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Cronache

Ferisce la moglie con una spada, la donna è grave

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Non ricorda nulla di quanto avvenuto il giorno dell’Epifania, quando in casa a Como, un uomo di 41 anni ha improvvisamente brandito una delle spade della sua collezione, l’ha puntata all’addome della moglie e ha affondato il colpo. Uno solo e profondo. Non ricorda nulla e all’avvocato ha anzi detto che non avrebbe mai voluto fare del male alla moglie. La donna, 55 anni, e’ ancora in prognosi riservata, ma vi sono fondate speranze che possa riuscire a salvarsi. Quando sono arrivati in casa, chiamati da lei stessa, i soccorritori l’hanno trovata ancora cosciente, ma le sue condizioni sono progressivamente peggiorate dopo il trasporto in ospedale. Fondamentale e’ stata l’operazione cui e’ stata immediatamente sottoposta al Sant’Anna di Como. Il marito, Roberto L. 41 anni, comasco, e’ stato arrestato per tentato omicidio. In carcere e’ ancora confuso, come lo era nell’immediatezza del fatto. Proprio per lo stato di choc in cui lo avevano trovato i sanitari del 118 e i poliziotti, l’uomo era stato portato in ospedale, a Cantu’. Poi e’ stato trasferito nel carcere di Como. Lunedi’ sara’ sentito dal giudice delle indagini preliminari per la convalida e, forse, a lui riuscira’ a spiegare le ragioni di un gesto che al momento sembra privo di qualsiasi motivazione. “Non si e’ reso conto di quello che ha fatto” ha spiegato il legale Francesca Binaghi, dopo avergli parlato in carcere. “Era confuso, mi ha detto che ama sua moglie, che stava vivendo giorni di estrema sofferenza. Ma non ricorda nulla di quanto successo in casa e che non voleva farle del male”. La coppia vive in un appartamento in via Magenta, zona centrale di Como, assieme ai genitori di lui, che al momento del fatto erano assenti. Attualmente entrambi i coniugi non hanno un’occupazione, lui pare facesse qualche lavoretto saltuario. Nessuna denuncia e nessuna segnalazione risulta per violenze, maltrattamenti o altro, e da quanto e’ emerso dai primi accertamenti, nemmeno sarebbero state raccolte voci di dissapori o litigi. E’ pertanto molta la cautela nel catalogare l’accaduto come una delle tante aggressioni figlie delle violenze domestiche. Lo stesso comportamento della donna, che ha chiamato i soccorsi e che in ospedale ha chiesto che il marito venisse aiutato, sembra escludere questo tipo di matrice. Eppure giovedi’ in quell’appartamento e’ successo qualcosa che ha innescato un momento di follia. Un aspetto che potrebbe essere importante per capire cosa e’ successo e’ quello degli stupefacenti: in casa i poliziotti hanno infatti trovato e sequestrato 41 grammi di marijuana, destinati al consumo personale di lui, a quanto e’ parso di capire. Non risulta che l’indagato abbia precedenti per droga ne’ che sia mai stato semplicemente segnalato quale assuntore. Al momento non e’ possibile stabilire se giovedi’ Roberto L. avesse assunto marijuana, ma questo e’ un aspetto che sara’ sicuramente affrontato nel corso dell’inchiesta. Vi e’ poi la scelta dell’arma, una spada delle cinque che l’uomo deteneva in casa, tra cui una katana giapponese. Tutte sono state sequestrate dalla polizia, assieme a un coltello. Si tratta di spade da rappresentazioni pubbliche, tipo sfilate e ricostruzioni storiche, per le quali peraltro la detenzione a casa e’ consentita senza alcuna autorizzazione. Le limitazioni riguardano soltanto la loro detenzione fuori di casa, che non e’ consentita. Perche’ usare proprio la spada della sua collezione? E perche’ un colpo solo? Scelte che non si sposano con una reazione d’impeto. Ad oggi, l’unico che potrebbe dare risposte in tal senso e’ il diretto interessato. Se vorra’ e sara’ in grado di farlo. Non e’ infatti escluso che l’inchiesta passi attraverso un accertamento delle condizioni psichiche dell’indagato.

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San Severo, incidente alla giostra: 9 giovani

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Nove giovani, tutti minorenni e di età superiore ai 10 anni, sono rimasti feriti in un grave incidente avvenuto durante la festa patronale della Madonna del Soccorso a San Severo. L’incidente è accaduto nella serata di ieri presso il luna park di via Fortore, quando una giostra ha subito un cedimento strutturale, presumibilmente a causa del cedimento di due grossi cavi.

Il sindaco di San Severo, Francesco Miglio, ha riferito nell’intervista notturna a un sito web di informazione locale che due dei feriti hanno riportato lesioni gravi e sono stati immediatamente trasportati all’ospedale di San Giovanni Rotondo. Gli altri sette, con ferite più lievi, sono stati ricoverati presso gli ospedali di Foggia e San Severo.

