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Ragazzo investito e ucciso da un’auto a Lignano

Ragazzo investito e ucciso da un’auto a Lignano

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 Un ragazzo, di 19 anni, è stato investito e ucciso da un’auto nella notte, in viale Europa, a Lignano Sabbiadoro. L’incidente è accaduto intorno alle 23.30, il giovane stava festeggiando per una ricorrenza quando, per cause non ancora chiarite, è stato investito da una vettura. Dopo la chiamata di aiuto giunta al Numero unico di emergenza Nue112 gli infermieri della Sores hanno inviato sul posto l’equipaggio di un’ambulanza da Lignano Sabbiadoro. Il personale sanitario ha avviato le manovre salvavita, poi ha trasportato il ragazzo al pronto soccorso di Lignano, dove è stato decretato il decesso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Latisana che stanno ricostruendo la dinamica della vicenda.

Si chiama Kevin Murataj, originario di Foggia e residente a Latisana (Udine), il 19enne investito e ucciso la notte scorsa davanti allo stadio di Lignano SABBIADORO. Da quanto si è appreso, il giovane, studente all’ultimo anno del Mattei di Latisana, aveva trascorso la serata in pizzeria coi compagni di classe e stava andando in una discoteca della località balneare per partecipare alla festa provinciale della Maturità. Attraversando la strada, è stato travolto da un veicolo il cui conducente si è subito fermato. I soccorsi sono stati immediati anche per la massiccia presenza di personale medico-infermieristico a Lignano in considerazione della festa della Pentecoste, che ha portato in città migliaia di turisti austriaci. Nella notte, per questa ragione, sono stati effettuati una quindicina di interventi di soccorso per traumatiche minori e malori di varia natura, nessuno grave.

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Cronache

Daspo a raffica a Napoli: colpiti cinque ultras azzurri e tifosi delle serie minori per scontri e aggressioni

Il questore di Napoli emette 11 Daspo: cinque contro ultras azzurri per scontri a Manchester e altri contro tifosi coinvolti in episodi di violenza in Campania. Divieti fino a 5 anni.

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Pioggia di provvedimenti Daspo emessi dal questore di Napoli Maurizio Agricola (nella foto) contro undici tifosi, coinvolti in episodi di violenza dentro e fuori gli stadi, sia in campo internazionale che nelle categorie minori del calcio campano.


Cinque Daspo per gli scontri di Manchester

Il provvedimento più severo riguarda cinque ultras del Napoli, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, protagonisti di disordini all’Etihad Stadium di Manchester lo scorso settembre, in occasione della gara di Champions League contro il Manchester City.

I tifosi avevano tentato di entrare in un settore diverso da quello riservato, venendo poi a contatto con steward e forze di polizia. Tutti furono arrestati nel Regno Unito e ora per loro è scattato il divieto di accesso agli stadi italianiper un periodo compreso tra i tre e i cinque anni, in base alla gravità dei singoli comportamenti.


Daspo per episodi avvenuti al Maradona

Altri tre provvedimenti sono stati emessi nei confronti di tifosi del Napoli di 18, 26 e 48 anni.
I primi due sono stati denunciati per accensione di fumogeni e resistenza a pubblico ufficiale durante Napoli–Genova, mentre il terzo, 48enne, è stato identificato per lo stesso reato in occasione di Napoli–Cagliari.

Per tutti e tre è stato disposto un Daspo della durata di un anno.
Inoltre, un altro tifoso partenopeo è stato colpito da un divieto di accesso di due anni per aver scavalcato le barriere di sicurezza durante Napoli–Pisa.


Daspo anche nei campionati minori

Le misure del questore non hanno riguardato solo il tifo organizzato della Serie A.
Sono stati colpiti anche tifosi di squadre dilettantistiche: un 35enne e un 57enne hanno ricevuto un Daspo di 4 anni per aver minacciato e aggredito gli arbitri durante Puteolana–Asd Pianura e Montecalcio–Pol. Sibilla.

Infine, un 73enne è stato raggiunto da un Daspo di tre anni dopo aver aggredito due giocatori avversari durante l’incontro Polisportiva Casoria–Boca Academy.


Tolleranza zero contro la violenza negli stadi

Con questi nuovi provvedimenti, la Questura di Napoli ribadisce la linea della tolleranza zero contro ogni forma di violenza sportiva, sottolineando che i Daspo restano uno strumento essenziale per la sicurezza negli stadi e per garantire che il calcio resti un momento di sport e aggregazione, non di scontri e tensioni.

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Rapine di orologi di lusso tra Italia e Spagna: sei misure cautelari a Napoli, uno degli indagati legato al clan Mallardo

Sei persone indagate per una serie di rapine e furti di orologi di lusso tra Italia e Spagna. La DDA di Napoli dispone misure cautelari: un arresto e cinque divieti di dimora in Campania. Uno degli indagati è ritenuto vicino al clan Mallardo.

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Un’organizzazione criminale specializzata in furti e rapine di orologi di lusso tra Italia e Spagna è stata smantellata dalla Polizia di Stato su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Il gip del tribunale partenopeo ha emesso sei misure cautelari, eseguite nelle ultime ore.


