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Vaccinazioni Covid al minimo, verso open day dai medici

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Nelle ultime tre settimane sono quasi raddoppiati in Italia i contagi di Covid-19 e salgono decessi e ricoveri ma le vaccinazioni, con la nuova campagna avviata e diretta in primo luogo ai fragili, ancora non decollano. Ed a pagarne le conseguenze sono proprio i più anziani. Incentivare le immunizzazioni tra le categorie più a rischio, dunque, è oggi la priorità e per questo si è riunita la cabina di regia al ministero della Salute. Per superare incertezze e stanchezza dei cittadini, oltre a problemi logistici sul territorio, si punta anche ad Open day pro-vaccinazioni organizzati negli studi dei medici di famiglia. Secondo l’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe, infatti, in tre settimane i contagi settimanali sono quasi raddoppiati (+94,3%), crescono i ricoveri in area medica (+58,1%) e in un mese sono stati registrati 881 decessi, quasi raddoppiati e tutti a carico degli over 80.

Dopo circa un mese di sostanziale stabilità del numero dei nuovi casi settimanali, da tre settimane consecutive, spiega Gimbe, si rileva la progressiva ripresa della circolazione virale. Infatti, dalla settimana 2-8 novembre a quella 23-29 novembre il numero dei nuovi casi è aumentato da 26.855 a 52.175. “Rispetto all’effettiva circolazione virale – commenta Nino Cartabellotta, presidente Gimbe – il numero dei contagi è largamente sottostimato”. L’incidenza aumenta progressivamente con le decadi: da 16 casi per 100 mila abitanti nella fascia 10-19 anni a 221 per 100 mila abitanti negli over 90.

Aumentano anche i posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva da 99 a 170 (+71,7%). Al 29 novembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 9,2% in area medica e dell’1,9% in area critica. “Se in terapia intensiva – spiega Cartabellotta – i numeri assoluti sono comunque esigui dimostrando che oggi l’infezione da Sars-Cov-2 solo raramente determina quadri severi, l’incremento dei posti letto occupati in area medica conferma che nelle persone anziane, fragili e con patologie multiple può aggravare lo stato di salute richiedendo ospedalizzazione e/o peggiorando la prognosi delle malattie concomitanti”. In questo quadro, nonostante le raccomandazioni del ministero della Salute, i tassi di vaccinazione anti-Covid negli over 60 e over 80, afferma Gimbe, “rimangono molto bassi a livello nazionale e prossimi allo zero in quasi tutte le Regioni del Sud. Con un numero di somministrazioni che, invece di aumentare, si riduce”.

Al 30 novembre sono state somministrate 1.042.541 dosi. Purtroppo, rileva Cartabellotta, “al fenomeno della stanchezza vaccinale e alla continua disinformazione, si sono aggiunti vari problemi logistico-organizzativi: ritardo nella consegna e distribuzione capillare dei vaccini, insufficiente e tardivo coinvolgimento di farmacie e medici di famiglia, mancata attivazione della chiamata attiva dei pazienti a rischio, difficoltà tecniche dei portali web di prenotazione”. Con la Cabina di regia, si punta dunque a dare nuovo slancio alla campagna vaccinale. Le Regioni, spiega il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero, Francesco Vaia, “hanno assunto l’impegno a potenziare tutte le azioni necessarie per implementare la vaccinazione di prossimità, attraverso Open Day vaccinali e ponendo i medici di medicina generale, farmacie e tutti i setting assistenziali nelle condizioni di aumentare la propria offerta vaccinale, provvedendo a una più efficiente distribuzione delle dosi di vaccino Covid e antinfluenzale”.

Silvestro Scotti, segretario della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), da parte sua annuncia che i medici sono “pronti a sedersi con le Regioni a livello nazionale per favorire i tavoli aziendali per la creazione di Open Day negli studi più organizzati”. Sul fronte dei vaccini antinfluenzali, invece, negli studi dei medici di base, afferma Scotti, sono stati somministrati 7-8 milioni di dosi, in linea con lo scorso anno. Sono invece circa 6mila le farmacie aderenti a Federfarma, un terzo del totale, che stanno effettuando entrambe le vaccinazioni secondo una rilevazione ancora in corso. Ma il numero, rilevano da Fedefarma, aumenterà sicuramente.

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Covid: AstraZeneca ritira il suo vaccino in tutto il mondo

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AstraZeneca ha dichiarato oggi di aver avviato il ritiro mondiale del suo vaccino contro il Covid-19. Lo riportano i media internazionali. L’azienda farmaceutica ha aggiunto che procederà al ritiro delle autorizzazioni all’immissione in commercio del Vaxzevria in Europa.

