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Cronache

Fuorni, attimi di terrore: un’auto sfonda il ristorante “Compagnia del Concord”

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Attimi di paura e concitazione questo pomeriggio a Fuorni, quartiere di Salerno, dove un uomo, per ragioni ancora da chiarire, ha sfondato con la propria auto — una Smart — la parete del ristorante Compagnia del Concord, terminando la sua corsa al centro della sala del locale.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe tentato più volte di entrare nel ristorante già nei minuti precedenti all’incidente, tanto che le forze dell’ordine erano già state allertate. Poco dopo lo sfondamento, gli agenti di polizia sono intervenuti rapidamente, riuscendo a bloccare e condurre l’uomo in caserma per accertamenti.

Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco, che hanno messo in sicurezza l’area e la vettura, verificando l’assenza di ulteriori pericoli strutturali o di fughe di gas.

Nel drammatico episodio è rimasta coinvolta una donna, travolta durante la manovra e trasportata in ospedale in barella. Le sue condizioni non sono ancora note, ma non risulterebbero al momento persone in pericolo di vita.

Le indagini sono in corso per ricostruire la dinamica esatta dell’accaduto e per comprendere le motivazioni del gesto, che potrebbero essere legate a questioni di natura personale. L’episodio ha suscitato grande sgomento tra i residenti e gli avventori del locale, che hanno assistito increduli alla scena.

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Cronache

Caivano, folla in chiesa per dire “#IoStoConPadreMaurizio”: solidarietà a Don Patriciello dopo le minacce

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Una chiesa gremita e una comunità unita attorno a Don Maurizio Patriciello. Si è svolta nella chiesa di San Paolo Apostolo al Parco Verde di Caivano l’iniziativa pubblica #IoStoConPadreMaurizio, organizzata per esprimere vicinanza e sostegno al parroco simbolo della lotta contro camorra ed eco-criminalità, dopo il gravissimo atto di intimidazione avvenuto domenica scorsa, quando un bossolo calibro 9×21 gli era stato consegnato durante la celebrazione della Messa.

La manifestazione di solidarietà

All’iniziativa, promossa da Francesco Emilio Borrelli, hanno partecipato centinaia di cittadini provenienti da tutta la provincia di Napoli. In chiesa sono stati esposti decine di cartelloni con la scritta “Io sto con Don Maurizio”, simbolo di un legame profondo tra il sacerdote e la sua comunità.

Accanto a Borrelli c’erano Ciro Corona di Resistenza Anticamorra, Alessandro Cannavacciuolo, ambientalista impegnato nelle battaglie di Acerra, il magistrato Catello Maresca, Carlo Ceparano dell’associazione Studenti napoletani anti-camorra, e gli esponenti di Europa Verde Agostino Galiero, Benedetta Sciannimanica, Rosario Pugliese, Angela Giugliano e Lorenzo Pascucci, consigliere della I Municipalità.

Borrelli: “Padre Maurizio è un patrimonio della nostra terra”

Nel suo intervento, il deputato Borrelli ha sottolineato il valore civile e morale della presenza di Don Patriciello:
Chi confida nel riscatto dalla criminalità sta dalla parte di Don Maurizio, per il recupero dei territori e il futuro dei giovani lontano dalle devianze. Padre Maurizio va difeso da tutto e da tutti: è un patrimonio per la nostra terra. Le sue battaglie sono le nostre battaglie”.

Borrelli ha ricordato la costante presenza del parroco accanto ai cittadini nelle marce contro le piazze di spaccio, nella lotta alla Terra dei Fuochi e a fianco delle madri del Parco Verde impegnate a salvare i propri figli dal degrado.
Non deve essere lasciato solo – ha aggiunto – perché è questo che vogliono i clan e gli eco-criminali. La partecipazione di oggi è il segnale di una comunità che non si arrende e continua a combattere per il proprio territorio”.

Un messaggio forte e condiviso che trasforma l’abbraccio di Caivano in un atto collettivo di resistenza civile.

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Cronache

Truffe con intelligenza artificiale sui social: volti clonati e falsi investimenti, l’allarme degli esperti

Allarme truffe AI: volti e voci di economisti e imprenditori clonati per adescare risparmiatori sui social. False promesse di guadagni facili e capitali spariti in poche ore.

