L’antico ospedale Annunziata nel centro di Napoli, fondato nel ‘600, noto anche per la Ruota dove venivano lasciati i neonati, sta per essere ristrutturato con un intervento sull’edificio storico e l’installazione dei nuovi impianti tecnologici. “Sono partiti i lavori di ristrutturazione, stiamo preparando il cantiere con l’ospedale che resta in esercizio, spostiamo i reparti e lavoriamo per un piano alla volta”, spiega Francesco Felice Buonfantino, l’architetto che ha fondato e guida lo studio Gnosis a Napoli che insieme allo Studio Associati Battistavinto il bando della Regione Campania per il via dei lavori finanziati in questa prima fase per 18 milioni di euro, in attesa di altri 18 milioni per la seconda parte dei lavori.
“Ora – spiega Buonfantino – stiamo pulendo e liberando i locali del secondo livello dell’edificio per realizzare entro marzo la Centrale Operativa Territoriale (Cot), l’ufficio che coordina il nuovo piano degli ospedali di territorio, poi stiamo anche liberando il piano terra per trasferire lì la diagnostica”. Un piano alla volta per tenere sempre aperto il presidio sanitario nel centro della città, che unisce tradizione alla contemporaneità tecnologica, con attenzione particolare alla ‘Ruota degli esposti’ che venne istituita nel 1600 e fu legata per secoli alla cura e crescita dei neonati abbandonati e che poi venne chiusa nel 1875. Ma l’ospedale è sempre rimasto una realtà al centro della città e la Regione ha deciso di investire per tenerlo vivo e attivo: “Il primo lotto di lavori – spiega Buonfantino – ha visto lo stanziamento un primo lotto da 18 milioni per il recupero dell’edificio ospedaliero”. Poi dovrebbero essere stanziati altri 18 milioni per l’acquisto delle tecnologie per un ospedale che tornerebbe a lavorare come day surgery.
“E’ un restauro – aggiunge Buonfantino – di un edificio antico e quindi tutto vincolato alla sovrintendenza. E’ un importante monumento della città ma anche un ospedale da sempre e resterà tale, fa parte del piano del governatore De Luca sul recupero degli ospedali al centro di Napoli. All’Annunziata manca da vent’anni la manutenzione e quindi ora serve l’adeguamento di tutte le strutture alle nuove esigenze sanitarie ma in contemporanea anche un attento recupero del manufatto architettonico, che sarà fatto con alta sorveglianza della soprintendente Sara Orabona e con l’ottima collaborazione con il rup, l’architetto Domenico Galluzzo e con Antonio Bruno per l’Asl Na1.
Il lavoro che abbiamo iniziato prevede di dover rifare completamente gli impianti idraulici, l’impianto elettrico, il sistema antincendio, il recupero delle superfici lapidee e la nuova rete dati internet. La sfida vera è che l’ospedale conviva con l’area monumentale, valorizzando entrambe le funzioni, di presidio sanitario e di monumento”. L’impresa sta infatti studiando anche i marmi all’interno dell’ospedale per scoprire i colori originali sotto il colore degli anni per conservarli. “Le imprese che hanno vinto l’appalto – spiega Buonfantino – sono il consorzio Ganosis e l’impresa Langella. I lavori sono partiti velocemente montando già tutte le impalcature e portando a termine già quasi 200.000 euro di lavori. L’auspicio è di riuscire a finire entro i 400 giorni stabiliti quando ci consegneranno il resto dei locali delll’edificio”.