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Cultura

NAJM, il progetto culturale Stelle, terrazze, cortili e giardini si conferma e ritorna con 5 eventi nel prossimo week end

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Prende il via domani e fino al  26 settembre la seconda edizione di NAJM. Stelle, terrazze, cortili e giardini il progetto culturale nato da un’idea di Maria Pia Incutti e Anna Fresa che, attraverso momenti artistici differenziati, intende portare attenzione verso gli spazi esterni privati della città di Napoli. Il progetto vede la partnership di 5 importanti centri della cultura partenopea, la Fondazione Morra, la Fondazione Plart – Hotel Costantinopoli 104, che insieme alla Fondazione Banco di Napoli, all’Associazione Zerynthia e DAFNA Gallery presentano questa seconda Edizione del progetto nato lo scorso anno con la consapevolezza, a seguito dell’improvvisa chiusura legata al lockdown, della necessità di riaprire i luoghi della cultura, favorendone sempre più la loro accessibilità. La manifestazione porta alla luce l’importanza dell’arte come strumento utile a sanare il disagio emotivo della collettività, causato dal distacco forzato nel quale il momento pandemico ci ha costretto a vivere. NAJM diventa così un percorso, un cammino, un modo di accostarsi e stare vicini in luoghi aperti, non solo in termini spaziali, ma tali nella loro capacità di accogliere apertamente differenti linguaggi artistici che diventano in tal modo segnali catartici di rigenerazione collettiva. L’arte ha da sempre avuto bisogno di un corpo a corpo diretto con il ricettore, di osservatori attenti, di domande senza risposte e soprattutto di condizioni che le consentano di vibrare in chi l’avvicina. Il programma di questa seconda edizione prende vita proprio da questo assunto e dalla sapienza di dovere apporre sulla città anche uno sguardo dall’alto, scrutandone, la moltitudine di giardini, terrazzi e cortili da utilizzare come luoghi di condivisione.L’intenso programma si sviluppa a partire da

Venerdì 24 settembre – 17,00/19,0 presso la FONDAZIONE MORRACasa Morra – SalitaSan Raffaele 20 C – Napoli con “PERCORSI” a cura di Vittorio Urbani ,Joseph Beuys In difesa della natura, Maurizio Elettrico Scala/Serra, Giuseppe Morra Wunderkammer. Opera Aperta. Il lavoro di Joseph Beuys, padre dell’ambientalismo contemporaneo, è l’ideale prologo alle varie mostre di Najm; con la mostra presente a Casa Morra celebrante 100 anni dalla nascita dell’artista tedesco, inizia un percorso espositivo sinuoso, esso stesso paragonabile ad un viticcio vegetale che si arrampica fra le stanze del palazzo. A seguire si propone il lavoro di Maurizio Elettrico, un luogo dell’immaginario dove trovano casa i più diversi linguaggi padroneggiati dall’artista, nell’intento di raccontare ancora le fantastiche storie della sua saga. Un tavolo già sua opera raccoglie diversi oggetti e sculture; disegni appositamente eseguiti accompagnano il percorso lungo una stretta scala quasi segreta, fino alla ricreazione di un Giardino ricco di allegorie. La vegetazione vi e’ allusa ma anche rappresentata. La Wunderkammer di Giuseppe Morra infine vuole essere una raccolta di segni, oggetti anche preziosi, tutti tappe della storia importante della Fondazione: una collezione di relitti o reliquie ma anche racconti di una storia artistica tuttora fresca e vivente. L’insieme intende offrire all’osservatore una moltitudine di sollecitazioni che aspirano ad una sintesi: in una forma però anche ambigua e fitomorfa che cerca di raggiungere una comprensione utile della umana realtà.

