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Ragazza di 22 anni muore investita da un’auto a Genova

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Una ragazza di 22 anni, originaria di Reggio Emilia, è morta la notte scorsa dopo essere stata investita da una macchina in via Buozzi, nel quartiere Dinegro a Genova, mentre attraversava la strada. La ragazza era con una amica, rimasta ferita in modo lieve e trasportata in codice giallo all’ospedale Villa Scassi. Sul posto sono intervenuti il personale del 118 e i vigili del fuoco insieme ai carabinieri. I rilievi per chiarire le cause dell’incidente sono stati affidati agli agenti della sezione infortunistica della polizia locale. L’investitore è un uomo di 51 anni risultato negativo ai test. Le due amiche, secondo le prime informazioni, stavano attraversando fuori dalle strisce pedonali quando è arrivata l’auto che le ha travolte. La vittima è andata a sbattere contro il semaforo. Inutili i tentativi di rianimazione da parte dei medici.

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Tommaso Bianchini nuovo Direttore Generale dell’Area Business del Napoli

De Laurentiis annuncia il nuovo manager: marketing, merchandising e innovazione dello stadio sotto la sua guida.

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Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha ufficializzato la nomina di Tommaso Bianchini (foto Imagoeconomica) a Direttore Generale dell’Area Business della società azzurra. La nuova figura manageriale avrà la responsabilità diretta su settori chiave come marketing, commerciale, merchandising e innovazione dello stadio, con l’obiettivo di rinnovare e rilanciare le strategie economiche del club.

Un incarico strategico per il futuro del club

Bianchini riporterà direttamente al presidente De Laurentiis e all’amministratore delegato Andrea Chiavelli, e sarà chiamato a valorizzare e ampliare le potenzialità del brand SSC Napoli, sia a livello nazionale che internazionale. Il suo compito sarà anche quello di ripensare l’utilizzo dello stadio Diego Armando Maradona, immaginandolo non solo come casa della squadra ma anche come spazio multifunzionale in grado di generare valore e coinvolgimento per i tifosi.

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16enne giura per l’Isis. ‘Io l’incubo dei grattacieli’

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Sul web si definiva “l’incubo dei grattacieli”, con un chiaro riferimento all’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001 e, secondo le indagini faceva una continua propaganda per l’Is, lo Stato Islamico, meglio conosciuto in Italia come Isis. Così un sedicenne iraniano, residente in una piccola cittadina in provincia di Milano, è stato arrestato con un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del capoluogo lombardo in quanto ritenuto responsabile di “propaganda ed apologia di terrorismo ed addestramento con finalità di terrorismo, aggravate dall’uso del mezzo telematico”.

Il 16enne conduceva una vita apparentemente normale, in una famiglia senza problemi di integrazione o economici e andando regolarmente a scuola. Ma una volta a casa, nella sua stanza, imperversava su TikTok con post inneggianti al fondamentalismo ed era ormai seguito da centinaia di followers. Non aveva mai avuto disponibilità di armi e non aveva fino ad ora cercato di procurarsele, ma non si sarebbe limitato a una generica apologia dell’Isis, anzi: aavrebbe iniziato a guardare video di addestramento al terrorismo e il suo livello di radicalismo e di pericolosità sociale si era alzato, tanto da convincere il giudice ad emettere il provvedimento restrittivo. Il ragazzo, in base agli accertamenti dell’Antiterrorismo e della Digos di Milano, coordinati con Aisi e Aise, si sarebbe radicalizzato a tal punto da abbandonare la sua religione, lo sciismo iraniano, in quanto nemico storico dell’Isis, divenendo sunnita e facendo un pubblico giuramento verso Daesh.

“Sul suo pc e telefonino sequestrati – ha riferito la Polizia – sono stati trovati numerosi contenuti apologetici dello Stato Islamico e di attentati di matrice jihadista nonché di addestramento ed aperto incitamento al martirio. Inoltre inviava ai suoi numerosi followers link diretti a siti di propaganda di Isis, e avrebbe richiesto ad un soggetto che viveva all’estero il contatto di un referente dell’Isis, rendendosi disponibile a immortalarsi in un video in cui effettuava il giuramento di fedeltà”. L’arresto, ha sottolineato il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) Enzo Letizia, “conferma ancora una volta l’elevata capacità di monitoraggio degli ambienti radicali online e la prontezza nell’intervenire per contrastare tempestivamente le dinamiche di auto-radicalizzazione e di incitamento alla violenza”.

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Iga Swiatek domina Wimbledon: doppio 6-0 ad Anisimova, è il suo primo trionfo sull’erba

Storica vittoria a Wimbledon per Iga Swiatek, che conquista il suo primo Slam sull’erba travolgendo Amanda Anisimova con un doppio 6-0 in soli 57 minuti.

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La finale femminile di Wimbledon 2025 verrà ricordata per uno dei risultati più netti nella storia del torneo: Iga Swiatek ha travolto Amanda Anisimova con un doppio 6-0, chiudendo la partita in appena 57 minuti. Dal 1884, solo nel 1911 si era assistito a una conclusione così impietosa in finale.

Il primo titolo sull’erba per la campionessa polacca

Per Swiatek, 24 anni, si tratta del sesto titolo Slam, ma il primo conquistato sull’erba, superficie sulla quale aveva sempre faticato a imporsi. “Mai avrei pensato di conquistare Wimbledon”, ha dichiarato commossa al termine dell’incontro. La polacca ha dominato il torneo perdendo un solo set e si è imposta con autorevolezza anche nella partita più attesa.

Anisimova fuori partita, in lacrime alla premiazione

Amanda Anisimova, che in semifinale aveva eliminato la numero uno al mondo Alyna Sabalenka, non è mai riuscita a entrare in partita. Solo sei punti ottenuti con il servizio nel primo set, 14 errori gratuiti e nessuna reazione nel secondo parziale. In lacrime durante la premiazione, ha ringraziato il pubblico e la madre per il supporto: “Avrei voluto giocare meglio, ma qualcosa non ha funzionato”.

L’abbraccio del pubblico e il sostegno di Swiatek

Il Centre Court di Wimbledon, gremito e con la principessa Kate in tribuna reale, ha sostenuto Anisimova fino alla fine. Swiatek, sportivamente, l’ha rincuorata: “Ci sarai ancora, e giocherai altre finali qui. Hai avuto due settimane fantastiche”. Con questa vittoria, Swiatek entra definitivamente nella storia, diventando la seconda tennista dell’era Open a vincere una finale Slam senza perdere un game, dopo Steffi Graf nel 1988 a Parigi contro Natalia Zvereva.

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