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Cronache

Rapine di orologi di lusso tra Italia e Spagna: sei misure cautelari a Napoli, uno degli indagati legato al clan Mallardo

Sei persone indagate per una serie di rapine e furti di orologi di lusso tra Italia e Spagna. La DDA di Napoli dispone misure cautelari: un arresto e cinque divieti di dimora in Campania. Uno degli indagati è ritenuto vicino al clan Mallardo.

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Un’organizzazione criminale specializzata in furti e rapine di orologi di lusso tra Italia e Spagna è stata smantellata dalla Polizia di Stato su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Il gip del tribunale partenopeo ha emesso sei misure cautelari, eseguite nelle ultime ore.


L’inchiesta della DDA di Napoli

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i membri dell’associazione avrebbero agito tra il 2019 e il 2022, colpendo in diverse città italiane e spagnole.
In particolare, le rapine e i furti sarebbero avvenuti a Torino, Lucca, nelle località turistiche della riviera romagnola e in alcune città spagnole, dove il gruppo era riuscito a costruire una fitta rete di appoggi logistici e contatti.


Un arresto e cinque divieti di dimora

Ad uno degli indagati è stata notificata la custodia cautelare in carcere, mentre per altri cinque soggetti è scattato il divieto di dimora in Campania.
Gli investigatori hanno accertato che l’uomo finito in carcere sarebbe anche autore di un’estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore locale.


Legami con il clan Mallardo

Secondo la DDA di Napoli, l’indagato arrestato avrebbe legami diretti con il clan Mallardo, gruppo criminale radicato nell’area a nord del capoluogo campano, storicamente attivo tra Giugliano, Qualiano e Villaricca.
Proprio questa connessione ha spinto gli inquirenti a contestare l’aggravante mafiosa, ritenendo che l’estorsione fosse finalizzata a rafforzare il prestigio e il potere del clan sul territorio.


Le indagini e la rete internazionale

Le indagini, condotte in collaborazione con le autorità spagnole, hanno permesso di ricostruire i movimenti transnazionali della banda, che pianificava i colpi nei luoghi a maggior presenza di turisti e utilizzava canali esteri per piazzare i preziosi orologi rubati.
Il gruppo operava con tecniche sofisticate, utilizzando scooter rubati, targhe false e pedinamenti mirati delle vittime.

L’inchiesta prosegue per individuare eventuali complici e per ricostruire la filiera di ricettazione dei beni di lusso rubati.

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Cronache

Daspo a raffica a Napoli: colpiti cinque ultras azzurri e tifosi delle serie minori per scontri e aggressioni

Il questore di Napoli emette 11 Daspo: cinque contro ultras azzurri per scontri a Manchester e altri contro tifosi coinvolti in episodi di violenza in Campania. Divieti fino a 5 anni.

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Pioggia di provvedimenti Daspo emessi dal questore di Napoli Maurizio Agricola (nella foto) contro undici tifosi, coinvolti in episodi di violenza dentro e fuori gli stadi, sia in campo internazionale che nelle categorie minori del calcio campano.


Cinque Daspo per gli scontri di Manchester

Il provvedimento più severo riguarda cinque ultras del Napoli, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, protagonisti di disordini all’Etihad Stadium di Manchester lo scorso settembre, in occasione della gara di Champions League contro il Manchester City.

I tifosi avevano tentato di entrare in un settore diverso da quello riservato, venendo poi a contatto con steward e forze di polizia. Tutti furono arrestati nel Regno Unito e ora per loro è scattato il divieto di accesso agli stadi italianiper un periodo compreso tra i tre e i cinque anni, in base alla gravità dei singoli comportamenti.


Daspo per episodi avvenuti al Maradona

Altri tre provvedimenti sono stati emessi nei confronti di tifosi del Napoli di 18, 26 e 48 anni.
I primi due sono stati denunciati per accensione di fumogeni e resistenza a pubblico ufficiale durante Napoli–Genova, mentre il terzo, 48enne, è stato identificato per lo stesso reato in occasione di Napoli–Cagliari.

Per tutti e tre è stato disposto un Daspo della durata di un anno.
Inoltre, un altro tifoso partenopeo è stato colpito da un divieto di accesso di due anni per aver scavalcato le barriere di sicurezza durante Napoli–Pisa.