AstraZeneca giustifica la sua decisione parlando di un “eccedenza di vaccini aggiornati disponibili”. L’azienda anglo-svedese a fine aprile ha ammesso per la prima volta in documenti giudiziari nel corso di un procedimento legale a Londra che il suo vaccino anti Covid può causare trombosi come raro effetto collaterale. L’ammissione potrebbe aprire la strada a risarcimenti multimilionari, secondo i media britannici.

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Salute

Preparazione test Medicina, in 48 ore 1milione di visualizzazioni

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Sono già 1 milione di visualizzazioni e oltre 200mila i visitatori unici al sito realizzato da Cineca per il ministero dell’Università e della Ricerca, dove domenica sono state pubblicate le 3500 domande e risposte da cui verranno estratti i quesiti per i test di accesso alle facoltà di Medicina e Veterinaria di maggio 2024. Si tratta solo delle prime 3500 domande perché le altre verranno pubblicate almeno 20 giorni prima la data di luglio. Per la prima volta il database da cui vengono estratti i quesiti è accessibile in anticipo a tutti i candidati: a oggi sono oltre 760mila i download dei pdf pubblicati, a sole 48 ore dalla messa online. Sul sito è inoltre possibile, per la prima volta, effettuare gratuitamente simulazioni online di autovalutazione, sia in forma completamente anonima (ad ora 156.500 prove effettuate da 30.000 utenti), sia inserendo un codice identificativo a propria scelta, che permette di ripetere i test su versioni di volta in volta rielaborate, in base alle difficoltà mostrate nelle prove sostenute in precedenza.

Un applicativo di intelligenza artificiale analizza l’esito delle simulazioni e, pur non rappresentando una valutazione formale delle competenze, fornisce indicazioni sulla prova sostenuta (da domenica sono circa 50.000 i test di autovalutazione svolti con ausilio di Ia). Per la prima volta, quindi, gli studenti e le studentesse che vogliono iscriversi a Medicina e Veterinaria possono studiare su una base dati ufficiale, le cui domande sono state verificate da una commissione di professori universitari indicati dagli atenei. Inoltre, i candidati potranno svolgere gratuitamente tutti i test di autovalutazione necessari alla loro preparazione.

A 48 ore dalla pubblicazione dei test di prova e autovalutazione, le materie più ostiche – che contano la maggior percentuale di risposte errate – sono fisica e matematica, mentre la materia con la maggior percentuale di risposte corrette è biologia. Sullo stesso sito è attivo un servizio attraverso cui inviare eventuali segnalazioni sui quesiti o sul funzionamento della pagina web, ad oggi ne sono pervenute 80. Dalle segnalazioni ricevute, solo una domanda sulle 3.500 della banca dati è risultata errata, come verificato dalla Commissione di docenti che ha valutato i quesiti. La domanda è stata, quindi, corretta. Sul sito, nel mese di luglio, verrà pubblicato un nuovo database con i quesiti da cui verranno estratte le domande dei test della seconda prova prevista proprio per quel mese.

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Ricerca Neuromed-Fondazione Veronesi: l’olio di oliva associato a minore mortalità per tumore

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L’olio di oliva è da secoli considerato uno dei pilastri della dieta mediterranea e non a caso è stato venerato per le sue eccezionali proprietà benefiche per la salute. Questo liquido prezioso, estratto dalla spremitura delle olive, non solo conferisce un sapore unico ai piatti, ma è anche una fonte ricca di sostanze nutritive essenziali che favoriscono il benessere del corpo e della mente. Il consumo regolare di questo importante componente della Dieta Mediterranea è associato a una ridotta mortalità, non solo per le malattie cardiovascolari ma anche per tumore. A dirlo uno studio condotto dalla Piattaforma Congiunta Fondazione Umberto Veronesi- I.R.C.C.S. Neuromed che ha analizzato i dati di oltre ventimila partecipanti allo studio Moli-sani.

Nuove prove a favore di una alimentazione che favorisca l’uso di olio d’oliva arrivano da uno studio realizzato nell’ambito del Progetto UMBERTO, condotto dalla Piattaforma Congiunta Fondazione Umberto Veronesi ETS – Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), in collaborazione con la Clinica Mediterranea Cardiocentro di Napoli e l’Università LUM “Giuseppe Degennaro” di Casamassima (BA). La ricerca ha evidenziato come il consumo di olio d’oliva sia associato a una importante riduzione della mortalità non solo per le malattie cardiovascolari, ma anche per i tumori.

