non aveva mai dormito così bene e che Ischia era contagiosa. Mi da enorme gioia vedere l’amore che l’isola riceve dalla popolazione internazionale; gli ischitani spesso non se ne rendono conto. Sono abituati a vivere la concorrenza di Capri, che ha alle spalle una tradizione diversa di mondanità. Ischia però non ha nulla da invidiare a Capri, anzi, c’è gente che la preferisce perché la vivono con più relax, come una vera vacanza, senza quella frenesia e quella mondanità tipiche di Capri. Il successo di Ischia Global è un fatto di aggregazione. Un anno ebbi la gioia di avere ospite al festival di Los Angeles Italia Bono Vox, frontman degli U2. Un giorno mi disse: “Fai un festival bellissimo in estate e non me lo dici? Voglio venire ad Ischia!”; non ci sono ancora riuscito, ma prima o poi lo porterò. 

Quando ci fu il terremoto ad Ischia, lei contattò tanti grandi attori, i quali manifestarono un amore sconfinato per quest’isola ferita dal terremoto.

Se sei legato ad una terra, non è nel momento del successo che si vede quanto la ami, ma nei momenti più difficili; ho sentito il dovere di aiutare Ischia come potevo. Quel terremoto fu un grande spavento, ma i media, che non agiscono sempre con giudizio, lo raccontarono come una catastrofe. Ricevetti da Los Angeles un sacco di telefonate, come se ci fosse stata l’esplosione del Vesuvio, invece non era così; un danno di immagine incredibile per l’isola. Tornai apposta da Venezia per dare il mio contributo solidale. Ischia aveva bisogno di essere sostenuta e comunicata in maniera diversa.

Ci puoi fare qualche nome di qualche grande artista che verrà ad Ischia?

Io ormai son abituato a non fare nomi, le spiego perché. In questo momento per me è solo un problema di risorse: sto cercando i mezzi per far venire quante più persone possibile. Da quando abbiamo comunicato ufficialmente che il festival si farà, in tanti mi chiamano per dirmi che sono interessati a partecipare, tanto più che quest’anno sono saltati i principali festival cinematografici. Stiamo facendo le cose per bene, però le garantisco che dirle i nomi in questo momento sarebbe sbagliato. La notizia importante è che Ischia c’è e tutti quelli che amano il grande cinema vogliono venire ad Ischia dal 12 al 19 luglio. Troveranno un’isola dove si può stare bene, con proiezioni ed eventi in sicurezza.

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Champions, il Borussia Dortmund batte il PSG e vola in finale

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Il Borussia Dortmund ha scritto una pagina indelebile nella sua storia calcistica, conquistando la finale della Champions League 2023/24. Dopo una vittoria di misura in Germania, il Borussia ha replicato il successo anche al Parco dei Principi contro un combattivo PSG.

Il momento decisivo della partita è arrivato al 50° minuto, quando Mats Hummels ha siglato il gol vincente con un poderoso colpo di testa su calcio d’angolo battuto da Brandt. Un’azione che ha lasciato senza parole i tifosi parigini, mentre i sostenitori del Borussia esultavano in delirio.

Nonostante il PSG abbia dominato il possesso palla e creato numerose occasioni da gol, con il portiere Donnarumma autore di interventi miracolosi, i parigini hanno continuato a essere sfortunati davanti alla porta avversaria. Quattro volte il legno ha negato loro la gioia del gol nel secondo tempo, con tentativi di Zaire-Emery, Nuno Mendes, Mbappé e una sassata di Vitinha che ha colpito la traversa.

La scelta di Luis Enrique di schierare Beraldo anziché Skriniar in difesa ha suscitato discussioni, soprattutto dopo il gol di Hummels, dove il difensore brasiliano è stato battuto sul colpo di testa decisivo. Tuttavia, il Borussia Dortmund ha saputo sfruttare al meglio l’unica occasione a disposizione nella ripresa, confermando la sua tenacia e determinazione nel raggiungere la finale.

