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Cronache

Nave da crociera della Msc si schianta su un battello turistico al molo di San Basilio di Venezia, terrore tra i turisti

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Le immagini che vi mostriamo sono state girate da alcune persone che hanno assistito in presa diretta all’incidente. Un incidente tra una nave da crociera della ‘Msc’ e un battello del gran turismo avvenuto nel porto di Venezia. La nave ‘Opera’ era in attracco al molo di San Basilio quando ha ‘tamponato’ sul lato di poppa il battello, anch’esso in fase di ormeggio. Sembra, da quel che vediamo, che la nave sia quasi fuori controllo per qualche guasto o per chissà quale motivo che verrà accertato dalla Capitanerie di Porto lagunare che è stata già incaricata di fare chiarezza con una inchiesta veloce e seria. Al momento si hanno notizie solo di feriti lievi e di tanta paura.

Parliamo di sei persone contuse sulla sul battello turistico contro il quale si e’ scontrata la nave. Altri quattro persone sono state accompagnate in ospedale a scopo precauzionale perchè avevano evidenti alterazioni da paura. A giudicare da quel che vediamo è andata davvero molto bene già che siamo a parlare di contusi e di paura e non di morti. Certo si riproporrà il tema, che da sempre divide, dell’attracco delle navi da crociera e del passaggio nel Canale fino ad arrivare quasi a piazza San Marco. Tra le obiezioni più serie mosse da chi vorrebbe fuori da Venezia le enormi navi c’è proprio quella dell’incidente o della nave fuori controllo che può fare strage. Ed è quello che è accaduto, ovviamente senza morti e senza strage per fortuna.

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è accorso sul posto dell’incidente, al molo di San Basilio. Brugnaro ha dato conto dell’incidente sul proprio profilo twitter: “Incidente al porto di #Venezia. Nave contro banchina a #sanbasilio. Siamo sul posto insieme alle Forze dell’ordine e mezzi di soccorso”. Sempre sul social, Brugnaro ha anche informato la cittadinanza che è stata annullata la Regata e il Corteo della Sensa, previsti oggi. “In questo momento – aggiunge – dobbiamo dare precedenza ai mezzi di soccorso”.

E ora tutti dicono che le navi da crociera non devono più passare per il canale della Giudecca

“La nave  aveva un’avaria al motore, segnalata subito dal comandante. Il motore era bloccato, ma in spinta, perchè la velocità aumentava, come confermano i tracciati Ais” spiega Davide Calderan, presidente della “Rimorchiatori Uniti Panfido”, la società che con due imbarcazioni stava guidando la ‘Opera’ all’arrivo in marittima, prima dell’incidente. I due rimorchiatori hanno cercato di fermare il ‘gigante’, fino a quando un cavo di traino si è rotto, tranciato dall’impatto con il battello fluviale. L’inchiesta però dirà tutto.

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Il divorzio Totti-Blasi, affido condiviso per i Rolex

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Adesso è definitivo: nel divorzio tra Francesco Totti e Ilary Blasi i quattro Rolex della discordia saranno in ‘affido condiviso’. Cioè i preziosi orologi rimarranno nella custodia della conduttrice, ma anche l’ormai ex marito potrà utilizzarli. Insomma: i due dovranno mettersi d’accordo. A deciderlo è stato il Tribunale Civile di Roma, che ha confermato quanto era già stato deciso in via interlocutoria nel 2023, mettendo fine, almeno per ora, a uno degli aspetti della separazione della coppia vip che più aveva fatto discutere gli appassionati di gossip.

Si parla di quattro Rolex Daytona, del valore di circa 80mila euro. Dei veri gioielli, dunque, che inizialmente erano rimasti a Blasi dopo la fine della relazione con l’ex capitano della Roma. Totti, da parte sua, ne aveva chiesto la restituzione. Una vicenda che aveva tenuto banco sulla stampa specializzata, due anni fa, e che era stata alimentata anche dalle provocazioni reciproche dei due ex coniugi. Blasi aveva persino postato un video sui social in cui prendeva in giro l’ex e in cui si immortalava davanti al negozio della Rolex nel centro storico della Capitale. Per quella provocazione si vide recapitare anche una multa per la sosta vietata della sua Smart dalla polizia locale di Roma: 42 euro.

