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La grande semplicità dello sprinter Filippo Tortu: “Gioia per la finale mondiale più del 9.99”

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La finale mondiale vale piu’ di tutto. Anche di quel 9.99 che un anno fa lo ha proiettato nella storia, primo italiano ad abbattere il muro dei dieci secondi nella gara regina. Superato il mito Pietro Mennea. Filippo Tortu ripercorre il giorno dopo le emozioni vissute nel caldo di Doha: “Era l’obiettivo dell’anno, l’ho centrato. Devo solo continuare a lavorare come ho sempre fatto, non devo pensare di aver raggiunto l’obiettivo di una carriera. Quando ho saputo di essere qualificato non ho mai esultato cosi’ tanto per una gara. Sono letteralmente impazzito di gioia, forse l’emozione piu’ bella, anche piu’ del record dell’anno scorso, per me ha molto piu’ valore questa finale rispetto al 9.99 del primato italiano”.

Un altro tassello centrato, importante in vista di Tokyo 2020: “Iniziero’ la stagione delle Olimpiadi con una consapevolezza diversa – racconta lo sprinter azzurro -. Andra’ fatta una scelta tra 100 e 200 metri, ci eravamo detti di affrontarla dopo il Mondiale, ma gli obiettivi di un anno fa sono uguali a quelli di oggi e di domani, vivo l’atletica come l’ho sempre vissuta. Forse gli avversari mi guarderanno con occhi diversi, perche’ gareggiare con loro stavolta in finale ai Mondiali era diverso: mi sentivo non uno di loro, ma se mi trovavo li’ un motivo c’era. Alla fine, e’ mancato solo il minimo olimpico di 10.05 che non e’ comunque semplice, sarebbe stato un pensiero in meno per l’anno prossimo”. L’atletica azzurra si ritrova anche come squadra: “E’ stato piacevole trovare il tifo di tutti, anche di Gimbo Tamberi, gli avevo detto di non venire e di pensare piu’ alla sua gara, ma non ce l’ha fatta, e’ stato veramente toccante”. “Riportare l’Italia nei migliori otto al mondo mi riempie di orgoglio – conclude Tortu -, rappresenta molto il movimento della velocita’ italiana che sta crescendo tantissimo. Nella staffetta, speriamo di arrivare in finale. Sara’ difficilissimo ma a un Mondiale niente e’ semplice, nella 4×100 c’e’ un livello alto e una buona chimica tra noi. Mi prendero’ due settimane di pausa, vorrei andare in Argentina a vedere il “superclasico” Boca-River che e’ un sogno che ho da quando ero piccolo”. E quello della finale mondiale e’ gia’ realizzato.

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Anguissa dedica il gol al piccolo Daniele: gli abbracci in campo al Maradona tra genitori e calciatori

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Un gesto carico di emozione e significato quello di Zambo Anguissa, che durante la partita tra Napoli e Verona ha dedicato il suo gol al giovane tifoso Daniele, scomparso pochi giorni fa. Dopo aver segnato, Anguissa ha alzato gli occhi al cielo, scorciato la manica della sua maglietta e baciato una scritta che aveva già mostrato in altre occasioni: Daniele. Un gol e una vittoria che hanno assunto un valore speciale per la squadra e per i tifosi.

L’abbraccio alla famiglia di Daniele

Al termine del match, al centro del campo, si è vissuto un momento di grande commozione. La mamma e il papà di Daniele sono stati accolti con un forte abbraccio da Anguissa, dai compagni di squadra e dal vicepresidente del Napoli, Edoardo De Laurentiis. Una scena che ha mostrato quanto Daniele fosse entrato nei cuori della squadra, che lo aveva adottato e sostenuto durante la sua coraggiosa battaglia contro una grave malattia.

Chi era Daniele, il piccolo tifoso che ha ispirato il Napoli

Daniele era un ragazzo di soli 13 anni, che lottava contro una malattia che purtroppo lo ha strappato troppo presto alla vita. Nonostante la sofferenza, ha sempre dimostrato un amore profondo per il Napoli. Uno dei momenti più belli fu quando, un paio di anni fa, il club esaudì il suo desiderio di visitare il ritiro della squadra, all’epoca guidata da Rudi Garcia, prima di un delicato intervento. Un gesto che regalò a Daniele una gioia immensa e lo avvicinò ancora di più ai suoi idoli.

Un legame indissolubile tra squadra e tifosi

Il tributo di Anguissa e l’abbraccio alla famiglia di Daniele rappresentano l’essenza del legame speciale che unisce il Napoli ai suoi tifosi. Un amore che va oltre il calcio, capace di creare momenti di solidarietà, umanità e speranza anche nei momenti più difficili.