Undici anni dopo l’ultima volta, il Borussia Dortmund si prepara a vivere un’altra notte magica in Europa, con i suoi tifosi che non vedono l’ora di sognare in grande e di sostenere la propria squadra nella lotta per il trofeo più prestigioso del calcio continentale.

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Kat Mertens e la sua guida di Ischia pubblicata su Instagram

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Una guida di Ischia un po’ particolare, dove chi descrive guarda l’isola e i suoi luoghi con gli occhi curiosi di chi ama i nostri luoghi anche se non è di qui: parliamo di Kat Kerkhofs, signora Mertens: la famiglia belga-napoletana composta da Dries, Kat e dal piccolo Ciro Romeo, quando può sale su un aereo della Turkish Airlines che fa rotta da Istanbul a Napoli, e torna a casa. E la loro casa è a Napoli, a palazzo Donn’Anna, affacciata sulla spiaggia dove Kat ha fatto il bagno anche in pieno inverno quando aspettava il piccolo Ciro ed aveva un pancione grosso così. In gita la costiera o le isola, un salto a Roma: lady Mertens ha già pubblicato tre piccole ma pregnanti guide di luoghi d’Italia: Napoli, Roma e la Costiera. Deliziosi video con i luoghi più iconici, girati e montati direttamente da lei.
Adesso parla di Ischia e lo fa scegliendo luoghi dell’anima, che esprimono sentimenti e che sono anche cool. Certo, non è completa: ma non si offenda nessuno sull’isola: questa guida andrà in mano ai tantissimi amici della coppia in Belgio e nel resto del mondo e per Ischia è una bella occasione.
Il viaggio inizia con una suggestiva immagine del Castello e di Ischia ponte.

Kat, Dries e il piccolo Ciro Romeo sulla spiaggia dei Maronti

E il testo, in inglese, è questo: “Ischia è spesso elogiata per la sua autenticità e bellezza naturale. A differenza di alcune destinazioni turistiche più commercializzate, Ischia conserva gran parte del suo fascino tradizionale e della cultura locale. L’isola è benedetta da una vegetazione lussureggiante, sorgenti termali e una costa pittoresca. I visitatori possono esplorare sentieri che conducono a punti panoramici, rilassarsi nei centri termali con acque curative e godersi spiagge e calette incontaminate. Nel complesso, Ischia offre un’esperienza genuina della vita isolana italiana”.

Ivan Ciaramaglia

Poi Kat spiega come si arriva a Ischia, partendo dal Molo Beverello, con un aliscafo che impiega 50’ circa e allega il link per gli orari. Il viaggio prosegue con la foto di un panorama mozzafiato e di Ivan Ciaramaglia, @ivan.ischia e un invito: “incontra il mio amico Ivan, un vero personaggio del posto – scrive Kat – che conosce tutti i posti migliori! ha una bellissima barca per esplorare la costa e/o può mostrarti il giro dell’isola. è venuto a prenderci al traghetto e ci ha portato a un piccolo aperitivo con la vista più spettacolare. Digli se vuoi che organizzi la tua giornata”: proprio Ivan spesso è andato in giro prima con Dries e Kit e poi anche con il piccolo Ciro in barca, facendo scoprire alla simpatica famiglia le bellezze di Ischia.

Stabilimento “Rena”, Maronti, Ischia

La guida che si può vedere sul profilo instagram di Kat prosegue con un pranzo al Pirata a Sant’Angelo, una gita in gozzo fino al “Rena”, sulla spiaggia dei Maronti, lido di tendenza dove fare un bagno ma anche prendere un aperitivo in riva al mare o fare una bella cena. Il lido è dei fratelli Mancusi, gli stessi che hanno anche il Porto51, locale cool sulla Riva destra del porto di Ischia, dove gustare cocktail di tendenza.


