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Salute

Nino Di Costanzo e Pasquale Palamaro: quest’anno la protagonista è la meravigliosa Sicilia

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Nino Di Costanzo e Pasquale Palamaro. Sono giovani, sono chef affermati. Sono Ischitani con cultura e respiro internazionale. Il loro lavoro li porta spesso in giro per il mondo. E ovunque vanno portano con loro i sapori, i profumi della loro isola. Nino è un po’ il fratello più grande, Pasquale quello che da sempre lo segue e se possibile lo insegue, perchè adora una delle qualità principali dello chef di Danì Maison: la sua cura maniacale per l’organizzazione, la pervicace volontà di fare sempre meglio nel campo della cucina. Loro lavorano tutto l’anno per portare ad Ischia chef, pasticcieri, pizzaioli. I migliori che ci sono. E anche quest’anno, se Ischia Safari è un successo, lo si deve a loro due. E alla associazione “Saperi e Sapori”.

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Sanità in Campania, cambio a sorpresa alla Asl di Caserta: Antonio Limone al posto di Ferrante

Antonio Limone designato alla guida della Asl di Caserta. Ritirato Mario Ferrante. Il 9 agosto la firma del decreto di De Luca. Ecco tutti i nuovi manager della sanità campana.

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I nuovi vertici delle Asl e degli ospedali della Campania, nominati a fine giugno dalla giunta regionale, entreranno in carica ufficialmente il 9 agosto, con la firma del decreto del presidente Vincenzo De Luca. Ma in attesa dell’atto formale, un cambio dell’ultima ora scuote la Asl di Caserta: Antonio Limone è stato designato al posto di Mario Ferrante, inizialmente destinato a succedere ad Amedeo Blasotti.

Ferrante si ritira, ma lascia il segno

Secondo fonti interne, Mario Ferrante si sarebbe ritirato ufficiosamente dalla corsa. Una rinuncia che però non sembra del tutto indolore. Il manager, attuale direttore dell’Asl di Avellino, aveva inizialmente mostrato titubanza di fronte alla complessità della realtà casertana. Ma poi, secondo ricostruzioni, avrebbe cambiato idea, compiendo sopralluoghi e incontri operativi per prepararsi al nuovo incarico.

Una mossa che non sarebbe stata apprezzata a Palazzo Santa Lucia, alimentando malumori e segnalazioni di disagio. Il risultato: l’esclusione. Sui social Ferrante ha commentato con una frase che lascia spazio a interpretazioni: «Ho sempre pensato che la vita prima o poi rende tutto: gli schiaffi ai violenti, le cattiverie ai cattivi e la dignità a chi è stato calpestato».

Limone alla guida della Asl di Caserta

A sostituirlo sarà Antonio Limone (nella foto in evidenza), ex direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Portici, che aveva da poco concluso il suo doppio mandato. Nome esperto, fuori dalle nomine iniziali, ma ora scelto per una delle sfide più complesse della sanità campana. La Asl di Caserta, seconda solo a Napoli 1 per densità e criticità, richiede visione e determinazione.

Limone dovrà affrontare dossier pesanti: dalla filiera bufalina colpita dalla brucellosi alla questione Terra dei Fuochi, fino a frizioni interne, resistenze al cambiamento e interferenze esterne. Senza dimenticare la gestione di 8 ospedali e di un bacino di oltre un milione di abitanti.

I prossimi passi: decreti e nomine strategiche

La nuova delibera con le modifiche approvata giovedì scorso non è ancora pubblicata sul Bollettino regionale. Una volta firmato il decreto l’incarico avrà durata variabile tra tre e cinque anni, come previsto dalla normativa. Subito dopo, i manager dovranno indicare i direttori sanitari e amministrativi, in autonomia ma con il consueto passaggio informale con la Regione.

Nel frattempo, è partito l’interpello per l’ospedale di Caserta, dove Gaetano Gubitosa si trasferirà a Napoli.