Pubblicata sulla rivista European Journal of Clinical Nutrition, la ricerca ha analizzato i dati di quasi 23.000 adulti italiani, uomini e donne, partecipanti allo studio epidemiologico Moli-sani, che sono stati seguiti per oltre 12 anni. Per tutti loro erano disponibili dettagliate informazioni sui consumi alimentari.

il team della Piattaforma Progetto UMBERTO

“I benefici del consumo di olio di oliva sono ampiamente documentati in letteratura, soprattutto in relazione alla salute cardiovascolare – dice Emilia Ruggiero, primo autore dello studio e ricercatrice finanziata da Fondazione Umberto Veronesi ETS presso il Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’IRCCS Neuromed – Tuttavia, si sa ancora poco sugli effetti dell’olio di oliva in relazione ai tumori, e la maggior parte dei dati disponibili proviene da popolazioni non Mediterranee. Ecco perché abbiamo voluto indagare il ruolo di questo alimento cardine della Dieta Mediterranea anche in relazione alla mortalità per tumore, utilizzando i dati raccolti dallo studio Moli-sani, una delle coorti di popolazione più grandi d’Europa.

“I risultati dello studio – spiega Marialaura Bonaccio, Co-Principal Investigator della Piattaforma congiunta – confermano il beneficio del consumo regolare di olio d’oliva per la salute cardiovascolare che è associato alla riduzione di un quarto dei decessi dovuti a patologie cardiovascolari. Ma il dato più interessante è che, rispetto a un consumo inferiore a un cucchiaio e mezzo, il consumo quotidiano di olio di oliva in quantità uguali o superiori a 3 cucchiai da tavola (1 cucchiaio corrisponde a circa 10 grammi di olio, ndr) è associato a una analoga riduzione (23%) del rischio di mortalità per tumore.

ingresso Piattaforma Veronesi

“Sono dati che suggeriscono ipotesi molto interessanti – aggiunge Maria Benedetta Donati, Principal Investigator della Piattaforma congiunta – Infatti, la riduzione di mortalità per tumore appare spiegata, seppure parzialmente, da un miglioramento del profilo di alcuni fattori di rischio tipicamente legati alle patologie cardiovascolari. È un’ipotesi che affascina molti ricercatori: malattie croniche diverse come ad esempio tumori e infarto del cuore potrebbero condividere gli stessi fattori di rischio e gli stessi meccanismi molecolari. In altri termini, esisterebbe un ‘terreno comune’, o ‘common soil’ nella formulazione inglese, da cui si originano queste patologie”.

“Certamente – commenta ancora Donati- saranno necessari ulteriori approfondimenti per chiarire i meccanismi in gioco. Ma questi risultati evidenziano ancora una volta l’importanza di integrare l’olio d’oliva, un elemento centrale della Dieta Mediterranea, nelle nostre abitudini alimentari quotidiane”.

 

Ruggiero, E., Di Castelnuovo, A., Costanzo, S., Esposito, S., De Curtis, A., Persichillo, M., … & Bonaccio, M. (2024). Olive oil consumption is associated with lower cancer, cardiovascular and all-cause mortality among Italian adults: prospective results from the Moli-sani Study and analysis of potential biological mechanisms. European Journal of Clinical Nutrition, 1-10.
DOI: https://doi.org/10.1038/s41430-024-01442-8

Il progetto UMBERTO
Il Progetto UMBERTO (Verso Una rinnovata epideMiologia nutrizionale e Biologica pEr la salvaguaRdia della saluTe e la prevenziOne dei tumori) nasce dal sodalizio scientifico tra Fondazione Umberto Veronesi ETS e l’IRCCS Neuromed di Pozzilli e ha l’obiettivo di studiare più approfonditamente il rapporto tra alimentazione e tumori, con un focus particolare sulla Dieta Mediterranea.

Lo studio Moli-sani
Partito nel marzo 2005, ha coinvolto circa 25.000 cittadini, residenti in Molise, per conoscere i fattori ambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori. Lo studio Moli-sani, oggi basato presso l’IRCCS Neuromed, ha trasformato un’intera Regione italiana in un grande laboratorio scientifico.

L’IRCCS Neuromed
L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Neuromed di Pozzilli (IS) rappresenta un punto di riferimento a livello italiano ed internazionale per la ricerca e la terapia nel campo delle malattie che colpiscono il sistema nervoso e quello vascolare. Un centro in cui i medici, i ricercatori, il personale e gli stessi pazienti formano un’alleanza rivolta a garantire il miglior livello di assistenza possibile e cure all’avanguardia, guidate dagli sviluppi scientifici più avanzati.

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