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Sanremo, tutti i numeri di un festival da record

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Gli ascolti piu’ alti dal 2000, un’era geologica fa per la tv; il record della raccolta pubblicitaria da 42 milioni di euro; il boom sul pubblico piu’ giovane e per la fruizione digital e social. Questo, in sintesi, l’identikit di Sanremo 2022 in cifre.

GLI ASCOLTI – La finale ottiene 13 milioni 205 mila spettatori con il 65% di share (il dato piu’ alto dal 2000, quando lo share raggiunse il 65.47%). La prima parte (21.22-23.54) incolla a Rai1 15 milioni 660 mila spettatori, con uno share del 62.1%, la seconda (23.58-1.48) 10 milioni 153 mila con il 72.1%. La proclamazione dei vincitori (1.49-1.56) fa segnare 6 milioni 422 mila con il 73.4%. Il picco di ascolto alle 22.38, con 16 milioni 894 mila spettatori, quello di share all’1.47 con l’81.2%. Sanremo 2022 va in archivio con una media complessiva di 11 milioni 265 mila spettatori e del 58.4% di share (al top dal 1997), 12 punti in piu’ rispetto all’anno scorso (46.8%), oltre 3 punti in piu’ sul 2020 (55.3%). Per l’ultima serata i contatti hanno sfiorato i 29 milioni (28 milioni 709 mila), la permanenza ha raggiunto il 46%, con ben 122 minuti visti.

IL PUBBLICO PIU’ GIOVANE – E’ la vera rivoluzione per Sanremo, con il 64.1% sui giovani e sul pubblico con un livello piu’ alto di istruzione. La finale, in particolare, raggiunge il 71.2% sul target 15-24 anni e sui laureati.

LA RACCOLTA PUBBLICITARIA – E’ record di sempre, con 42 milioni (era stata di 38 milioni lo scorso anno), annuncia l’ad di Rai Pubblicita’ Gian Paolo Tagliavia, “e questo al netto delle nuove regole europee sugli affollamenti”. L”aumento dei listini del 15% “restituisce un valore inaspettato agli investitori: basta vedere quanto gli ascolti reali hanno battuto le stime”, spiega ancora. A fare la parte del leone il settore digitale: “Il mercato ha scommesso sul successo del festival e la parte digital e’ andata sold out piu’ velocemente della parte televisiva; all’interno di questi pacchetti quelli dedicati solo alla tv connessa sono stati assorbiti dal mercato piu’ rapidamente rispetto al digital nel suo complesso”.

LE PERFORMANCE DIGITAL – Edizione da record anche sulle piattaforme digital: considerando il live streaming di Sanremo Start e di Sanremo e tutti i contenuti on demand, l’intera edizione del festival ha registrato 29,5 milioni di visualizzazioni con un aumento del 48% sul 2021. Cresce del 47% la serata finale in termini di ascolto medio digitale, con 268 mila device collegati nel minuto. RaiPlay, in particolare, raggiunge il record assoluto con il 69% in termini di tempo totale speso sul totale mercato rilevato da Auditel online. La diretta streaming su RaiPlay registra 2,1 milioni di visualizzazioni con un +68% rispetto al 2021. Il picco di device attivi nel minuto (333.872) e’ stato registrato all’1.47, con la proclamazione dei vincitori. Complessivamente le dirette streaming delle serate del Festival registrano 6,6 milioni di visualizzazioni (+60%) e aumenta del 145% il consumo dei contenuti di Sanremo on demand (8 milioni di visualizzazioni solo per il 5 febbraio). Il video piu’ visto (958 mila visualizzazioni) e’ l’esibizione dei Maneskin con Coraline.

LE INTERAZIONI SOCIAL – Il festival 2022 e’ l’evento tv piu’ discusso sui social della stagione: ha generato un totale di 33,6 milioni di interazioni, +13% rispetto all’anno precedente. In particolare, Facebook cresce del 76%, Twitter del 22% e YouTube del 29%. Con 9,1 milioni di interazioni (+12%), la giornata finale e’ la piu’ commentata dell’intera edizione, nonche’ la piu’ discussa sui social di sempre. Il picco su Twitter all’1.49 durante la proclamazione di Mahmood & Blanco.

