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Salute

Piace a Napoli la salute in piazza, bilancio ok per ‘GiocoLea’

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Piace la salute in piazza: la campagna di prevenzione gratuita ad accesso libero ‘GiocoLea’ (termine che richiama il gioco e i bambini e i Livelli essenziali di assistenza), voluta dal dg della Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, con esami, test, vaccinazioni, visite specialistiche e animazione per i più piccoli ha registrato un nuovo bilancio positivo. Dopo la due giorni del 18 e 19 novembre in Piazza Nazionale e in via Vecchia Poggioreale, oltre che alla Rotonda Diaz, nell’ultimo fine settimana l’esperienza è stata ripetuta in Piazza San Francesco di Paola, davanti a Porta Capuana, sempre nel Distretto Sanitario di Base 33, con l’organizzazione di Asl e Regione ed il patrocinio del Comune.

Ecco i numeri di sabato 2 dicembre giorno nel quale sono state effettuate 352 prestazioni: 18 Pap/HPV Test, 14 Vaccinazioni Pediatriche, 22 Vaccini per Adulti (17 Antinfluenzali, 3 Antipneumococciche, 2 Zoster), 45 Kit contro il cancro del Colon retto, 37 Mammografie, 34 Consulenze nutrizionali, 55 Visite dermatologiche, 91 Pneumologiche, 36 HCV. E il report di domenica 3 vede in crescita le prestazioni, giunte a quota 442: 38 Pap/HPV Test, 16 Vaccinazioni Pediatriche, 31 Vaccinazioni per adulti (solo antinfluenzali), 46 Kit contro il cancro del Colon retto, 55 Mammografie, 30 Consulenze nutrizionali, 87 Visite dermatologiche, 96 pneumologiche, 44 HCV. Soddisfatto il dottor Giuseppe Guadagno, direttore del Distretto 33: “Il bilancio è sicuramente positivo e ha visto il pieno coinvolgimento ‘aziendale’ della Asl; é stata proposta un’offerta molto varia che interessa diverse fasce di età e sono state effettuate prestazioni per le quali normalmente le liste di attesa sono lunghe come, ad esempio, la visita dermatologica o l’esame spirometrico”.

Anche per l’obesità infantile c’è stata attenzione: “E’ stato fatto un lavoro di informazione approfondito con una forte affluenza” aggiunge ricordando che è stata data la possibilità di effettuare pratiche di cambio del medico di base e di orientamento alle offerte assistenziali distrettuali. E’ stato allestito anche un info point veterinario. “Sono eventi, questi in piazza, importantissimi, sono l’occasione per rafforzare concetti di educazione sanitaria – rileva il dirigente del Distretto – C’è una sanità che va incontro ai cittadini in un contesto nel quale, spesso, c’è rabbia per le attese che bisogna fare per avere una visita specialistica; ma questo momento deve indurre la popolazione ad andare verso i servizi che funzionano giorno per giorno e che offrono sempre le prestazioni che abbiamo dato in questo fine settimana”.

“Già 15 giorni fa sono state realizzate le ‘prove generali’ di questa due giorni quando, per citare un dato oltre agli altri già noti, sono stati effettuati nei nostri spazi intramurali 23 vaccini antinfluenzali per adulti e 6 anti Covid, ma con oggi ‘GiocoLea’ avrà sempre più un ruolo strutturale ‘aziendale’ e verrà sicuramente replicato nelle piazze degli altri Distretti. Esso ha visto qui insieme l’area territoriale competente, le cosiddette aree centrali come quella della Tutela della salute della donna, del bambino e dell’adolescente, ma soprattutto il Dipartimento di Prevenzione”.

Archiviata positivamente l’esperienza in piazza, ora è il momento, afferma il dirigente sanitario, di “andare a casa della gente per aggredire il nodo irrisolto dei cosiddetti ‘inadempienti’ in relazione alle vaccinazioni pediatriche obbligatorie. Parlo, in particolare – come ha ricordato anche la dottoressa Marina Tesorone, responsabile dell’Uoc Tutela della salute della donna, del bambino e dell’adolescente – dei nati nel 2021 i cui genitori devono essere sensibilizzati”. Conclude il dottor Guadagno: “Queste prestazioni assicurano, peraltro, l’effettività dell’obbligo scolastico. Occorre agire, da un lato, sulle famiglie e, dall’altro, offrire una vaccinazione anche a domicilio come l’Asl Napoli 1 Centro sta facendo soprattutto per quelli più resistenti”.

