Collegati con noi

Uncategorized

Cina a Usa: Taiwan al centro nostri interessi fondamentali

Pubblicato

del

La questione di Taiwan “è al centro degli interessi fondamentali della Cina e gli interessi fondamentali della Cina non devono essere danneggiati”. È quanto ha detto il ministro della Difesa di Pechino, Dong Jun, nella prima videochiamata dopo 18 mesi avuta ieri “su richiesta” con la controparte americana Lloyd Austin. “L’esercito popolare di liberazione non lascerà mai che le attività separatiste legate all’indipendenza di Taiwan, la connivenza e il sostegno esterno restino senza controllo”, si legge in una nota diffusa questa mattina dal ministero della Difesa cinese. Dong ha indicato “la fiducia come la base per gli scambi”.

Dong ha discusso anche del mar Cinese meridionale, la cui “situazione attuale è generalmente stabile e i Paesi della regione hanno la volontà, la saggezza e la capacità di risolvere i problemi”. Gli Stati Uniti, quale secondo monito, “dovrebbero riconoscere la ferma posizione della Cina, rispettare sinceramente la sovranità territoriale della Cina, i diritti e gli interessi marittimi nel mar Cinese meridionale e intraprendere azioni pratiche per salvaguardare la pace regionale e la stabilità delle relazioni tra i due Paesi e i due eserciti”, ha aggiunto la nota, trattando un tema che ha visto Washington lavorare al consolidamento delle alleanze nell’area fino a sviluppare l’inedito formato Usa-Giappone-Filippine. Il ministro della Difesa, in carica da pochi mesi, ha affermato che i capi di Stato di Cina e Stati Uniti sono impegnati “a stabilizzare e migliorare le relazioni bilaterali.

Il campo militare è la chiave per garantire l’attuazione del consenso raggiunto, stabilizzare lo sviluppo delle relazioni bilaterali e prevenire grandi crisi”. Per questo motivo, gli eserciti delle due parti “dovrebbero esplorare un modo per andare d’accordo, considerare la pace come la cosa più importante, la stabilità come la cosa più importante e la fiducia come base per gli scambi”. Non solo, perché sulla base “dell’uguaglianza e del rispetto, dovrebbero stabilire un non conflitto, un non confronto, una cooperazione aperta e pragmatica e un accumulo graduale di fiducia reciproca”. Le relazioni tra i due eserciti “sono davvero servite come pietra angolare stabile per lo sviluppo delle relazioni tra i due paesi”, ha concluso la nota, secondo cui Dong e Austin “hanno inoltre scambiato opinioni su altre questioni di interesse comune”.

Advertisement

Uncategorized

Omicidio Cerciello, difensore carabiniere: assoluzione ristabilisce giustizia

Pubblicato

del

È stato “un percorso straordinariamente sofferto dove il maresciallo Manganaro è rimasto solo durante questi lunghi 5 anni. E questa assoluzione della Corte d’Appello perché il fatto non costituisce reato ristabilisce giustizia nei confronti di un militare che per 25 anni con onore ha servito l’Arma, continua a servirla e che in quell’occasione del luglio del 2019 ha protetto l’incolumità del fermato ed è stato sottoposto nei mesi e negli anni successivi non solo a una gogna mediatica ma anche all’isolamento e all’abbandono da parte delle istituzioni”. Lo dice a LaPresse l’avvocato Roberto De Vita, difensore del carabiniere Fabio Manganaro, a processo per aver bendato dopo il fermo Gabriel Natale Hjorth, uno dei due americani arrestati per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. “Questa sentenza, sia nel dispositivo e poi nelle motivazioni, dovrà essere letta attentamente dall’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dall’ex comandante generale dell’Arma Giovanni Nistri i quali all’indomani del fatto condannarono senza processo Fabio Manganaro”, conclude.

Continua a leggere

Uncategorized

Trovati e sequestrati dieci telefonini nel carcere di Avellino

Pubblicato

del

Nella casa Circondariale di Avellino, durante un ordinario giro di controllo, sono stati trovati 10 cellulari smartphone con caricabatterie. I telefonini sono stati scoperti in due sacchetti di plastica che si trovavano nell’intercinta, lo spazio che separa le aree detentive dal muro di cinta. Secondo gli agenti l’obiettivo era lanciarli all’interno del muro di cinta, in corrispondenza con il campo sportivo, dove è stata trovata anche una corda ricavata da lenzuola verosimilmente destinata ad essere usata per il recupero della merce. “È sempre più impellente che l’ amministrazione penitenziaria doti la polizia Penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati con schermature degli istituti per contrastare il fenomeno dell’ingresso dei telefonini in carcere”, ripetono Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, dell’ Uspp.

“Si tratta di un fenomeno particolarmente rischioso e pericoloso – sottolineano – soprattutto se a farne uso sono i detenuti con reati di associazione mafiosa dati i probabili contatti esterni con la criminalità organizzata”. L’Uspp chiede anche “adeguate strumentazioni per fronteggiare la minaccia sempre più attuale e diffusa dei droni che sorvolano illecitamente sugli istituti di pena per trasportare oggetti pericolosi per la sicurezza interna ed esterna, come é avvenuto nel passato. Grazie agli sforzi profusi dalla polizia Penitenziaria impiegata in turni massacranti e con scarse risorse, – concludono i sindacalisti – si riescono comunque ma a fatica, ad arginare i tentativi fraudolenti, con continui rinvenimenti di telefonini e droga ed inevitabili gravi ripercussioni sull’ordine e la sicurezza, dato tra l’altro, come sopra evidenziato l’elevato rischio di contaminazioni con l’esterno”.

Continua a leggere

Uncategorized

Lite tra ragazzi a Casoria, 16enne esplode colpi a salve

Pubblicato

del

– Lite tra giovanissimi ed esplosione di colpi a salve, la notte scorsa a Casoria, in provincia di Napoli: coinvolto anche un 16enne armato. Sono stati alcuni cittadini, verso le 22, a segnalare al 112 l’esplosione di colpi d’arma da fuoco provenire da via Achille del Giudice all’altezza del civico 72. Sul posto sono arrivati in pochissimi minuti i carabinieri della sezione radiomobile della locale compagnia che erano in zona e hanno ricostruito a vicenda. Poco prima, per motivi ancora non chiari ma verosimilmente legati a sguardi mal tollerati, due gruppi di giovanissimi stavano litigando. La discussione è stata però interrotta dal rumore di tre colpi d’arma da fuoco con il successivo fuggi fuggi generale. Durante il sopralluogo i militari hanno trovato e sequestrato tre bossoli a salve. Hanno, quindi, iniziato la ricerca di chi aveva esploso quei colpi. Nascosto tra le auto in sosta un 16enne: impugnava una pistola replica a salve priva del tappo rosso; nelle tasche del ragazzino anche qualche dose di marijuana. Per il minorenne, prima di essere affidato ai genitori, è scattata una denuncia per minaccia aggravata e porto di armi. Il 16enne è stato segnalato anche alla prefettura perché assuntore di droga.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto