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Mattarella celebra la doppietta mondiale del volley: “Sta venendo su una generazione eccezionale”

Sergio Mattarella celebra le Nazionali di volley campioni del mondo: “Avete avvicinato tanti giovani allo sport. Sta venendo su una generazione eccezionale”. Giorgia Meloni accoglie gli atleti a Palazzo Chigi.

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Una giornata di festa per lo sport italiano e per la pallavolo azzurra. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto al Quirinale le Nazionali di volley maschile e femminile, entrambe campioni del mondo, rendendo omaggio non solo ai loro successi, ma all’intera gioventù italiana.

Sta venendo su una generazione eccezionale”, ha detto il Capo dello Stato con voce commossa, rivolgendosi agli atleti di Julio Velasco e Fefè De Giorgi. “Siete stati formidabili, complimenti e grazie per le emozioni che avete regalato all’Italia. Avete avvicinato tanti giovani allo sport, e questo è un grande contributo per il nostro Paese”.

L’omaggio del Quirinale e il riconoscimento a Velasco e De Giorgi

Durante la cerimonia, Mattarella ha ricordato i giocatori e le giocatrici assenti, come Simone Giannelli, Myriam Sylla, Alessia Orro, Roberto Russo e Yuri Romanò, e ha ringraziato Daniele Lavia, presente all’incontro.
Tra i momenti più sentiti, il tributo ai due commissari tecnici: “Velasco e De Giorgi sono straordinari per la loro calma e capacità di guida nei momenti più concitati”.

Mattarella ha poi ricordato con simpatia un recente intervento di Velasco: “L’ho applaudito quando si è scagliato contro la mia generazione, che spesso critica i giovani. Ha ragione: questa è una generazione straordinaria”.

Le parole dei protagonisti e i doni al Presidente

Gli atleti hanno donato a Mattarella medaglie, maglie, un pallone e una cravatta come simbolo della doppietta mondiale.
Il ct Julio Velasco ha sottolineato il valore dello sport come “palestra di democrazia”: “In un tempo in cui prevalgono le divisioni, noi conviviamo nelle differenze: è questa la nostra forza”.

Il ct De Giorgi, ricordando la vittoria mondiale di due anni fa, ha definito Mattarella “il nostro motivatore”, rivelando il motto condiviso prima delle partite decisive: “Divertitevi, lottate e resistete”.

Meloni: “Fieri di voi, avete fatto sventolare il Tricolore”

Dopo l’incontro al Quirinale, gli azzurri e le azzurre sono stati ricevuti a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni, che ha espresso con orgoglio la gratitudine del Paese:
Ci avete regalato emozioni straordinarie. Questo è il Tricolore per il quale avete combattuto e noi abbiamo tifato”.
Con tono ironico, la premier ha scherzato sulla differenza di statura con gli atleti: “Non mi vorrei avvicinare, rischio una figuraccia”.

Il valore dello sport come esempio per i giovani

All’incontro hanno partecipato anche il presidente del Coni Luciano Buonfiglio, il segretario generale Carlo Mornati, il presidente Fipav Giuseppe Manfredi e il ministro per lo Sport Andrea Abodi.
La pallavolo italiana ha compiuto un’impresa straordinaria – ha detto Buonfiglio –. Lo sport italiano merita di essere celebrato per ciò che rappresenta nel mondo”.

Manfredi ha ricordato la crescita del movimento: “Il successo non si misura solo con le medaglie, ma con ciò che lasciamo alle generazioni future. È una pallavolo sana, che nasce nelle palestre e nelle province italiane”.

Il messaggio dei capitani: “Un gruppo unito nella diversità”

La capitana azzurra Anna Danesi ha sottolineato il valore del gruppo: “Le nostre 36 vittorie consecutive raccontano una storia di sacrifici, rinunce e attese. La nostra forza è l’unione nella diversità”.
Il vicecapitano azzurro Simone Anzani, in rappresentanza di Giannelli, ha concluso: “Ripetersi non è mai facile, ma ci siamo riusciti. Dedichiamo questa vittoria all’Italia e ai giovani che sognano”.