Per poi proseguire con la FONDAZIONE PLART – HOTEL COSTANTINOPOLI 104 in Via Costantinopoli 104 – Napoli , sempre  Venerdì 24 settembre – 18,30/20,30 con“NOVECENTO: COSÌ LONTANO, COSÌ VICINO”. Mostra a cura di Carlo Morelli con Proiezione del video Beffandomi così anche dell’infinito, prodotto dalla Fondazione Plart e realizzato da NFI e unConcerto dal vivo That’s Napoli Live Show diretto da Carlo Morelli, Visual Design di Capware Lab. Per l’edizione 2021 di NAJM, la Fondazione Plart presenta “Novecento: così lontano, così vicino” a cura di Carlo Morelli, una mostra sotto le stelle che intende omaggiare la figura di Enrico Caruso nel centenario dalla sua scomparsa. Gli spazi all’aperto dell’Hotel Costantinopoli 104, dimora di charme, si animeranno a ritmo di musica con momenti sospesi tra spettacolo e design, intrattenimento e storia: – la proiezione del video Beffandomi così anche dell’infinito prodotto dalla Fondazione Plart e realizzato da NFI; – il concerto dal vivo That’s Napoli Live Show diretto da Carlo Morelli. Completa questo percorso tematico il visual design di Capware Lab. Prima star della discografia mondiale, Enrico Caruso fu il testimone di un processo di trasformazione che avvicinò la musica alle masse segnando un punto di svolta che si intersecò con i grandi cambiamenti economici, sociali e politici del XX secolo. La mostra e il video “Novecento: così lontano, così vicino” saranno fruibili anche sabato 25 settembre presso la sede del Museo Plart, eccezionalmente aperto dalle ore 10:30 alle 19:00 con ingresso gratuito.

E poi alla FONDAZIONE BANCO DI NAPOLI che vedrà il suo intervento per tutte e tre le giornate in Via Tribunali 213 – Napoli

Venerdì 24 settembre – 19,30/22,30, Sabato 25 settembre – 10,30/19,00, Domenica 26 settembre – 10,30/13,00 con  “VICO DELLE FATE”, una Installazione di Betty Bee. Nel cortile della Fondazione Banco di Napoli, Betty Bee, artista napoletana e figura iconica dell’arte italiana, realizzerà un’installazione con una grande scultura in ferro della sua sirena, accompagnata dalla proiezione del video animato della storia ‘Vico delle fate’ da lei scritta e narrata. Questo lavoro rappresenta la narrazione del suo inizio artistico, è la volontà di raccontare la trasformazione di una realtà tragica e dolorosa che l’artista rielabora in una favola, una sorta di rito di passaggio nel quale, in totale solitudine, una ragazzina intuisce il potere dell’arte e diventa maestra di sé stessa con la consapevolezza del suo potere di essere vincente. “Come tutto il mio lavoro, – dice Betty Bee – il progetto nasce dall’esigenza e la necessità di trasmettere cambiamenti possibili…dal tragico al bello dal surreale al reale e dall’impossibile al fattibile! Un lavoro funzionale nel sociale…un messaggio di speranza e opportunità questo vuole essere la storia di vico delle fate!’L’artista ha attraversato l’arte italiana negli ultimi 30 anni, rappresentando sé stessa, in un ironico rincorrersi tra arte e vita, talvolta provocatorio, dissacrante e spesso dolorosamente narrativo, nella sua estetica gioiosamente graffiante. La favola sarà impaginata con illustrazioni originali dell’artista a colori che saranno distribuite al pubblico. Il progetto prevede, successivamente, un workshop con l’artista rivolto ai bambini, a cui farà seguito una mostra dei lavori da loro prodotti che si terrà all’interno della Fondazione. Per i bambini si offriranno laboratori da prenotare presso la Fondazione Banco di Napoli entro il 24 settembre chiamando al numero 081449400.