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Moto GP: duello-show con Marquez, a Jerez capolavoro di Pecco Bagnaia

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La MotoGp spettacolo e Francesco Bagnaia sono tornati. Il tutto in uno dei templi delle due ruote, come Jerez de la Frontera, grazie soprattutto ad un grandissimo e ritrovato Marc Marquez, vicino parente del pilota che un tempo sfidava alla morte un certo Valentino Rossi. Spagnolo del team Gresini che di fronte ai suoi tifosi esultanti è stato capace nel Gran Premio di Spagna di contendere la vittoria al campione del mondo della Ducati ufficiale fino all’ultima curva a suon di ‘temponi’, sorpassi e controsorpassi mozzafiato. Autentico show da cui si è sottratto quasi subito il leader del Mondiale, Jorge Martin, scivolato con la sua Ducati Pramac mentre era in testa e ferocemente in lotta con il rivale degli ultimi anni, ovvero Bagnaia. Festa sul podio anche per Marco Bezzecchi autore di una gara solida e attenta sulla sua Vr46 Racing Team. Quarto Alex Marquez davanti all’altra Ducati ufficiale di Enea Bastianini.

E così grazie alla sua bellissima vittoria in Spagna al termine di un duello epico, Bagnaia recupera 25 punti al pilota Pramac Jorge Martin, portandosi al secondo posto a -17 punti di distanza nella classifica del Mondiale. Per Pecco è la 20/a vittoria in top class (2/a quest’anno, 3/a nel GP di Jerez in top-class): eguagliato Freddie Spencer al 15° posto di tutti i tempi. Un trionfo maturato nel primo giro i cui il due volte campione del mondo è riuscito a passare dalla settima posizione fino a lottare con i primi grazie ad una bella partenza e ad un sorpasso da leggenda al primo giro.

“La cosa più importante è stato il primo giro. Il doppio sorpasso all’esterno in curva 6 è stato importantissimo – ha ricordato Pecco – Poi ho cercato di spingere davanti e Jorge ha commesso un errore frenando troppo forte. Mi sono divertito tanto nella battaglia con Marc, è stata molto bella. Ogni volta che devi lottare con lui sai di dover essere aggressivo. Mi sono divertito tanto, vedere tutto questo pubblico sul circuito è bellissimo, voglio ringraziare tutti loro”.

Felice per la sua gran gara anche Marc Marquez che lo riporta ai bei tempi in cui lottava con Rossi oggi presente a Jerez de la Frontera: “Questa è stata una gara molto importante – ha sottolineato il pilota spagnolo del Team Gresini – All’inizio ero rigido, perché ero caduto ad Austin, ero caduto ieri ed ero un po’ rigido. Con il serbatoio pieno ho perso qualche posizione, ma poi avevo la velocità per tornare sotto e per lottare con Bagnaia. La battaglia è stata molto serrata, come ai vecchi tempi, e questo è il bello delle corse. Ho cercato di passarlo all’interno, ma poi ci siamo toccati. Lui è stato davvero fortissimo negli ultimi giri. Io ho cercato di seguirlo ma lui aveva qualcosa in più. Sono felicissimo di questo podio. Non importa quello che è successo in passato, io lotterò sempre fino alla fine”.

Emblematiche le parole di Valentino Rossi dopo la super sfida vinta da Bagnaia contro il suo vecchio rivale. Dichiarazioni che oltre ad una specie di passaggio di consegne sanno tanto di definitiva consacrazione per il campione del mondo del Ducati Team Lenovo: “Una bellissima vittoria, Pecco è stato bravissimo, ha fatto capire subito che non avrebbe mollato, è stata una grande soddisfazione. Bagnaia è stato più forte di tutti – ha detto Vale – Grandissimo anche Bezzecchi. Bagnaia ci ha messo fantasia talento e un po’ di pazzia, direi che è stato perfetto. Se si può dare dieci, oggi è il caso di dargli dieci”.

