Da candidata sindaco di M5s, avversaria del sindaco Pd di Pesaro Matteo Ricci alle amministrative e poi all’opposizione, ad assessore a fianco del primo cittadino. E’ il ‘matrimonio’ tra Pd e M5s nel Comune di Pesaro, unico caso in Italia, ufficializzato oggi da Ricci su Facebook, con la richiesta alla pentastellata Francesca Frenquellucci di diventare assessore all’Innovazione. Ma, nel Movimento, scoppia il caso. Anche perchè il passaggio in Giunta di Frenquellucci si incrocia con il caos che emerge da giorni nel Movimento, con vista Regionali, su un’eventuale alleanza con il Pd. E, in poche ore, il capo politico Vito Crimi traccia la linea dura chiedendo, nel caso la consigliera accetti davvero il passaggio in Giunta, di autosospendersi. “L’ingresso in una giunta non a guida M5S è incompatibile con la permanenza all’interno del Movimento”, spiega in una lettera Crimi. “Dimettermi, autosospendermi? E perche’? Non capisco perche’ non posso fare quello che M5s sta facendo ai tavoli nazionali. Comunque, non ho ancora deciso”, replica in serata Francesca Frenquellucci. Anche se a leggere un suo post su Fb, pare che abbia deciso da un bel pezzo.
Francesca Frenquellucci. La candidata del M5S a Pesaro sconfitta dal sindaco Pd Matteo Ricci
Ma il caso finira’ con tutta probabilita’ sul banco dei probiviri. E mentre, domani a Napoli, gli attivisti campani si riuniranno per dire la loro sull’ipotesi di un’alleanza con il Pd in Campania, oggi e’ Giancarlo Giorgetti, uno che non parla mai a caso, a strizzare l’occhio a Di Maio. “Non e’ un opportunista, ha la schiena dritta e immagina un M5S non asservito al Pd”, spiega Giorgetti a L’unione Sarda. Parole che non sono passate inosservate nell’entourage di Di Maio, peraltro mai attaccato negli ultimi giorni neppure da Matteo Salvini. E, in fondo, nello schema da terza via di Di Maio, nessuna porta puo’ essere teoricamente chiusa in futuro, neppure quella con la Lega. A Pesaro l’ingresso in Giunta di Frenquellucci arriva al culmine di un “laboratorio politico” (cosi’ lo definisce lei) durato mesi, da quando il sindaco le ha assegnato la delega a seguire il progetto di riportare a Pesaro una sede universitaria, cavallo di battaglia di M5s. “Una collaborazione utilissima alla citta’” secondo Ricci, presidente nazionale di Ali-Autonomie Locali Italiane, uno dei sindaci in prima fila per il rilancio del Pd. Ricci ha chiesto fin da subito a Frenquellucci di entrare in giunta, ma lei ha rifiutato per due volte: prima voleva verificare “la serieta’ delle intenzioni”, la solidita’ del progetto e i contenuti della convenzione con l’Universita’ Politecnica delle Marche per realizzare un corso di laurea in ingegneria dell’informazione. Tra le sue deleghe dovrebbero esserci Attivita’ economiche, Servizi demografici, Reti informatiche e Citta’ digitale, Democrazia diretta, Universita’, “tutti temi cari al movimento” osserva Ricci, che elogia “l’impegno di Frenquellucci per la citta’, ricordando anche “la coerenza del percorso che abbiamo fatto insieme e i risultati ottenuti in cosi’ poco tempo. Nelle condizioni politiche nazionali e cittadine che si sono create, l’ingresso in giunta di Frenquellucci mi sembra la naturale conseguenza”, spiega. L’esponente di M5s e’ d’accordo: “l’obiettivo e’ il bene dei cittadini, quando c’e’ un’idea buona l’accordo si trova”.
Dramma familiare a Lamezia Terme. Un trentenne, Bruno di Cello, è stato ucciso dal padre, forse al termine di una lite. L’uomo si è poi costituito alle forze dell’ordine. L’omicidio è stato commesso nel quartiere Marinella, nella zona sud della città. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Polizia ed è stato informato il magistrato di turno.
L’omicidio è avvenuto lungo una strada che costeggia una villetta. La vittima, secondo una prima sommaria ricostruzione fatta dagli investigatori, Bruno Di Cello percorreva la strada a bordo della sua auto quando è stato raggiunto dal padre, Francesco. I due avrebbero avuto quindi una discussione al termine della quale Francesco ha sparato un colpo di pistola contro il figlio, uccidendolo. Quindi si è costituito. Sul posto sono giunti i sanitari del 112 ma per Bruno Di Cello non c’era più niente da fare.