L’appuntamento di Sabato  25 SETTEMBRE sarà presso l’ASSOCIAZIONE PER L’ARTE CONTEMPORANEA ZERYNTHIA O.D.V. alla Villa Piromallo – Via Manzoni 65/67 –Napoli

Sabato 25 settembre – 16,00/20,00, “VILLA PIROMALLO”, Installazione di Donatella Spaziani  a cura dell’Associazione Zerynthia e di Alberto Del Genio. Testo critico di Giuliano Sergio.               La bellezza e il fascino degli spazi di VILLA PIROMALLO diventano per un giorno contenitore d’eccellenza per dare voci ai poeti. E’questo l’intento dell’installazione di Donatella Spaziani, che appellandosi alla sua cifra stilistica, interviene sulla facciata del palazzo con delle carte disegnate a ricostruire decori saccheggiati, trasformando l’architettura in naturale scenografia. Lo spazio antistante diventa così palcoscenico per le azioni dei poeti invitati ad intervenire: Annalisa Davide, Achille Pignatelli, Camillo De Felice, Eugenio Lucrezi, Giovanna Marmo, Giulia Scuro, Igor Esposito. Poeti con linguaggi, età e attitudini diverse, protagonisti della poesia contemporanea di Napoli, una miscellanea di versi ed emozioni a conferma della necessità di potere individuare sempre più nella collettività espressiva una possibilità di crescita del singolo.

E DOMENICA 26 SETTEMBRE, giornata conclusiva per DAFNA GALLERY presso i Vivai Calvanese – Via Foria 234 Napoli. Domenica 26 settembre – 10,00/14,30 con  “GUARDIANI 21”Installazione di Antonella Raio. Un albero, secondo la botanica moderna, è la manifestazione di una collettività modulare e gli elementi che lo compongono danno vita a un microcosmo relazionale.  La caduta e morte di un albero pone lo sguardo davanti alla fine di un complesso intreccio di regole naturali prestabilite. “Guardiani21” è un’azione collettiva che inizia nel 2019 quando nell’ storico Vivaio Calvanese di Via Foria cadde un antico albero di cedro a seguito di una tempesta. La caduta perfettamente orizzontale del cedro ha rappresentato per l’artista motivo di riflessione sulla possibilità di dare vita ad un’azione collettiva che fosse finalizzata ad un allontanamento dall’individualità a favore di una comunione d’intenti. Con l’obiettivo di volere evidenziare l’opportunità anche in un evento spiacevole, il 26 settembre l’artista presso il Vivaio Calvanese, creerà le condizioni affinchè una parte dell’albero venga ricongiunta dando la possibilità ai partecipanti di diventare protagonisti e futuri custodi della sua ri – congiunzione.

 

 

 

Fotogiornalista da 35 anni, collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani. Ha raccontato con le immagini la caduta del muro di Berlino, Albania, Nicaragua, Palestina, Iraq, Libano, Israele, Afghanistan e Kosovo e tutti i maggiori eventi sul suolo nazionale lavorando per agenzie prestigiose come la Reuters e l’ Agence France Presse, Fondatore nel 1991 della agenzia Controluce, oggi è socio fondatore di KONTROLAB Service, una delle piu’ accreditate associazioni fotografi professionisti del panorama editoriale nazionale e internazionale, attiva in tutto il Sud Italia e presente sulla piattaforma GETTY IMAGES. Docente a contratto presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli., ha corsi anche presso la Scuola di Giornalismo dell’ Università Suor Orsola Benincasa e presso l’Istituto ILAS di Napoli. Attualmente oltre alle curatele di mostre fotografiche e l’organizzazione di convegni sulla fotografia è attivo nelle riprese fotografiche inerenti i backstage di importanti mostre d’arte tra le quali gli “Ospiti illustri” di Gallerie d’Italia/Palazzo Zevallos, Leonardo, Picasso, Antonello da Messina, Robert Mapplethorpe “Coreografia per una mostra” al Museo Madre di Napoli, Diario Persiano e Evidence, documentate per l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive, rispettivamente alla Castiglia di Saluzzo e Castel Sant’Elmo a Napoli. Cura le rubriche Galleria e Pixel del quotidiano on-line Juorno.it E’ stato tra i vincitori del Nikon Photo Contest International. Ha pubblicato su tutti i maggiori quotidiani e magazines del mondo, ha all’attivo diverse pubblicazioni editoriali collettive e due libri personali, “Chetor Asti? “, dove racconta il desiderio di normalità delle popolazioni afghane in balia delle guerre e “IMMAGINI RITUALI. Penitenza e Passioni: scorci del sud Italia” che esplora le tradizioni della settimana Santa, primo volume di una ricerca sui riti tradizionali dell’Italia meridionale e insulare.

