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Salute

Curare l’ipertensione riduce rischio demenza e declino mentale

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Combattere la pressione alta riduce del 15% il rischio di demenza e del 16% quello di declino cognitivo: lo rivela uno studio clinico di fase 3 che ha coinvolto quasi 34.000 pazienti, i cui risultati sono resi noti su Nature Medicine, evidenziando che un controllo più intensivo sui pazienti ipertesi, potrebbe ridurre l’impatto globale della demenza. Lo studio è stato condotto da epidemiologi e clinici dell’università del Texas a Dallas. Si stima che il numero globale di persone colpite da demenza raggiungerà 152,8 milioni entro il 2050.

Diversi studi hanno evidenziato che adottare uno stile di vita sano, dalla dieta all’attività fisica regolare, potrebbe essere il modo più efficace per ridurre l’aumento dei casi a livello globale. Si è anche visto che le persone con ipertensione non trattata hanno un rischio maggiore del 42% di ammalarsi nel corso della vita rispetto ai coetanei sani. Questo lavoro, però, è proprio uno studio clinico per testare l’effetto dei farmaci antipertensivi sul rischio di demenza. Diretto da Jiang He, lo studio ha valutato l’efficacia di un intervento condotto da operatori sanitari sul controllo della pressione, sulla demenza e sulla compromissione cognitiva, in 33.995 pazienti ipertesi in Cina.

I pazienti avevano almeno 40 anni, vivevano in zone rurali e soffrivano di ipertensione non gestita. I pazienti sono stati divisi in due gruppi: 17.407 pazienti hanno ricevuto farmaci antipertensivi e sono stati seguiti dal personale sanitario con consigli anche a casa relativi allo stile di vita (inclusi perdita di peso, riduzione del sale nella dieta e del consumo di alcol) e aderenza alla terapia farmacologica. I partecipanti nel gruppo di controllo sono stati formati nella gestione della pressione arteriosa ma con monitoraggi solo ambulatoriali. Nel corso di 48 mesi, gli autori hanno osservato che il gruppo di intervento ha ottenuto un miglior controllo della pressione sanguigna, con un numero maggiore di pazienti che ha raggiunto i livelli target rispetto al gruppo di controllo. Ma soprattutto è emerso che una gestione intensiva della pressione riduce sostanzialmente il rischio di demenza di qualsiasi tipo (non solo Alzheimer) del 15% e quello di declino cognitivo del 16%. Secondo gli autori questo tipo di intervento dovrebbe essere ampiamente adottato e ampliato per contribuire ad alleggerire il carico globale della demenza.

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Diabete ‘oscuro’, una persona su tre non sa di averlo

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In Italia una persona con diabete su tre non sa di averlo, mentre altri 3,5 milioni di italiani presentano prediabete non ancora diagnosticato. Numeri preoccupanti quelli anticipati dalla Società italiana di diabetologia (Sid) in occasione di ‘Panorama Diabete’, il congresso nazionale della Sid che si apre a Riccione il 18 maggio. In Molise, secondo alcuni dati dell’Istituto superiore di sanità (Is) riferiti al biennio 2022-2023, ne soffre quasi il 5 per cento della popolazione adulta, valore comunque in linea con quello nazionale (4,8 per cento).

“I trend di crescita della patologia – commenta Riccardo Bonadonna, Presidente eletto Sid – impongono un aumento delle strutture specialistiche, che devono agire in costante collegamento e sinergia con il territorio. Servono un servizio diabetologico in tutti gli ospedali e un team diabetologico in ciascuna casa di comunità, oltre ad un incremento dei posti per la formazione specialistica in endocrinologia e malattie del metabolismo”.

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Primo paziente al mondo trattato con editing genetico su misura

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E’ un bambino di pochi mesi di vita, affetto da una rara malattia metabolica, il primo paziente al mondo trattato con una nuova terapia personalizzata basata sull’editing genetico con tecnologia Crispr: sottoposto a tre infusioni tra febbraio e aprile, ha già mostrato alcuni miglioramenti senza gravi effetti collaterali, anche se servirà un monitoraggio più lungo per verificare appieno gli esiti della terapia. Il risultato, che apre nuovi scenari per le malattie genetiche rare, è pubblicato su New England Journal of Medicine da un team del Children’s Hospital di Philadelphia e della Penn Medicine negli Stati Uniti. I

l piccolo paziente, KJ, è nato con una rara malattia metabolica dovuta al deficit di un enzima del fegato, la carbamil fosfato sintetasi 1 (CPS1): questa condizione provoca l’accumulo di ammoniaca nel sangue, anche fino a livelli tossici, con pesanti conseguenze per organi cruciali come il cervello. Solitamente il trattamento consiste nel trapianto di fegato, ma vi possono accedere solo pazienti clinicamente stabili che hanno un’età sufficiente per affrontare una procedura così importante.