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Napoli-Verona 2-0: vittoria nel segno di Di Lorenzo e Anguissa

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Una serata magica allo Stadio Diego Armando Maradona, dove il Napoli ha superato il Verona con un netto 2-0, confermando la vetta della classifica nonostante le recenti turbolenze legate alla richiesta di cessione di Khvicha Kvaratskhelia.

Di Lorenzo e Anguissa firmano la vittoria

Il primo gol è stato un tiro spettacolare di Giovanni Di Lorenzo, finito in rete grazie a una deviazione del portiere avversario. Nel secondo tempo, è toccato a Zambo Anguissa siglare il raddoppio con un destro da fuori area di straordinaria precisione. Una rete dedicata al piccolo Daniele, il giovane tifoso azzurro scomparso nei giorni scorsi, un gesto che ha commosso tutto lo stadio.

David Neres, il sostituto perfetto

L’assenza di Kvaratskhelia non si è fatta sentire grazie a una prestazione eccezionale di David Neres. Dominatore assoluto della fascia, Neres ha impressionato per tecnica, precisione nei cross e solidità, dimostrando che il Napoli può contare su di lui per colmare il vuoto lasciato dal georgiano.

Superiorità tecnica e tattica del Napoli

Il Napoli di Antonio Conte ha offerto una prova di superiorità tecnica e tattica, creando numerose occasioni da gol e mostrando una gestione impeccabile della partita. Nonostante qualche occasione sprecata, gli azzurri hanno dimostrato di essere una squadra solida, capace di affrontare le sfide più complesse.

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Il Milan vuole Rashford, il Napoli si prepara a sostituire Kvara

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I primi dieci giorni di mercato hanno prodotto poco di concreto ma le trattative cominciano a farsi più intense, sulla spinta di nuove esigenze o dalla conferma di quelle note. E’ il caso del Napoli, che si trova a dover affrontare l’emergenza KVARATSKHELIA, e del Milan, che anche ieri ha avuto conferma di aver bisogno di un rinforzo come RASHFORD in attacco. Il club rossonero sembra aver puntato decisamente sull’inglese, che intanto il Manchester United non ha nemmeno convocato per l’impegno di Fa Cup contro l’Arsenal, ma secondo i media britannici anche lo stesso Napoli starebbe sondando le intenzioni del giocatore, che piace pure alla Juventus e al Barcellona.

Anche l’altro club mancuniano, il City, ha un elemento forte in uscita, il difensore Kyle WALKER, che a 34 anni vuol cambiare aria e sempre il club rossonero sarebbe alla finestra, sempre che non vada in porto l’operazione Rashford, mentre sta cercando di chiudere per la cessione di OKAFOR al Lipsia. Da Milano a Torino, anche la Juve deve dare sostegno all’attacco di Thiago Motta e la pista più aperta resta quella che porta a KOLO MUANI, il nazionale francese del Paris Saint Germain che non è stato convocato da Luis Enrique per la partita di Ligue con il Saint Etienne.

Lo stesso dicasi per Milan SKRINIAR, che potrebbe rientrare in serie A dopo gli anni felici all’Inter, ma a puntare sul centrale slovacco sarebbe anche l’Atletico di Madrid. Il club francese sta intanto trattando con il Napoli il prezzo del georgiano ma un accordo tra offerta e richiesta non sembra dietro l’angolo, mentre la dirigenza azzurra valuta cone investire l’incasso, mettendo nel mirino un altro giocatore dei Red Devils, Alejandro GARNACHO, che però contrariamente è un titolare stabile per Amorim al contrario di Rashford e di ZIRKZEE, altro obiettivo della Juventus ma i giochi sono tutti ancora aperti.

Sul fronte Inter, il presidente Marotta ha ribadito oggi che “non sono previste rivoluzioni, solo qualche piccolo cambio” e che questo non prevede l’uscita di FRATTESI, il quale “non ha chiesto la cessione”, anche se “questo è un mercato in cui possono arrivare richieste dall’oggi al domani”. Se la Roma era sulle tracce del centrocampista, dovrà farsi avanti, anche se Ranieri si è espresso così: “Ancora non c’è niente di definito, logicamente non si possono spendere tutti quei soldi…”.

Sul fronte economico, procede come sempre con cautela la Lazio, che si rinforza con il prestito dal Bayern Monaco del 20enne centrocampista Arijon IBRAHIMOVIC, che potrebbe essere riscattato per meno di dieci milioni. Il Como spinge sull’acceleratore ingaggiando dal Lione il 24enne fracese Maxence CAQUERET, pagato 17 milioni.

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