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Sfida Juve-Napoli per Samardzic, Buongiorno-Milan è stop

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Continua senza fiammate il calcio invernale 2024 nel bel mezzo di Coppa Italia e Campionato. A sfidarsi fuori dal campo sono Napoli e Juventus per Samardzic: a complicare la trattativa fra i campioni d’Italia e l’Udinese è arrivato il club bianconero dell’ex ds partenopeo Giuntoli ora in pressing sul centrocampista. L’idea della squadra allenata da Allegri è quella di bloccare Samardzic per giugno, anche se i dirigenti juventini stanno provando a capire se ci sono le possibilità per chiudere l’operazione già adesso.

Niente da fare per Buongiorno al Milan. A togliere il difensore dal mercato ci ha pensato in prima persona il presidente del Torino Urbano Cairo: “No, non lo vendo. lo voglio tenere e lui vuole restare, sta crescendo moltissimo”. Tornando al Napoli è ormai in fase avanzata la trattativa per Traorè del Bournemouth: il club infatti può chiudere a breve per l’arrivo del trequartista per il quale le due società sono a lavoro per cercare l’intesa definitiva. Sfuma definitivamente la pista che poteva portare a Eric Dier alla Roma, ormai ex giocatore del Tottenham, e nuovo rinforzo per il Bayern Monaco di Tuchel.

La società giallorosa ha provato a convincere il club inglese per il trasferimento a condizioni favorevoli con la formula del prestito con diritto di riscatto, ma il centrale britannico ha scelto di raggiungere l’ex compagno Harry Kane alla corte dei bavaresi. Pinto dovrà virare su altri fronti e un profilo apprezzato resta il difensore dell’Atletico Madrid Caglar Soyuncu che non sta trovando spazio con Simeone e vorrebbe cambiare aria già a gennaio. Il gm portoghese insisterà sulla solita formula del prestito con diritto ma l’interessamento del Fulham nelle ultime ore sta portando la dirigenza del club di Madrid a chiedere fortemente di inserire l’obbligo di riscatto. Si muove anche il Bologna che ha raggiunto l’accordo con il Partizan Belgrado per il difensore Mihajlo Ilic. Operazione conclusa con un accordo da 5,5 milioni.

In stagione Ilic ha messo insieme 18 presenze in campionato e 4 gare nelle qualificazioni alla Conference League. In fibrillazione la Salernitana che, conclusa l’operazione Pierozzi dalla Fiorentina, è ai dettagli anche per quanto riguarda l’arrivo di Palomino: accordo vicinissimo con l’Atalanta con cui il club ha continuato a trattare a oltranza in queste ore. C’è già l’intesa con il giocatore, fumata bianca più vicina.

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Volèe glamour e no vax, Camila Giorgi ritiro in silenzio

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Glamour, no-vax, un futuro nel campo della moda con il suo marchio Giomila, creato da mamma Claudia. Camila Giorgi ha deciso di lasciare il tennis agonistico a soli 32 anni e per una donna con tanti interessi può starci. Sorprende però il modo, improvviso e senza spiegazioni. Nessun annuncio, magari via social (peraltro frequentati dalla marchigiana di Macerata, dove rivela passione per la moda giocando con la sua avvenenza), com’è ormai abitudine diffusa tra gli sportivi. Sul profilo Instagram da oltre 700mila follower nemmeno un accenno. A svelarne l’addio al circuito mondiale è stata piuttosto la presenza del suo nome – in data 7 maggio – nella lista dell’International Tennis Integrity Agency (ITIA) sulle giocatrici ritirate ed uscite così dal protocollo antidoping.

Giorgi avrebbe dunque deposto ufficialmente la racchetta ieri, terminando di fatto la carriera con la sfida persa a Miami, il 24 marzo, contro la numero 1 al mondo Iga Swiatek: 6-1, 6-1. Nella classifica Wta del singolare occupa la 116ma posizione. Non era nell’entry list degli Internazionali d’Italia ed era in forse anche la partecipazione al Roland Garros. Dopo aver debuttato giovanissima, a soli 14 anni, nel circuito professionistico, Camila è salita fino al numero 26 del ranking (22 ottobre del 2018) ed ha messo in bacheca quattro trofei.