Poca cosa, in realtà, per la popolarissima showgirl, rispetto al valore dei lussuosi orologi. Salomonica quindi la decisione del giudice: i Rolex della discordia devono rimanere nella disposizione di entrambi gli ex coniugi, ed entrambi potranno usarli, ha deciso il magistrato dopo la lettura dei documenti messi a disposizione dalla coppia. Ora le parti dovranno trovare un accordo per l’utilizzo condiviso degli orologi. Con la chiusura di questa fase, resta aperta la possibilità per entrambe le parti di impugnare il provvedimento

La decisione del Tribunale di Roma però riguarda la causa ‘possessoria’, e non già dunque la proprietà ma la disponibilità degli orologi. E anzi la proprietà degli orologi potrebbe scrivere un altro capitolo della saga Totti-Blasi, destinata ancora a guadagnarsi le prime pagine dei rotocalchi: lo scorso maggio la conduttrice era stata fotografata dal settimanale ‘Chi’ sul lago di Como con l’imprenditore tedesco Bastian Muller, col quale ha una relazione. Muller, a quanto pare, avrebbe chiesto a Blasi di sposarla. Ma prima di poterlo fare, Ilary dovrà concludere le pratiche di divorzio con l’ex Pupone.

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Strage del Ponte Morandi di Genova, il pm: schede su controlli copiate e incollate

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Copia e incolla e per giunta fatti male: erano fatte così, secondo l’accusa, le Rimt, ovvero le prove riflettometriche, i cui report servivano poi a programmare la eventuale manutenzione. E’ quanto sostenuto, in sintesi, dal pm Marco Airoldi, che con il collega Walter Cotugno, sta portando avanti la requisitoria nel processo a carico di 57 imputati per il crollo del ponte Morandi (14 agosto 2018, 43 vittime). Per dimostrarlo l’accusa ha citato la relazione del 2011 sui controllo della pila 9, quella crollata, lato mare. Quella relazione “riporta esiti di precedenti Rimt: inizia con ‘7.1 considerazioni pila 9 lato monte’ e mette questo sul lato mare.

Nella seconda riga riscrivono lato monte. Stessa cosa per la pila 10. Ma non hanno sbagliato a scrivere monte e parlano di valle, hanno proprio preso un pezzo della relazione lato monte e l’hanno incollata. Qualcuno se ne accorge e nella relazione successiva, nel 2013, sostituiscono le parole ma lasciando gli errori nelle righe dopo”. All’udienza di oggi, il pubblico ministero Airoldi ha anche parlato del calo delle spese per le manutenzioni. Come per esempio nel 2012 o nel 2016: nelle rispettive note alle relazioni di bilancio si parla di decremento delle prestazioni edili e professionali oltre che per la manutenzione sulla rete autostradale. Il motivo di tali risparmi era dovuto, per l’accusa, al fatto che non c’era più l’aumento indiscriminato dei pedaggi. E così, per sopperire, da un lato avevano più entrate dall’aumento del traffico e dall’altro perché ritardavano i lavori spalmando i costi.

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Il questore di Parma sull’aggressione ai tifosi del Napoli: “Risposta puntuale e decisa dello Stato”

Di Domenico ringrazia la Digos e respinge le critiche sulla gestione dell’ordine pubblico

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Volevo ringraziare la Digos per l’attività investigativa, ma anche gli operatori delle volanti e i vigili urbani che sono subito intervenuti sul posto”. Con queste parole il questore di Parma Maurizio Di Domenico ha commentato le indagini sull’aggressione avvenuta ai danni di un gruppo di tifosi del Napoli da parte di ultras parmigiani. Un episodio che ha suscitato clamore e critiche, soprattutto in relazione alla gestione della sicurezza durante i festeggiamenti per lo scudetto del club partenopeo.

L’agguato definito “sgradevole”

Il questore ha definito l’episodio uno “sgradevole agguato”, respingendo indirettamente le accuse di mala gestione dell’ordine pubblico e sottolineando la prontezza della risposta istituzionale. “La risposta della Procura è stata puntuale, decisa e soprattutto in tempi molto brevi”, ha dichiarato, richiamandosi alle parole del procuratore capo di Parma Alfonso D’Avino.

Difesa dei principi democratici

Di Domenico ha inoltre ribadito l’importanza del rispetto delle regole democratiche: “Siamo uno Stato democratico, principi fondamentali sono manifestare il pensiero e la libertà di unirsi pacificamente, senza armi soprattutto”. Un richiamo netto alla legalità e alla necessità che ogni manifestazione, anche sportiva, si svolga senza violenza e nel rispetto delle libertà costituzionali.

(Immagine realizzara con sistemi di Ia)

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