Una celebrazione che ha unito istituzioni e sport, testimoniando ancora una volta come la pallavolo italiana sia oggi uno dei simboli più luminosi del talento e dell’unità del Paese.

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Esteri

Trump rilancia il Columbus Day e attacca la “cancel culture”: “Colombo è un vero eroe americano”

Donald Trump ripristina il Columbus Day e accusa la “cancel culture” di aver cercato di cancellare la figura di Cristoforo Colombo. Il presidente americano proclama anche la Giornata di Leif Erikson.

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Nel proclamare ufficialmente il Columbus Day, il presidente Donald Trump ha colto l’occasione per tornare all’attacco della cancel culture, accusata di aver preso di mira anche Cristoforo Colombo.

“Negli ultimi anni Colombo è stato uno degli obiettivi principali di una campagna feroce e spietata volta a cancellare la nostra storia, calunniare i nostri eroi e attaccare il nostro patrimonio”, si legge nella proclamazione presidenziale. “Radicali di sinistra hanno abbattuto statue, vandalizzato monumenti e cercato di esiliarlo dai nostri spazi pubblici. Ma sotto la mia guida quei giorni sono finiti: Cristoforo Colombo è stato un vero eroe americano”.

La decisione di Trump rappresenta una netta inversione rispetto alla linea dell’amministrazione Biden, che nel 2021 aveva introdotto la Giornata dei Popoli Indigeni, celebrando la storia dei nativi americani. Trump, al contrario, ha scelto di non affiancare tale commemorazione al Columbus Day e ha istituito anche la Giornata di Leif Erikson, il 9 ottobre 2025, per onorare il leggendario esploratore vichingo e gli americani di origine nordica.

Il Columbus Day, reso festività federale nel 1968, è tradizionalmente legato alla comunità italoamericana, che lo considera un simbolo di orgoglio e di riconoscimento culturale. Le polemiche intorno alla figura di Colombo — accusato da alcuni storici di aver dato inizio all’era della colonizzazione e degli abusi verso i nativi — non si sono mai sopite.

La scelta di Trump di enfatizzare l’eroismo di Colombo si inserisce nel più ampio indirizzo “anti-woke” della sua amministrazione, che include la revisione delle politiche culturali federali, la riduzione delle “narrazioni divisive” nei musei Smithsonian e la riaffermazione dei valori tradizionali americani.

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Esteri

Trump sul Nobel per la Pace: “Non so se lo riceverò, ma non l’ho fatto per quello”

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di non sapere se domani riceverà il premio Nobel per la Pace, ma ha precisato di non aver agito con questo obiettivo.

“Non so se lo riceverò, ma non l’ho fatto per quello”, ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovaledurante l’incontro con il presidente della Finlandia.

Il riferimento è al piano di pace per Gaza, firmato nei giorni scorsi e considerato il più importante successo diplomatico del secondo mandato di Trump.
Il tycoon ha ribadito che il suo obiettivo è “mettere fine alla guerra e costruire una pace duratura”, lasciando intendere che l’eventuale riconoscimento da parte del comitato del Nobel sarebbe solo una conseguenza, non la motivazione delle sue azioni.

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Cronache

Hojlund trascina la Danimarca: doppietta e assist nel 6-0 contro la Bielorussia

Rasmus Hojlund protagonista assoluto nel 6-0 della Danimarca in Bielorussia: doppietta e assist per l’attaccante del Napoli, decisivo nelle qualificazioni al Mondiale.

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Serata da protagonista per Rasmus Hojlund nelle qualificazioni al Mondiale 2026. L’attaccante del Napoli ha segnato due gol e fornito un assist nella vittoria per 6-0 della Danimarca contro la Bielorussia in trasferta.

Hojlund ha aperto le marcature nel primo tempo e ha partecipato anche all’azione del quarto gol, confermando il suo momento di forma eccezionale con la maglia della nazionale.

In rete due volte anche Anders Dreyer, punta del San Diego, mentre la selezione danese ha dominato la gara dall’inizio alla fine, consolidando la propria posizione nel girone di qualificazione.

Per Hojlund, ormai punto fermo del nuovo corso danese, una prestazione che lo conferma tra i talenti offensivi più incisivi del calcio europeo.

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