L’inchiesta della DDA di Napoli

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i membri dell’associazione avrebbero agito tra il 2019 e il 2022, colpendo in diverse città italiane e spagnole.
In particolare, le rapine e i furti sarebbero avvenuti a Torino, Lucca, nelle località turistiche della riviera romagnola e in alcune città spagnole, dove il gruppo era riuscito a costruire una fitta rete di appoggi logistici e contatti.


Un arresto e cinque divieti di dimora

Ad uno degli indagati è stata notificata la custodia cautelare in carcere, mentre per altri cinque soggetti è scattato il divieto di dimora in Campania.
Gli investigatori hanno accertato che l’uomo finito in carcere sarebbe anche autore di un’estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore locale.


Legami con il clan Mallardo

Secondo la DDA di Napoli, l’indagato arrestato avrebbe legami diretti con il clan Mallardo, gruppo criminale radicato nell’area a nord del capoluogo campano, storicamente attivo tra Giugliano, Qualiano e Villaricca.
Proprio questa connessione ha spinto gli inquirenti a contestare l’aggravante mafiosa, ritenendo che l’estorsione fosse finalizzata a rafforzare il prestigio e il potere del clan sul territorio.


Le indagini e la rete internazionale

Le indagini, condotte in collaborazione con le autorità spagnole, hanno permesso di ricostruire i movimenti transnazionali della banda, che pianificava i colpi nei luoghi a maggior presenza di turisti e utilizzava canali esteri per piazzare i preziosi orologi rubati.
Il gruppo operava con tecniche sofisticate, utilizzando scooter rubati, targhe false e pedinamenti mirati delle vittime.

L’inchiesta prosegue per individuare eventuali complici e per ricostruire la filiera di ricettazione dei beni di lusso rubati.

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Cronache

Campi Flegrei, allerta gialla per rischio eruzione: nuove esercitazioni di Protezione Civile

La Protezione Civile conferma l’allerta gialla ai Campi Flegrei e la fase 2 di attenzione. Rafforzati monitoraggi e piani di sicurezza, con nuove esercitazioni nazionali previste il 5 e 6 novembre.

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Il Dipartimento della Protezione Civile ha confermato il livello di allerta giallo per rischio vulcanico nell’area flegrea e l’adozione della fase 2 di Attenzione. La decisione è arrivata dopo la riunione della Commissione Grandi Rischi – settore rischio vulcanico, che ha valutato l’andamento delle attività nei Campi Flegrei e aggiornato le strategie operative previste dal decreto del Capo Dipartimento del 30 ottobre.


Un sistema di allerta aggiornato secondo le nuove conoscenze scientifiche

La nuova articolazione dei livelli di allerta riflette i progressi scientifici e i dati di monitoraggio raccolti negli ultimi mesi sul vulcano flegreo.
Si tratta di un lavoro congiunto che ha coinvolto la Protezione Civile nazionale, l’INGV, la Regione Campania e i sindaci dei Comuni interessati, con l’obiettivo di aggiornare le procedure di prevenzione e risposta alle emergenze in una delle aree vulcaniche più complesse e densamente abitate d’Europa.


Cosa prevede la fase 2 di attenzione

L’adozione della fase 2 di Attenzione implica un rafforzamento del monitoraggio e delle attività di prevenzione, oltre alla verifica delle misure operative dei piani di protezione civile comunali.
In particolare, sono previste:

  • un incremento delle attività di controllo e valutazione dello stato del vulcano;

  • la verifica delle pianificazioni di emergenza;

  • campagne di formazione e informazione per i cittadini;

  • esercitazioni periodiche per testare la risposta del sistema territoriale.

Tutte misure che, come sottolinea il Dipartimento, “sono già pienamente in essere” e continueranno con intensità crescente nelle prossime settimane.


Esercitazione nazionale “Campi Flegrei 2025”

Domani, 5 novembre, e giovedì 6 novembre, si svolgerà la nuova esercitazione nazionale sul rischio vulcanico “Campi Flegrei 2025”, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile insieme alla Regione Campania.
Durante l’evento verranno testati:

  • l’allontanamento assistito da tre aree di attesa del Comune di Napoli;

  • la funzionalità dell’area di incontro del Porto di Napoli – Stazione Marittima.

L’esercitazione rappresenta il completamento della simulazione nazionale “Exe Flegrei 2024”, che si era svolta lo scorso ottobre e aveva già coinvolto numerosi comuni della zona rossa e gialla.


Prevenzione, informazione e collaborazione tra istituzioni

L’obiettivo delle attività è consolidare la cooperazione tra enti locali, istituzioni scientifiche e Protezione Civile, garantendo una risposta coordinata e tempestiva in caso di emergenza.
Il mantenimento dell’allerta gialla conferma che non vi è un pericolo immediato di eruzione, ma la situazione resta sotto costante osservazione.

Un segnale, dunque, di massima vigilanza e responsabilità, in un’area dove la conoscenza e la prevenzione rappresentano le armi più efficaci per la sicurezza dei cittadini.

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