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Al via a Napoli la terza edizione di “CasaCorriere festival”

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Da domani al 3 dicembre torna a Palazzo Reale di Napoli CasaCorriere Festival. L’evento, organizzato da Corriere del Mezzogiorno, dedica la sua terza edizione ad approfondire il tema Etica – Il coraggio delle scelte, declinato in tutti i suoi aspetti politici, economici, sociali, culturali e sportivi. “L’agenda 2030 pone degli obiettivi sfidanti e non più procrastinabili”, dichiara Enzo d’Errico, responsabile di Corriere del Mezzogiorno. “Per raggiungere uno sviluppo integrale equo e sostenibile occorre un approccio nuovo che ponga al centro il concetto di Etica. Ecco quindi il senso e l’obiettivo di questa terza edizione di CasaCorriere Festival: disegnare insieme il Sud delle best practice e delle sfide non ancora vinte.

Un Sud che non si accontenta di resistere, ma fa la sua parte da protagonista”. Sindaci, ministri, esponenti dell’imprenditoria e della società civile del Sud intervistati dalle firme più autorevoli di Corriere del Mezzogiorno e di Corriere della Sera saranno protagonisti di talk, dibattiti, laboratori e percorsi d’autore.

La tre giorni, con la direzione artistica di Laura Valente, vedrà alternarsi sui diversi palchi numerosi ospiti, come: Andrea Abodi, Roberto Andò, Viola Ardone, Paolo Benanti, Lorenzo Casini, Carlo Cottarelli, Maurizio De Giovanni, Erri De Luca, Francesca Fagnani, Raffaele Fitto, Maria Luisa Frisa, Simonetta Gola Strada, Gianluca Guida, Parisa Nazari, Matteo Piantedosi, Ermete Realacci, Gennaro Sangiuliano, Eduardo Savarese, Toni Servillo, Paola Turci, Michele Zatta con gli attori di Mare Fuori.

Ad inaugurare CasaCorriere Festival, venerdì 1° dicembre al Teatro di Corte, l’incontro L’Europa a Mezzogiorno, con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri, Urbano Cairo, presidente e amministratore delegato di RCS MediaGroup, in dialogo con il direttore di Corriere della Sera, Luciano Fontana. L’incontro, introdotto da Enzo d’Errico e Mario Epifani, direttore di Palazzo Reale, vedrà inoltre la partecipazione straordinaria di Eugenio Bennato con un omaggio a Napoli nell’anniversario delle Quattro giornate del ’43, l’insurrezione popolare che portò alla liberazione dall’occupazione nazista.

Nel pomeriggio alla Cappella Palatina, il primo di due dialoghi sul tema: Destra, sinistra: dove siamo, dove si va?, con la segretaria del PD Elly Schlein e Aldo Schiavone, editorialista del Corriere del Mezzogiorno, storico e autore del libro Sinistra (Einaudi). Al Teatro di Corte, chiuderà la giornata la performance drammaturgica di Aldo Cazzullo, editorialista di Corriere della Sera e scrittore, dal titolo Quando eravamo i padroni del mondo, accompagnato dall’ensemble dell’Orchestra Scarlatti Junior con il clarinettista Gaetano Russo.