Dal “Rena” si parte e si va al “Faro” di Punta Imperatore: vista pazzesca, terrazzo incantevole, giardino incantato, ottima cucina e 4 camere per dormire. Certo ci sono 155 scalini da ascendere per arrivarvi e 155 per andare via ma la fatica vale la pena. Il giorno dopo tappa al Gabbiano beach: prima in spiaggia dove il piccolo Ciro Romeo può giocare e poi a pranzo. Tutto sempre condito da foto e video particolarmente belli ed interessanti. Poi il week end finisce e si torna ad Istanbul, al Galatasaray, alle partite…

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Scalata e addio, corsa dell’ultimo delfino del Cav

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Dalla tv ad Arcore. E poi ancora, lontano dal Cavaliere – per fondare nell’ordine Cambiamo! Coraggio Italia e poi approdare a Noi Moderati. Dieci anni di vita politica sull’ottovolante quelli del “moderatissimo”, (così si definì), Giovanni Toti. Da Mediaset alla guida della Liguria (è al secondo mandato) passando per Forza Italia e Silvio Berlusconi. Bruciando tutte le tappe, l’ex direttore di Studio Aperto e Tg4 – con un passaggio anche nell’ufficio stampa del Biscione – nel 2014 entra in politica con la ‘chiamata diretta’ dell’ex premier che lo nomina suo consigliere e, di diritto, componente del cosiddetto cerchio magico allora guidato dal duo Maria Rosaria Rossi e Francesca Pascale.

La convivenza di Toti con la cosiddetta vecchia guardia azzurra non è semplice. E’ il periodo dello scontro aperto con Raffaele Fitto. Ma che Berlusconi avesse puntato le sue fiches sul giornalista Mediaset era evidente. Come si sa, per il Cavaliere, l’immagine aveva il suo peso e siccome Toti aveva il ‘difetto’ dei chili di troppo, il leader azzurro decise di metterlo a dieta. Iconica divenne la foto che ritraeva Toti in tutta bianca accanto al Cavaliere in un centro benessere sul lago di Garda. E’ il gennaio del 2014, a giugno arriva il battesimo con la prima linea: Toti viene candidato alle elezioni europee. La permanenza a Strasburgo dura però meno di un anno perchè nel 2015, il fedelissimo di Berlusconi decide di candidarsi alla guida della Liguria, regione di residenza, ma non di nascita. Toti infatti è toscano. La campagna elettorale parte in salita con la gaffe, in diretta Tv, su Novi Ligure che l’eurodeputato collocò erroneamente in Liguria e non in Piemonte. Uno scivolone che però non gli impedisce di aggiudicarsi la vittoria conto Raffaella Paita, candidata del centrosinistra. L’ascesa in Regione – diventa anche il vice di Bonaccini al vertice della conferenza Stato-Regioni – si complica con il referendum fallito sulle trivelle nel 2015 e la tragedia del Ponte Morandi nel 2018.

L’avvicinarsi della scadenza con il mandato da governatore coincide con il progressivo allontanamento da Forza Italia. Annoverato nella lunga lista dei delfini di Berlusconi, Toti lascia gli azzurri nel 2019. L’addio arriva dopo la decisione dell’ex premier di chiudere il tavolo delle regole che aveva come compito principale quello di rinnovare lo statuto di Forza Italia: “Mi pare che ci siano le condizioni per cui ognuno vada per conto suo, è Forza Italia che esce da se stessa. Buona fortuna a tutti”, disse prima di sbattere la porta e lanciarsi nell’avventura di Cambiamo! e nella corsa per il bis della Regione. Nel 2020 viene rieletto alla guida della Liguria.

La sua lista è la più votata ma, nel 2021, Toti scioglie Cambiamo! e dalle ceneri dà vita a Coraggio Italia, formazione politica in condivisione con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Con la fine anticipata del governo Draghi e le elezioni politiche alle porte, il governatore ligure sigla un accordo con Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi presentando la lista Noi Moderati e diventando il presidente del consiglio nazionale del partito. Noi moderati sigla infine un’alleanza con Forza Italia per le prossime elezioni europee. Quasi a chiudere il cerchio di una corsa di Toti che per 10 anni lo ha visto, politicamente, sulle montagne russe.

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