Daspo anche nei campionati minori

Le misure del questore non hanno riguardato solo il tifo organizzato della Serie A.
Sono stati colpiti anche tifosi di squadre dilettantistiche: un 35enne e un 57enne hanno ricevuto un Daspo di 4 anni per aver minacciato e aggredito gli arbitri durante Puteolana–Asd Pianura e Montecalcio–Pol. Sibilla.

Infine, un 73enne è stato raggiunto da un Daspo di tre anni dopo aver aggredito due giocatori avversari durante l’incontro Polisportiva Casoria–Boca Academy.


Tolleranza zero contro la violenza negli stadi

Con questi nuovi provvedimenti, la Questura di Napoli ribadisce la linea della tolleranza zero contro ogni forma di violenza sportiva, sottolineando che i Daspo restano uno strumento essenziale per la sicurezza negli stadi e per garantire che il calcio resti un momento di sport e aggregazione, non di scontri e tensioni.

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Campi Flegrei, allerta gialla per rischio eruzione: nuove esercitazioni di Protezione Civile

La Protezione Civile conferma l’allerta gialla ai Campi Flegrei e la fase 2 di attenzione. Rafforzati monitoraggi e piani di sicurezza, con nuove esercitazioni nazionali previste il 5 e 6 novembre.

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Il Dipartimento della Protezione Civile ha confermato il livello di allerta giallo per rischio vulcanico nell’area flegrea e l’adozione della fase 2 di Attenzione. La decisione è arrivata dopo la riunione della Commissione Grandi Rischi – settore rischio vulcanico, che ha valutato l’andamento delle attività nei Campi Flegrei e aggiornato le strategie operative previste dal decreto del Capo Dipartimento del 30 ottobre.


Un sistema di allerta aggiornato secondo le nuove conoscenze scientifiche

La nuova articolazione dei livelli di allerta riflette i progressi scientifici e i dati di monitoraggio raccolti negli ultimi mesi sul vulcano flegreo.
Si tratta di un lavoro congiunto che ha coinvolto la Protezione Civile nazionale, l’INGV, la Regione Campania e i sindaci dei Comuni interessati, con l’obiettivo di aggiornare le procedure di prevenzione e risposta alle emergenze in una delle aree vulcaniche più complesse e densamente abitate d’Europa.


Cosa prevede la fase 2 di attenzione

L’adozione della fase 2 di Attenzione implica un rafforzamento del monitoraggio e delle attività di prevenzione, oltre alla verifica delle misure operative dei piani di protezione civile comunali.
In particolare, sono previste:

  • un incremento delle attività di controllo e valutazione dello stato del vulcano;

  • la verifica delle pianificazioni di emergenza;

  • campagne di formazione e informazione per i cittadini;

  • esercitazioni periodiche per testare la risposta del sistema territoriale.

Tutte misure che, come sottolinea il Dipartimento, “sono già pienamente in essere” e continueranno con intensità crescente nelle prossime settimane.


Esercitazione nazionale “Campi Flegrei 2025”

Domani, 5 novembre, e giovedì 6 novembre, si svolgerà la nuova esercitazione nazionale sul rischio vulcanico “Campi Flegrei 2025”, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile insieme alla Regione Campania.
Durante l’evento verranno testati:

  • l’allontanamento assistito da tre aree di attesa del Comune di Napoli;

  • la funzionalità dell’area di incontro del Porto di Napoli – Stazione Marittima.

L’esercitazione rappresenta il completamento della simulazione nazionale “Exe Flegrei 2024”, che si era svolta lo scorso ottobre e aveva già coinvolto numerosi comuni della zona rossa e gialla.


Prevenzione, informazione e collaborazione tra istituzioni

L’obiettivo delle attività è consolidare la cooperazione tra enti locali, istituzioni scientifiche e Protezione Civile, garantendo una risposta coordinata e tempestiva in caso di emergenza.
Il mantenimento dell’allerta gialla conferma che non vi è un pericolo immediato di eruzione, ma la situazione resta sotto costante osservazione.

Un segnale, dunque, di massima vigilanza e responsabilità, in un’area dove la conoscenza e la prevenzione rappresentano le armi più efficaci per la sicurezza dei cittadini.

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A Napoli nasce la “Bottega artigiana”: il corso gratuito di Cinecittà che forma i nuovi maestri del costume

A Napoli parte il corso gratuito “Bottega artigiana: sartoria e taglio costume”, promosso da Cinecittà e Ministero della Cultura. Un laboratorio per formare i nuovi artigiani del costume teatrale e cinematografico.

