Il Festival di Sanremo 2024 ha lasciato un’amaro in bocca a molti spettatori e artisti, soprattutto a causa di un voto che molti definiscono vergognoso e manipolato a danno di un giovane talento di soli 23 anni. Le polemiche non si fermano al semplice dissenso artistico, ma si estendono a insinuazioni di bullismo e razzismo, portando persino alla richiesta di un’indagine da parte della magistratura.
Un esposto – è scritto in una nota – è stato presentato alla Procura della Repubblica, denunciando una presunta truffa ai danni degli utenti votanti che hanno investito tempo e denaro nel televoto del Festival. “Il codice 18, associato all’artista Geolier, risultava bloccato, impedendo ai fan di esprimere il proprio sostegno e causando una serie di difficoltà tecniche che hanno alimentato sospetti di manipolazione del risultato finale” sostiene Pisani.
L’avvocato Angelo Pisani ha sollevato il problema, sottolineando la necessità di un’indagine approfondita per comprendere se dietro le anomalie del televoto si nasconda un disegno mirato a influenzare il risultato a favore di determinati artisti. Pisani non esclude nemmeno la possibilità che ci sia stato un tentativo di sabotaggio del voto da parte di terzi, aprendo la discussione sulla sicurezza e l’affidabilità del sistema di voto elettronico utilizzato nel contesto del Festival.
Ma le controversie non si limitano alla sfera tecnica. Alcuni critici sollevano anche dubbi sulla neutralità e l’imparzialità delle decisioni della giuria popolare e della sala stampa. Il voto incredibilmente basso assegnato a Geolier, solo dell’1,5%, ha destato sospetti di favoritismi e discriminazioni, alimentando il dibattito sulla parzialità del panorama musicale italiano.
Inoltre, emergono accenni di bullismo e razzismo, con l’avvocato Pisani che invita a considerare anche questi aspetti nella valutazione delle controversie legate al Festival di Sanremo. La mancanza di sostegno e il trattamento ingiusto riservato a Geolier, giovane artista di origini napoletane, solleva interrogativi sulla presenza di pregiudizi e discriminazioni nel mondo dell’intrattenimento.
La situazione si fa sempre più intricata, con le accuse che si moltiplicano e le richieste di trasparenza e giustizia che si fanno sempre più pressanti. È evidente che il Festival di Sanremo 2024 rimarrà nella memoria non solo per le performance musicali, ma anche per le polemiche e le controversie che lo circondano. Resta da vedere se ci saranno le indagini della magistratura e se, nel caso, porteranno alla luce la verità e se saranno adottate misure correttive per garantire un futuro più equo e trasparente per questo evento così amato dagli italiani.