La giornata di sabato 2 sarà invece aperta dallo storico Paolo Macry, editorialista di Corriere del Mezzogiorno e autore de La destra italiana (Laterza), insieme a Maurizio Maddaloni, imprenditore, presidente della Fondazione Carditello e Angelo Panebianco, politologo e saggista. In serata, al Teatro di Corte, l’evento Un*, Nessun*, centomila, dedicato alle vittime di ogni genere di violenza con la partecipazione straordinaria di Davide Costagliola, Cristina Donadio, Lucariello e i giovani detenuti del carcere di Airola, Paola Turci. Tra le novità di questa edizione, la maratona Letterarti allo Spazio Memus del teatro San Carlo, in programma sabato 2 dicembre gli incontri N di Napoli, G di Giornalismo, D come Diritti, a cui si aggiungerà in Cappella Palatina E di Emigrazione, con Erri De Luca e Simonetta Gola Strada e i laboratori: Etica per guardare il mondo, Etica per cambiare il mondo, con giovani e giovanissimi.

Chiude la tre giorni, l’incontro La politica? Il coraggio delle scelte che, domenica 3 dicembre, metterà a confronto i sindaci e rappresentanti del governo sullo stato di attuazione del PNRR. Al dibattito, condotto dal vicedirettore di Corriere della Sera Venanzio Postiglione e Enzo d’Errico, parteciperanno: Antonio Decaro, sindaco di Bari; Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il PNRR, con delega al Sud; Costanzo Jannotti Pecci, presidente Unione Industriali di Napoli; Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli; don Tonino Palmese, vicario episcopale per la Chiesa di Napoli per la giustizia e la carità; Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno. Tra gli appuntamenti di CasaCorriere Festival, confermate anche quest’anno le visite guidate straordinarie in luoghi simbolo della cultura partenopea.

 

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Cultura

La direttrice di Rai Cultura, Silvia Calandrelli: senza risorse rischiamo perdere identità culturale

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“È di queste ore l’assegnazione del budget alle varie direzioni Rai fino a giugno. Si stanno ancora definendo i dettagli, ma è chiaro che dovremo fare sacrifici, perché il taglio del canone e la riduzione delle risorse avranno un impatto. Questo desta preoccupazione non solo per la Rai, ma per tutto il sistema audiovisivo italiano. Il canone è una tassa molto odiata, ma dobbiamo trovare risorse per sostenere il settore. Il rischio che corriamo è di perdere l’identità culturale nazionale. Noi siamo custodi della lingua di Dante, non possiamo permettere di cedere il racconto di Dante, Caravaggio e Raffaello alle multinazionali. Faccio un appello: attenzione, perché da noi dipende un intero sistema”.

Lo ha detto la direttrice Rai Cultura ed Educational, Silvia Calandrelli, in audizione in commissione di Vigilanza. Calandrelli ha anche rivendicato che Rai Cultura è “nella top ten dei riscontri sui social”. “I nostri profili social sono al primo posto. La questione centrale è coinvolgere i giovani e questo dobbiamo farlo allargando il discorso a una questione di sistema – ha sottolineato -. La pandemia ha provocato un danno per i giovani, su cui c’è un grande lavoro da fare. Rai Cultura ha responsabilità, ma serve un’azione sinergica. Penso che la Rai faccia moltissimo, ma dobbiamo fare un lavoro sistemico sulla rabbia, la violenza, il rispetto dell’altro, coinvolgendo ad esempio il mondo dello sport e della musica”.