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Mieloma, perdita di un gene lo nasconde a sistema immunitario

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La resistenza del mieloma multiplo alla chemioterapia dipende anche dalla ‘scomparsa’ di uno specifico gene nelle cellule tumorali che diventano così invisibili al sistema immunitario. Lo ha scoperto uno studio condotto dall’IRCCS Candiolo, in collaborazione con il Dana Farber Cancer Institute di Boston, mettendo in luce un nuovo meccanismo di resistenza alla terapia del mieloma, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Blood. “Il farmaco bortezomib inibitore del proteasoma, organuli cellulari in grado di rimuovere le cellule danneggiate, contrasta il mieloma multiplo sia direttamente, colpendo le cellule tumorali, che indirettamente, attivando il sistema immunitario e provocando la cosiddetta morte cellulare immunogenica – spiega Annamaria Gullà, responsabile del Laboratorio di Ematologia Traslazionale e Immunologia di Candiolo -. La perdita di efficacia a lungo termine del farmaco puo’ derivare dall’ insorgenza di forme nuove di resistenza alla terapia, in cui il farmaco non è più in grado di stimolare il sistema immunitario a riconoscere il tumore. A causa della perdita di un gene noto come Gabarap, infatti, il mieloma multiplo diventa ‘invisibile’ al riconoscimento da parte del sistema immunitario”.

Il mieloma multiplo è il secondo tumore del sangue in Italia, che colpisce ogni anno circa 2700 donne e 3000 uomini, ed è provocato da un’eccessiva riproduzione delle plasmacellule nel midollo osseo. La maggior parte delle persone con mieloma ha una recidiva di malattia dopo il primo trattamento. Il team dell’Ircss Candiolo è partito dallo studio del meccanismo d’azione del farmaco bortezomib, che agisce sia contro le cellule tumorali che stimolando il sistema immunitario ad attaccare. “Tramite una serie di analisi in modelli preclinici abbiamo dimostrato che le cellule tumorali morenti, colpite direttamente da questo farmaco di prima linea, esprimono sulla loro superficie una proteina nota come calreticulina – evidenzia Gullà – che rende il tumore visibile al sistema immunitario che può così attaccarlo. Ma la perdita del gene Gabarap compromette l’esposizione della calreticulina, riducendo in questo modo l’azione del sistema immunitario contro il cancro”. I ricercatori hanno inoltre dimostrato che la rapamicina, un farmaco inizialmente usato nei casi di trapianto d’organo, può ripristinare l’effetto immunogenico del bortezomib.

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Salute

L’IA fa dialogare tutte le molecole della vita, per future cure

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Dopo avere rivoluzionato la ricerca sulle proteine, l’intelligenza artificiale riesce adesso a prevedere le interazioni fra tutte le molecole della vita, comprese Dna e Rna, permettendo di generare strutture biologiche dalla struttura complessa che potrebbero aprire la strada a nuovi farmaci e terapie. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature, si deve al nuovo modello AlphaFold 3 messo a punto dall’azienda Google DeepMind e da Isomorphic Labs. Parallelamente, Google DeepMind presenta AlphaFold Server, uno strumento liberamente accessibile ai ricercatori che lavorano nel pubblico e che permette di utilizzare AlphaFold 3. Coordinata da John M. Jumper di Google DeepMind, la ricerca ha dimostrato che AlphaFold 3 è in grado di prevedere con un alto grado di precisione le strutture molecolari complesse che possono nascere facendo interagire fra loro tutti i tipi di molecole biologiche, a partire dal Dna nel quale è scritto il libro della vita.

E’ un passo in avanti importante rispetto al traguardo che era stato raggiunto nel 2023 con il modello AlphaFold 2, che permette di combinare fra loro un gradissimo numero di proteine. Per mettere alla prova il nuovo modello di IA, i ricercatori hanno utilizzato le strutture relative a quasi tutti i tipi di molecole contenute nella Protein Data Bank.

“La capacità di determinare computazionalmente le interazioni complesse tra proteine e altre molecole – scrivono gli autori della ricerca – amplierà la nostra comprensione dei processi biologici e potrebbe facilitare lo sviluppo di farmaci”. Il nuovo modello di intelligenza artificiale è infatti in grado di prevedere l’interazione fra proteine, acidi nucleici, piccole molecole, ioni e residui proteici modificati, nonché interazioni anticorpo-antigene. C’è ancora del lavoro da fare sull’accuratezza dei modelli, scrivono i ricercatori, ma è ormai aperta la strada che promette di imprimere una forte accelerazione alla ricerca biomedica.

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Covid: AstraZeneca ritira il suo vaccino in tutto il mondo

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AstraZeneca ha dichiarato oggi di aver avviato il ritiro mondiale del suo vaccino contro il Covid-19. Lo riportano i media internazionali. L’azienda farmaceutica ha aggiunto che procederà al ritiro delle autorizzazioni all’immissione in commercio del Vaxzevria in Europa.

AstraZeneca giustifica la sua decisione parlando di un “eccedenza di vaccini aggiornati disponibili”. L’azienda anglo-svedese a fine aprile ha ammesso per la prima volta in documenti giudiziari nel corso di un procedimento legale a Londra che il suo vaccino anti Covid può causare trombosi come raro effetto collaterale. L’ammissione potrebbe aprire la strada a risarcimenti multimilionari, secondo i media britannici.

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