Tutti i nomi della nuova sanità campana

Ecco il quadro aggiornato dei vertici sanitari regionali:

  • Concetta Conte – Asl Avellino

  • Tiziana Spinosa – Asl Benevento

  • Monica Vanni – Asl Napoli 2 Nord

  • Giuseppe Russo – Asl Napoli 3 Sud

  • Gennaro Sosto – Asl Salerno (confermato)

  • Antonio D’Amore – Cardarelli

  • Anna Iervolino – Azienda dei Colli

  • Germano Perito – Moscati di Avellino

  • Maria Morgante – San Pio di Benevento

  • Elvira Bianco – Federico II

  • Mario Iervolino – Vanvitelli

  • Ciro Verdoliva – Ruggi d’Aragona

  • Maurizio Di Mauro – Pascale (confermato)

Con la nomina di Antonio Limone, la squadra è (quasi) al completo. Ora si attende la firma. E poi, subito, il lavoro.

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Salute

Ampio studio smentisce rischi alluminio in vaccini pediatrici

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I sali di alluminio presenti come additivi in vari vaccini pediatrici non aumentano i rischi di una serie di malattie croniche, incluso l’ autismo, le allergie, e patologie autoimmuni. E’ quanto emerge da un nuovo, ampio studio su più di 1 milione di cittadini danesi, seguiti sin dall’ infanzia. Pubblicata sulla rivista specializzata ‘Annals of Internal Medicine’, l’ indagine, per la precisione, non ha individuato alcun legame tra l’ uso di questi vaccini e ben 50 diversi disturbi, inclusi quelli relativi allo sviluppo neurologico. Negli Stati Uniti i sali di alluminio sono presenti, sia pure in minime quantita’, nelle immunizzazioni per la difteria, il tetano, la pertosse, la polmonite, l’ epatite B e il papilloma virus.

“L’alluminio contenuto in questi vaccini – ha inoltre fatto presente l’ autore principale dello studio, Anders Hviid, professore di epidemiologia del ministero della salute della Danimarca – e’ composto da sali e non e’ lo stesso elemento contenuto nel metallo di alluminio”. Lo studio ha seguito 1,2 milioni di persone nate tra il 1997 e i 2018 in Danimarca, confrontando l’ andamento della salute di tutti i bambini, ossia sia quelli che avevano ricevuto vaccini con alluminio che senza. I dati riguradano quindi esclusivamente e specificamente l’ effetto dei sali d’ alluminio nelle immunizzazioni e non l’ alluminio che puo’ essere presente nell’ ambiente o nei cibi. Sospetti su possibili effetti neuro-tossici dell’ alluminio nei vaccini sono stati sollevati dal ministro della Sanità Usa, R F Kennedy.

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Farmaci semaglutide possono aumentare testosterone uomini

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I farmaci semaglutide come l’ozempic, ma anche il prodotto a base di ‘tizepatide’ – entrambi sempre più popolari per il dimagrimento – appaiono produrre anche un altro effetto benefico: aumentare i livelli di testosterone negli uomini che soffrono di diabete o obesita’. Un gruppo di ricercatori dell’universita’ di Saint Louis ha analizzato i dati clinici di 100 uomini sovrappeso o con diabete del tipo 2, a cui erano stati prescritti i prodotti antagonisti del recettore Glp-1 o il tirzepatide. I partecipanti sono stati sottoposti a misurazione del testosterone all’ inizio dello studio e dopo 18 mesi: circa la metà dei volontari aveva evidenziato livelli tendenti al basso dell’ ormone.

Al termine della ricerca, dopo un anno e mezzo, tutti i pazienti avevano recuperato una concentrazione normale di testosterone. Il testosterone – normalmente tra i 300 e i 1.000 nanogrammi per decilitro di sangue- tende a diminuire con l’età, causando una diminuzione della densità ossea, della massa muscolare e della libido. I ricercatori suggeriscono, sulla base dei dati emersi, l’ importanza per i pazienti che gia’ assumono farmaci al testosterone, di monitorare regolarmente i livelli nel sangue se iniziano a prendere prodotti antagonisti del Glp-1. Lo studio è stato presentato alla conferenza della Società americana degli endocrinologi.

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