“I contenuti di Rai Cultura sono a utilità ripetuta perché possono essere replicati – ha aggiunto Calandrelli, rispondendo alle domande dei commissari -. Io tormento i miei autori perché tutti i nostri contenuti siano validati scientificamente. Oggi non abbiamo più bisogno di alfabetizzazione primaria, ma abbiamo bisogno di alfabetizzazione digitale”, anche per l’avvento “dell’intelligenza artificiale che ha una capacità generativa di contenuti”. “Noi dobbiamo intervenire fornendo strumenti utili”, ha sottolineato. “Bisogna creare centri di competenza, non possiamo più porci in maniera trasversale su tutto – ha proseguito -. Se i generi hanno un senso forte, questo è quello di creare un personale sempre più specializzato e competente”. Calandrelli ha anche risposto a una domanda sulla copertura degli spettacoli della Scala. “Non perderemo la Scala, perché abbiamo un accordo triennale – ha spiegato -. Il teatro si è organizzato con il web, ma noi abbiamo il dovere di offrire il servizio pubblico anche a chi non può accedere alla rete. Abbiamo scelto di portare la bellezza nelle case degli italiani e questa è una specificità che solo la Rai può fare”.

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Cultura

Unesco, la Carta di Napoli per la tutela del patrimonio

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Duecento delegazioni provenienti da tutto il mondo si sono ritrovate oggi, fino al 29 novembre, a Napoli nelle sale di Palazzo Reale con l’obiettivo di individuare e definire una strategia comune per la tutela del patrimonio materiale e immateriale Unesco. Le priorità della Conferenza Unesco Cultural Heritage in the 21st Century saranno contenute nella carta ‘Lo spirito di Napoli’ che sarà emanata a conclusione dei lavori. Punti centrali del documento saranno il rapporto tra beni materiali e immateriali, i cambiamenti climatici, i cui effetti hanno un impatto negativo anche sulla conservazione e tutela dei monumenti, e la lotta al traffico illecito di beni culturali che colpisce in modo particolare e “significativo”, è stato rimarcato, l’Italia e la Grecia.

Ad aprire la Conferenza, il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sottolineato come “la preservazione della cultura in tutte le sue forme è fra le espressioni più alte di collaborazione fra gli Stati, oltre che fondamentale strumento di convivenza civile e di rispetto dell’altro. Un principio purtroppo ignorato oggi in tante parti del mondo” ed ha altresì evidenziato come “le nuove sfide quali l’interdipendenza sempre più stretta, il cambiamento climatico, l’urbanizzazione accelerata e i flussi migratori incontrollati ci impongono di attualizzare e ampliare gli strumenti di tutela del patrimonio, rispondendo all’imperativo di trasmetterlo intatto alle generazioni future”.

La Conferenza Unesco, voluta dal vice-presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, e dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è organizzata da Maeci e MiC con il contributo del Comune di Napoli. L’appuntamento, come sottolineato dal ministro Sangiuliano, “vuole essere un grande momento di confronto e di scambio di esperienze tra governi per costruire insieme risposte concrete e condivise alle sfide del nostro tempo”, avendo come basi fondanti la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio mondiale e la Convenzione per il patrimonio culturale immateriale, “strumenti che hanno reso norma di diritto internazionale un principio essenziale: quei siti, luoghi, tradizioni e pratiche che hanno eccezionale valore per il pianeta sono sì patrimonio di uno Stato ma anche patrimonio dell’intera umanità”.

Unesco, la Carta di Napoli per la tutela del patrimonio Sangiuliano Manfredi

Tra i temi che i delegati affronteranno c’è quello della sostenibilità del turismo, fenomeno che se da un lato aiuta lo sviluppo economico dei territori dall’altro non deve snaturarne l’identità. Ed è in questa direzione cha va la proposta avanzata dall’amministrazione comunale di Napoli e che sarà contenuta del documento conclusivo della Conferenza Unesco. “Vanno individuati strumenti di regolazione dell’uso dei centri storici – ha affermato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi – che consentano di regolare le attività commerciali e residenziali anche per fare in modo che le identità territoriali vengano preservate e che le comunità non vengano espulse dai centri storici”. Un tema, quello del sovraffollamento delle città e in particolare dei loro centri storici che attanaglia molti luoghi d’interesse a livello globale. Da qui la richiesta che gli Stati si dotino di strumenti anche legislativi per governare i flussi turistici al fine di evitare una turistificazione che modifichi per sempre la natura e l’identità dei centri storici.

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