Il primo lo ha vinto a giugno 2015 sull’erba olandese di s’-Hertogenbosch (WTA 250). Sono seguiti quello sul veloce indoor di Linz (WTA 250) ad ottobre del 2018, quello sul cemento di Montreal (WTA 1000), il più prestigioso, ad agosto 2021, e quello di Merida (WTA 250), ancora sul cemento, a febbraio 2023. Ha raggiunto altre sei finali: Katowice e Linz 2014, Katowice (2015), Katowice (2016), Washington e Bronx 2019. Negli Slam il risultato migliore sono i quarti a Wimbledon 2018. Sui campi Giorgi ha fatto parlare di sé anche per il non sempre facile rapporto con il papà e allenatore Sergio, di origi argentine, definito dai detrattori un ‘padre-padrone’ che con le sue veementi proteste contro gli arbitri le avrebbe spesso nuociuto. E’ inoltre rimasta coinvolta in una storia di false certificazioni anti-Covid per la quale lo scorso 2 marzo la procura di Vicenza ha chiesto il rinvio a giudizio, tra gli altri, per lei e la cantante Madame.

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Champions, il Real Madrid batte il Bayern e va in finale: Ancelotti re di coppe

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Il Real Madrid ha compiuto un’impresa pazzesca al Santiago Bernabeu, ribaltando le sorti della semifinale di Champions League contro il Bayern Monaco e guadagnandosi un posto nella finale di Londra. La partita sembrava ormai indirizzata verso la vittoria del Bayern, che era in vantaggio grazie alla rete di Davies, ma Joselu ha cambiato il destino del match con una doppietta nei minuti finali.

Carlo Ancelotti, l’architetto di questa incredibile vittoria, ha dimostrato ancora una volta di essere il “re di coppe”. I suoi ragazzi hanno indossato una maglietta con la scritta “a por la 15′”, a testimonianza del desiderio di conquistare la quindicesima Coppa dei Campioni. Ancelotti ha saputo leggere la partita e ha effettuato le sostituzioni giuste al momento giusto, in particolare l’ingresso di Joselu si è rivelato decisivo per il successo del Real Madrid.

Il Bayern Monaco ha offerto una resistenza tenace, ma l’errore di Neuer ha aperto la porta al Real Madrid. La squadra spagnola ha preso l’iniziativa, sostenuta da un tifo assordante, e ha continuato a creare occasioni da gol. Vinicius è stato particolarmente pericoloso sulla fascia sinistra, ma è stata la determinazione di Joselu a fare la differenza.

Ancelotti ha elogiato l’apporto del suo staff e dei suoi giocatori, sottolineando l’importanza di delegare e di avere un gruppo di alto livello. La vittoria del Real Madrid è stata una dimostrazione di carattere e determinazione, e ora la squadra si prepara per affrontare il Borussia Dortmund nella finale di Champions League a Londra.

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Conference League, la Fiorentina pareggia con il Brugge e va in finale

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La Fiorentina conquista la finale di Conference League  contro il Club Brugge. Il pareggio 1-1 in Belgio è stato sufficiente per garantire agli uomini di Italiano la loro seconda finale consecutiva in questa competizione, dopo la delusione dello scorso anno contro il West Ham United. Il match è stato inizialmente tattico, con entrambe le squadre che hanno impiegato venti minuti per calibrare i propri movimenti. Il primo vero sussulto è arrivato con un mancino alto di Mandragora, ma è stato il Bruges a trovare il gol con De Cuyper, che ha sfruttato un’occasione su un errore difensivo della Viola. La squadra italiana ha risposto con determinazione, creando diverse occasioni ma senza riuscire a concretizzare. Tuttavia, il rigore trasformato da Beltran ha ribaltato le sorti del match, portando la Fiorentina in finale. La ripresa è stata un vero e proprio assedio viola, con Kouamé che ha colpito la traversa e Mignolet che ha salvato il Bruges su una punizione magistrale del capitano viola. Ma è stato Beltran a scrivere la storia, con il suo gol che ha garantito alla Fiorentina un posto nella finale. Non sono mancati momenti di tensione, come la parata di Terracciano che ha tenuto la porta inviolata. Ora gli occhi sono tutti puntati sulla finale del 29 maggio allo Stadio Agia Sophia di Atene, dove la Fiorentina cercherà di conquistare il trofeo.

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