KJ era ancora troppo piccolo e così i ricercatori hanno provato ad aiutarlo sviluppando una terapia di editing genetico personalizzata, mirata alla specifica variante del gene CPS1 identificata nel bambino subito dopo la nascita. La terapia è stata messa a punto in soli sei mesi ed è stata somministrata tramite nanoparticelle lipidiche al fegato, infuse in tre dosi a febbraio, marzo e aprile 2025. “Sebbene KJ dovrà essere monitorato attentamente per il resto della sua vita, i nostri risultati iniziali sono piuttosto promettenti”, afferma Rebecca Ahrens-Nicklas, direttrice del Gene Therapy for Inherited Metabolic Disorders Frontier Program presso il Children’s Hospital di Philadelphia e professoressa associata di pediatria dell’Università della Pennsylvania.

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Napoli Bees Square: Umanesimo digitale e sanità al centro del dibattito

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La Città della Scienza di Napoli si prepara ad accogliere, il 16 maggio, la seconda edizione del Napoli BeesSquare, un evento organizzato da FARESANITÀ con il patrocinio della Regione Campania e di So.Re.Sa. S.p.A.

Questo importante appuntamento, dal titolo “Umanesimo digitale e sanità”, riunirà filosofi, manager pubblici e privati e aziende, per immaginare una sanità che, pur rivoluzionata dalla tecnologia, mantenga la persona al centro.

L’evento si propone di esplorare come la digitalizzazione possa migliorare concretamente la vita dei cittadini, semplificando la burocrazia, riducendo la necessità di spostamenti, favorendo l’incrocio dei dati e avvicinando le prestazioni ai bisogni, anche attraverso la telemedicina e le Case di Comunità.

Un focus particolare sarà dedicato al progetto Sinfonia, il portale informativo campano sviluppato da So.Re.Sa. S.p.A., che mira a mettere cittadini e operatori al centro del sistema sanitario regionale, centralizzando e armonizzando i flussi informativi per 5 milioni di persone.

La giornata, che si articolerà in 10 panel distribuiti in tre sale, vedrà la partecipazione di oltre 60 relatori provenienti da tutta Italia, con una forte rappresentanza del Mezzogiorno, che si candida a diventare la locomotiva della trasformazione digitale in sanità per l’intero Paese. Tra gli interventi più attesi: quello di Ettore Cinque, Assessore al Bilancio Finanziamento del Servizio Sanitario Regionale – Informatizzazione dei processi contabili e gestionali in ambito sanitario della Regione Campania; quello di Monsignor Gianfranco Basti, autore di oltre 100 pubblicazioni di argomento scientifico e filosofico, i cui interessi di ricerca sono rivolti alle reti neurali e ai sistemi cognitivi ed allo studio dei fondamenti della logica e della matematica;quello del pensatore Carlo Ghezzi; quello di Tommaso Casillo, Presidente di So.Re.Sa. SpA; e quello di Massimo Di Gennaro, Direttore Innovazione, Logistica Integrata e Sanità Digitale di So.Re.Sa. SpA. L’evento affronterà temi cruciali come l’Ufficio Relazioni con il Pubblico 2.0, la cybersecurity nella sanità digitale e l’inclusione dei pazienti più fragili.

L’evento si concentrerà su diversi temi cruciali:

•Umanesimo Digitale: Riflessioni su come la tecnologia possa essere al servizio dell’umanità, mantenendo la persona al centro del sistema sanitario.
•Sanità Digitale: Esplorazione delle opportunità offerte dalla digitalizzazione per migliorare l’efficienza e l’accessibilità dei servizi sanitari.
•Telemedicina e Case di Comunità: Discussione su come le nuove tecnologie possano supportare la medicina territoriale e la prossimità delle cure.
•Cybersecurity: Analisi delle sfide legate alla sicurezza dei dati sanitari nell’era digitale.
•Progetto Sinfonia: Presentazione del sistema informativo campano sviluppato da So.Re.Sa. S.p.A., che rappresenta un modello avanzato di digitalizzazione e integrazione dei servizi sanitari a livello regionale in Italia.

Il Napoli Bees Square si conferma un’occasione cruciale per discutere il futuro della sanità digitale in Italia, con un’attenzione particolare all’equilibrio tra tecnologia e umanità, esplorando come la tecnologia può migliorare l’assistenza e la qualità della vita, includendo coloro che hanno difficoltà a muoversi e a farsi sentire.

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