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Da secoli la sartoria e il costume per la scena trasformano le visioni di poeti, registi e artisti in opere tangibili. È un’arte autentica, che in Italia ha fatto scuola nel mondo, portando dodici premi Oscar ai costumi del cinema italiano. Ora, da Napoli, nasce un progetto che unisce tradizione e futuro: il corso “Bottega artigiana: sartoria e taglio costume”, promosso da Cinecittà con fondi del PNRR Cultura del Ministero della Cultura, in collaborazione con la Fondazione di Comunità San Gennaro E.F. e la Fondazione CNOS FAP Napoli.


Un laboratorio per formare artigiani del cinema e del teatro

Il corso, presentato all’Istituto Salesiano Don Bosco, è parte del programma LuceLabCinecittà, che offre percorsi di formazione e avviamento al lavoro nel settore audiovisivo.
A illustrarlo sono stati Lucia Borgonzoni, Sottosegretario alla Cultura, Antonio Saccone, Presidente di Cinecittà, Don Antonio Loffredo, Pasquale Calemme, Presidente della Fondazione di Comunità San Gennaro, e Don Fabio Bellino, direttore dell’Istituto Don Bosco.

Articolato in 300 ore complessive, di cui 90 teoriche e 210 pratiche, il percorso è gratuito e rivolto a 20 partecipanti. L’obiettivo è formare artigiani capaci di ideare e realizzare costumi per cinema, teatro e spettacolo.


Napoli, città laboratorio del nuovo cinema italiano

La scelta di Napoli non è casuale.
Città teatrale per eccellenza e oggi capitale del nuovo cinema italiano, Napoli è terreno fertile per un progetto che unisce arte e formazione.
Il corso si concentrerà sul periodo tra il XVI e il XVIII secolo, il cosiddetto Siglo de Oro, epoca di grande splendore culturale per la città.

Gli studenti approfondiranno la storia del costume teatrale e cinematografico, dagli antichi romani al Novecento, con particolare attenzione all’evoluzione degli stili e delle tecniche. Ma accanto alla teoria, ampio spazio avrà la pratica: bozzetti, cartamodelli, drappeggi, cucito a mano e a macchina, lavorazione di accessori, tecniche di invecchiamento e restauro dei capi.


Saccone: “L’artigianato che diventa arte”

Cinecittà è il tempio dell’artigianato che diventa arte — ha dichiarato Antonio Saccone —. Dai nostri teatri sono passati i migliori creatori di costumi del mondo. Questa tradizione merita rispetto e aggiornamento. I corsi del MiC e di Cinecittà servono a garantire un futuro al nostro cinema, grande quanto la sua storia”.

Anche Pasquale Calemme, Presidente della Fondazione di Comunità San Gennaro, ha sottolineato il valore sociale dell’iniziativa: “Nel Rione Sanità il teatro è vita e mestiere. Con la Bottega artigiana vogliamo offrire ai giovani l’opportunità di trasformare il sapere in futuro professionale”.


Don Loffredo: “Creare è un atto di speranza”

Don Antonio Loffredo ha ricordato il significato profondo della creatività napoletana: “Durante i bombardamenti su Napoli, c’era chi continuava a disegnare sui muri. Quando tutto intorno distruggeva, qualcuno continuava a creare. È un atto di speranza.
Nella Genesi, Dio cuce una veste all’uomo per restituirgli dignità. Il primo gesto sartoriale della storia nasce dall’amore”.


Anna Giordano: “Il costume è una seconda pelle”

A chiudere gli interventi, la costumista Anna Giordano, docente del corso e collaboratrice di Paolo Sorrentino, Cristina Comencini e Michele Placido:
“Il costume è una narrazione visiva. È la seconda pelle del personaggio. In teatro ancora più che nel cinema: racconta il carattere, il peso dell’anima, la luce interiore. Io insegnerò ai ragazzi come muovere le mani; il cuore e la testa dovranno metterceli loro.”


Le iscrizioni aperte fino al 10 novembre

Il corso inizierà a dicembre e si concluderà con la realizzazione di un costume completo, dal bozzetto alla confezione, ispirato a un’opera teatrale o cinematografica.
Le iscrizioni sono già aperte e si chiuderanno venerdì 10 novembre.

Un’iniziativa che unisce cultura, formazione e speranza: a Napoli, la città del teatro e della creatività, il futuro del costume italiano riparte dalle mani dei giovani.

(foto in evidenza realizzata con sistemi di Ia)

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