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Sindaco Istanbul Ekrem Imamoglu contro Erdogan: Hamas è un gruppo terroristico

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Il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, il principale rivale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, definisce Hamas “un gruppo terroristico” e afferma che la Turchia è stata “profondamente rattristata” dal massacro del 7 ottobre. Intervistato dalla Cnn, il primo cittadino della metropoli turca spiega che “qualsiasi struttura organizzata che compie atti terroristici e uccide persone in massa è da noi considerata un’organizzazione terroristica”, aggiungendo però che crimini simili stanno colpendo i palestinesi e invita Israele a porre fine alla sua guerra contro Hamas.

Il governo turco di Erdogan sostiene apertamente Hamas, ha duramente criticato l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco immediato. Il leader turco ha paragonato le tattiche del primo ministro Benyamin Netanyahu a quelle di Adolf Hitler e ha definito Israele uno “stato terrorista” a causa della sua offensiva contro Hamas a Gaza.

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Usa: sondaggio “Cnn”, Trump in vantaggio su Biden di 6 punti a livello nazionale

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A poco meno di sei mesi dalle elezioni negli Stati Uniti, l’ex presidente Donald Trump gode del sostegno del 49 per cento degli elettori, in vantaggio di sei punti percentuali sul suo successore Joe Biden, fermo al 43 per cento. Lo indica l’ultimo sondaggio pubblicato dall’emittente “Cnn” ed effettuato dall’istituto Ssrs. Rispetto alla precedente rilevazione condotta lo scorso gennaio, il candidato repubblicano e’ rimasto stabile, mentre l’attuale presidente ha perso il due per cento del proprio consenso. Soprattutto, e’ in miglioramento l’idea che gli elettori hanno degli anni della presidenza Trump. Ora il 55 per cento degli statunitensi considera “un successo” la sua amministrazione, contro il 44 per cento che la definisce “un fallimento”.

Nel gennaio del 2021, pochi giorni dopo l’insediamento di Biden, era il 55 per cento a considerare un fallimento la presidenza di Trump. Al contrario, il 61 per cento ritiene che la presidenza Biden sia stata un fallimento, mentre il 39 per cento la definisce “un successo”. Il sondaggio mostra anche come i repubblicani siano piu’ convinti dell’idea che la presidenza Trump sia stata un successo (92 per cento) rispetto a quanto gli elettori democratici abbiano la stessa opinione della presidenza Biden (solo il 73 per cento). Tra gli indipendenti, l’amministrazione Trump e’ guardata con favore dal 51 per cento, contro il 37 per cento che ha opinione positiva dell’attuale presidenza. Poi vi e’ un 14 per cento che considera un fallimento entrambe le esperienze, e un 8 per cento che invece ritiene un successo sia la presidenza di Donald Trump che quella di Joe Biden.

Il sondaggio rileva anche come il 60 per cento degli elettori disapprovi l’operato dell’attuale presidente e come il tasso di approvazione, attualmente al 40 per cento, sia al di sotto del 50 per cento anche su materie quali le politiche sanitarie (45 per cento) e la gestione del debito studentesco (44 per cento). A pesare sull’opinione che i cittadini Usa hanno di Biden e’ soprattutto la gestione della crisi a Gaza (il 71 per cento disapprova), in particolare nel caso degli under 35 (tra questi e’ l’81 per cento a esprimere valutazione negativa). Non molto meglio il giudizio degli elettori sull’operato della Casa Bianca in economia (solo il 34 per cento approva), tema che il 65 per cento degli intervistati considera “estremamente importante” per il voto di novembre.

Tra questi ultimi, il 62 per cento ha intenzione di votare Trump, il 30 per cento Biden. In generale, il 70 per cento degli elettori si lamenta delle attuali condizioni economiche del Paese, e il 53 per cento si dice insoddisfatto della propria situazione finanziaria. Tale insoddisfazione sale soprattutto tra gli elettori a basso reddito, tra le persone di colore e tra i piu’ giovani. L’impressione per entrambi i candidati resta per lo piu’ negativa (il 58 per cento ha opinione negativa di Biden, il 55 per cento di Trump) e il 53 per cento e’ insoddisfatto delle opzioni a disposizione sulla scheda elettorale il prossimo novembre.

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