Le finalità sono benefiche. Il programma della manifestazione è ricchissimo. Una ricchezza che va dalle prelibatezze che arriveranno a tavola, alla sapienza dell’arte dei pizzaioli tra i più bravi e osannati del momento, ai pasticcieri che fanno la felicità dei palati più difficili ad ogni latitudine d’Italia e poi le decine di chef stellati (e non) che guideranno i fortunati buongustai in un viaggio, un safari per l’appunto, tra sapori e saperi della tradizione enogastronomica campana e italiana. Il successo di Ischia Safari, l’evento che coniuga buon cibo e buon vino, ideato da due grandi chef della tradizione ischitana, Nino Di Costanzo e Pasquale Palamaro, in fondo consiste nel promuovere gli scambi di esperienze e competenze interpersonali, divulgare la tipicità e le caratteristiche merceologiche e organolettiche dei prodotti enogastronomici del territorio, trasmettere le tecniche di abbinamento dei prodotti gastronomici con quelli enologici, favorire e promuovere le interazioni e gli scambi con altre manifestazioni che attraverso ogni arte (pittorico/visiva, letteraria, musicale, design, teatrale, cinematografica, fotografica, stilistica, architettonico ecc.) si prefiggono come scopo la valorizzazione delle eccellenze del territorio. E l’Italia, che da questo punto di vista non ha eguali al mondo, trova sull’isola d’Ischia, nel mese di settembre, la sublimazione ideale delle sue eccellenze nell’enogastronomia ad Ischia Safari. Siamo alla quarta edizione. È il quarto safari, questa volta i numeri sono da record davvero, concentrati in due giorni gli appuntamenti da non perdere.
Domenica 16 settembre, nella baia dell’albergo della Regina Isabella, meta privilegiata del relax per capitani d’industria del jet set internazionale, dive e divi del cinema e della musica, c’è il Charity Gala Dinner. Cucina d’autore con quattro safari di mezz’ora ciascuno. Quattro viaggi nel gusto al costo di una cena: 150 euro a persona. Ai fornelli, assieme a Nino Di Costanzo e Pasquale Palamaro, ci saranno Andrea Migliaccio e Salvatore Elefante de “L’Olivo” di Capri, i fratelli Cerea del “Da Vittorio” di Brusaporto, Gaetano Trovato di “Arnolfo” a Colle Val d’Elsa, Gennaro Esposito e Carmine Di Donna della “Torre del Saracino” di Vico Equense, Giancarlo Morelli del “Pomiroeu” di Seregno, Giuseppe Biuso de “Il Cappero” di Vulcano, Giuseppe Costa de “Il Bavaglino” di Terrasini, Paolo Barrale del “Marennà” di Sorbo Serpico, Pino Cuttaia della “Madia” di Licata, Remo Capitaneo di “Enrico Bartolini” Milano. Top chef della ristorazione italiana.
Lunedì 17 settembre la carovana del gusto incontra altri chef, pasticcieri, pizzaioli e si trasferisce nella meravigliosa cornice del Parco Idrotermale del Negombo. Siamo nella baia di San Montano, con l’arena centrale di una delle strutture turistiche d’eccellenza d’Ischia che diventa crocevia di safari esperienziali tra i più disparati sapori. Il biglietto per entrare in questo luogo magico costa 50 euro. Dentro il Nogombo, trasformato in una sorta di paradiso della gastronomia, si esibiranno quasi cento chef in rappresentanza di regioni che storicamente rappresentano l’eccellenza dell’enogastronomia italica: Campania Trentino, Lombardia, Veneto, Toscana e Lazio. E assieme agli chef ci saranno anche una trentina di pizzaioli, tra i migliori al mondo, provenienti non solo Napoli ma anche Roma, Bologna, Verona e Milano: Franco Pepe, Ivano Veccia. Insomma, il top. Come saranno il top i 30 pasticcieri. Il ticket da 50 euro dà diritto a 30 consumazioni food e 5 degustazioni di vino. Il vino che ad Ischia in questi giorni significa vendemmia, vuol dire assaporare la storia dell’isola che nel Mediterraneo vanta un legame millenario con la vite. Lo testimoniano gli antichi reperti conservati a Villa Arbusto. Tra questi la coppa di Nestore, un reperto archeologico rinvenuto nella necropoli di San Montano a Lacco Ameno, sull’isola d’Ischia, all’archeologo tedesco Giorgio Buchner.
L’iscrizione che si trova sul vaso, databile intorno all’ultimo venticinquennio dell’VIII secolo a.C., costituisce uno dei più antichi esempi di scrittura alfabetica. L’iscrizione, secondo molti studiosi, si riferisce a quanto descritto nel libro XI dell’Iliade, in cui si narra della leggendaria coppa dell’eroe acheo Nestore, figlio del re di Pilo Neleo e di Cloride, tanto grande che occorrevano quattro persone per spostarla. A Ischia il vino è storia. Ed è ance aziende che esportano in tutto il mondo: da Casa D’Ambra alle Cantine Mazzella, da Tommasone a Pietratorcia, Crateca, Cenatiempo, La Pergola. A queste case si aggiungono rinomate cantine piemontesi, venete, toscane, pugliesi e, naturalmente, siciliane. E come per le altre tre edizioni “Ischia Safari” è anche un evento di solidarietà. L’anno scorso gli incassi sono stati destinati ai terremotati di Casamicciola e Lacco Ameno. Quest’anno, invece, l’organizzazione sosterrà una scuola alberghiera siciliana, l’Istituto professionale di Stato per i servizi di enogastronomia e ospitalità alberghiera “Giovanni Falcone” di Giarre, provincia di Catania. Dunque chi parteciperà al Charity Gala Dinner pagando 15o euro per una cena con i migliori chef stellati d’Italia e chi si tufferà tra le mille prelibatezza e sapori della cena buffet al Negombo deve sapere che tutto il ricavato andrà ad una scuola di Giarre. E tutto questo lo si deve certo all’idea e al grande lavoro di due grand chef isolani come Nino Di Costanzo e Pasquale Palamaro, ma anche e soprattutto alla associazione culturale Ischia Saperi e Sapori – Centro Culturale ed Artistico organizzatrice di Ischia Safari, i cui soci fondatori oltre a Nino Di Costanzo e Pasquale Palamaro,sono Giancarlo Carriero, Marco Castagna, Paolo Fulceri Camerini, Marianna Schiano.