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Si presentano come consigli finanziari affidabili, spesso pronunciati da volti noti del mondo economico, ma dietro quelle immagini rassicuranti si nasconde una delle truffe più insidiose dell’era digitale.
Grazie all’intelligenza artificiale, i truffatori clonano volti e voci di economisti e imprenditori per promuovere investimenti fasulli sui social network.

Come funziona la truffa

La prima fase è l’adescamento. Su piattaforme come Instagram o Facebook compaiono video deepfake e post sponsorizzati con presunte “occasioni imperdibili” di guadagno.
Una volta catturato l’interesse, la conversazione si sposta su Telegram o WhatsApp, dove i truffatori fingono di essere esperti o consulenti finanziari.
Le vittime vengono inserite in gruppi controllati da bot o complici, dove si mostrano “testimonianze” e “prove di guadagni” costruite ad arte per aumentare la fiducia.

Le tecniche più diffuse

Tra le frodi più comuni c’è il pump and dump, con cui i criminali spingono i partecipanti a comprare in massa criptovalute o titoli a basso valore, gonfiandone artificialmente il prezzo per poi venderli.
Altri truffatori promuovono piattaforme di trading sconosciute, ottenendo provvigioni occulte o, nei casi peggiori, accesso diretto ai conti delle vittime.
Qualunque sia la variante, il risultato è sempre lo stesso: il capitale investito scompare e i responsabili restano irrintracciabili.

L’effetto Fomo e il ruolo dei volti noti

Queste truffe si basano su due fattori psicologici chiave: l’autorevolezza dei personaggi imitati e la paura di perdere un’occasione unica (Fomo).
La rapidità dell’interazione — spesso nell’arco di poche ore — impedisce alle vittime di rendersi conto dell’inganno.

Come difendersi

Gli esperti invitano alla diffidenza assoluta.
Nessun economista o imprenditore serio promette guadagni facili o garantiti sui social.
Le promesse di rendimenti straordinari nascondono quasi sempre una trappola.
Chi riceve messaggi o video sospetti deve verificare sempre le fonti ufficiali, segnalare i profili falsi e non fornire mai dati personali o accessi ai propri conti.

L’appello contro le truffe digitali

Le vittime di queste frodi hanno denunciato i casi alle forze di polizia e lanciato una campagna di sensibilizzazione sui media e online, per evitare che altri cadano in trappola.
Serve l’aiuto di tutti — spiegano gli esperti — per diffondere consapevolezza e mettere fine a questi raggiri.
Diffidate di chi promette guadagni immediati, anche se il volto sembra familiare.”

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Napoli, 20enne ferito a colpi di pistola dopo un incidente stradale a Secondigliano

A Secondigliano un 20enne è stato ferito alle gambe con due colpi di pistola dopo un incidente stradale. Indagano i carabinieri, il giovane è stato dimesso dal Cardarelli con 15 giorni di prognosi.

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Momenti di paura nella notte a Secondigliano, quartiere nord di Napoli, dove un giovane di 20 anni è stato ferito alle gambe da due colpi di pistola dopo essere rimasto coinvolto in un banale incidente stradale.

L’agguato dopo il tamponamento

Secondo quanto raccontato ai carabinieri, il ragazzo era alla guida della propria auto quando, poco dopo le 5 del mattino, è rimasto coinvolto in un piccolo tamponamento. Scendendo dal veicolo per verificare i danni, sarebbe stato avvicinato da una terza persona non coinvolta nell’incidente, che ha esploso due colpi d’arma da fuoco, colpendolo alle gambe, prima di fuggire.

I soccorsi e le indagini dei carabinieri

L’episodio è avvenuto in via Diacona, all’incrocio con via Fratta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo della compagnia Napoli Stella e quelli della stazione di Secondigliano, che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’accaduto.
La vittima, incensurata, è stata trasportata all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di 15 giorni.

Gli investigatori stanno analizzando i rilievi e ricostruendo l’intera vicenda, per chiarire se alla base dell’agguato ci sia un movente personale o un episodio di violenza casuale.

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