Papa Francesco ha dato a Martin Scorsese la sua “ultima intervista approfondita davanti a una telecamera”: le conversazioni dell’82enne regista di Silenzio, un film sui gesuiti in Giappone, con il primo papa gesuita della storia sono state filmate in Vaticano lo scorso dicembre e incluse nel documentario Aldeas – A New Story, il racconto di Scholas Occurrentes, una organizzazione no-profit fondata dallo stesso pontefice nel 2013, anno dell’elezione, per promuovere la “cultura dell’incontro” tra i giovani attraverso il cinema. Il film mostrerà giovani in Indonesia, Gambia e Italia che partecipano al programma e realizzano corti. E’ “radicato nella convinzione del papa sulla natura sacra della creativita’”, si legge in un comunicato diffuso dalla produzione.
Brani di colloqui tra Francesco e Scorsese saranno inseriti nella narrazione del film che non ha ancora una data di distribuzione. “Era importante per Francesco che gente di tutto il mondo scambiasse idee con rispetto pur preservando la loro identita’ culturale, e il cinema e’ il mezzo migliore a questo scopo”, ha detto Scorsese. Prima di morire il Papa aveva definito Aldeas “un progetto poetico perche’ va alle radici di cosa e’ la vita umana”. Scorsese, che e’ cattolico e molto vicino alla chiesa di Papa Francesco, e’ stato tra i primi a esprimere cordoglio lo scorso 21 aprile per la morte del pontefice. “E’ stata una perdita immensa per il mondo. Sono stato fortunato di conoscerlo e mi mancherà il suo calore e il suo affetto”, ha detto il regista, secondo cui il Papa si è lasciato alle spalle “una luce inestinguibile”.
Autore di molti film a tema cattolico tra cui L’Ultima Tentazione di Cristo che, all’uscita nel 1998, provoco’ le proteste di gruppi religiosi, Scorsese aveva incontrato Francesco varie volte nel corso del mandato pontificale: la prima nel 2016, per discutere del suo film Silenzio sui “cristiani nascosti” del Giappone del diciassettesimo secolo, e poi nel 2023 quando il regista annuncio’ di aver aderito all’appello del Papa agli artisti iniziando a lavorare a un nuovo film su Gesù, la cui sceneggiatura e’ finita ma ancora nel cassetto. L’anno scorso il regista aveva partecipato all’udienza generale del mercoledì nell’Aula Paolo VI e aveva avuto un incontro personale con il Pontefice nello studio adiacente. In questa occasione, aveva donato al Papa un libro fotografico dedicato al suo film Killers of the Flower Moon.
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha ribadito che si recherà a Mosca il 9 maggio per partecipare, unitamente a Vladimir Putin, Xi Jinping e altri leader internazionali, alle celebrazioni per l’80/mo anniversario della vittoria sul nazifascismo. Parlando ai giornalisti al seguito in Florida, dove si trova da ieri in vista di un suo incontro con il presidente Usa Donald Trump, Vucic ha detto che intende mantenere la promessa fatta nei mesi scorsi al presidente russo, aggiungendo al tempo stesso di essere pronto ad affrontare per tale visita a Mosca ogni tipo di punizione e sanzione da parte di Bruxelles. E’ interessante vedere, ha osservato, come negli ultimi giorni ai briefing a Bruxelles l’unico problema riguardi Vucic e la Serbia. Confermando tuttavia che la Serbia è sulla strada verso l’integrazione europea, che non abbandonerà, e che lui personalmente è pronto ad accettare ogni tipo di sanzione.
“La Serbia, anche dopo tutto ciò, con questo o con un altro presidente visto che per me tra non molto scadrà il mandato, resterà sulla strada verso l’Europa”. Vucic ha detto che l’8 maggio, il giorno prima delle celebrazioni sulla Piazza Rossa, consegnerà al patriarca di Mosca Kirill una onorificenza conferitagli nei mesi scorsi, e ha espresso la speranza di poter aver un colloquio seppur breve anche con il presidente cinese Xi Jinping. “Potete immaginare quale importanza avrebbe ciò per la Serbia? Avere un bilaterale con il presidente americano, e avere successivamente incontri anche con i presidenti russo e cinese. Chi lo può fare oggi nel mondo?”.