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Cronache

La mafia e le sorelle Napoli, Salvini invia gli ispettori del Viminale a Mezzojuso

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Il loro compito sara’ quello di esaminare la condotta dell’amministrazione comunale. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha inviato con questo obiettivo gli ispettori antimafia a Mezzojuso, in provincia di Palermo. “Sono contento che Salvini avrebbe preso questa decisione, anche se finora a me non e’ stato notificato nulla”, afferma il sindaco Salvatore Giardina. “Sarò ben lieto di spalancare le porte del municipio e mettere a disposizione degli ispettori tutto il materiale necessario alle verifiche, perchè oggi ancor di piu’ credo nelle istituzioni. Mi auguro che finalmente si faccia chiarezza su tutta questa vicenda”. A quanto si apprende, il Comune era da tempo sotto la lente del Viminale. La decisione di inviare l’ispezione ha subi’to un’accelerazione dopo che – durante la diretta da Mezzojuso della trasmissione ‘Non e’ l’Arena andata in onda il 12 maggio su la 7 – a Giardina e’ stato contestato dal conduttore Massimo Giletti di aver partecipato nel 2006, mentre era assessore, alla tumulazione del boss mafioso don Cola La Barbera. In un primo momento il sindaco aveva ammesso la sua partecipazione a quelle esequie come a tante cui aveva preso parte, nel corso degli anni. Ma adesso il primo cittadino smentisce quella circostanza: “in quel momento in tv fui preso alla sprovvista – spiega – ed essendo una persona religiosa che assiste a tutti i funerali, non seppi rispondere adeguatamente. Ma poi facendo mente locale posso affermare con certezza che nel giorno della tumulazione di don Cola, non ero a Mezzojuso”. Lo spunto per realizzare quella trasmissione fu proprio la vicenda delle tre sorelle Napoli, che affermano di essere minacciate da anni dalla mafia “per costringerle a cedere la proprieta’ dei loro terreni o la gestione della loro azienda agricola”. Giletti ha scritto un libro su di loro dal titolo “Le Dannate”. “Dal momento in cui lessi per la prima volta la loro storia, – afferma l’autore – mi resi conto che dentro c’era qualcosa di fatale. Li’ per li’ non sapevo nemmeno io cosa fosse, ma dentro di me sapevo che nella battaglia condotta da quelle tre donne indomite contro la mafia c’era qualcosa che andava oltre ogni stereotipo”. Il conduttore ha dedicato varie trasmissioni a questa storia “piano piano, puntata dopo puntata, mentre il grande pubblico si appassionava alla vicenda incredibile e vergognosa di Marianna, Ina e Irene, mi rendevo conto – continua Giletti – che nei fatti che si susseguivano nelle campagne di Mezzojuso c’era anche dell’altro”. Per Irene, Ina e Anna Napoli: “l’invio degli ispettori del Viminale e’ un atto dovuto per fare chiarezza su quanto e’ successo e continua ad accadere nel nostro territorio”.

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A fuoco auto consigliere comunale di Atripalda Francesco Mazzariello

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Indagini sono in corso per far luce sull’incendio che la notte scorsa ad Atripalda, in provincia di Avellino, ha distrutto l’auto del presidente del consiglio comunale e consigliere provinciale, Francesco Mazzariello. L’auto, una Mercedes, era parcheggiata in via Manfredi, a poca distanza dall’abitazione dell’imprenditore. Dai primi accertamenti svolti dai Vigili del Fuoco intervenuti sul posto, il rogo sarebbe di natura dolosa. I carabinieri stanno visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Solidarietà a Mazzariello è stata manifestata dal presidente della provincia di Avellino, Rino Buonopane, dal sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo, e da tutte le forze politiche.

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Media: Putin chiede stop invio armi a Kiev durante tregua

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Il presidente russo Vladimir Putin chiede la sospensione di tutte le consegne di armi all’Ucraina durante un cessate il fuoco proposto dal presidente statunitense Donald Trump: lo scrive l’agenzia di stampa Bloomberg, che cita persone a conoscenza della questione. A poche ore dall’attesa telefonata tra i due leader, due delle fonti hanno affermato che se da una parte la Russia vuole lo stop a tutte le consegne di armi all’Ucraina, il suo obiettivo minimo è la sospensione degli aiuti militari da parte degli Stati Uniti.

Il leader russo, che ha incontrato un inviato di Trump la scorsa settimana, ha reso l’interruzione delle forniture di armi un prerequisito per la firma del cessate il fuoco, hanno affermato un alto funzionario europeo e tre persone a Mosca a conoscenza della posizione russa. Né il portavoce de Cremlino, né Il Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca hanno risposto a richieste di commento. L’alto funzionario europeo ha aggiunto che l’Europa è estremamente riluttante ad accettare la richiesta della Russia di bloccare le consegne di armi all’Ucraina da parte dei suoi alleati durante qualsiasi tregua. Ciò rischierebbe una situazione in cui la Russia sarebbe in grado di riarmarsi durante una cessazione delle ostilità, mentre all’Ucraina sarebbe impedito di farlo, ha spiegato il funzionario.

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Legnini, senza fondamento affermazioni io coinvolto in Equalize

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“Le affermazioni degli indagati nel procedimento Equalize che mi riguardano sono destituite di ogni fondamento. Non ho mai conosciuto, neanche indirettamente, gli appartenenti alla società Equalize. Conosco l’ingegner Sbraccia da oltre 20 anni, con il quale ho un rapporto di cordialità che non ha mai riguardato l’esercizio delle mie funzioni pubbliche di Commissario alla ricostruzione e di vice presidente del Csm, incarico peraltro cessato da quasi sette anni. Le società a lui collegate non hanno mai lavorato nelle ricostruzioni di cui mi sono occupato. Essendo totalmente estraneo alle vicende oggetto di indagine, non appena potrò visionare gli atti proporrò querela al fine di tutelare la mia reputazione”. Lo dichiara, in una nota, il Commissario Straordinario alla Ricostruzione sull’isola di Ischia, Giovanni Legnini, in merito a quanto riportato da alcuni organi di stampa.

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