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Cronache

Last Banner, aumentano le condanne per gli ultrà della Juventus

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Sugli ultrà della Juventus la giustizia mette il carico da undici. Resta confermata l’ipotesi di associazione per delinquere, l’estorsione diventa ‘consumata’ e non solo più ‘tentata’, le condanne aumentano. Il processo d’appello per il caso Last Banner si chiude, a Torino, con una sentenza che vede Dino Mocciola, leader storico dei Drughi, passare da 4 anni e 10 mesi a 8 anni di carcere; per Salvatore Ceva, Sergio Genre, Umberto Toia e Giuseppe Franzo la pena raggiunge i 4 anni e 7 mesi, 4 anni e 6 mesi, 4 anni e 3 mesi, 3 anni e 11 mesi. A Franzo viene anche revocata la condizionale.

La Corte subalpina, secondo quanto si ricava dal dispositivo, ha accettato l’impostazione del pg Chiara Maina, che aveva chiesto più severità rispetto al giudizio di primo grado. Secondo le accuse, le intemperanze da stadio e gli scioperi del tifo furono, nel corso della stagione 2018-19, gli strumenti con cui le frange più estreme della curva fecero pressione sulla Juventusper non perdere agevolazioni e privilegi in materia di biglietti. Fino a quando la società non presentò la denuncia che innescò una lunga e articolata indagine della Digos. Già la sentenza del tribunale, pronunciata nell’ottobre del 2021, era stata definita di portata storica perché non era mai successo che a un gruppo ultras venisse incollata l’etichetta di associazione per delinquere. Quella di appello si è spinta anche oltre.

Alcune settimane fa le tesi degli inquirenti avevano superato un primo vaglio della Cassazione: i supremi giudici, al termine di uno dei filoni secondari di Last Banner, avevano confermato la condanna (due mesi e 20 giorni poi ridotti in appello) inflitta a 57enne militante dei Drughi chiamato a rispondere di violenza privata: in occasione di un paio di partite casalinghe della Juve, il tifoso delimitò con il nastro adesivo le zone degli spalti che gli ultrà volevano per loro e allontanò in malo modo gli spettatori ‘ordinari’ che cercavano un posto. Oggi il commento a caldo di Luigi Chiappero, l’avvocato che insieme alla collega Maria Turco ha patrocinato la Juventus come legale di parte civile, è che “il risultato, cui si è giunti con una azione congiunta della questura e della società, è anche il frutto dell’impegno profuso per aumentare la funzionalità degli stadi”. “Senza la complessa macchina organizzativa allestita in materia di sicurezza – spiega il penalista – non si sarebbe mai potuto conoscere nei dettagli ciò che accadeva nella curva”. Fra le parti civili c’era anche Alberto Pairetto, l’uomo della Juventus incaricato di tenere i rapporti con gli ultrà.

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San Severo, incidente alla giostra: 9 giovani

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Nove giovani, tutti minorenni e di età superiore ai 10 anni, sono rimasti feriti in un grave incidente avvenuto durante la festa patronale della Madonna del Soccorso a San Severo. L’incidente è accaduto nella serata di ieri presso il luna park di via Fortore, quando una giostra ha subito un cedimento strutturale, presumibilmente a causa del cedimento di due grossi cavi.

Il sindaco di San Severo, Francesco Miglio, ha riferito nell’intervista notturna a un sito web di informazione locale che due dei feriti hanno riportato lesioni gravi e sono stati immediatamente trasportati all’ospedale di San Giovanni Rotondo. Gli altri sette, con ferite più lievi, sono stati ricoverati presso gli ospedali di Foggia e San Severo.

Le autorità locali stanno attualmente conducendo accertamenti per determinare le cause esatte dell’incidente. Al momento, la priorità resta il trattamento medico dei giovani feriti e il supporto alle loro famiglie. Nel frattempo, la giostra è stata chiusa e l’area circostante isolata per permettere agli investigatori di effettuare i necessari rilievi tecnici.