Le autorità locali stanno attualmente conducendo accertamenti per determinare le cause esatte dell’incidente. Al momento, la priorità resta il trattamento medico dei giovani feriti e il supporto alle loro famiglie. Nel frattempo, la giostra è stata chiusa e l’area circostante isolata per permettere agli investigatori di effettuare i necessari rilievi tecnici.

 

 

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Campi Flegrei: notte in strada per centinaia, in tanti rientrano a casa

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E’ stata una notte in strada per tantissimi cittadini di Pozzuoli, che però fortunatamente non hanno percepito nessuna scossa di terremoto. In tanti hanno trovato riparo a bordo di auto posteggiate lontane dagli edifici, oppure nelle due piccole tendopoli allestite dalla Protezione civile rapidamente nella zona del porto e in quella di lungomare Pertini. Poco sonno comunque per tutti: c’è stato chi ha trascorso il tempo giocando a carte o chi è stato per l’intera notte con la radio accesa in attesa di avere notizie. All’alba, e a causa di un repentino abbassamento della temperatura, in tanti sfidando la paura hanno deciso di far rientro a casa. Non sono mancati momenti di tensione anche durante la notte: c’è chi ha lamentato l’assenza di bagni chimici, arrivati a Pozzuoli stamattina.

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Ingv: nei Campi Flegrei dalle 19.51 di ieri circa 150 terremoti: protezione civile in stato di allerta

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Dalle 19:51 di ieri lo sciame sismico in corso nell’area dei Campi Flegrei ha fatto registrare, fino alle ore 00:31 di oggi, circa 150 terremoti, il più forte dei quali di magnitudo 4.4, all’interno della Solfatara. Lo evidenzia l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) aggiungendo che non si registrano allo stato attuale un aumento della velocità di sollevamento, che attualmente è di 2 cm/mese, né variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali del suolo diverse rispetto all’andamento precedente. L’Ingv quindi ricorda che durante la crisi bradisismica del 1982-84 il sollevamento del suolo raggiunse i 9 cm al mese, e si superarono anche 1300 eventi sismici al mese.

Attualmente, invece, nell’ultimo mese sono stati registrati circa 450 eventi. Inoltre, i parametri geochimici “non mostrano variazioni significative rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, se non il ben noto incremento di temperatura e pressione che caratterizza il sistema idrotermale”. “La sismicità – aggiunge l’Ingv – non è un fenomeno prevedibile, pertanto non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso”.

L’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv continua le attività di monitoraggio ordinarie e straordinarie al fine di “individuare anche le più piccole variazioni nei parametri di monitoraggio utili per definire al meglio l’attuale fenomeno in corso”. Inoltre, le strutture dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dedicate al monitoraggio dell’area della caldera dei Campi Flegrei “sono sempre operative h24 e oggi saranno effettuate misure e campionamenti in alcuni siti della caldera”. L’Ingv, con la sua sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano, “è costantemente in collegamento con la Protezione Civile nazionale, regionale e con i Comuni interessati, oltre che con tutte le Autorità competenti alla tutela del territorio”.

Sono continuati durante la notte le attività del Centro di coordinamento soccorsi riunito dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, al verificarsi dell’evento sismico più importante ai Campi Flegrei. La sala operativa della Protezione civile in prefettura si è collegata con il Dipartimento di Protezione civile, diretto da Fabrizio Curcio, ed il Coc di Pozzuoli, presieduto dal sindaco Luigi Manzoni, cui ha partecipato personalmente il presidente della Regione, Vincenzo de Luca, per fare il punto sulla situazione anche con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il direttore dell’Ingv, Carlo Doglioni, il direttore dell’Osservatorio vesuviano, Maurizio di Vita, il direttore della Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, quello del 118, Giuseppe Galano, le Forze dell’ordine, la Capitaneria di porto, la Croce rossa e i sindaci e commissari dei comuni flegrei di Bacoli, Josi della Ragione, Monte di Procida, Vincenzo Chietti, e Quarto, Antonio Sabino. Sono state attivate otto squadre dei Vigili del fuoco e tre squadre di Polizia locale a Pozzuoli, che hanno evidenziato le varie criticità, con lo sgombero – come già detto – di 35 famiglie che hanno trovato autonoma sistemazione.

Il Comune di Pozzuoli ha indicato la struttura del Palatrincone dotata di brandine e servizi igienici per la prima accoglienza. Non sono state rilevate, si apprende dalla prefettura, criticità nelle strutture ospedaliere e in particolare presso l’ospedale San Paolo e quello di Santa Maria delle Grazie, che hanno continuato la loro attività. Il prefetto ha disposto il potenziamento per 48 ore dei Vigili del fuoco, della Polizia stradale, delle polizie locali e dei Carabinieri per assicurare la viabilità. I comuni di Pozzuoli, Bacoli, Quarto, Qualiano e Napoli, per le municipalità 9 e 10, hanno disposto la chiusura, in via precauzionale, delle scuole.

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