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Usa, il virus cambia anche l’11 settembre

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In un anno in cui la pandemia di Coronavirus ha fatto modificare innumerevoli rituali americani, anche la commemorazione dell’11 settembre non è potuta sfuggire. Il 19mo anniversario degli attacchi terroristici sarà contrassegnato da due cerimonie presso la piazza commemorativa dell’11 settembre e un angolo vicino al World Trade Center, a testimonianza di una divisione sulla decisione del memoriale di sospendere una cara tradizione ai parenti che leggono di persona i nomi delle vittime. Il vicepresidente Mike Pence è atteso per entrambi i ricordi a New York, mentre il presidente Donald Trump e lo sfidante democratico Joe Biden hanno in programma di recarsi al Flight 93 National Memorial in Pennsylvania. A New York, i doppi fasci di luce che evocano le torri gemelle cadute sono stati quasi cancellati in nome della sicurezza contro il virus, fino a quando una protesta ha fatto ripristinato il tributo. I vigili del fuoco hanno citato il virus esortando i membri a evitare le ricorrenze degli attacchi del 2001 che hanno ucciso quasi 3.000 persone, tra cui quasi 350 vigili del fuoco. I parenti di alcune vittime dicono di aver capito che il ricordo del Ground Zero ha dovuto cambiare in un anno quando è cambiato così tanto altro. Altri temono che la pandemia stia rendendo chiaro ciò che temevano stesse accadendo: che l’impegno a non dimenticare mai stia svanendo. I piani di quest’anno sono stati per un bilanciamento delle celebrazioni nei siti in cui gli aerei dirottati pilotati dai terroristi di al-Qaeda si sono schiantati l’11 settembre 2001: New York, il Pentagono e un campo vicino a Shanksville, in Pennsylvania.

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Londra attacca Mosca: risposte inadeguate, stop ad attività maligne in casa nostra

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Il ministro dell’Interno britannico, James Cleverly, ha denunciato come “totalmente inadeguate” le spiegazioni offerte da Mosca alle denunce di un’intensificazione di “attività maligne” nel Regno Unito come in altri Paesi occidentali sullo sfondo della guerra in Ucraina. Di qui, ha rimarcato Cleverly, “la nostra risposta risoluta e ferma” annunciata oggi con la prevista espulsione dell’addetto militare russo (accusato d’essere “un ufficiale non dichiarato” dei servizi di spionaggio del Gru), la revoca dello status diplomatico ad alcune proprietà facenti capo all’ambasciata di Mosca nel Regno che sarebbero state usate come basi per operazioni “d’intelligence” e la riduzione della durata dei visti diplomatici. “Vogliamo rendere evidente alla Russia che noi non tollereremo una simile escalation”, ha insistito il titolare dell’Home Office, mettendo poi le mani avanti sulla reazione del Cremlino e alzando ulteriormente i toni della retorica: nelle sue parole, è prevedibile che Mosca risponda evocando accuse di russofobia contro il governo di Rishi Sunak e “teorie della cospirazione”, argomenti a cui i britannici “non intendono abboccare, facendosi prendere in giro da mosche cocchiere, troll e lacchè di (Vladimir) Putin”. “Il nostro messaggio alla Russia è chiaro: deve fermare la sua guerra illegale, ritirare le truppe dall’Ucraina e cessare queste attività maligne”, ha concluso Cleverly.

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Putin: non rifiutiamo il dialogo con i Paesi occidentali

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“La Russia non rifiuta il dialogo con i Paesi occidentali, la scelta spetta a loro”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti, nel suo discorso di insediamento per il quinto mandato. “Vogliono continuare a cercare di limitare lo sviluppo della Russia, continuare la politica di aggressione, pressione sul nostro Paese che non è cessata da anni, o guardare ad una via per la cooperazione e la pace?” si domanda Putin.

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Esteri

Guterres: Italia pilastro fondamentale multilateralismo

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“L’Italia è un pilastro fondamentale del multilateralismo e un partner esemplare delle Nazioni Unite. In ogni area delle nostre attività l’Italia è sempre presente, nelle operazioni di peacekeeping, nello sviluppo sostenibile, nella protezione climatica, nei diritti umani. E’ molto importante dirlo nel momento in cui l’Italia assume la presidenza del G7” ha spiegato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres incontrando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita al Palazzo di vetro.

“Questo paese – ha proseguito Guterres – è sempre stato un ponte tra nord e sud, un ponte che ora è più necessario che mai, quando si vive in un mondo dove le divisioni geopolitiche hanno creato tante difficolta’ in tutte le aree”. “E’ molto importante avere l’Italia alla guida del G7 – ha continuato – ed essere in grado di raggiungere le riforme della nostra istituzione multilaterale che non rappresenta più la realtà del mondo moderno”.

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