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Cronache

Estradato dalla Francia Roberto Cropo, anarchico latitante

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E’ stato estradato dalla Francia in Italia Roberto Cropo, ricercato per associazione con finalita’ di terrorismo anche internazionale, considerato elemento di spicco dell’area anarchica. E’ quanto si legge in un comunicato del Ministero degli Interni. Cropo, 33 anni, torinese, era stato arrestato a Saint Etienne il 12 giugno scorso. Oggi e’ atterrato a Roma con un volo da Parigi, scortato dal Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia, ed e’ a disposizione della magistratura. Nei confronti di Cropo pende un mandato di arresto internazionale da parte dell’Autorita’ Giudiziaria italiana, diffuso a seguito di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 1 giugno dal Gip di Roma. Associazione con finalita’ di terrorismo anche internazionale e altri reati minori gli vengono contestati, tra cui l’istigazione a commettere delitti contro lo Stato, furto aggravato in concorso, incendio colposo e resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Cropo e’ ritenuto “particolarmente attivo nell’organizzazione di incontri tra soggetti militanti provenienti da diversi contesti anarchici”, si legge nella nota del Viminale. “Attivista e promotore delle iniziative di solidarieta’ ai militanti detenuti, promuove l’attivita’ di propaganda anarchica, finalizzata a rilanciare una progettualita’ di lotta violenta – prosegue la nota -, che duri nel tempo e propedeutica a realizzare una nuova rete di gruppi d’azione, ovvero un chiaro progetto eversivo. Stretto collaboratore dei movimenti anarchici stranieri, sono molteplici le azioni illegali riferibili al gruppo anarchico di appartenenza del Cropo, compiute in diverse citta’ italiane”. L’indagine del Ros dei Carabinieri e la collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, l’Esperto per la Sicurezza in Francia e la Sottodirezione Anti Terrorismo (Sdat) della Direzione Centrale della Polizia Giudiziaria francese ha permesso di localizzare il latitante a giugno.

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Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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