 

 

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Campi Flegrei: notte in strada per centinaia, in tanti rientrano a casa

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E’ stata una notte in strada per tantissimi cittadini di Pozzuoli, che però fortunatamente non hanno percepito nessuna scossa di terremoto. In tanti hanno trovato riparo a bordo di auto posteggiate lontane dagli edifici, oppure nelle due piccole tendopoli allestite dalla Protezione civile rapidamente nella zona del porto e in quella di lungomare Pertini. Poco sonno comunque per tutti: c’è stato chi ha trascorso il tempo giocando a carte o chi è stato per l’intera notte con la radio accesa in attesa di avere notizie. All’alba, e a causa di un repentino abbassamento della temperatura, in tanti sfidando la paura hanno deciso di far rientro a casa. Non sono mancati momenti di tensione anche durante la notte: c’è chi ha lamentato l’assenza di bagni chimici, arrivati a Pozzuoli stamattina.

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Ingv: nei Campi Flegrei dalle 19.51 di ieri circa 150 terremoti: protezione civile in stato di allerta

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Dalle 19:51 di ieri lo sciame sismico in corso nell’area dei Campi Flegrei ha fatto registrare, fino alle ore 00:31 di oggi, circa 150 terremoti, il più forte dei quali di magnitudo 4.4, all’interno della Solfatara. Lo evidenzia l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) aggiungendo che non si registrano allo stato attuale un aumento della velocità di sollevamento, che attualmente è di 2 cm/mese, né variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali del suolo diverse rispetto all’andamento precedente. L’Ingv quindi ricorda che durante la crisi bradisismica del 1982-84 il sollevamento del suolo raggiunse i 9 cm al mese, e si superarono anche 1300 eventi sismici al mese.

Attualmente, invece, nell’ultimo mese sono stati registrati circa 450 eventi. Inoltre, i parametri geochimici “non mostrano variazioni significative rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, se non il ben noto incremento di temperatura e pressione che caratterizza il sistema idrotermale”. “La sismicità – aggiunge l’Ingv – non è un fenomeno prevedibile, pertanto non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso”.

L’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv continua le attività di monitoraggio ordinarie e straordinarie al fine di “individuare anche le più piccole variazioni nei parametri di monitoraggio utili per definire al meglio l’attuale fenomeno in corso”. Inoltre, le strutture dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dedicate al monitoraggio dell’area della caldera dei Campi Flegrei “sono sempre operative h24 e oggi saranno effettuate misure e campionamenti in alcuni siti della caldera”. L’Ingv, con la sua sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano, “è costantemente in collegamento con la Protezione Civile nazionale, regionale e con i Comuni interessati, oltre che con tutte le Autorità competenti alla tutela del territorio”.

Sono continuati durante la notte le attività del Centro di coordinamento soccorsi riunito dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, al verificarsi dell’evento sismico più importante ai Campi Flegrei. La sala operativa della Protezione civile in prefettura si è collegata con il Dipartimento di Protezione civile, diretto da Fabrizio Curcio, ed il Coc di Pozzuoli, presieduto dal sindaco Luigi Manzoni, cui ha partecipato personalmente il presidente della Regione, Vincenzo de Luca, per fare il punto sulla situazione anche con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il direttore dell’Ingv, Carlo Doglioni, il direttore dell’Osservatorio vesuviano, Maurizio di Vita, il direttore della Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, quello del 118, Giuseppe Galano, le Forze dell’ordine, la Capitaneria di porto, la Croce rossa e i sindaci e commissari dei comuni flegrei di Bacoli, Josi della Ragione, Monte di Procida, Vincenzo Chietti, e Quarto, Antonio Sabino. Sono state attivate otto squadre dei Vigili del fuoco e tre squadre di Polizia locale a Pozzuoli, che hanno evidenziato le varie criticità, con lo sgombero – come già detto – di 35 famiglie che hanno trovato autonoma sistemazione.

Il Comune di Pozzuoli ha indicato la struttura del Palatrincone dotata di brandine e servizi igienici per la prima accoglienza. Non sono state rilevate, si apprende dalla prefettura, criticità nelle strutture ospedaliere e in particolare presso l’ospedale San Paolo e quello di Santa Maria delle Grazie, che hanno continuato la loro attività. Il prefetto ha disposto il potenziamento per 48 ore dei Vigili del fuoco, della Polizia stradale, delle polizie locali e dei Carabinieri per assicurare la viabilità. I comuni di Pozzuoli, Bacoli, Quarto, Qualiano e Napoli, per le municipalità 9 e 10, hanno disposto la chiusura, in via precauzionale, delle scuole.

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