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Fulmine doping sull’atletica azzurra, positivo Abdelwahed

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La voce che si rincorreva da ieri alla fine ha trovato conferma: Ahmed Abdelwahed, medaglia d’argento per l’Italia nei 3000 siepi agli Europei di atletica leggera di Monaco Baviera e’ risultato positivo a un controllo antidoping effettuato durante la competizione continentale dove era salito sul podio con l’altro azzurro Osama Zoghlami nella gara vinta dal finlandese Topi Raitanen. “Certe cose sembrano impossibili finche’ non ti accadono. Sono stato sospeso in via cautelare per la presenza di una sostanza di cui non avevo mai sentito parlare”, scrive Abdelwahed su Instagram sottolineando la sua estraneita’. “Ho scoperto per la prima volta l’esistenza del Meldonium quando mi e’ stato riferito che lo hanno trovato nelle mie analisi – si legge nel post – Non ho mai assunto volontariamente questa sostanza quindi sto cercando di capire come mai fosse nelle mie urine. Aspetto i dati del campione per vedere se puo’ essere una contaminazione. Per quanto valga ho sempre corso per divertirmi ,conoscere e condividere con le persone che ho incontrato bei momenti.. non ho mai avuto la fobia di essere il piu’ forte o vincere, sara’ stato un limite ma mi ha permesso di vivermi questo sport al meglio! Dal momento che ho deciso di condividere con voi cio’ che mi e’ accaduto vi terro’ aggiornati sul conseguimento delle indagini per dimostrare la mia innocenza”. Il meldonium – un farmaco per il cuore – e’ balzato agli onori della cronaca nel 2016 quando la tennista russa Maria Sharapova era stata trovata positiva ai test per la sostanza, e aveva ammesso di averne fatto uso per 10 anni, sotto prescrizione del suo medico di famiglia, per trattare una condizione di salute. Per questo motivo Sharapova era stata sospesa per due anni. Ora Ahmed Abelwahed, che e’ stato sospeso in via cautelare, dovra’ sottoporsi alle controanalisi.

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Conference League, la Fiorentina pareggia con il Brugge e va in finale

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La Fiorentina conquista la finale di Conference League  contro il Club Brugge. Il pareggio 1-1 in Belgio è stato sufficiente per garantire agli uomini di Italiano la loro seconda finale consecutiva in questa competizione, dopo la delusione dello scorso anno contro il West Ham United. Il match è stato inizialmente tattico, con entrambe le squadre che hanno impiegato venti minuti per calibrare i propri movimenti. Il primo vero sussulto è arrivato con un mancino alto di Mandragora, ma è stato il Bruges a trovare il gol con De Cuyper, che ha sfruttato un’occasione su un errore difensivo della Viola. La squadra italiana ha risposto con determinazione, creando diverse occasioni ma senza riuscire a concretizzare. Tuttavia, il rigore trasformato da Beltran ha ribaltato le sorti del match, portando la Fiorentina in finale. La ripresa è stata un vero e proprio assedio viola, con Kouamé che ha colpito la traversa e Mignolet che ha salvato il Bruges su una punizione magistrale del capitano viola. Ma è stato Beltran a scrivere la storia, con il suo gol che ha garantito alla Fiorentina un posto nella finale. Non sono mancati momenti di tensione, come la parata di Terracciano che ha tenuto la porta inviolata. Ora gli occhi sono tutti puntati sulla finale del 29 maggio allo Stadio Agia Sophia di Atene, dove la Fiorentina cercherà di conquistare il trofeo.

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Internazionali di Roma, Djokovic: sarò al top della forma per Roland Garros

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“Penso di essere sulla buona strada per raggiungere il picco della mia forma al Roland Garros di Parigi”. Lo ha detto Novak Djokovic nella conferenza stampa agli Intenzionali d’Italia. “Spero che qui a Roma possa giocare meglio di quanto ho fatto a Montecarlo – ha proseguito – Il desiderio, ovviamente, è sempre quello di arrivare lontano. Ma vediamo. Adesso è un concetto diverso. È la prima volta che Roma e Madrid durano quasi due settimane, come Indian Wells e Miami. E questo ti da più tempo per recuperare tra una partita e l’altra se continui nel torneo, il che penso sia utile per me”. L’obiettivo, oggi, però non è Roma.

“In termini di preparazione guardo oltre – ha spiegato – Punto al Roland Garros, a Wimbledon e alle Olimpiadi. Questo è il blocco per il quale ci stiamo preparando di più e sono soddisfatto di come sono andati gli ultimi 10-14 giorni di allenamento”.

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Internazionali di Roma, dopo Sinner e Alcaraz anche Berrettini si ritira: non sono pronto

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Dopo Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, si ritira anche Matteo Berrettini dagli Internazionali di Roma. “Non riuscirò a giocare, ho provato a fare di tutto, ma non sono pronto per competere. Rischio di farmi male e stare fermo”, lo ha annunciato il tennista in conferenza stampa.

“Non c’è un infortunio o qualcosa di rotto, c’è solo la tristezza perché con questo sono tre anni che qualcuno mi porta via questo torneo. Semplicemente non sono pronto a giocare – ha continuato Berrettini spiegando il perché del suo forfait a Roma – E’ una sensazione difficile da spiegare, ma è come se sento che potrebbe succedere qualcosa”.

Da Madrid si era ritirato per via di una forte tonsillite e febbre e il tennista romano spiega così la sua decisione di oggi: “Nelle ultime settimane ho preso dei medicinali per curarmi che mi hanno debilitato tantissimo, al punto da non farmi sentire pronto a giocare. Io questo torneo lo voglio giocare se sono competitivo e se non lo sono è giusto che non partecipi”. Sui tempi di recupero ha concluso: “Difficile dirlo, spero prima di Parigi o per il Roland Garros”.

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